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    Rubrica tattica: The third man, il terzo uomo

    itSeptember 08, 2021
    What was the main topic of the podcast episode?
    Summarise the key points discussed in the episode?
    Were there any notable quotes or insights from the speakers?
    Which popular books were mentioned in this episode?
    Were there any points particularly controversial or thought-provoking discussed in the episode?
    Were any current events or trending topics addressed in the episode?

    About this Episode

    Torna la nostra rubrica tattica con un episodio che ha l'obiettivo di ridurre alcune incomprensioni che spesso si creano tra addetti ai lavori circa l'utilizzo del termine "Terzo Uomo".

    Scopriamo cosa è e soprattutto cosa NON è, per cosa può essere utilizzato, perché è utile concettualizzarlo e scopriamo alcuni spunti per allenarlo, estrapolando i principi che devono esserci per costruire esercitazioni funzionali a questo "sviluppo di gioco".

    Un episodio semplice con un obiettivo semplice, ma altrettanto importante.

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    Allenare l’autovalutazione per avere atleti migliori, con Rodolfo Cavaliere

    Allenare l’autovalutazione per avere atleti migliori, con Rodolfo Cavaliere

    Un altro episodio speciale con Rodolfo Cavaliere e alcuni studenti del corso “Conoscere l’apprendimento per allenare meglio”.
    Dovete sapere che esiste una community di tutti i nostri corsisti in cui ci si cambia idee e opinioni sulle nozioni contenute nei corsi.
    Ecco che nel gruppo della community del corso con Rodolfo si è parlato tanto di tanti dubbi e idee che sono emerse tra Alessandro, Elisa, Patrizia, Marco e altri. Abbiamo quindi creato una sessione di domande e risposte in cui ci siamo trovati con tanti corsisti e con Rudi al fine di dare risposta a tutti questi dubbi. Dubbi che vertivano sui 7 capitoli del corso:
    Capitolo 1 - IMPARA QUALCOSA
    Capitolo 2 - PENSA PER PROBLEMI
    Capitolo 3 - INTERPRETA ATTRAVERSO LE SENSAZIONI
    Capitolo 4 - CREA GLI OBIETTIVI
    Capitolo 5 - OSSERVA E IMITA
    Capitolo 6 - CREARE UN AMBIENTE DI GIOCO PER FAVORIRE LA SPERIMENTAZIONE
    Capitolo 7 - ALLENA L'AUTOVALUTAZIONE
    Siccome sono state troppo fighe e, secondo noi, super utili per tutti, abbiamo deciso di proporle qui sotto forma di episodio podcast.
    Oggi eccovi la terza parte della nostra chiacchierata. Si parla di un tema a noi carissimo: quello dell’autovalutazione. Grazie a Alessandro per la domanda che merita la nostra stima per quello che sta provando a fare con la sua squadra.
    Buon ascolto.

    Ripetere per acquisire la tecnica? Meglio la variabilità, dalla Q&A con Rodolfo Cavaliere

    Ripetere per acquisire la tecnica? Meglio la variabilità, dalla Q&A con Rodolfo Cavaliere

    Un episodio speciale. Siamo con Rodolfo Cavaliere e alcuni studenti del corso “Conoscere l’apprendimento per allenare meglio”.
    Dovete sapere che esiste una community di tutti i nostri corsisti in cui ci si cambia idee e opinioni sulle nozioni contenute nei corsi.
    Ecco che nel gruppo della community del corso con Rodolfo si è parlato tanto di tanti dubbi e idee che sono emerse tra Alessandro, Elisa, Patrizia, Marco e altri. Abbiamo quindi creato una sessione di domande e risposte in cui ci siamo trovati con tanti corsisti e con Rudi al fine di dare risposta a tutti questi dubbi. Dubbi che vertivano sui 7 capitoli del corso:
    Capitolo 1 - IMPARA QUALCOSA
    Capitolo 2 - PENSA PER PROBLEMI
    Capitolo 3 - INTERPRETA ATTRAVERSO LE SENSAZIONI
    Capitolo 4 - CREA GLI OBIETTIVI
    Capitolo 5 - OSSERVA E IMITA
    Capitolo 6 - CREARE UN AMBIENTE DI GIOCO PER FAVORIRE LA SPERIMENTAZIONE
    Capitolo 7 - ALLENA L'AUTOVALUTAZIONE

    Siccome sono state troppo fighe e, secondo noi, super utili per tutti, abbiamo deciso di proporle qui sotto forma di episodio podcast.

