Comizi di genere

Fluidità è una questione di autenticità. È un trovare lo spazio, il linguaggio e lo stile che combacia con i nostri corpi e le nostre esperienze. Un volersi definire da sé.
L’ultimo episodio restituisce una rappresentazione de* intervistat* e della loro idea di fluidità.

Superare le categorie significa guardare agli esseri umani nella loro molteplicità. C’è un intero mondo di sfaccettature e sfumature che merita ascolto, spazio.
Viviamo in un’epoca un po’ nervosa fatta di conflitti, di confronti, ma anche di coesistenza di differenze. Di gioiose differenze. Qual è la differenza, la diversità che preferisci?

I termini femminilità e mascolinità sono ancora molto presenti nella quotidianità e densi di significati. Uno dei due ti rappresenta? In caso contrario, nel tuo mondo ideale quali caratteristiche ha l’individuo nel quale ti proietti?

L’episodio indaga le dinamiche discriminatorie, sia nei confronti delle eccezioni alla norma che non, attraverso una domanda delicata: Sei mai stat* vittima di discriminazione? Se sì, quando è stata una volta significativa in cui ti sei res* conto di essere considerat* divers* per qualcuno?

Il quarto episodio propone nuove ipotesi sul mondo e su come ci relazioniamo ad esso. Se il mondo fosse un gioco, quale regola inventeresti?

Una proiezione verso l’alieno, l’estraneo e la figura dello straniero consente di non limitarsi alle coincidenze genetiche, al simile e alla figura del compatriota e di considerare reti alternative di legami e intimità. Riesci ad immaginare una famiglia non biologica? Nella tua xeno-famiglia a chi apriresti la porta?

Qual è il potenziale della tua incertezza? Questo episodio riflette sul valore dell’ignoto.

Siete pront* ad aprire finestre su nuovi modi di essere? Il primo episodio si concentra sulle innumerevoli forme di fluidità e su come queste vengano vissute da ognuno di noi.