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    CdTalk - L'ospite

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    itCorriere del Ticino71 Episodes

    Episodes (71)

    «Non scherzo, a Zurigo pago meno di 700 franchi al mese di affitto. Ecco perché»

    «Non scherzo, a Zurigo pago meno di 700 franchi al mese di affitto. Ecco perché»
    Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, sentiremo il racconto di un’esperienza incredibile unita a molti suggerimenti per risparmiare… direttamente da una delle città più care al mondo: Zurigo. Oppure no? A sentire il racconto di un giovane locarnese, qualche dubbio sorge spontaneo. Il suo nome è Adarsh (pronunciato «Adars», ndr) Sitapati. Il 32.enne, nato e cresciuto a Locarno appunto, nella vita fa il coach e lavora come libero professionista. Ma a stupire è la sua abitazione. A casa sua — una decina di minuti dal centro della capitale economica della Confederazione — ha una sala da biliardo, un laboratorio fai-da-te superattrezzato, un'area giochi con tanto di calcetto, un terrazzo talmente grande che ci crescono pure gli alberi, un ufficio con una stampante professionale, una sala multiuso con grande cucina e proiettore. Considerando che un monolocale, da queste parti, può arrivare a costare anche 1.200 franchi al mese (uno di quelli non proprio di lusso, eh), quanto dovrà sborsare per tutto questo agio sconfinato? Quattromila franchi al mese? Cinquemila? «Ah, ma no. Figurati» esclama lui, forse premettendo una cifra ben più alta. E invece no. «Questo è il mio castello urbano. E l'affitto mi costa la bellezza di 680 franchi al mese». Seicentottanta franchi al mese? Ma com'è possibile? Il trucco c'è. E si chiama condivisione.
    Il reportage, completo di video, dati e infografica, è stato pubblicato sul sito internet e potete consultarlo all’indirizzo cdtlink.ch/casa-condivisa.

    «A piedi fino a Kiev per sostenere la pace in Ucraina»

    «A piedi fino a Kiev per sostenere la pace in Ucraina»
    Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, sentiremo un viaggio dal sapore di speranza, scandito dalle note di una guerra che infiamma ancora le pagine di tutti gli organi d’informazione. Parleremo di una straordinaria vicenda che parte da una frazione di Ancona, tra le montagne, e prosegue per 500 chilometri, a piedi, senza aiuti, in una Ucraina devastata da bombardamenti e spari dei fucili. Sì, 500 chilometri tutti a piedi, senza mezzi. Venticinque tappe da 20 chilometri l’una. La lunga marcia a favore della pace dalla Polonia alla capitale dell’Ucraina è stata documentata sui media sociali, con foto, video e anche un podcast. L’idea è intitolata «Walk to Kyiv» (letteralmente, ‘camminare verso Kiev’, scritto con la grafia ucraina del nome della capitale, con le lettere «y» e «i», al posto della «i» e della «e», quest’ultima forma ritenuta più ‘russa’). E così, mentre il transito verso il Paese è da tempo impraticabile (per non parlare dei collegamenti aerei sospesi), un passo alla volta, giorno dopo giorno, il giovane ha trovato nuovi e vecchi amici tenendo alto il nome della pace.
    Il reportage, completo di video, dati e infografica, è stato pubblicato sul sito internet e potete consultarlo all’indirizzo cdtlink.ch/polonia-ucraina.

