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    cieco

    Explore "cieco" with insightful episodes like "4. Dagli Scongiuri Alla CuriositÃ", "3. Verso L'Ignoto", "2. Lampi, Semafori, Ricoveri, Passeggini", "Il racconto del cieco nato (Gv 9,1-41)" and "Cecità spirituale e umana. 15.02.23" from podcasts like ""Barriere", "Barriere", "Barriere", "Commento al Vangelo di don Nicola" and "2 minuti vangelo. T.O #lectio2.0"" and more!

    Episodes (20)

    4. Dagli Scongiuri Alla CuriositÃ

    4. Dagli Scongiuri Alla CuriositÃ
    Questa non è una simulazione. Siamo stati in strada. A vivere tutte le barriere.

    Torniamo dal parco alla metropolitana.
    C’è chi ha ancora paura. Paura che gli rompi qualcosa, paura che una persona con disabilità porti sfortuna.

    Qualcuno si accorge della disabilità all’ultimo momento.
    Invece chi è curioso si avvicina. Tocca, chiede, scopre e crea una relazione.

    Scopriamo molte cose.
    Di quando è riuscito a vedere i colori di un quadro ad una mostra, di come le disabilità sensoriali acuiscono i sensi, di cani guida e di tutte le insidie della strada. Comprese le persone.

    Questo podcast parla di disabilità e di quelle piccole attenzioni quotidiane che spesso fanno una grande differenza. Per tutti.

    Produzione, post-produzione e sound design: Dimitrij Zanusso
    In questo episodio hanno partecipato: Sergio Battipaglia

    GRAZIE
    Grazie a LEDHA, Lega per i diritti delle persone con disabilità APS.
    Grazie a Sergio Battipaglia, Marco Rasconi, Giovanni Merlo, Sara Besia, Veronica Strocchia, Ilaria Sesana, Matteo Ranzi.
    Grazie al mio amore.

    Grazie a LEDHA per aver messo a disposizione la voce dello spot LEDHA - Ogni barriera è... presente sul suo canale You Tube all’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=t3dJn2hAiNY

    Sigle e musiche addizionali su licenza Epidemic Sound.

    È vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti inseriti nel presente podcast "Barriere", ivi inclusa la memorizzazione, riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque modalità off-line o piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione scritta di Dimitrij Zanusso, che ha ideato e scritto i testi e detiene tutti i diritti. Le riproduzioni di brani di opere effettuate nel presente podcast hanno esclusivo scopo di critica, discussione e ricerca nei limiti stabiliti dall’art. 70 della Legge 633/1941 sul diritto d’autore.

    3. Verso L'Ignoto

    3. Verso L'Ignoto
    Questa non è una simulazione. Siamo stati in strada. A vivere tutte le barriere.

    Sergio non conosce completamente il quartiere in cui lavora. Ogni giorno si limita a fare il percorso che dalla metropolitana lo porta all’ufficio.

    Quando cammini trovi tanti elementi utili.
    Tutto può trasformarsi in insidia.
    Si tratta sempre di capire la prospettiva e guardare il mondo con gli occhi degli altri.
    Anche con quelli di Sergio.

    Questa non è una simulazione. Non è una ricostruzione in studio con i rumori di fondo.
    Io e Sergio in strada ci siamo stati.

    Oltre il suo ufficio c’è un mondo. Tante sono le opportunità. Quante le insidie.

    Questo podcast parla di disabilità e di quelle piccole attenzioni quotidiane che spesso fanno una grande differenza. Per tutti.

    Produzione, post-produzione e sound design: Dimitrij Zanusso
    In questo episodio hanno partecipato: Sergio Battipaglia

    GRAZIE

    Grazie a LEDHA, Lega per i diritti delle persone con disabilità APS.

    Grazie a Sergio Battipaglia, Marco Rasconi, Giovanni Merlo, Sara Besia, Veronica Strocchia, Ilaria Sesana, Matteo Ranzi.
    Grazie al mio amore.

    Grazie a LEDHA per aver messo a disposizione la voce dello spot LEDHA - Ogni barriera è... presente sul suo canale You Tube all’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=t3dJn2hAiNY

    Sigle e musiche addizionali su licenza Epidemic Sound.