    Oggi eccovi la seconda parte della nostra chiacchierata. Si parla del sempre verde tema delle ripetizioni, del tema dell’acquisizione della tecnica e della variabilità gestuale.

    Buon ascolto.

    Interpreta attraverso le sensazioni, dalla Q&A con Rodolfo Cavaliere

    Interpreta attraverso le sensazioni, dalla Q&A con Rodolfo Cavaliere

    Un episodio speciale. Siamo con Rodolfo Cavaliere e alcuni studenti del corso “Conoscere l’apprendimento per allenare meglio”.
    Dovete sapere che esiste una community di tutti i nostri corsisti in cui ci si cambia idee e opinioni sulle nozioni contenute nei corsi.
    Ecco che nel gruppo della community del corso con Rodolfo si è parlato tanto di tanti dubbi e idee che sono emerse tra Alessandro, Elisa, Patrizia, Marco e altri. Abbiamo quindi creato una sessione di domande e risposte in cui ci siamo trovati con tanti corsisti e con Rudi al fine di dare risposta a tutti questi dubbi. Dubbi che vertivano sui 7 capitoli del corso:
    Capitolo 1 - IMPARA QUALCOSA
    Capitolo 2 - PENSA PER PROBLEMI
    Capitolo 3 - INTERPRETA ATTRAVERSO LE SENSAZIONI
    Capitolo 4 - CREA GLI OBIETTIVI
    Capitolo 5 - OSSERVA E IMITA
    Capitolo 6 - CREARE UN AMBIENTE DI GIOCO PER FAVORIRE LA SPERIMENTAZIONE
    Capitolo 7 - ALLENA L'AUTOVALUTAZIONE

    Dato che le domande e risposte sono state troppo fighe e, secondo noi, super utili per tutti, abbiamo deciso di proporle qui sotto forma di episodio podcast.
    Ecco allora che vi proponiamo il primo spezzone della nostra chiacchierata. Si parla di “sensazioni”: infatti la domanda è tratta dal capitolo “interpreta attraverso le sensazioni”.
    La domanda è di Patrizia, che ringraziamo e alla quale rivolgiamo tutta la nostra stima.

    Allenare con il gioco libero è possibile? L’esempio di Ian Hughes [VERSIONE ITALIANA]

    Allenare con il gioco libero è possibile? L’esempio di Ian Hughes [VERSIONE ITALIANA]

    [VERSIONE INTERPRETATA IN ITALIANO]

    Allenare con il gioco libero è possibile? L’esempio di Ian Hughes

    La scorsa settimana abbiamo pubblicato una puntata speciale con ospiti speciali. Insieme a Rodolfo Cavaliere, oggi ai nostri microfoni abbiamo Ian Hughes, allenatore e formatore allenatore della UEFA Pro License che ha lavorato per Football Association of Wales, FAW Trust e come manager dell’Aberystwyth Town FC.
    Ian attualmente lavora presso Steel Sport, dove sta portando avanti un incredibile progetto basato sul gioco libero. Come afferma Ian “Il gioco libero è una parte integrante del percorso di Steel Soccer. Il gioco libero consente ai giocatori di esplorare e poter essere creativi”. Per loro il gioco libero è d’obbligo, uno strumento per far crescere gli atleti e i giovani. Oggi vorremmo sottolineare l’importanza di questo tipo di progetto.

    In questo episodio abbiamo fatto una rielaborazione di quella puntata, questa volta in italiano.
    Ma prima vi consigliamo di ambientarvi leggendo questo articolo: https://www.psychologytoday.com/intl/blog/freedom-learn/202111/the-team-coached-themselves-won-the-tournament

    Si, proprio così Ian ha scelto di portare la sua squadra, già allenata usando il Gioco Libero, in una competizione strutturata e indovinate un po’, la squadra ha vinto il torneo. Senza di lui.

    Abbiamo chiesto a Ian perché ha fatto questa scelta...ne è partito un dialogo di più di un'ora in lingua inglese, che noi abbiamo preso e interpretato in lingua italiana. Ecco che quindi vi proponiamo questo episodio in versione italiana di quello che è stata la nostra chiacchierata, che trovate anche in versione originale nel precedente episodio di questo podcast!


