Logo

    greccio

    Explore "greccio" with insightful episodes like "Cartoline saluti da... Greccio", "Il primo presepe fu opera di San Francesco" and "The littleness of a child reveals God and creation as good – Episode 29" from podcasts like ""Cartoline, Saluti da.........", "Cristianesimo - BastaBugie.it" and "Engaging Franciscan Wisdom"" and more!

    Episodes (3)

    Il primo presepe fu opera di San Francesco

    Il primo presepe fu opera di San Francesco
    TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6842

    IL PRIMO PRESEPE FU OPERA DI SAN FRANCESCO di Liana Marabini
    Siamo alle soglie del Natale e l'omaggio più sentito alla Natività è il presepe. Tradizionalmente i presepi erano animati. Hanno un "inventore", San Francesco d'Assisi, nientemeno. Era rientrato dalla Terra Santa nel 1220 con ancora nel cuore le immagini del luogo di nascita di Gesù: Betlemme. Vi pensava spesso, perso nei ricordi di quelle emozioni così uniche che aveva sentito camminando sui Suoi passi.
    E un giorno, durante le sue peregrinazioni nei villaggi, ebbe la sorpresa di scoprire un luogo così simile a Betleeme: era il borgo di Greccio, un piccolo villaggio inerpicato sulla montagna a 750 metri d'altezza, alle pendici del Monte Lacerone (attualmente nella provincia di Rieti, ai confini con l'Umbria). Un luogo incantato, attorniato da boschi ricchi di felci e querce, le cui origini affondano le radici nel mito. Francesco vi identificò perfino una grotta, simile a quella della Terra Santa. Quindi decise di rievocare la Natività lì.
    La leggenda vuole che Greccio venne fondata da una colonia greca, esiliata dalla propria patria. Il luogo venne scelto per il proprio splendore, così come per la posizione geografica in termini strategici. I 750 metri d'altezza sul livello del mare infatti rappresentavano un'ottima difesa naturale. Il nome d'origine fu Grecia, si racconta, per poi divenire Grece, Grecce e infine Greccio. E lì, il "poverello di Assisi", dopo aver ottenuto l'autorizzazione da papa Onorio III, pensò di far rivivere la nascita di Gesù.

    IL PRIMO PRESEPE DELLA STORIA FU OPERA DI SAN FRANCESCO
    Nella rappresentazione preparata da San Francesco, al contrario di quelle successive, non erano presenti la Vergine Maria, San Giuseppe e Gesù Bambino; nella grotta fu celebrata la Messa con un altare portatile posto sopra una mangiatoia presso la quale erano i due animali ricordati dalla tradizione, ossia l'asino e il bue. Dobbiamo la prima descrizione del presepe vivente allestito da San Francesco a Tommaso da Celano (1190-1265), frate francescano, scrittore e poeta, nonché autore di due Vitae di san Francesco. Nella prima Vita ci dà una descrizione più dettagliata della notte in cui fu allestito il primo presepio a Greccio, racconto che è poi ripreso da Bonaventura da Bagnoregio nella Leggenda maggiore.
    "I frati si radunano, la popolazione accorre; il bosco risuona di voci, e quella venerabile notte diventa splendente di luci, solenne e sonora di laudi armoniose. L'uomo di Dio [Francesco] stava davanti alla mangiatoia, pieno di pietà, bagnato di lacrime, traboccante di gioia, Il rito solenne della messa viene celebrato sopra alla mangiatoia e Francesco canta il Santo Vangelo. Poi predica al popolo che lo circonda e parla della nascita del re povero che egli [...] chiama 'il bimbo di Betlemme'. Un cavaliere virtuoso e sincero, che aveva lasciato la milizia e si era legato di grande familiarità all'uomo di Dio, messer Giovanni di Greccio, affermò di avere veduto, dentro la mangiatoia, un bellissimo bimbo addormentato che il beato Francesco, stringendolo con ambedue le braccia, sembrava destare dal sonno". (Bonaventura, Legenda maior, XX.)
    La descrizione di Bonaventura è la fonte che ha usato Giotto per comporre l'affresco Presepe di Greccio, nella Basilica superiore di Assisi. La visione apparsa all'"uomo virtuoso", messer Giovanni, fu un primo miracolo legato al presepe vivente di Greccio. Il secondo avvenimento straordinario è rappresentato dai miracoli avvenuti per mezzo del fieno che la sera di Natale è stato posto sulla mangiatoia. Nella regione circostante molti animali colpiti da diverse malattie furono liberati dopo aver mangiato questo fieno e donne che soffrivano per un parto lungo e doloroso mettendosi addosso il fieno partorirono felicemente. Anche uomini e donne accorsi nel luogo della rievocazione, sofferenti di diversi mali, guarirono quella notte.
    Sicuramente vale la pena visitare Greccio e capirne il fascino, che ha tanto ispirato San Francesco, creatore del primo presepe animato.

