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    Nos elegiste como papás y ahora te ch...ngas - Parte 2

    Nos elegiste como papás y ahora te ch...ngas - Parte 2

    Esta es la segunda parte de la historia de adopción del hijo de Natalia, una costarricense que vive y adoptó en México junto con su esposo a su hijo cuando estaba cerca de cumplir 13 años. 

    Gran parte de este episodio abarca el tema de la madre biológica y en general los orígenes de su hijo. Vemos cómo la apertura y la aceptación total de Natalia y su esposo hacia esa primera madre, esos orígenes, y hacia todas las emociones que su hijo pueda tener, han permitido que el niño se sienta tan seguro con ellos y la integración familiar haya sido tan bonita.

    Vamos a oír la perspectiva de Natalia sobre los mitos y los comentarios que le hacen a ella misma sobre la adopción de adolescentes. Ahora que ella la ha vivido y tiene el conocimiento de causa para quiere dar su punto de vista y compartirlo con el fin de derribar tabúes y abrir los corazones de las personas a la adopción de niños y niñas en edades fuera de los rangos de la gran mayoría de las solicitudes de adopción, al menos en  América Latina. 

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    CRÉDITOS Y AGRADECIMIENTOS

    La producción entera de este episodio estuvo a mi cargo, soy Lina Carrascal S., y hago desde las entrevistas, las transcripciones, el guión, la grabación, hasta la edición y publicación.

    Canción de fondo:  Go to the Picnic de Loyalty Freak Music para Pixabay Music

    Gracias Natalia por este testimonio tan bonito, por abrirnos el corazón a la adopción de adolescentes y mostrarnos esta realidad tan poco conocida y alrededor de la cual hay más mitos y tabúes que alrededor de la adopción misma.


    Don Camillo ed il rifiuto della comoditÃ

    Don Camillo ed il rifiuto della comoditÃ
    TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6084

    DON CAMILLO E IL RIFIUTO DELLE COMODITA'
    Una mattina arrivarono in piazza alcuni uomini del comune e presero a scalzare coi picconi uno dei colonnotti. Un attimo dopo don Camillo era sul posto.
    "Questo è il sagrato," disse "e non si tocca."
    "Il sindaco ci ha ordinato..." tentò il capo della squadra.
    "Dite al sindaco che, se vuol cavare le colonne, venga lui" lo interruppe don Camillo.
    In altri tempi Peppone non avrebbe esitato un minuto e sarebbe piombato in piazza armato di piccone, vanga e mazza. Ma gli anni passano anche per i sindaci comunisti: così prese le cose con calma e arrivò in piazza soltanto dopo un'ora, al volante di una delle enormi macchine escavatrici impegnate nei lavori del Ponte Nuovo.
    Arrestò il bestione a qualche metro da uno dei colonnotti e abbassò il braccio della macchina. Scese, imbrigliò il colonnotto con la fune d'acciaio penzolante dalla cima del braccio e don Camillo lo lasciò fare. Poi, quando Peppone stava per risalire sul macchinone e azionare il braccio, don Camillo tranquillamente si sedette sul colonnotto.
    Anche se il Concilio ha esautorato i parroci a favore dei vescovi e dei laici, non è consentito sradicare un colonnotto sul quale sta tranquillamente seduto un parroco, e la piazza in un attimo si riempì di gente.
    "Lei non può ostacolare lavori di pubblica utilità decretati dal comune!" urlò Peppone a don Camillo.
    "Lei non può asportare queste colonne piantate sul terreno della chiesa dal molto reverendo parroco don Antonio Bruschini nel 1785" replicò don Camillo accedendosi un mezzo toscano.
    Ma anche Peppone si era preparato.
    "Reverendo," urlò Peppone "lei dimentica che nel 1796 questo territorio entrò a far parte della Repubblica Cispadana e quindi..."
    "Quindi," gli saltò sulla voce don Camillo "se Napoleone non fece cavare queste colonne non le può certo far cavare lei che, mi permetta, è assai meno importante di Napoleone".
    La cosa era arrivata in curia e la curia aveva mandato il segretario del vescovo per convincere quel vecchio e ottuso parroco...
    Due giorni dopo, piombava in canonica il segretario del vescovo. Il giovane sacerdote, come tutti i preti progressisti della nouvelle vague, disprezzava e detestava i vecchi parroci...
    "Reverendo!" gridò. "È mai possibile che lei non perda occasione per dimostrare la sua insensibilità politica e sociale? Che cosa significa questa sua nuova pagliacciata? Giustamente il signor sindaco, per incrementare il turismo e adeguare il paese alle nuove esigenze della motorizzazione, vuol creare nella piazza un ampio posteggio e lei si oppone?"
    "No: noi semplicemente non permettiamo che si tolga alla chiesa il sagrato."
    "Ma che sagrato! Lei non può occupare col sagrato mezza piazza. Non capisce che, oltre al resto, è un vantaggio anche per lei? Non si rende conto che molta gente non va alla Messa perché le chiese non hanno spazio per posteggiare le macchine?"
    "Sì, lo so, purtroppo" rispose calmo don Camillo. "Però non ritengo che la missione di un pastore d'anime possa essere quella di organizzare dei posteggi e delle messe yé-yé per offrire ai fedeli una religione fornita di tutti i comfort moderni. La religione di Cristo non è e non può essere né comoda né divertente."
    Era un banale ragionamento da prete e il segretario esplose:
    "Reverendo, lei dimostra di non aver capito che la Chiesa deve aggiornarsi e deve aiutare il progresso, non ostacolarlo!"
    "Lei, invece, non ha capito che il suo 'progresso' ha preso il posto di Dio nell'anima di troppa gente e il demonio, quando passa nelle strade degli uomini, non lascia più puzza di zolfo, ma di benzina. E che il Pater Noster non dovrebbe più dire 'liberaci dal male' ma 'liberaci dal benessere'." [...]
    "Don Camillo, lei dunque si rifiuta di obbedire."
    "No. Sua eccellenza il vescovo ci ordini di trasformare il sagrato in un parcheggio e noi obbediremo anche se il Concilio ha stabilito che la Chiesa di Cristo deve essere la Chiesa dei poveri e, di conseguenza, non dovrebbe preoccuparsi delle automobili dei fedeli." [...]

    Marco Furio Camillo

    Marco Furio Camillo
    Marco Furio Camillo (in latino Marcus Furius Camillus; 446 a.C. circa – 365 a.C.) è stato un politico e militare romano e uno statista di famiglia patrizia.
    Fu censore nel 403 a.C., celebrò il trionfo quattro volte, cinque volte fu dittatore e fu onorato con il titolo di Pater Patriae, Secondo fondatore di Roma.

    Boteco Alvinegro - 17/12/2009

    Boteco Alvinegro - 17/12/2009
    O Boteco Alvinegro desta quinta-feira contou com a presença de Arnaldo Hase, Cassio Barco, Caio Ruscillo, Manoel Camillo e Kako Ferreira. Discutindo assuntos ligados ao SANTOS sempre com muito bom humor, o programa já está virando febre entre a nação SANTISTA! Confira!
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