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    3' grezzi Ep. 601 Sperimentazione

    3' grezzi Ep. 601 Sperimentazione
    Cosa significa essere sperimentali? E come cambia nel tempo la percezione di quello che viene visto come sperimentale? E come può l'uso di una lingua straniera essere percepito come sperimentale? Queste e altre domande mi sono posta quando ho preparato un workshop sulla sperimentazione.

    TRASCRIZIONE [Eng translation & link to All The Best Radio below]

    Quando 'All the Best Radio' che è un'emittente australiana, mi ha chiesto di presentare un workshop sulla sperimentazione nell'audio, la prima cosa che mi sono chiesta è: ma io mica sono sperimentale! E invece poi le persone di 'All the Best Radio' con cui collaboro da diverso tempo, mi ha detto no Cristina, tu sei una delle nostre podcaster più sperimentali, quindi mi hanno proprio costretto a riflettere su quello che viene percepito, su cosa sia la sperimentazione e di questo poi ho parlato.
    La prima cosa che mi è venuta in mente è che la sperimentazione dipende, perché quello che era sperimentale dieci anni fa, oggi non lo è più. Ricordo la prima volta che ho visto la serie televisiva della BBC Sherlock, era la prima volta che vedevo l'uso dei messaggi mandati sul cellulare fatti in un certo modo, cioè che Sherlock mandava un messaggio e si vedeva il testo sovrapposto all'immagine della persona, ed era la prima volta che lo vedevo e avevo pensato Wow, oh che bello! Che cosa diversa! Ecco, oggi lo fanno tutti, per cui non è più sperimentale.
    Anche certi modi di presentare - per parlare di audio - anche certi modi di presentare, sicuramente negli anni '90, quando Ira Glass di 'This American Life' ha cominciato a fare il suo monologo, primo atto, secondo atto, terzo atto era molto sperimentale, oggi non lo è più. E se non conoscete 'This American Life' o Ira Glass non importa. Solo per dirvi che un modo di presentare, un certo atteggiamento, quando lo fa per la prima volta una persona, quando ancora non l'ha fatto nessuno, sembra una cosa sperimentale, però poi dopo, più avanti, quando lo fanno tutti, non è più sperimentale.
    Quindi se si vuole essere sperimentali bisogna sempre continuare a cercare di fare cose nuove.
    Poi un'altra cosa che ho notato riflettendo su quella che viene percepita come sperimentazione in quello che faccio, è perché io spesso, le mie produzioni serie le faccio in inglese e spesso, a parte il fatto che ho un accento italiano quando parlo l'inglese, naturalmente, ma anche uso parole italiane, a volte tradotte e a volte no, e questo lo faccio più o meno inconsciamente, ma è anche non tanto inconscio ma perché, diciamo è un atto di protesta, un atto politico perché la stragrande maggioranza delle cose viene fatta in lingua inglese nei podcast, però il mondo non è di lingua inglese, è di seconda lingua inglese, ma non di prima lingua, ed è importante ricordare che esistono anche altre realtà che parlano diverse lingue e alle quali si dovrebbe dare la giusta importanza.
    Insomma, volevo condividere con voi questi pensieri sulla sperimentazione.

    TRANSLATION

    When 'All the Best Radio' which is an Australian broadcast, asked me to present a workshop on experimentation in audio, the first thing I thought was: but I am not experimental! But instead, the people at 'All the Best Radio', with whom I've been working with for quite some time, said no Cristina, you are one of our most experimental podcaster, so they really forced me to think about what is perceived, what is experimentation, and this is what I talked about.
    The first thing that came to my mind is that experimentation depends, because what was experimental ten years ago, is no longer experimental today. I remember the first time I saw the BBC television series Sherlock, it was the first time I saw the use of texting on mobile done in a certain way, that is, Sherlock would send a message and you would see the text superimposed on the person's image, and it was the first time I saw it and I had thought Wow, oh that's nice! How different! Here, everyone is doing it today, so it is no longer experimental .
    Even certain ways of presenting, to talk about audio, even certain ways of presenting, certainly in the 1990s, when Ira Glass of 'This American Life' started doing his monologue, first act, second act, third act was very experimental, today it is not. And if you don't know 'This American Life ' or Ira Glass, it doesn't matter. Just to tell you that a way of presenting, a certain attitude, when a person does it for the first time, when no one has done it yet, it seems like an experimental thing, however later on, when everyone does it, it is no longer experimental.
    So if you want to be experimental you must always keep trying to do new things.
    Then another thing I noticed in reflecting on what is perceived as experimentation in what I do, is because I often, my serious productions I do in English and often, apart from the fact that I have an Italian accent when I speak English, obviously, but also I use Italian words, sometimes translated and sometimes not, and this I do more or less unconsciously, but it's also not so much unconsciously but because, let's say it's an act of protest, a political act because the vast majority of things are done in English in podcasts, however, the world is not English-speaking, it's second-language English, but not first-language, and it's important to remember that there are also other realities that speak different languages and to which one should give due importance.
    In short, I wanted to share with you these thoughts on experimentation.