    IL PRIMO PRESEPE CON LE STATUE FU OPERA DI ARNOLFO DI CAMBIO
    Invece, il primo presepe inanimato della storia fu commissionato da Papa Niccolò IV nel 1288 al geniale scultore toscano Arnolfo di Cambio, perfezionatosi alla Bottega di Nicola Pisano. Arnolfo di Cambio, noto anche come Arnolfo di Lapo (Colle di Val d'Elsa, 1245 circa - Firenze, 8 marzo tra il 1302 e il 1310 circa), è stato uno scultore, architetto e urbanista italiano attivo in particolare a Roma e a Firenze alla fine del Duecento e ai primi del secolo successivo.
    Nel suo presepe vi sono rappresentati i tre Re Magi che adorano il Bambin Gesù assieme a San Giuseppe. La statua di Maria, che porta in braccio il bambino, è in realtà una statua del XVI secolo sebbene a seguito di un recente restauro, è stato possibile ipotizzare che l'opera sia la statua originale parzialmente riscolpita nel Cinquecento. È inoltre interessante il fatto che Arnolfo rifinì nei minimi dettagli solo le parti visibili allo spettatore; le parti più nascoste sono invece solo abbozzate. Arnolfo realizzò probabilmente la prima rappresentazione plastica del Presepe, scolpendo nel 1291 otto statuette che rappresentano i personaggi della Natività ed i Magi; le sculture superstiti del primo presepe della storia, inizialmente inserite in una cappella dedicata alla Natività nella navata destra della Basilica di Santa Maria Maggiore, sono oggi collocate nella cripta della Cappella Sistina dal nome di papa Sisto V, sempre nella Basilica di Santa Maria Maggiore.
    Niccolò IV, al secolo Girolamo Masci (Lisciano, 30 settembre 1227 - Roma, 4 aprile 1292) fu uno dei protagonisti della cultura medioevale. Al suo nome infatti si associano le Università degli Studi di Montpellier, di Gray, di Ascoli e di Macerata, ma anche l'avvio dell'erezione del Duomo di Orvieto e gli interventi di restauro delle basiliche di San Giovanni in Laterano e di Santa Maria Maggiore nel quadro di un progetto volto ad adeguare la liturgia e l'iconografia mariana occidentale a quella d'Oriente, nella indomita speranza della riunificazione delle due Chiese. A lui va inoltre ricondotta nel 1289 la rifondazione della città di Cagli che si ritiene sia stata realizzata su disegno di Arnolfo di Cambio. Al suo pontificato è legata, secondo vari studiosi (quali Bellosi, Brandi, Nicholson), la committenza a Cimabue e pittori romani della decorazione della Basilica superiore di San Francesco ad Assisi, testimonianza del favore goduto da quel luogo presso di lui. Il primo papa francescano commissionò nel 1292 il primo presepe in marmo sempre ad Arnolfo di Cambio per la Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma e all'orafo Guccio di Mannaia lo splendido calice in oro, argento dorato e smalti traslucidi, vero capolavoro dell'oreficeria italiana, quale omaggio alla basilica assisiate.
    Per Niccolò IV lavorarono artisti quali Arnolfo di Cambio, Pietro Cavallini e Iacopo Torriti. Da quel momento l'usanza dei presepi inanimai si diffuse in tutto il mondo cristiano. Per tradizione, il presepe si mantiene fino al giorno dell'Epifania, quando si mettono le statuine dei Re Magi di fronte alla Sacra Famiglia, o anche sino al giorno della Candelora, sia in Italia che in altri Paesi.

    The littleness of a child reveals God and creation as good – Episode 29

    The littleness of a child reveals God and creation as good – Episode 29

    Join Franciscan Associate Geri Dietz as she explores the Good News of the Gospel, including God’s goodness revealed to us in the vulnerability and humility of Jesus coming as a child.

