Lecco-Bari, la coda. Genova e fidelity, la Sampdoria chiede «la carta d'identità» per entrare

Il patron Paolo Leonardo Di Nunno ha passato nettamente il limite, accusando la squadra di vendersi le partite: un atteggiamento da tribunale, senza "se" e senza "ma". Questo non facendosi bastare la folle uscita, microfono alla mano, del prepartita: l'ennesima figuraccia di una persona che ha mollato ogni freno e perso completamente credibilità agli occhi dei tifosi. Non esiste altra soluzione rispetto alla cessione della società, tant'è vero che si continua a parlare del Gruppo Galperti, multinazionale lecchese. Il Lecco ha tenuto bene il campo contro il Palermo, ma l'ennesimo gol su palla inattiva è costato tutta la posta in palio nonostante una partita contraddistinta da un marcato predominio territoriale.

Un altro fine settimana di Serie B fa registrare orrori sui campi, principalmente a Modena e Cremona: davvero non si riesce a fare di meglio? In casa Lecco e Palermo è in passaggio l'ultimo - o comunque uno degli ultimi - treni per non perdere di vista gli obiettivi stagionali: la classifica parla chiaro per entrambe e il pareggio serve veramente a poco su ambo i fronti. Aglietti verso un cambio radicale di formazione, Corini deve fare i conti con varie assenze di un certo peso in vista della sfida al "Rigamonti-Ceppi". E l'impresa di Roma deve ispirare chi ha ancora il sacro fuoco dentro. Ritratti Blucelesti: Luca Giudici, oggi 32 anni.

Nonostante una partenza abbastanza lanciata, la prevendita dei biglietti per Lecco-Palermo è entrata in tempi brevi all'interno di una fase di stanca: non aiuta nemmeno il meteo, che per domenica porta pioggia. Intanto i tifosi blucelesti proseguono con la loro linea legata al dissenso: dopo i due striscioni, i gruppi organizzati hanno firmato un comunicato diretto a società e squadra, con la situazione che ha toccato mister Luciano Foschi che ha pesato in modo sensibile in questi giorni di contestazione. I primi 15' di Lecco-Palermo saranno vissuti con il silenzio della Curva Nord, ma anche in casa Palermo si vive un momento tutt'altro che semplice.

Prosegue l'avvicinamento della squadra di mister Alfredo Aglietti verso la sfida di domenica pomeriggio: giovedì dì stata svolta un'altra seduta di allenamento sotto la pioggia, mentre durante la mattina i dipendenti sono stati accolti dallo striscione affisso dai tifosi sopra la Curva Nord. Dalla biglietteria bisogna cogliere il segnale di un entusiasmo che rischia definitivamente di spegnersi, per quanto si sia ancora in tempo per rianimarlo in tempi brevi. L'Ascoli perde Pedro Mendes per lo scontro salvezza. Ritratti Blucelesti: 6 marzo 1964, il Lecco batte il Palermo in casa.

Un altro lungo lenzuolo è comparso all'esterno dello stadio "Rigamonti-Ceppi" nella notte tra mercoledì e giovedì: la gente, senza mezzi termini, s'è rotta le palle di una situazione che prosegue ormai da anni, tra annunci e retromarce che alimentano solamente la confusione dentro e fuori l'ambiente bluceleste. Tutto questo farà da benzina nelle gambe e nella mente di chi scende in campo?

In casa bluceleste il recentissimo addio del direttore sportivo sposterà per forza di cose degli equilibri: gli effetti li vedremo già contro il Palermo? La partita di domenica è quella classica occasione che nessuno si può far sfuggire per motivi diversi ma altrettanto importanti. In tanto in Assemblea è atterrato il progetto di riforma della Figc, visto positivamente sotto alcuni aspetti e negativamene sotto altri, seconde squadre in testa. Ritratti Blucelesti: 6 marzo, giorno fortunato.

Il confronto di domenica pomeriggio ha prodotto l'allontanamento, poi divenuto risoluzione consensuale, con l'ormai ex direttore sportivo Domenico Fracchiolla: il dirigente è al secondo finale di questo genere dopo quello del 2022. Adesso Celjak&Co non hanno più alibi: fare gruppo attorno ad Aglietti è l'unico modo possibile per riuscire a salvare una nave che sta andando alla deriva.

Se sul campo si danno pochi spunti per far comparire i blucelesti in prima pagina, all'esterno del terreno di gioco il teatro dell'assurdo continua a offrire spunti succulenti alla stampa specializzata: il patron Paolo Leonardo Di Nunno ha prima richiamato e poi rimandato a casa Foschi, rimesso in campo Aglietti e, dopo un confronto con la squadra, silurato il direttore sportivo Fracchiolla; in giornata è attesa la rescissione consensuale. Proviamo a ricostruire la solita giornata folle all'ombra del Resegone. Ritratti Blucelesti: 4 marzo 1990, il record stampa il record di vittorie esterne consecutive sotto mister Osvaldo Jaconi.

Il nuovo-vecchio allenatore è stato chiamato dal patron Paolo Leonardo Di Nunno dopo la partita persa assurdamente con il Sudtirol: 1-0 firmato Tait in pieno recupero sulla non marcatura di Guglielmotti, ennesima partita al vento dai blucelesti. Cacciato Aglietti insieme al diesse Fracchiolla, da tempo finito nel mirino dell'amministratore delegato. Foschi non vuole perdere il contratto fino al 2025, ma non ha più uno staff visti gli stracci volati con Malgrati e Nenciarini: l'allenamento punitivo di domenica mattina è stato necessariamente spostato al pomeriggio vista la partita dell'Under 17 contro l'Udinese. Non siamo alle comiche, ma in un circo che offre spettacoli imbarazzanti e che ci hanno reso una barzelletta per tutta Italia. Ritratti Blucelesti: Fabrizio Carboni.

Defezioni su entrambi i fronti, anche se quelle dei bolzanini danno l'idea di essere più incisive all'interno della rosa rispetto alla mancanza di Caporale per squalifica. Per Valente e Aglietti è uno scontro salvezza decisamente pesante: i padroni di casa sono in una striscia positiva lunga tre partite, mentre i blucelesti - con almeno 250 persone al seguito nonostante la classifica - devono provare a ottenere una vittoria a tutti i costi per rilanciare una graduatoria pessima.