Byoblu24 interviste

Nel silenzio sempre più assordante dei media generalisti Byoblu torna a parlare degli strumenti legislativi attraverso i quali l’Organizzazione Mondiale della Sanità sta mettendo a punto un insidioso assalto alla sovranità degli stati in materia sanitaria e non solo. L’avvocato svizzero Philipp Kruse, tributarista di formazione ma da anni specializzato nelle violazioni dei diritti umani praticate attraverso le leggi emergenziali Covid. In particolare, il giurista sta visitando diversi stati europei per illustrare a cittadini e parlamentari il Trattato Pandemico e gli emendamenti al Regolamento Sanitario Internazionale di cui Tedros Ghebreyesus ha invocato l’attuazione sia durante l’ultima adizione WEF di Davos, sia nel corso del comitato esecutivo dell’OMS riunito a Ginevra dal 23 al 27 gennaio. Le semplici indicazioni trasmesse dall’Organizzazione mondiale della sanità in epoca Covid sono state sufficienti a scavalcare i singoli governi e a paralizzare l’azione della magistratura. I nuovi accordi permetterebbero di dichiarare arbitrariamente nuove emergenze sanitarie e di fornire disposizioni vincolanti in assenza dei contrappesi che dovrebbero essere alla base di qualsiasi ordinamento democratico. Ma se il Trattato dovesse essere ratificato non solo l’OMS potrebbe imporre lockdown, passaporti sanitari e obblighi vaccinali ma potrebbe probabilmente violare altri diritti fondamentali come quello alla proprietà.

Donald Trump viaggia spedito verso la candidatura repubblicana alla Casa Bianca, i suoi avversari si sono ritirati e solo Nikki Haley resta a contendere nelle primarie del GOP. Grande confusione tra i dems e grande attesa per quello che The Donald potrebbe fare nel secondo mandato, negli USA ma soprattutto sul piano internazionale. Riuscirà ad evitare, come lui stesso ha detto, la “terza guerra mondiale”. Ne parliamo con il giornalista e documentarista Franco Fracassi

Sulla scia lunga delle proteste degli agricoltori abbiamo ascoltato l'autorevole voce del giornalista Carlo Cambi. Quali sono i motivi dietro la protesta? Quali le intenzioni dell'Unione europea? In che condizioni versa il settore agricolo italiano? E perché sempre più spesso si parla di esproprio della terra?
In questa breve intervista tutte le risposte.

L'Italia si prepara ad agire nel Mar Rosso. Le navi militari Federico Martinengo e Virginio Fasan faranno parte della missione europea per proteggere il Mar Rosso. Ma per proteggere chi da cosa? Proteggere i cargo commerciali dagli attacchi pirateschi degli Houti, filo iraniani. Ma è vera attività di difesa? Italia, Francia e Germania sono capofila europei della missione Aspides. Ne parliamo con lo storico Davide Rossi.

Francesco II Gonzaga e sua moglie, Isabella d’Este, furono due protagonisti indiscussi dell’Italia del Rinascimento. In un’Italia attraversata da guerre e scossa da intrighi e congiure, la corte di Mantova divenne uno dei centri culturali e politici più importanti, che ha fatto scuola non solo nel mondo dell’arte figurativa ma anche per quanto riguarda l’arte diplomatica. Il giornalista Luca Sarzi Amadé nel suo ultimo libro (Francesco e Isabella, l’età d’oro dei Gonzaga) ci restituisce un ritratto dei due sposi che cerca di andare oltre i luoghi comuni.

Dall’inizio dell’anno la tensione in Medio Oriente ha subito una vertiginosa escalation, lo scorso 3 gennaio un doppio attentato terroristico uccideva 84 persone durante la commemorazione del generale Qassem Soleimani mentre Israele lanciava un attacco al cuore del Libano uccidendo il numero 2 di Hamas Saleh al-Arouri. Dopo il fallimento dell’annunciata operazione Prosperity Freedom, il 12 gennaio Usa e Gran Bretagna lanciavano un attacco sulle postazioni degli Houthi in Yemen. E’ invece notizia delle ultime ore che L’Iran ha lanciato un attacco missilistico su una presunta base del Mossad a Erbil, nel Kurdistan Iracheno, e su due basi del gruppo terroristico Jaish al Adl, in Pakistan, che ha condannato l’attacco e minacciato “serie conseguenze”. Intanto Israele sembra molto lontano dalla vittoria su Hamas a Gaza, nonostante i proclami delle scorse settimane. Per fare chiarezza su uno scenario sempre più teso e complesso Byoblu ha intervistato l’analista geopolitico Giacomo Gabellini.