     

    From Geri’s interview: “What I loved when I was learning about the Associates, is that the charism that the Third Order has received, the grace that the Third Order has received, is continual conversion. And for me, when I heard that, that that was the deal maker for me. And then it was modeled by the Sisters and other Associates that we met.  We couldn't help but want to become Associates and be with these people who live the good news of Jesus.”

     

    “The original nativity was inspired by his [Saint Francis’] trip in 1221 to the Holy Land, which included Jesus's traditional birthplace. So that influenced him being there, as well as the Scriptures which would be both in Matthew and Luke. Francis was deeply moved visiting the site where God became fully human. Hoping that others could enjoy that same profound, inspiration and experience, he encouraged believers to make pilgrimages to Bethlehem. ... Francis decided to do the next best thing because not a lot could go to Bethlehem. He thought I'm going to bring Bethlehem to the pilgrims. So on Christmas Eve in 1223, just a few years before he died, Francis created the first Nativity in the Italian city of what's called Greccio. And with the help of a local nobleman named John, Francis celebrated the birth of Jesus in a cave outside the town.”

     

    “We can see how God has bent over the world and comes to us as a small, seemingly insignificant, vulnerable baby. We can be grateful that the Lord came to us in the form of a child instead of the form of a committee, a jury, a dictator, a king with royal pronouncements before him. ... Jesus, this baby, doesn't communicate a series of ideas or scientific principles or algorithms. The baby's not even speaking. The child is there for us to see the love of God in the flesh. And God comes to us in a very humble form, in a form that is poor. And for Francis, the incarnation reveals the presence of God in the world, in the littleness of our lives. In the littleness of a child, born in a place where animals eat and live. The littleness of those who you and I, and everyone listening, who know people who are homeless and vulnerable in those who suffer from disease and mental illness and those who are aged and lonely. Jesus is in those who have no room in anyone else's inn.”

     

    “What [do] people think about God and where do we stand? Is the gospel something that is restrictive, legalistic, who turns its followers into joyless men and women who quote, who don't do anything? Is it possible to live a life joyful while following the gospel? Is the gospel good news for us?

    We really can't understand the material world, the world of creation unless we see, unless we come to see it, in Christ, as good. That it's a good world and the gospels are called the good news. Everything that God has created is very good. We read it in the book of Wisdom. We hear it from Paul … It has a significant meaning, this good news, for Franciscans. Just reading through Francis's writings, we come across the word good so frequently that it's kind of Franciscan motto is to see the world is good. And I've noticed in the Franciscan Sisters and Brothers who I've met, and Associates, they see the good in others.”

     

    For a full transcript, please include episode number and email: fslfpodcast@fslf.org.

     

    References:

     

    Father Benedict Groeschel, CFR; co-founder of the Community of Franciscan Friars of the Renewal: https://fatherbenedict.com/fr-benedict-groeschel/

     

    Father Richard Rohr, OFM; founder of the Center for Action and Contemplation: https://cac.org/about/richard-rohr/

     

    Spiritual Direction School in Tucson, AZ: Hesychia: http://desertrenewal.org/hesychia-sd-school/

     

    Franciscan Sisters of Little Falls, Minnesota: www.fslf.org. Franciscan Associate relationship: https://www.fslf.org/AssociateRelationship

     

    Early Franciscan Sources:

    Story of the first live Nativity in Greccio, Italy, 1 Celano 30:84-87: https://www.franciscantradition.org/francis-of-assisi-early-documents/the-saint/the-life-of-saint-francis-by-thomas-of-celano/695-fa-ed-1-page-254

    Francis of Assisi, Earlier Rule 23:9-10: https://www.franciscantradition.org/francis-of-assisi-early-documents/the-saint/writings-of-francis/the-earlier-rule/100-fa-ed-1-page-85

    Francis of Assisi, Earlier Rule 27:17-18: https://www.franciscantradition.org/francis-of-assisi-early-documents/the-saint/writings-of-francis/the-earlier-rule/91-fa-ed-1-page-76

     

    Jesuit (Ignatian) Spirituality: https://www.jesuits.org/spirituality/

     

    Jay Leno, Jaywalking “Bill of Rights” (Civics Test video): https://www.youtube.com/watch?v=XpqmQJXdqrM

    Logo

    © 2024 Podcastworld. All rights reserved

    Stay up to date

    For any inquiries, please email us at hello@podcastworld.io