    The power of free play: winning without a coach, with Ian Hughes [ORIGINAL VERSION]

    The power of free play: winning without a coach, with Ian Hughes [ORIGINAL VERSION]

    [THIS IS THE ORIGINAL VERSION IN ENGLISH]

    Here we are with a special episode. Together with Rodolfo Cavaliere, today at our microphones we have Ian Hughes, a UEFA Pro License Coach and Coach Educator who has worked for Football Association of Wales, FAW Trust and as Manager of Aberystwyth Town FC.
    Ian currently works at Steel Sport, where he is carrying out an incredible project based on free play. As Ian says “Free play is such an integral part of the Steel Soccer curriculum. Allowing players to explore and be creative”. For them, free play is a must, a tool for athletes and young men to grow for real. Today we’d like to highlight the importance of this kind of project.
    But first we advise you to settle down by reading this article: https://www.psychologytoday.com/intl/blog/freedom-learn/202111/the-team-coached-themselves-won-the-tournament

    Yes, that’s right, Ian chose to take his team, already trained using Free Play, into a structured competition and guess what, the team won the tournament. Without him.
    We asked Ian why he made this choice...
    Hear what he replied and enjoy this incredible episode!


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    Allenare con il gioco libero è possibile? Ecco l’esempio di Ian Hughes

    Una puntata speciale con ospiti speciali. Insieme a Rodolfo Cavaliere, oggi ai nostri microfoni abbiamo Ian Hughes, allenatore e formatore allenatore della UEFA Pro License che ha lavorato per Football Association of Wales, FAW Trust e come manager dell’Aberystwyth Town FC.
    Ian attualmente lavora presso Steel Sport, dove sta portando avanti un incredibile progetto basato sul gioco libero. Come afferma Ian “Il gioco libero è una parte integrante del percorso di Steel Soccer. Il gioco libero consente ai giocatori di esplorare e poter essere creativi”. Per loro il gioco libero è d’obbligo, uno strumento per far crescere gli atleti e i giovani. Oggi vorremmo sottolineare l’importanza di questo tipo di progetto.

    Ma prima vi consigliamo di ambientarvi leggendo questo articolo: https://www.psychologytoday.com/intl/blog/freedom-learn/202111/the-team-coached-themselves-won-the-tournament

    Si, proprio così Ian ha scelto di portare la sua squadra, già allenata usando il Gioco Libero, in una competizione strutturata e indovinate un po’, la squadra ha vinto il torneo. Senza di lui.
    Abbiamo chiesto a Ian perché ha fatto questa scelta...
    Sentite cosa ci ha risposto e godetevi questo episodio incredibile!



    La gestione di un ragazzo e l'obiettivo del "riconoscere", con Michele Sbravati

    La gestione di un ragazzo e l'obiettivo del "riconoscere", con Michele Sbravati
    Un episodio dal settore giovanile del Genoa CFC con Michele Sbravati, responsabile del settore giovanile della squadra rossoblu.

    Con lui abbiamo fatto un balzo dentro ai concetti che da anni sono alla base della formazione dei giovani giocatori della società ligure e abbiamo scoperto quanto ci tengano al processo di "gestione" del giocatore, che si identifica nell'accompagnamento formativo del calciatore verso l'età più adulta.

    In questo percorso l'obiettivo del Genoa è quello di formare giocatori bravi nel "riconoscere" il gioco attraverso mezzi e strumenti che siano in grado di sviluppare le loro competenze di lettura di situazioni, spazi e tempi.

    In chiusura dell'episodio anche il dipinto della drammatica situazione degli attaccanti italiani dell'ultimo decennio, dipinto che farà riflettere molti di noi.

    Le emozioni nel processo decisionale e di conoscenza, con Matteo Cioffi

    Le emozioni nel processo decisionale e di conoscenza, con Matteo Cioffi
    Attenzione: non sarà possibile non imparare qualcosa da questo episodio. per cui, se sei debole di cuore, inadatto al cambiamento o lodevole del "ho sempre fatto così" non ascoltarlo.

    Oggi siamo con Matteo Cioffi, psicologo e allenatore di calcio, oltre che docente di psicologia e responsabile dei corsi centrali (Uefa A, Uefa Pro e corsi preparatori atletici professionisti) della FIGC.

    Lui ci ha parlato, in maniera pratica, di emozioni all'interno del processo decisionale e di conoscenza, facendoci capire come funzionano le emozioni e che ruolo abbia il nostro cervello nei processi di apprendimento.

    Fidati, prendi carta a penna prima di ascoltarlo!

