Raccolgo le foto e mi si bagnano le mani. Sento che su ogni foto câè una lacrima, come se lâimmagine avesse pianto. Essere strappata da sé, dal proprio appiglio, è doloroso. Io ho pianto con ognuna di loro e ho asciugato le loro lacrime. âNon succederà piùâ, ho detto loro.
Parlo sempre con gli oggetti, trovo molte più risposte che dagli umani. Da piccina domandavo al muro di casa il perché di tanto dolore ed ora domando alle coperte, al tavolo, alle fotografie, il perché di tanto dolore. La storia si ripete ed io non riesco, ovunque vada, ad allontanarmi dal dolore. Ma non mi sono mai abbattuta, e poi infatti la felicità lâho trovata. La perdo, certo, ma poi la ritrovo. La ritrovo sotto diversa forma, ed è bellissima.