    LINK All The Best Radio https://allthebestradio.com/


    3' grezzi Ep. 132 Doppiaggi

    3' grezzi Ep. 132 Doppiaggi
    Immaginate Alberto Sordi che parla con la voce di un altro attore italiano. Lo stesso effetto straniante lo provo quando vedo De Niro doppiato.

    LINK
    "I am a podcaster" il mio podcast andato in onda sull'emittente australiana All the Best http://allthebestradio.com/featured/459-lost-connections/

    I miei 3 minuti grezzi dove parlo della lingua sarda (per chi volesse riascoltarselo)
    https://www.spreaker.com/episode/44201227

    TESTO TRASCRITTO
    Oggi voglio parlare ancora una volta di lingue, le lingue che si parlano e lingue che si ascoltano. Il pretesto me lo da il fatto che una radio australiana 'All the Best' ha appena pubblicato una mio podcast che è si chiama "I am a Podcaster" e in questo podcast parlo un po' delle cose di cui ho parlato già nei miei 3 minuti grezzi, mi pare non episodio 90, 91, comunque un po' indietro, e cioè il paradosso che io che parlo tre lingue, però non parlo il sardo che è la lingua madre dei miei genitori, dei miei nonni eccetera. Però oggi voglio parlare di un altro aspetto della lingua, quello della lingua ascoltata, quello della lingua che noi impariamo quando ascoltiamo, ad esempio un film in lingua originale. Ogni volta che io sollevo questo argomento molti italiani partono subito in quarta dicendo: noi in Italia abbiamo i doppiatori più bravi del mondo! Il problema un po' diverso, il problema è che immaginate un famosissimo attore italiano, Totò, Alberto Sordi, immaginateli parlare sempre italiano, ma con la voce di un
    altro attore, doppiati, sarebbe un'esperienza incredibilmente straniante, nel senso che non riuscireste neanche per un momento a concentrarvi su quello che dicono e su quello che sta succedendo nel film perché sareste sempre costantemente distratti dal fatto che c'è uno scarto tra l'immagine e il suono che udite, un po' come quando si va in macchina e viene la nausea perché il cervello non riesce a mettere insieme il fatto che si è fermi ma sia in movimento. Ecco a me vedere i film doppiati dà esattamente la stessa sensazione di nausea, e lo dico senza senza essere spocchiosa niente, solo che quando per una per tantissimi anni hai visto i film con Robert De Niro e tutti gli attori famosi che parlano in inglese, e ti sia abituata al loro tono di voce, poi vederli doppiati da chiccessia e qua non si fa nessun, non si dice nessun giudizio sulla bravura del doppiatore, perché per quanto bravo possa essere il doppiatore non potrà mai imitare al 100% la lingua del dell'attore originale e tutti gli attori lo sanno. Ma anche gli spettatori lo sanno che la voce è un aspetto fondamentale della recitazione, pensate a Carmelo Bene, pensate cosa sarebbe doppiare un qualcosa recitato da Carmelo Bene, una bestemmia! Quindi mettetevi l'anima in pace, imparate a leggere i sottotitoli una buona volta per tutte e gli attori che fanno i doppiatori possono riciclarsi facendo podcast, qualsiasi altra cosa, ma non roviniamo i film.
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