    È vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti inseriti nel presente podcast "Barriere", ivi inclusa la memorizzazione, riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque modalità off-line o piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione scritta di Dimitrij Zanusso, che ha ideato e scritto i testi e detiene tutti i diritti. Le riproduzioni di brani di opere effettuate nel presente podcast hanno esclusivo scopo di critica, discussione e ricerca nei limiti stabiliti dall’art. 70 della Legge 633/1941 sul diritto d’autore.

    2. Lampi, Semafori, Ricoveri, Passeggini

    2. Lampi, Semafori, Ricoveri, Passeggini
    Questa non è una simulazione. In strada ci siamo stati realmente.
    Per vivere tutte le barriere.
    Ci incamminiamo. Dalla Metropolitana andiamo verso l’ufficio di Sergio.

    Immagina di attraversare, quasi al buio, un lungo marciapiede. Pieni di insidie.
    Sei immerso nel rumore del traffico della tua città. Ogni tanto vedi dei lampi. Sta andando al lavoro.

    Come ti senti? Cosa potrebbe facilitare il tuo tragitto?
    Sul cammino incontri: Tavolini, biciclette, moto, colonnine di ricarica delle auto elettriche, buche, tombini sporgenti, impalcature delle case per lavori di edilizia, bidoni della raccolta differenziata.

    L’intralcio è solo per Sergio?

    Questo podcast parla di disabilità e di quelle piccole attenzioni quotidiane che spesso fanno una grande differenza.
    Per tutti.

    Produzione, post-produzione e sound design: Dimitrij Zanusso

    In questo episodio hanno partecipato: Sergio Battipaglia

    GRAZIE Grazie a LEDHA, Lega per i diritti delle persone con disabilità APS.

    Grazie a Sergio Battipaglia, Marco Rasconi, Giovanni Merlo, Sara Besia, Veronica Strocchia, Ilaria Sesana, Matteo Ranzi.

    Grazie al mio amore.

    Grazie a LEDHA per aver messo a disposizione la voce dello spot LEDHA - Ogni barriera è... presente sul suo canale You Tube all’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=t3dJn2hAiNY

    Sigle e musiche addizionali su licenza Epidemic Sound.

    È vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti inseriti nel presente podcast "Barriere", ivi inclusa la memorizzazione, riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque modalità off-line o piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione scritta di Dimitrij Zanusso, che ha ideato e scritto i testi e detiene tutti i diritti. Le riproduzioni di brani di opere effettuate nel presente podcast hanno esclusivo scopo di critica, discussione e ricerca nei limiti stabiliti dall’art. 70 della Legge 633/1941 sul diritto d’autore.

    Il racconto del cieco nato (Gv 9,1-41)

    Il racconto del cieco nato (Gv 9,1-41)
    Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può agire. Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo».
    Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe», che significa “Inviato”. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.
    Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!». Allora gli domandarono: «In che modo ti sono stati aperti gli occhi?». Egli rispose: «L’uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, me lo ha spalmato sugli occhi e mi ha detto: “Va’ a Sìloe e làvati!”. Io sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vista». Gli dissero: «Dov’è costui?». Rispose: «Non lo so».
    Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c’era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!». Ma i Giudei non credettero di lui che fosse stato cieco e che avesse acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori di colui che aveva ricuperato la vista. E li interrogarono: «È questo il vostro figlio, che voi dite essere nato cieco? Come mai ora ci vede?». I genitori di lui risposero: «Sappiamo che questo è nostro figlio e che è nato cieco; ma come ora ci veda non lo sappiamo, e chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo sappiamo. Chiedetelo a lui: ha l’età, parlerà lui di sé». Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga. Per questo i suoi genitori dissero: «Ha l’età: chiedetelo a lui!».
    Allora chiamarono di nuovo l’uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da’ gloria a Dio! Noi sappiamo che quest’uomo è un peccatore». Quello rispose: «Se sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo». Allora gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?». Rispose loro: «Ve l’ho già detto e non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?». Lo insultarono e dissero: «Suo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosè! Noi sappiamo che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia». Rispose loro quell’uomo: «Proprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno onora Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta. Da che mondo è mondo, non si è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nulla». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori.
    Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell’uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui. Gesù allora disse: «È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechi». Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?». Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: “Noi vediamo”, il vostro peccato rimane».
    Parola del Signore.