    «Io, artigiano e cineasta, carico su YouTube le mie creazioni, evitando la discarica a preziosi pezzi di legno»

    «Io, artigiano e cineasta, carico su YouTube le mie creazioni, evitando la discarica a preziosi pezzi di legno»
    Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, c’è la storia (tutta da ascoltare) di un giovane ticinese con la passione per il legno e per il riciclo di questo prezioso materiale. Michel Voisin, cineasta 25.enne ticinese che si è formato al CISA di Locarno, ha appena aperto il canale YouTube «Papillon Wood Print». La particolarità della sua iniziativa consiste nel documentare in maniera minuziosa il processo di creazione che sta dietro agli oggetti artigianali in legno: portachiavi, lampade, vassoi. Grazie a suo padre, infatti, oggi è un falegname. Non professionista, beninteso, ma se la cava discretamente. I suoi progetti si concretizzano usando materiali che, se non fosse per lui, finirebbero in discarica. La vita di vecchi manufatti viene così prolungata, sotto un'altra forma, grazie al lavoro delle sue sapienti mani. Che si tratti delle sedie che per vent’anni hanno arredato un ristorante, oppure di vecchi armadi o cassoni, per ‘Mitch’ non esiste limite di dimensione, età o condizione di partenza. Le sue opere, uniche sotto questo punto di vista—dal momento che il materiale di fortuna non è infinito—, sono vendute in rete.
    Il reportage, completo di foto e videointerviste, è stato pubblicato sul sito internet all’indirizzo cdtlink.ch/legno-recuperato.

    «Così mettiamo in piedi uno spettacolo dal vivo, per un pubblico in sala»

    «Così mettiamo in piedi uno spettacolo dal vivo, per un pubblico in sala»
    Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, ci occupiamo di una accademia molto particolare. Quanti di voi hanno sentito parlare del film “Saranno famosi”, e hanno sognato di cavalcare i palcoscenici di tutto il mondo infiammando le platee come delle ardenti e luminose star? Bene, ma sognare non basta. Quello che serve è determinazione, duro lavoro, talento e soprattutto la scuola in grado di dare la giusta istruzione. In Ticino esiste un'accademia famosa a livello internazionale in grado di fornire una formazione altamente qualificata e invidiata in tutto il mondo. Si tratta dell'Accademia Teatro Dimitri.
    Il reportage, completo di foto, videointerviste e infografica, è stato pubblicato sul sito internet all’indirizzo cdtlink.ch/accademia.
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    Dentro il laboratorio che realizza (in Ticino) farmaci personalizzati

    Dentro il laboratorio che realizza (in Ticino) farmaci personalizzati
    Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, andremo dietro le quinte delle farmacie, visitando il più importante laboratorio galenico del Ticino, Remedia. Il laboratorio galenico è un luogo all’interno di una farmacia, o in sede distaccata, dove i farmacisti preparano farmaci personalizzati. Queste preparazioni possono variare da rimedi naturali a base di erbe a potenti medicinali per il cuore, ad esempio, ma anche antitumorali, per la pressione e via discorrendo. I medicamenti sono realizzati su richiesta del medico tramite ricetta. Le preparazioni galeniche hanno una storia molto antica che risale all’epoca di Galeno, che—a cavallo tra il secondo e il terzo secolo dopo Cristo—adoperò numerose erbe medicinali, o loro estratti, come farmaci. È proprio da lui che deriva il termine “galenico”, riferito all’arte della preparazione dei medicamenti. Dai tempi più remoti fino a circa il 1930, questa attività era di esclusiva competenza dei farmacisti, ma dopo la Seconda guerra mondiale e con l’avvento dell’industrializzazione, il lavoro di preparatore è divenuto più marginale.
    Il reportage, completo di foto, videointerviste e infografica, è stato pubblicato sul sito internet all’indirizzo cdtlink.ch/farmaco-su-misura.

    Il Ticino che salva le rane (e i rospi, le salamandre, i tritoni...)

