Incompatibilità tra avvocati e dovere di astensione: non basta condividere lo studio e lâindirizzo mail
Tra i vincoli che il Codice Deontologico Forense impone allâavvocato câè il dovere di astenersi dal patrocinare una parte che ha interessi confliggenti con unâaltra, già difesa da un collega che esercita negli stessi locali e con cui sussiste una collaborazione professionale non occasionale. Ma è sufficiente la mera condivisione dei locali di studio e magari di alcuni servizi logistici, come quello di segreteria o lâutenza telefonica, a far scattare lâincompatibilità e quindi il dovere di astensione?
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