    Cecità spirituale e umana. 15.02.23

    Cecità spirituale e umana. 15.02.23
    Gesù chiese al cieco: «Vedi qualcosa?»

    Le letture complete della messa del giorno oggi 15.02.23
    https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/


    Colonna sonora TEMPO ORDINARIO:
    "Scott Buckley - Resolutions" is under a Creative Commons (CC BY 3.0) license.
    https://creativecommons.org/licenses/... https://www.youtube.com/user/music
    Music promoted by BreakingCopyright: https://youtu.be/LEm_RLKKGBQ 🔺

    Uno sguardo nuovo sul proprio mondo (Mc 8,22-26)

    Uno sguardo nuovo sul proprio mondo (Mc 8,22-26)
    Gesù e i suoi discepoli giunsero a Betsàida, e gli condussero un cieco, pregandolo di toccarlo.
    Allora prese il cieco per mano, lo condusse fuori dal villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani e gli chiese: «Vedi qualcosa?». Quello, alzando gli occhi, diceva: «Vedo la gente, perché vedo come degli alberi che camminano».
    Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente, fu guarito e da lontano vedeva distintamente ogni cosa. E lo rimandò a casa sua dicendo: «Non entrare nemmeno nel villaggio».

    La tua fede ti ha salvato (Lc 18,35-43)

    La tua fede ti ha salvato (Lc 18,35-43)
    Gesù si avvicinava a Gèrico, un cieco era seduto lungo la strada a mendicare. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli annunciarono: «Passa Gesù, il Nazareno!».
    Allora gridò dicendo: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perché tacesse; ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
    Gesù allora si fermò e ordinò che lo conducessero da lui. Quando fu vicino, gli domandò: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato».
    Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo glorificando Dio. E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio.

    Lunedì 14 novembre 2022 - Gesu abbi pieta di me!

    Lunedì 14 novembre 2022 - Gesu abbi pieta di me!
    Dal Vangelo secondo Luca

    Mentre Gesù si avvicinava a Gèrico, un cieco era seduto lungo la strada a mendicare. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli annunciarono: «Passa Gesù, il Nazareno!».
    Allora gridò dicendo: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perché tacesse; ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
    Gesù allora si fermò e ordinò che lo conducessero da lui. Quando fu vicino, gli domandò: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato».
    Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo glorificando Dio. E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio.

    Commento di don Riccardo, sacerdote della diocesi di Venezia

    Mercoledì 16 febbraio 2022 - Continuiamo a vederci un po meglio?!

    Mercoledì 16 febbraio  2022 - Continuiamo a vederci un po meglio?!
    Dal Vangelo secondo Marco

    In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli giunsero a Betsàida, e gli condussero un cieco, pregandolo di toccarlo.
    Allora prese il cieco per mano, lo condusse fuori dal villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani e gli chiese: «Vedi qualcosa?». Quello, alzando gli occhi, diceva: «Vedo la gente, perché vedo come degli alberi che camminano».
    Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente, fu guarito e da lontano vedeva distintamente ogni cosa. E lo rimandò a casa sua dicendo: «Non entrare nemmeno nel villaggio».


    Commento di don Carlo (Ocio), sacerdote della Diocesi di Cuneo
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    Hans: il cavallo che "leggeva il pensiero"

    Hans: il cavallo che "leggeva il pensiero"
    Nel 1904, a Berlino, un cavallo chiamato Hans e soprannominato “Kluge Hans”, ovvero l’astuto Hans, divenne famosissimo perché sembrava possedere incredibili capacità di ragionamento e, addirittura, telepatiche. Forse le cose erano un po’ diverse da come venivano raccontate, ma lo studio di questa vicenda ha permesso di scoprire qualcosa di realmente straordinario…

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    Venerdi 3 Dicembre (San Francesco Saverio) - Chi è il vero cieco?

    Venerdi 3 Dicembre (San Francesco Saverio) - Chi è il vero cieco?
    Dal Vangelo secondo Matteo

    In quel tempo, mentre Gesù si allontanava, due ciechi lo seguirono gridando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!».
    Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: «Credete che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!».
    Allora toccò loro gli occhi e disse: «Avvenga per voi secondo la vostra fede». E si aprirono loro gli occhi.
    Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». Ma essi, appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione.