    Il Ticino che salva le rane (e i rospi, le salamandre, i tritoni...)
    Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, ci occupiamo di una creatura che è presente non solo nelle fiabe, nei racconti antichi e in alcuni film della nostra infanzia, ma anche nei boschi e negli stagni: le rane. E, con loro… rospi, tritoni e diversi umani. Capita di frequente che, durante le serate di pioggia, queste piccole creature si lancino ad attraversare strade trafficate con il tragico risultato di finire schiacciate dalle ruote degli automobilisti. Con la presenza antropica, lo scorrere naturale della vita di questi anfibi è diventato più difficoltoso, irto di ostacoli. Un destino che sembra ineluttabile e pericolosamente in salita. Oltre l’indifferenza generale, un gruppo di volontari non ci sta. Eroi moderni, vestiti da etica, empatia e amore per la natura, si dedicano alla salvaguardia dei piccoli saltatori verdi. Infatti, durante i periodi di migrazione dai boschi alle aree acquatiche—ovvero fiumi e laghi—assistono rane e rospi nel loro esodo. Senza lesinare su orari, condizioni metereologiche o avversità sul terreno. Nelle sere di pioggia, sono almeno un centinaio le persone che in Ticino aiutano gli anfibi a evitare la morte sulle strade: «Un'esperienza da provare», assicurano.Il reportage, completo di foto, videointerviste e infografica, è stato pubblicato sul sito internet all’indirizzo cdtlink.ch/rane.

    Casa Berna, il futuro della biblioteca «pubblica» più antica in Ticino

    Casa Berna, il futuro della biblioteca «pubblica» più antica in Ticino
    Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, andremo a visitare un patrimonio culturale unico, un gioiello di sapere che ha attraversato gli oceani del tempo fino ai giorni nostri. Si tratta di Casa Berna, la biblioteca pubblica più antica in Ticino. Casa Berna è una delle più importanti dimore storiche a Prato. Il suo valore si basa sull’architettura, sulla storia e sulla biblioteca che il canonico Giovanni Giulio Girolamo Berna, nato nel 1717 e defunto nel 1804, raccolse e aprì al pubblico, clero e nobiltà locali. La biblioteca, formata dagli originali armadi e libri che sono stati catalogati e conservati, è stata spostata nel 2008 in un edificio a Fusio, per evitare il suo deterioramento. Casa Berna e la sua biblioteca sono stati, dal 1762, un centro culturale di alto livello per la val Lavizzara, insieme al centro politico (pretorio del 16° secolo di Sornico) e al centro religioso (chiesa parrocchiale di San Martino, sempre a Sornico). L’edificio è indicato per la sua rilevanza nel contesto del nucleo anche nell’Inventario degli insediamenti svizzeri da proteggere. Per il Cantone si tratta di un caso unico che merita di essere valorizzato.

    Il reportage, completo di foto, videointerviste e infografica, è stato pubblicato sul sito internet all’indirizzo cdtlink.ch/casa-berna.

    La robotica entra nelle scuole a colpi di bit e codici

    La robotica entra nelle scuole a colpi di bit e codici
    Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, trattiamo di una materia avveniristica insegnata all’interno di molte scuole: la robotica. Negli ultimi anni, questa disciplina è diventata sempre più popolare nelle scuole medie di tutto il mondo, grazie alla continua accessibilità a tecnologie che fino a qualche anno fa erano privilegio esclusivo dei pochi centri di competenza che potevano permettersele. Le opportunità di oggi sono colte in pieno dagli istituti che stanno sfruttando il potenziale di questa nuova frontiera per educare gli studenti sulle competenze STEM (in inglese, scienza, tecnologia, ingegneria e matematica o MINT in tedesco: Matematik, Informatik, Naturwissenschaften und Technologie). Tutto questo, in modo interattivo ed entusiasmante. Secondo molti, questa una delle strade giuste per preparare i ragazzi al futuro. Il settore della robotica e dell’automazione è in crescita verticale, sviluppare competenze in questo campo offre più opportunità nel competitivo mercato del lavoro. Sentiremo la voce dei ragazzi e dei loro insegnanti che nella sede della scuola media di Cadenazzo hanno adottato questo interessante e innovativo metodo d’apprendimento.

    Il reportage, completo di foto, videointerviste e infografica, è stato pubblicato sul sito internet all’indirizzo cdtlink.ch/robo-si.