Con l’intervento di apertura di Klaus Schwab e a seguire di Ursula Von Der Leyen, ha preso ufficialmente il via la 54° edizione del World Economic Forum. Nella prima giornata del summit è programmato anche l’intervento di Volodymyr Zelensky, che prima di recarsi a Davos aveva annunciato, insieme alla presidente svizzera Viola Amherd, l’organizzazione di un summit di pace in Svizzera, di cui la controparte russa non sembra però essere stata avvertita. Il forum si apre dunque all’insegna della guerra e del rinnovato sostegno bellico all’Ucraina, che la presidente della Commissione UE ha invocato nel suo intervento. “Rebuilding trust”, ricostruire la fiducia, è invece il motto di questa nuova edizione, un intento che assume connotati grotteschi da parte di un forum che ha incessantemente promosso e sostenuto le politiche neoliberiste e belliciste più nefaste degli ultimi decenni. Byoblu ne ha discusso con il fotografo e autore del libro “Governare con la paura” Giorgio Bianchi.

L’11 gennaio 2020 viene comunemente identificata come la data in cui ebbe inizio l’emergenza Covid19. Proprio quel giorno, nel 2020, la Cina annunciò il primo morto per una polmonite atipica causata da un virus misterioso. Da quel momento, la logica e la verificabilità su cui si era sempre basata la conoscenza scientifica è stata ribaltata: dall’imposizione di lockdown e distanziamento sociale, passando per l’obbligo di mascherine e le mancate terapie precoci, fino al green-pass e alla vaccinazione coatta, le decisioni assunte per fronteggiare il nuovo virus sono state imposte in virtù di una sorta di religione più che di solidi e verificabili dati scientifici. Tutto ciò è avvenuto
in un clima di evidenti conflitti di interesse e di autoritarismo mai sperimentato nel mondo occidentale. Byoblu ha intervistato il professor Giovanni Frajese per tracciare un bilancio e tentare delle previsioni per il futuro a quattro anni dall’inizio dell’era Covid.

Il destino dell'Ucraina sembra segnato, eppure l'Italia approva l'ennesimo pacchetto di armi. Ma fino a quando sarà sostenibile sostenere Kiev? E verso quale futuro si sta dirigendo l'Ucraina di Zelensky?

Mister curriculum, “l’uomo giusto al momento giusto”. Il riferimento è a Mario Draghi che, dopo le ventilate dimissioni anticipate di Charles Michel dalla carica di Presidente del Consiglio europeo, è in prima fila tra i candidati alla sua successione. Una figura controversa ed enigmatica che gode della fiducia di quei poteri che hanno interesse ad avere un’Europa politicamente asservita ed economicamente saccheggiabile. Ne parliamo con lo storico PAOLO BORGOGNONE

Come liberarsi dalle catene del pensiero unico e sbarrare il passo alla manipolazione? La parola chiave è autoconsapevolezza, a scuola però nessuno ce la insegna.
Il professor Enrico Prenesti, docente di chimica dell'ambiente e dei beni culturali, esperto nei temi di apprendimento-cambiamento e motivazione, ci spiega quali passi intraprendere per migliorare sé stessi.

Si torna a parlare di Jeffrey Epstein, il finanziere americano morto in carcere nel 2019 e condannato per traffico e abuso di minorenni. Dalle nuove documentazioni emerse nel processo a carico della fidanzata Ghislaine Maxwell, vengono trovati con particolare frequenza i nomi di diverse personalità del mondo politico e finanziario americano: da Bill Clinton a Donald Trump, passando per Richard Branson e il principe Andrea. Ne parliamo con il giornalista Luca Marfè.

Prima di entrare nell’hub vaccinale per sottoporsi alla seconda dose di vaccino Pfizer, Ivana Mazzarella era una persona normale, un’insegnante di fitness che coltivava il sogno di diventare mamma per la seconda volta, ma già da mezz’ora dopo l’inoculazione la sua vita è cambiata. A seguito della miopericardite riscontrata dopo l’iniezione, Ivana è entrata a far parte dell’associazione “Danni Collaterali” e, con il supporto dell’avvocato Andrea Perillo, ha deciso di presentare una denuncia penale. A fronte di una voluminosa documentazione depositata in procura insieme alla denuncia, il prossimo 17 gennaio il Gip del tribunale di Velletri deciderà se proseguire le indagini o assecondare la richiesta del PM di archiviare tutto.