    Commento di don Stefano, sacerdote della Diocesi di Lodi

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    Lunedì 15 Novembre 2021 - Desgenati!

    Lunedì 15 Novembre 2021 - Desgenati!
    Dal Vangelo secondo Luca

    Mentre Gesù si avvicinava a Gèrico, un cieco era seduto lungo la strada a mendicare. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli annunciarono: «Passa Gesù, il Nazareno!».
    Allora gridò dicendo: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perché tacesse; ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
    Gesù allora si fermò e ordinò che lo conducessero da lui. Quando fu vicino, gli domandò: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato».
    Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo glorificando Dio. E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio.

    Commento di don Mattia, sacerdote della Diocesi di Cuneo

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    Domenica 24 ottobre 2021 (XXX DEL TEMPO ORDINARIO) - Trova la tua strada!

    Domenica 24 ottobre 2021 (XXX DEL TEMPO ORDINARIO) - Trova la tua strada!
    Dal Vangelo secondo Marco

    In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».
    Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
    Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
    Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.


    Commento di don Federico (Buet), sacerdote della Diocesi di Mondovì

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    Venerdì 10 Settembre 2021 - Liberiamoci dai filtri!!

    Venerdì 10 Settembre 2021 - Liberiamoci dai filtri!!
    Dal Vangelo secondo Luca

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:
    «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro.
    Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».

    Commento di don Fabrizio (Bab), sacerdote della Diocesi di Cuneo

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    01. Il Bagatto. Di identità, scultura e incantesimi.

    01. Il Bagatto. Di identità, scultura e incantesimi.
    Un mago, un prestigiatore o un illusionista? In questa puntata parleremo di identità, scultura e incantesimi e cercheremo di capire insieme se i nostri talenti sono un'opportunità o se ci imbrigliano come una catena. Scopriremo anche come la magia sia vicinissima a noi, ogni giorno, nei gesti e soprattutto nelle parole delle persone che incontriamo. La citazione di questa puntata è la prima quartina del Sonetto 151 di Michelangelo.

    Abbi pietà di me peccatore (Lc 18,35-43) LUNEDI' 16 NOVEMBRE

    Abbi pietà di me peccatore (Lc 18,35-43) LUNEDI' 16 NOVEMBRE
    + Dal Vangelo secondo Luca

    Mentre Gesù si avvicinava a Gèrico, un cieco era seduto lungo la strada a mendicare. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli annunciarono: «Passa Gesù, il Nazareno!».
    Allora gridò dicendo: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perché tacesse; ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
    Gesù allora si fermò e ordinò che lo conducessero da lui. Quando fu vicino, gli domandò: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato».
    Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo glorificando Dio. E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio.

    Appio Claudio Cieco

    Appio Claudio Cieco
    Appio Claudio Cieco (in latino: Appius Claudius Caecus; 350 a.C. – 271 a.C.) è stato un politico e letterato romano, nato di nobili origini in quanto membro dell'antica gens Claudia. Secondo la leggenda, la sua cecità, da cui gli derivò il soprannome di Cieco, fu dovuta all'ira degli dèi per la sua idea di unificare il pantheon greco romano con quello celtico e quello germanico.
    Fu un personaggio particolarmente significativo, caratterizzato da una marcata sensibilità verso la società greca, che lo portò ad intendere la fusione tra di essa e il mondo romano come un profondo arricchimento per l'Urbe. Fu il primo intellettuale latino, dedito all'attività letteraria e interessato alla filosofia, nella tradizione romana arcaica considerate attività infruttuose ed indegne di un civis.

    Attualizzazione del Vangelo del 30 Marzo 2014 a cura di don Domenico Luciani

    Attualizzazione del Vangelo del 30 Marzo 2014 a cura di don Domenico Luciani
    La 17° puntata del ciclo "Dalla vita alla Parola viva" - "Crisro è luce ai passi incerti del nostro cammino" IV DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO A)Gv 9,1-41Andò, si lavò e tornò che ci vedeva. In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita; sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe», che significa “Inviato”. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva. Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!». Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c’era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori. Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell’uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui.