Logo

    kelsen

    Explore "kelsen" with insightful episodes like "388 - SOCIEDAD Y NATURALEZA EN KELSEN", "Der Bundespräsident Teil I (mit Heinz Fischer)", "Greenpass, anticamera della dittatura", "Cuatragésima clase D&M, UDP" and "Trigésimo octava clase D&M, UDP" from podcasts like ""Derecho a la Carta", "Janik & Moser – in bester Verfassung", "Coronavirus - BastaBugie.it", "Derecho y moral" and "Derecho y moral"" and more!

    Episodes (8)

    388 - SOCIEDAD Y NATURALEZA EN KELSEN

    388 - SOCIEDAD Y NATURALEZA  EN KELSEN
    Los profesores Ze Antonio Magalhães de la Universidad Católica de Río de Janeiro y Alejandro Santamaria de la Universidad Externado discuten la obra de Hans Kelsen "Sociedad y Naturaleza" de 1945. Exploran los aspectos relevantes de la obra de Kelsen, pero también hacen un diálogo crítico, respecto al tratamiento de los elementos antropológicos de la obra del jurista austriaco. El podcast se enmarca en la conmemoración de los 50 años del fallecimiento de Kelsen #KelsenHoy.

    Greenpass, anticamera della dittatura

    Greenpass, anticamera della dittatura
    TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6656

    GREEN PASS, ANTICAMERA DELLA DITTATURA di Tommaso Scandroglio
    Come è noto il Green pass nazionale verrà rilasciato se la persona è in possesso di un tampone che attesti la sua negatività e che sia stato eseguito nelle ultime 48 ore, se è comprovata la guarigione dal Covid negli ultimi 6 mesi oppure in caso di vaccinazione con doppia dose. Senza il Green pass si è esclusi dall'esercizio di una serie di libertà. Se non de iure sicuramente de facto lo Stato sta imponendo un obbligo vaccinale. È ciò che, senza il bisogno di essere stati dei geni della politica, avevamo previsto che sarebbe accaduto in un articolo del dicembre scorso.
    Ora domandiamoci: lo Stato può imporre la vaccinazione? Ne avevamo già trattato proprio in quell'articolo appena citato. Rimandiamo ad esso per gli aspetti più analitici del problema. Qui richiamiamo i criteri di fondo anticipando che le conclusioni espresse mesi addietro oggi sono ancor più valide.
    Un ordinamento giuridico può e deve imporre una condotta quando questa concorre al bene comune, quando è necessaria e non interpella scelte personalissime (v. matrimonio). In merito al primo criterio, sicuramente la tutela della vita e della salute interessano il bene comune. Però deve esserci autentica tutela della vita e della salute. Vaccini non sicuri, come quelli attuali, non possono venire qualificati come strumenti adatti a tutelare la vita e la salute dei cittadini. Quindi un criterio da rispettare affinché una condotta possa venire imposta è che questa condotta sia efficace nel tutelare e semmai accrescere il bene comune. Efficacia significa che gli effetti positivi sicuramente o molto probabilmente supereranno quelli negativi. Questo criterio pare proprio non venire rispettato dagli attuali vaccini i quali sono infatti ancora in fase di sperimentazione e sui quali diversi studi hanno evidenziato non poche criticità, non solo in merito a possibili effetti collaterali gravi, ma anche relativamente alla loro capacità di rendere immuni e di bloccare il contagio.

    LE TERAPIE DOMICILIARI CI SONO
    Passiamo al criterio di necessità. In primis è da rilevare che uno strumento inefficace non può essere uno strumento necessario: se non serve ed è pure dannoso come fa ad essere indispensabile? Ma ammesso e non concesso che i vaccini funzionino, il criterio della necessità non verrebbe ugualmente soddisfatto dall'impiego di tali vaccini. Infatti gli stessi non sono l'unica soluzione per far fronte all'epidemia, ma esistono le terapie domiciliari. Inoltre la pericolosità del Coronavirus è predicabile solo per alcuni soggetti. Viene quindi da concludere che non risulta necessario vaccinare indiscriminatamente. Dunque, mancando il criterio della tutela al bene comune e della necessità, l'obbligo vaccinale non ha ragione di esistere.
    Detto in altri termini, la scelta del governo di obbligare a vaccinarci, seppur indirettamente tramite l'escamotage del Green Pass, è irrazionale. Quando un comando è irragionevole vuol dire che è contrario ai principi di legge naturale e dunque ingiusto. Avremmo quindi un obbligo legale, ma iniquo. Non ius quia iustum, ossia una norma che trae la sua validità dalla sua giustizia, ma ius quia iussum, ossia una norma che trae la sua validità unicamente dal potere di chi l'ha varata, dal fatto che è stata comandata, imposta.
    Un tale obbligo può allora trovare fondamento ad esempio nella teoria di Thomas Hobbes (1588-1679), il quale sosteneva che è l'autorità e non la verità a fare le leggi, scadendo quindi nell'autoritarismo (autorità senza verità) e nell'arbitrarismo di chi governa. Ma oltre ad Hobbes non si può non citare Hans Kelsen (1881-1973) per il quale il comando giuridico trova la sua validità nella forma della norma, ossia nel rispetto di regole procedurali e quindi alla fine convenzionali, non nel suo contenuto, in ciò che dice la norma. Su altro fronte, ossia dal lato del cittadino, l'obbedienza al comando non deriva dalla bontà del comando, ossia dalla giustizia dello stesso, bensì dalla paura, dal timore della sanzione che accompagna il comando. Per Kelsen il diritto alla fine si sintetizza in questo giudizio ipotetico: se non vuoi X, fai Y. Se non vuoi pagare 400 euro di multa perché sei andato a Messa o al ristorante senza Green Pass, devi vaccinarti.