    «Au revoir Algeria»: la Svizzera «colonialista» in un fumetto-tabù

    «Au revoir Algeria»: la Svizzera «colonialista» in un fumetto-tabù
    Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, trattiamo di una pagina scomoda della storia svizzera: il colonialismo in Algeria. Non siamo abituati a pensare alla Confederazione come un Paese colonialista, eppure... Questa «scoperta» la faremo attraverso le pagine di un media trasversale e universale come il fumetto. A parlarci di tutto questo—dell’esodo, della cacciata e dell’amaro ritorno a casa di chi era partito dalla Svizzera con l'illusione di trovare un nuovo «Eldorato»—è la storica Marisa Fois, autrice, oltre che del fumetto in questione, anche di uno studio sulla presenza svizzera nel Paese nordafricano. Le prime tavole del fumetto «Au revoir Algeria», pubblicato da Seismo Editore, si presentano con l’innocente curiosità del giovane Daniel, che di lì a poco spalancherà il sigillo di uno spinoso vaso di Pandora. I personaggi hanno una linea semplice ed espressiva. Il tratto della fumettista Aminata Devillers-Pierson ricorda quello di Peyo, ovvero Pierre Andrè Gabrielle Culliford, il creatore belga dei famosi puffi. Il suo approccio alla materia anche più drammatica lascia sempre un tocco di leggerezza e sensibilità. Daniel è rappresentato come un ragazzino dei giorni nostri: capelli neri scompaginati, un abbigliamento informale e un grande amore per la nonna. L’anziana ha i tipici capelli raccolti in un candido chignon, esaltato dal bianco e nero delle tavole.

    Il reportage, completo di foto, videointerviste e infografica, è stato pubblicato sul sito internet all’indirizzo cdtlink.ch/algeria.

    Locarno mette le ali: si vola alla scoperta della Falconeria

    Locarno mette le ali: si vola alla scoperta della Falconeria
    La puntata del 5 gennaio 2024 del podcast CdTalk—L'ospite: alla scoperta della Falconeria di Locarno con i titolari, Pio e Anna Nesa e la falconiera Francesca Palamara: «Un'oasi di verde e natura selvaggia in pieno centro città».
    Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, parleremo di una delle pratiche più antiche che coinvolge la cooperazione tra uomo e animale, la falconeria. Quando diciamo la parola “falconeria”, nelle mente di ognuno di noi iniziano a turbinare una serie di mondi distanti ma interconnessi tra loro. Oltre al contesto storico, di cui abbiamo parlato, si affacciano anche suggestioni di tipo fantastico che ci riportano inevitabilmente all’infanzia. Fiabe, libri fantasy, cinema.
    Ma nella sfilata dei collegamenti ipertestuali che si aggrovigliano nella mente, Falconeria associata a Ticino, conduce ad una sola risposta: Locarno. Il parco dedicato agli uccelli rapaci inaugurato nel 2007 da Pio Nesa, infatti, è oggi una realtà consolidata, la cui popolarità va oltre i confini regionali. Siamo davanti ad un sogno, quello accarezzato e concretizzato, insieme alla moglie e compagna di avventure, Anna. Un progetto cresciuto talmente da poter annoverare ben 40 specie di uccelli.
    Loro, gli animali, i veri protagonisti: dagli allocchi ai gufi, dalle aquile agli avvoltoi. Ma non solo, i visitatori possono trovare anche cavalli, cani lupo, carpe e tante altre creature esotiche e non.
    Il reportage, completo di foto, videointerviste e infografica, è stato pubblicato sul sito internet all’indirizzo cdtlink.ch/falconeria.