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    Ecco alcune pillole estratte dall'episodio:

    • “L’80% delle decisioni che prendiamo non riguardano il sistema razionale”
    • Circa il processo di apprendimento, quando si ottiene un risultato positivo: “questo processo si basa sull’aspettativa (…) La prima volta si basa sul raggiungimento dell’obiettivo, la seconda volta si basa sull’aspettativa”
    • “tutte le volte che l’aspettativa viene disattesa c’è tutto un processo (…) in cui si rifotografa quello che era diverso per andare a riunirlo a quello che era giusto, per non risbagliare, per fare la cosa giusta”
    • “Di solito intendiamo a dare esercitazioni e giochi con soluzioni” e prosegue dicendo: “partiamo dal gioco (…) e “non diamo soluzioni, ma mettiamo problemi”
    • In riferimento alla partita di scacchi tra Kasparov contro una macchina: “quelle milioni di scelte erano a priori eliminate a livello emozionale, non a livello razionale”
    • in riferimento all’obiettivo dell’allenare l’uscita da una pressione: “se devo lavorare sull’uscita dalla pressione, metto il problema della pressioni. Non gli do la soluzione”
    • “le nostre proposte (di allenamento, ndr) devono avere uno scopo e un contesto (…) vicini alla domenica” e prosegue “ma allora perché non giochiamo”


    Competenze e sviluppo del ruolo del match analyst, con Marco Carniel di SICS

    Competenze e sviluppo del ruolo del match analyst, con Marco Carniel di SICS

    Oggi siamo con Marco Carniel, responsabile dell’area Videoanalisi di SICS, azienda che da anni è nel campo della Match Analysis. Il suo ruolo non è quello del Match Analyst come "persona di campo", ma quello di una figura di raccordo tra gli analisti di SICS che si occupano delle analisi dei match e i loro clienti.

    Di Marco si potrebbe dire che è un vero e proprio formatore: infatti si occupa di fare formazione nel corso SICS Videoanalista Tattico, corso nel quale si forma la figura del videoanalista, dove lui insegna ai corsisti ad utilizzare i software per la videoanalisi guidandoli in pratica dalla creazione di una partita alla produzione di un filmato sulla squadra avversaria da far vedere a un ipotetico allenatore.

    Nell'episodio di oggi parliamo con lui delle competenze del match analyst: competenze tattiche, rielaborazione dati, competenze tecnologiche, ma anche di:
    -Compiti di un match analyst
    -L'importanza di essere oggettivi da parte del match analyst
    -La formazione del match analyst
    -Ruoli e sviluppo professionale del match analyst e dei team di lavoro
    -Consigli per chi vuole iniziare la carriera da match analyst
    -Evoluzione del ruolo nei prossimi anni
    -Spunti e consigli per chi vuole intraprendere la carriera di match analyst

    Si, c'è tanta carne al fuoco. Quindi che tu ti occupi di match analysis o che voglia intraprendere una carriera in merito a questo innovativo ruolo, questo episodio fa al caso tuo!

    Domandare per allenare: domande e coaching in allenamento

    Domandare per allenare: domande e coaching in allenamento

    Oggi facciamo un episodio con una sigla...particolare!

    La ascolterete, ma vi anticipo che l'evento di cui vi parliamo è qui: 

    Ma al netto di questa chicca, tutto il resto è stato fatto partendo dagli spunti e dalle domande ricevute da Laura, Davide e Alessandro, che ringraziamo.

    Oggi parliamo di coaching, in particolare delle relazioni comunicative con i nostri piccoli giocatori nei momenti di allenamento. Cercheremo di rispondere alle vostre domande sul question time (le domande durante gli allenamenti), la dichiarazione degli obiettivi prima di iniziare la seduta e sulle stile comunicativo circa toni e postura corporea.

    Vi anticipiamo che tante volte si faranno riferimenti a due macro-situazioni particolari: quella in cui la nostra squadra deve affrontare un problema e quella in cui la nostra squadra deve, a problema "riconosciuto", trovare la soluzione.

    Non vi anticipiamo più nulla! Buon ascolto.

    Evolution programme: Metodologia e stile conduttivo, con Stefano Florit

    Evolution programme: Metodologia e stile conduttivo, con Stefano Florit

    Dopo la chiacchierata nell'episodio con Maurizio Marchesin circa i principi fondanti dell'Evolution Programme, il programma ex "Centri Federali Territoriali" promosso per la conservazione e potenziamento del talento dalla FIGC, eccoci oggi con Stefano Florit, il metodologo dell’Evolution Programme.

    Con lui parliamo di manifestazione del talento, dello stile conduttivo usato negli allenamenti del programma tecnico e dei presupposti che lo hanno modellato. Ma non solo, perchè durante l'episodio emergerà una delle principali piaghe del calcio di base in Italia: in media, circa e SOLO il 30% dell'allenamento di calcio è davvero attività motoria.

    Un episodio ricchissimo! Buon ascolto

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