La contrapposizione tra i sessi si fa sempre più pesante. Le persone subiscono sempre di più gli effetti di un’educazione che fatica a far riconoscere valori fondanti del femminile e del maschile. Ma quale dinamica si nasconde dietro la contrapposizione dei sessi? Le donne sono descritte così perché sono così o o sono così perché vengono descritte così? Sono una serie di suggestioni cui l’autore Diego Scarpanti cerca di dare risposta nel saggio “Donne maschiliste”

Nel pomeriggio di ieri la Camera dei deputati ha bocciato la ratifica della riforma del MES, che avrebbe allargato gli ambiti di applicabilità del controverso Meccanismo Europeo di Stabilità. Prima della votazione in Aula, era arrivato il parere negativo della Commissione Bilancio della Camera, che aveva ritenuto la proposta di legge carente quanto al coinvolgimento del Parlamento nel procedimento di richiesta di attivazione del MES. Al momento del voto sono state 184 le lampadine rosse comparse sul tabellone di Montecitorio, e così il testo è stato respinto. La notizia ha immediatamente suscitato l’irritazione della burocrazia europea e di gran parte della stampa, che oggi parla di giornata da “incubo” per l’Italia. Il senatore Claudio Borghi, che da anni conduce una battaglia su questo tema e che è stato uno dei protagonisti della giornata di ieri, è di tutt’altro avviso e definisce il voto di ieri una svolta per l’Italia.

Patto di stabilità, come potrebbe essere e che cosa cambia per l'Italia con le nuove regole? Il nostro Paese dovrà affrontare ancora un lungo periodo di austerità? Ne parliamo su Byoblu con Fabio Conditi di Moneta positiva.

Il Consiglio Europeo ha approvato l’avvio dei negoziati per l’adesione di Ucraina e Moldavia nell’Unione Europea. 26 Paesi hanno votato a favore, mentre Viktor Orban ha lasciato la riunione al momento del voto, rinunciando però alla facoltà di porre il veto. Nelle ultime ore il Primo ministro ungherese ha bloccato l’adozione di nuovi aiuti finanziari all’Ucraina: 50 miliardi che l’UE ha intenzione di consegnare a Volodymyr Zelensky. Mentre sul campo di battaglia le sorti dell’Ucraina sembrano ormai irrimediabilmente destinate alla sconfitta, Bruxelles si esibisce in una nuova prova di sottomissione ai voleri di Washington, dove Joe Biden non riesce a sbloccare il nuovo pacchetto di aiuti per Kiev, bloccato dal ‘niet’ dei repubblicani. La decisione assunta Consiglio Europeo campeggia sulle prime pagine dei quotidiani ma qual è il suo reale peso strategico? Byoblu ne discute con l’analista geopolitico Giacomo Gabellini.

Prima di diventare presidente, Joe Biden avrebbe usato la sua carica di vice di Barack Obama per facilitare gli affari della propria famiglia, in particolare consentendo al figlio Hunter di fare affari d’oro in Cina e in Ucraina. Per questo la Camera americana, a maggioranza repubblicana, ha approvato una mozione con cui viene aperta ufficialmente una inchiesta parlamentare per l’impeachment. Abbiamo chiesto all’autore e regista MASSIMO MAZZUCCO, quanto ci sia di concreto dietro la mossa repubblicana e quali scenari potrebbero aprirsi verso le elezioni del presidente degli Stati Uniti, che si terranno nel novembre 2024

Sono passati 54 anni dalla strage di Piazza Fontana, l’evento che diede inizio alla cosiddetta strategia della tensione. Anni di indagini e inchieste hanno portato ad un sostanziale nulla di fatto: nessuno è finito in galera per quell’eccidio. Eppure dalle carte emerge in maniera nitida il ruolo decisivo dei servizi segreti italiani, che non agivano in quanto “deviati”, ma all’interno dello Stato italiano che in quel momento perseguiva una precisa agenda internazionale. Ne parliamo con Enzo Raisi, già deputato, imprenditore e scrittore.

A Gaza il bilancio della crisi umanitaria è catastrofico, l’Onu parla addirittura di “punto di non ritorno” ma gli appelli delle associazioni umanitarie restano perlopiù inascoltate. Venerdì mattina il Consiglio di Sicurezza si è riunito d’urgenza a New York, a seguito dell’appello all’articolo 99 della Carta delle Nazioni Unite da parte di Guterres. Gli Stati Uniti tuttavia hanno posto il veto su una risoluzione presentata dagli Emirati Arabi Uniti e sostenuta da oltre 90 Stati membri. I voti a favore sono stati 13, mentre il Regno Unito si è astenuto. Un’azione non proprio inaspettata, visto il sostegno incondizionato degli Usa a Israele, ma che non tiene conto del disastro umanitario che si sta compiendo a Gaza. Ne parliamo con la reporter Antonietta Chiodo.