    L’«escape room» a Locarno è all’aperto

    L’«escape room» a Locarno è all’aperto
    Ecco l’innovativa caccia al tesoro che unisce reale e virtuale. Per partecipare? Basta scaricare un’app — L’ideatrice: “Divertimento per tutti”: Locarno, Piazza Grande. Qui inizia l’avventura. Alex, Anna, Desi, Kayo, Svetlana e Vanessa hanno deciso di partecipare a un’innovativa caccia al tesoro, una “escape room” all’aperto [LINK: sato-code.com ] nella quale si avanza a colpi di enigmi e rompicapo risolti. Per entrare nel gioco è sufficiente scaricare un’app, Sato Code, e munirsi dei biglietti (12.40 franchi a testa). Attenzione, però. Lo scopo è fare squadra, ma i gruppi sono limitati a quattro persone. Non abbiamo ancora iniziato e la cosa si fa già interessante, perché Kayo ha creato il suo Patagonia Girls, mentre The Famous Foxes è quasi al completo.



    «La Svizzera indietro sulle leggi per l'intelligenza artificiale: potrebbe essere un problema»

    «La Svizzera indietro sulle leggi per l'intelligenza artificiale: potrebbe essere un problema»
    Qualche settimana fa l'Unione Europea ha approvato una normativa per regolamentare l'intelligenza artificiale con l'«A.I. Act», un testo che dovrebbe riuscire a limitare gli abusi di una tecnologia destinata a rivoluzionare la nostra quotidianità.
    Tuttavia, per quanto queste regolamentazioni dimostrino una certa visione verso il futuro, gli stessi Paesi europei sembrano non ancora pronti ad adeguarsi alle stesse. Con la Svizzera che in questo ambito sembra essere il fanalino di coda: molte realtà elvetiche sono infatti molto attive nella ricerca sull'intelligenza artificiale, ma a livello politico ancora il tema non è stato affrontato.
    Questo ritardo nelle discussioni può comportare rischi e problemi, ma paradossalmente rappresentare anche un vantaggio: ne abbiamo parlato in questo podcast con Ale Agostini, CEO di Avantgrade.com, azienda specializzata in ricerche di mercato e analisi web.

    Marianna Vetri e Roberto Cioppi: serve davvero far parte del patrimonio UNESCO?

    Marianna Vetri e Roberto Cioppi: serve davvero far parte del patrimonio UNESCO?
    Dal 1972 l'UNESCO sta lavorando per identificare e mantenere la lista dei siti che rappresentano delle particolarità di eccezionale importanza da un punto di vista culturale o naturale. Sono quasi 900 i beni culturali in tutto il mondo che rientrano in questa lista, con ogni anno centinaia di candidature di città che ambiscono a rientrare in questo esclusivo «club».
    Diventare patrimonio UNESCO è infatti sicuramente un grandissimo onore che può dare un lustro unico al proprio sito. Le sfide e i vincoli da rispettare sono però tanti, proprio per perseguire quella tutela che è alla base della lista dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura.
    Ma quindi è davvero un vantaggio far parte dei patrimoni dell'umanità? Lo abbiamo chiesto a Marianna Vetri e Roberto Cioppi, rispettivamente vicesindaca e assessore alla cultura del comune di Urbino, splendida città marchigiana che proprio oggi celebra i 25 anni di inserimento nella lista UNESCO.
    Con Vetri e Cioppi, in questa puntata di CdTalk, abbiamo inoltre parlato della collaborazione con Pesaro, il comune con cui fa Provincia e con il quale sta vivendo una particolare situazione. Se assieme si sono infatti candidati per diventare Capitale europea della cultura nel 2033, il prossimo anno sarà invece la sola Pesaro a essere Capitale italiana per la cultura. A rinunciare a concorrere a questo prestigioso ruolo era stato Vittorio Sgarbi, prosindaco di Urbino il quale ha sostenuto che «noi siamo capitale culturale sempre, non solo in un anno specifico». «Non si possono porre in competizione, con un titolo illusorio, città che esprimono e producono cultura come fossero squadre in uno stadio, oltretutto con dimensioni e infrastrutture molto diverse», spiega Sgarbi: ma sarà una scelta condivisa anche dai suoi colleghi? Scopritelo in questo podcast!