    DALLO STATO DI DIRITTO ALLO STATO DI POLIZIA
    In questa prospettiva l'effettività del comando, ossia il reale adeguamento dei consociati alle indicazioni presenti nel comando, riposa sulla forza intimidatoria dello Stato, non sulla giustizia del comando. L'obbligo si impone sulla coscienza collettiva non per forza intrinseca all'obbligo - mi vaccino perché è giusto farlo - ma per forza estrinseca - mi vaccino altrimenti hanno deciso di togliermi alcune libertà. Si tratta del potere ricattatorio dello Stato nei confronti di chi ha meno potere di lui e quindi è obbligato a cedere su molto per non perdere tutto.
    Parlavamo della paura della sanzione come molla per ottenere dai cittadini l'adeguamento delle proprie condotte ai dettami del governo. Oggi in Italia forse siamo arrivati ad uno step successivo. Ciò che ha mosso e muoverà molti, ma non certo tutti, a vaccinarsi non è tanto la paura di perdere alcune libertà o di pagare ammende salate - la vaccinazione di massa è fiorita con energia in assenza di questi deterrenti - bensì la paura di morire. Media e governo sono riusciti a terrorizzare il popolino alla perfezione. Prova provata è la percentuale di persone che in piena estate e all'aperto se ne va in giro con la mascherina seppur da settimane sia caduto il relativo obbligo di indossarla. Il ragionier Rossi è diventato più rigorista del ministro Speranza. Draghi & Co. allora si trovano a orientare delle coscienze già irretite dal panico, già ammorbidite dal timore stordente e paralizzante della morte. Un gregge che mai raggiungerà l'immunità dal virus, ma che ha già raggiunto l'immunità dal senso del reale e della misura.
    Tenendo quindi conto di questa situazione sociale, il Green pass non può che essere destinato ai riottosi, a quelli che con disprezzo vengono etichettati come "no vax", agli irriducibili del pensiero raziocinante. Per stanare gli esponenti di questa resistenza alla politica vaccinale e farli desistere da una lotta votata all'astensionismo vaccinale, occorre bruciargli la casa dove vivono, ossia togliere loro più libertà possibili. Conclusione scontata: siamo transitati dallo Stato di diritto allo Stato di polizia.

    Cuatragésima clase D&M, UDP

    Cuatragésima clase D&M, UDP
    Este episodio analiza una el modo en que Kelsen modela el funcionamiento de los sistema jurídicos como sistemas puramente dinámicos. Se revisan las nociones centrales implicadas en el capítulo dinámica jurídica de la segunda edición de la Teoría Pura del Derecho, pero no se revisa la argumentación kelseniana paso a paso, sino que solo se exponen las ideas básicas. Este podcast es hecho desde la cuarentena del COVID-19 por el profesor Claudio Agüero San Juan, para el curso Derecho y Moral de la Licenciatura en Derecho de la Universidad Diego Portales.

    Trigésimo octava clase D&M, UDP

    Trigésimo octava clase D&M, UDP
    Este episodio analiza de forma panorámica y general tres modos de entender la controversia entre el iusnaturalismo y el posivitismo jurídico. Se revisan la visión de Carlos Nino, de Norbert Hoerster y de John Finnis. Este podcast es hecho desde la cuarentena del COVID-19 por el profesor Claudio Agüero San Juan, para el curso Derecho y Moral de la Licenciatura en Derecho de la Universidad Diego Portales.

    Trigésimo séptima clase D&M, UDP

    Trigésimo séptima clase D&M, UDP
    Este episodio finaliza la revisión del capítulo II de la Teoría Pura del Derecho (edición de 1960) de Hans Kelsen. Este capítulo se titula Derecho y Moral y se subdivide en 13 subtítulos. Para la lectura se usa la edición de Colihue del año 2011, pero se puede seguir el podcast usando la edición de Porrúa. Este podcast es hecho desde la cuarentena del COVID-19 por el profesor Claudio Agüero San Juan, para el curso Derecho y Moral de la Licenciatura en Derecho de la Universidad Diego Portales.

    Trigésimo sexta clase D&M, UDP

    Trigésimo sexta clase D&M, UDP
    Este episodio continúa la revisión del capítulo II de la Teoría Pura del Derecho (edición de 1960) de Hans Kelsen. Este capítulo se titula Derecho y Moral y se subdivide en 13 subtítulos. Para la lectura se usa la edición de Colihue del año 2011, pero se puede seguir el podcast usando la edición de Porrúa. Este podcast es hecho desde la cuarentena del COVID-19 por el profesor Claudio Agüero San Juan, para el curso Derecho y Moral de la Licenciatura en Derecho de la Universidad Diego Portales.
    Logo

    © 2024 Podcastworld. All rights reserved

    Stay up to date

    For any inquiries, please email us at hello@podcastworld.io