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    52 - Jacopone da Todi

    itJanuary 07, 2024
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    Jacopone, pur essendo francescano, non mostra, come potremmo immaginare, di vivere un rapporto sereno con il mondo che lo circonda. Egli è una persona difficile, ricca di contraddizioni, di paradossi, a tratti violento e fortemente polemico verso il prossimo. I temi poetici da lui trattati sono però quelli dell’umiltà, della gioia mistica di incontro con Dio, la passione di Cristo. Jacopone è molto forte e dà però voce ad una disperazione molto umana, quella di essere consapevoli della propria infima piccolezza come essere umano gettato sulla Terra e di essere al contempo infinitamente lontano da Dio in termini esistenziali.

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    52 - Jacopone da Todi

    52 - Jacopone da Todi
    Jacopone, pur essendo francescano, non mostra, come potremmo immaginare, di vivere un rapporto sereno con il mondo che lo circonda. Egli è una persona difficile, ricca di contraddizioni, di paradossi, a tratti violento e fortemente polemico verso il prossimo. I temi poetici da lui trattati sono però quelli dell’umiltà, della gioia mistica di incontro con Dio, la passione di Cristo. Jacopone è molto forte e dà però voce ad una disperazione molto umana, quella di essere consapevoli della propria infima piccolezza come essere umano gettato sulla Terra e di essere al contempo infinitamente lontano da Dio in termini esistenziali.

    51 - Cantico delle creature (analisi e riflessione)

    51 - Cantico delle creature (analisi e riflessione)
    Qualcuno ha fatto notare che nel Cantico emerge un aspetto ingenuo e semplicistico. Non è difficile pensare che questo sia stato appositamente voluto da Francesco; prevale un’ingenuità voluta perché semplice ed essenziale è l’approccio francescano all’esistenza. Ciò non non svilisce l’importanza e la grandezza di quel che stiamo trattando; anzi. Francesco è un autore raffinato e preciso. È riuscito a dare perfetta rispondenza tra forma e stile e significato culturale del testo.

    49 - L'importanza culturale di San Francesco d'Assisi

    49 - L'importanza culturale di San Francesco d'Assisi
    Qual è la grande importanza letteraria (cioè culturale) di S. Francesco d’Assisi? Francesco si fa deciso promotore dell’idea evangelica di fratellanza umana. L’infima condizione sociale vissuta dal Santo non è subìta, ma è ricercata perché è intesa come una condizione naturale dell’essere umano. Le zavorre dell’economia, del buoncostume, del potere, del guadagno, del comando, ecc sono eliminate; nella povertà l’uomo assapora il vero valore dell’esistenza. E lo fa in un rapporto di armonia con tutto ciò che lo circonda, con il Creato e con il Creatore.

    48 - San Francesco d'Assisi (biografia)

    48 - San Francesco d'Assisi (biografia)
    Biografia di San Francesco d'Assisi, non solo patrono d'Italia, ma anche iniziatore della nostra tradizione letteraria, con il Cantico delle creature. La sua giovinezza è sicuramente dinamica e piena di risorse; piena di esperienze e di viaggi, anche in Francia, forse a seguito del padre; lo si è descritto come un giovane allegro e spensierato con il sogno, comune forse per l’epoca, di diventare un valoroso cavaliere e di prendere in sposa una nobile dama, proprio come vedeva accadere nei romanzi cortesi. A quattordici anni Francesco era già avviato alle attività mercantili di vendita di tessuti e stoffe in tutto il Ducato di Spoleto...

    47 - La lauda

    47 - La lauda
    Il termine lauda deriva da latino laus, cioè lode appunto; lode alla Madonna, a Cristo, ai Santi, ecc… Non è un’invenzione ex novo; la sua origine risale alle litanie, al canto dei salmi biblici e all’innodia in generale. Poi ha trovato terreno fertile nei contesti collettivi di processione popolare, all’interno dell’urbe. Le confraternite e i movimenti penitenziali ne hanno fatto uno strumento eccellente di diffusione del loro messaggio. Si sono sviluppati anche movimenti laici, cosiddetti dei laudensi, ovvero di gruppi organizzati di preghiera per processioni e liturgie penitenziali particolarmente dediti al canto delle laude. [...]
    Due brani ulteriori tratti da:
    Le origini e il Duecento, Genesi di una nuova letteratura, Vol 1 Storia della letteratura italiana.
    L’espressione musicale della devozione popolare contenuto nell’Enciclopedia della Musica edita da Einaudi/Il Sole 24 ore, Milano/Torino 2006.

    45 - Il cavaliere, la donna e la guerra

    45 - Il cavaliere, la donna e la guerra
    La figura del cavaliere è stata un punto di riferimento molto importante, al punto tale che anche l’ideazione delle tecniche narrative è stata condizionata in favore dell’esaltazione dell’eroe protagonista [...]
    Infine, come abbiamo già avuto occasione di dire, il cavaliere è un ruolo che non ha tempo. Nei secoli è rimasta una figura essenziale, anche solo nell’immaginazione, come segno di speranza per la nobilitazione dell’uomo, come essere responsabile di sé e del proprio prossimo.

    44 - Il pubblico del romanzo cortese-cavalleresco (G. Duby)

    44 - Il pubblico del romanzo cortese-cavalleresco (G. Duby)
    Georges Duby (1919-1996) è stato uno storico francese, uno dei più grandi medievisti del secolo scorso. Nella lettura di alcuni passi tratti da Terra e nobiltà nel Medioevo (SEI, Torino 1971), Duby parla del pubblico della letteratura cavalleresca. Ricerca storica e ricerca letteraria devono integrarsi a vicenda: capire l'articolazione della società feudale aiuta a delineare il tipo di pubblico destinatario di un determinato genere letterario (in questo caso, il romanzo cortese-cavalleresco).
    Assaggi di Letteratura
    itNovember 13, 2023

    43 - La figura del cavaliere

    43 - La figura del cavaliere
    Del periodo storico di cui stiamo parlando, cioè dalla ripresa successiva all’anno Mille, fino al XIII secolo compreso, il cavaliere è una figura sociale di grande peso, tanto da essere parte integrante dell’immaginario culturale (artistico, ma soprattutto letterario). [...]
    Nonostante il mondo sia cambiato, la figura del cavaliere non ha mai smesso di affascinare. Ha infatti attraversato fieramente ogni periodo storico-culturale, se non sempre come protagonista, comunque come figura speciale di uomo superiore, capace di una forza, soprattutto morale, straordinaria, alla quale guardare come esempio per nobilitare la figura umana.
    Per capirne l’immortalità, basta pensare alla saga di Guerre Stellari, in cui, in un’ambientazione potenzialmente lontana anni luce da quella medievale, si ritrovano eroi impareggiabili che sono nati proprio sul modello cavalleresco dei secoli basso-medievali.
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