    Bastian Baker: «Cantare al circo Knie una delle mie esperienze più belle»

    Bastian Baker: «Cantare al circo Knie una delle mie esperienze più belle»
    Da qualche giorno ad Agno non c'è più il tendone del circo Knie. Sono però rimaste le emozioni che le migliaia di persone accorse hanno provato di fronte alle spettacolari esibizioni degli artisti. Emozioni che Bastian Baker conosce bene: il cantante svizzero ha infatti vissuto un anno e mezzo in tour con il Knie fra il 2021 e il 2022. Un successo, quello del connubio tra Baker e il più grande circo elvetico, tutt'altro che scontato per un cantante di 30 anni che si approcciava a un'esperienza così insolita.

    Non solo per il rischio di vedere sminuita la sua cifra artistica, riducendola a «cantante da circo», ma anche per le difficoltà nel cantare dal vivo ogni sera in situazioni particolari, magari a cavallo o nel mezzo di coreografie impegnative dal punto di vista fisico. Prove brillantemente superate dall'artista vodese, che definisce la sua esperienza al circo Knie una delle «esperienze più belle della mia vita, dove ho imparato tante cose sulla musica ma anche su me stesso».

    Queste sfide, ma anche della sua preparazione fisica e dei suoi progetti futuri, sono state affrontate da Bastian Baker in un podcast con il Corriere del Ticino durante la sua presenza agli Omega European Masters di golf che si sono svolti a Crans Montana, dove il cantante svizzero è stato uno dei protagonisti con una emozionante esibizione live.

    Come «suona» la cucina di un tre stelle Michelin? Siamo andati a scoprirlo Da Vittorio

    Come «suona» la cucina di un tre stelle Michelin? Siamo andati a scoprirlo Da Vittorio
    Da Vittorio. Un semplice nome che in realtà rivela un vero e proprio universo, composto da 6 ristoranti in tutto il mondo, hotel, bar e altre attività che hanno reso la realtà di Brusaporto, alle porte di Bergamo, uno dei principali ambasciatori del made in Italy.
    D’altronde sono i risultati a parlare in modo inequivocabile: 8 stelle Michelin e 18 punti Gault Millau, oltre a decine di premi dalle principali guide di tutto il mondo. E, da non trascurare, un fatturato stimato da Gambero Rosso in 40 milioni di euro: cifre che stanno proiettando Da Vittorio da attività a conduzione familiare a quasi una multinazionale, con centinaia di dipendenti e una professionalizzazione sempre più qualificata.
    Un viaggio tra sensazioni e sapori accompagnati dallo chef Paolo Rota, protagonista di questa puntata di CdTalk.

    «L'arte non fa finire le guerre ma può smuovere le coscienze»

    «L'arte non fa finire le guerre ma può smuovere le coscienze»
    Un capolavoro come Guernica di Picasso può contribuire a fermare una guerra? È una delle riflessioni che si pone Pietro Geranzani. Il pittore, tra i più interessanti dell'attuale panorama italiano, ha spesso usato l'arte per denunciare gli orrori e la follia della guerra e del terrorismo, pur con la consapevolezza che non sarà in grado di offrire risposte. Tutt'al più domande, alcune delle quali potrebbero smuovere la coscienza di alcune persone. Ma l'arte rimane e rimarrà sempre necessaria: è da questo caposaldo che il 59.enne londinese offrirà la sua visione in una mostra al Rivellino, curata dal noto critico d'arte Angelo Crespi, dal 9 al 16 settembre.Incontrato durante una sua performance tenutasi alla galleria d'arte locarnese durante i giorni del Locarno Film Festival, Pietro Geranzani è l'ospite di questa puntata di CdTalk.

    Francesco Orlandi: «Nuova Legge Protezione Dati: il Ticino è molto indietro, attenti alle sanzioni»

    Francesco Orlandi: «Nuova Legge Protezione Dati: il Ticino è molto indietro, attenti alle sanzioni»
    Mancano ormai pochi mesi all'entrata in vigore della nuova Legge sulla Protezione dei Dati. Eppure molte aziende ticinesi stanno tardando ad adeguarsi alle nuove disposizioni, nonostante il rischio di pesanti sanzioni che colpiranno direttamente le persone fisiche responsabili nel trattamento dei dati.
    Come fare quindi per evitare situazioni spiacevoli? Ne abbiamo parlato con Francesco Orlandi, direttore commerciale di ALV Innova, azienda specializzata nel disegnare, sviluppare e implementare soluzioni efficaci per gestire tutti i processi di compliance, in questa puntata di CdTalk - L'Ospite.

    Pasquale Diaferia e Patrizia Pfenninger: Open to Meraviglia è un successo?

    Pasquale Diaferia e Patrizia Pfenninger: Open to Meraviglia è un successo?
    Continuano le polemiche su Open to Meraviglia, la campagna di promozione del turismo commissionata all'agenzia Armando Testa dal ministero del Turismo e dall'ENIT, l'Agenzia nazionale del turismo, per promuovere l'Italia nel mondo. Tra smentite e accuse, un'operazione che dà l'impressione di essere un disastro annunciato.


    Eppure, secondo i creativi ed esperti di comunicazione Paquale Diaferia e Patrizia Pfenninger, che hanno curato le campagne promozionali di importanti aziende svizzere e internazionali, Open to Meraviglia sarebbe già un successo. Come mai? Scopritelo in questa puntata di CdTalk-L'ospite!

    Cristina Rogna Manassero: «dobbiamo rimanere Zen»?

    Cristina Rogna Manassero: «dobbiamo rimanere Zen»?
    Quante volte, di fronte a imprevisti o situazioni sgradevoli, diciamo a noi stessi che «dobbiamo rimanere Zen»? Certo, poi passare dalla teoria alla pratica è un altro discorso: proprio per questo riuscire ad attualizzare i principi e i valori dei samurai e delle geishe, per renderli funzionali alle nostre esigenze, potrebbe essere d'ispirazione.Questo è uno dei tanti argomenti che la Coach Umanista ed Esperta comportamentale nel Life e Business Coaching Cristina Rogna Manassero affronterà nei due incontri «Il potere della gentilezza, la forza della disciplina», venerdì 31 marzo alle ore 17:30 e sabato 1° aprile alle ore 11:00, presso la Marco Lucchetti Art Gallery di Via Cattedrale 3 a Lugano, che proprio in queste settimane sta esponendo una mostra dedicata alle icone giapponesi nell'immaginario del fumetto.

    Enza Mignacca: «Mio marito ha provato a uccidermi, ma ho reagito e mi sono ripresa la mia vita»

    Enza Mignacca: «Mio marito ha provato a uccidermi, ma ho reagito e mi sono ripresa la mia vita»
    Nella giornata internazionale dei diritti della donna vogliamo ricordare tutte quelle altre ricorrenze in cui i buoni propositi che vengono affrontati l'8 marzo vengono totalmente (e vergognosamente) dimenticati. Come durante la notte di Capodanno, nello specifico quello del 2010, in cui Enza Mignacca si è salvata per miracolo dal tentativo del marito di ucciderla. Un episodio sconcertante, come forse è ancora più sconcertante il fatto che la donna si sia trovata di fronte a una lunga e assurda battaglia legale, nel quale il suo aguzzino, seppur riconosciuto colpevole di tentato omicidio, non ha scontato la detenzione in carcere.
    Mignacca non si è però fatta intimorire ed è diventata un simbolo della lotta alla violenza contro le donne. E, in questa toccante puntata di CdTalk-L'Ospite, invita a reagire e denunciare ogni forma di sopruso.