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    Episodes (5)

    Anania e Saffira Dio punisce anche nel Nuovo Testamento

    Anania e Saffira Dio punisce anche nel Nuovo Testamento
    TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7034

    ANANIA E SAFFIRA: DIO PUNISCE ANCHE NEL NUOVO TESTAMENTO di Pietro Guidi
    Durante il periodo pasquale alla Messa come prima lettura si leggono gli Atti degli apostoli dove si narra la storia della Chiesa a partire dall'ascensione di Gesù al cielo. A un certo punto la lettura continuativa del libro degli Atti si interrompe, viene saltato un brano e poi viene ripresa immediatamente dopo. Infatti del quinto capitolo non si leggono i primi undicesimi versetti e, a conferma del fatto che si è fatto un taglio volontario, si riprende la lettura dal dodicesimo versetto, cioè appena finito tale episodio. Il brano omesso parla della storia di Anania e Saffira, marito e moglie che erano fra i primi seguaci degli apostoli. Perché è stato saltato? Di cosa parlava? Perché toglierlo se questo racconto è Parola di Dio?
    Il motivo di questo taglio è che la riforma liturgica che ha seguito il Concilio Vaticano II ha annunciato di voler ampliare la possibilità di leggere la Parola di Dio, ma poi nei fatti l'ha limitata quando riteneva un brano controcorrente rispetto alla mentalità contemporanea.
    Ma leggiamo per intero il brano censurato.

    ANANIA E SAFFIRA
    "Un uomo di nome Anania con la moglie Saffira vendette un suo podere e, tenuta per sé una parte dell'importo, d'accordo con la moglie, consegnò l'altra parte deponendola ai piedi degli apostoli. Ma Pietro gli disse: «Anania, perché mai satana si è così impossessato del tuo cuore che tu hai mentito allo Spirito Santo e ti sei trattenuto parte del prezzo del terreno? Prima di venderlo, non era forse tua proprietà e, anche venduto, il ricavato non era sempre a tua disposizione? Perché hai pensato in cuor tuo a quest'azione? Tu non hai mentito agli uomini, ma a Dio». All'udire queste parole, Anania cadde a terra e spirò. E un timore grande prese tutti quelli che ascoltavano. Si alzarono allora i più giovani e, avvoltolo in un lenzuolo, lo portarono fuori e lo seppellirono.
    Avvenne poi che, circa tre ore più tardi, entrò anche sua moglie, ignara dell'accaduto. Pietro le chiese: «Dimmi: avete venduto il campo a tal prezzo?». Ed essa: «Sì, a tanto». Allora Pietro le disse: «Perché vi siete accordati per tentare lo Spirito del Signore? Ecco qui alla porta i passi di coloro che hanno seppellito tuo marito e porteranno via anche te». D'improvviso cadde ai piedi di Pietro e spirò. Quando i giovani entrarono, la trovarono morta e, portatala fuori, la seppellirono accanto a suo marito. E un grande timore si diffuse in tutta la Chiesa e in quanti venivano a sapere queste cose." (At 5,1-11)

    LA PUNIZIONE DI DIO
    Quello che colpisce immediatamente chi legge la storia di Anania e Saffira è la punizione esemplare che ricevono questi coniugi. Infatti all'accusa da parte di Pietro segue la morte di Anania prima e Saffira poi. È necessario precisare che la loro morte non è dovuta al fatto che hanno tenuto una parte del ricavato della vendita del terreno per sé. San Pietro non è un comunista ante litteram e non obbliga chi lo segue a mettere tutti i beni in comune. Come spiega bene lui stesso: "Prima di venderlo, non era forse tua proprietà e, anche venduto, il ricavato non era sempre a tua disposizione?". Anania e Saffira non erano tenuti a vendere il loro terreno né a dare agli apostoli tutto il ricavato, ma con i loro beni potevano fare quello che volevano. Il loro peccato è stato quello di prendersi gioco degli apostoli, fingendo di aver donato tutto per fare bella figura, mentre in realtà si erano tenuti per sé una parte del ricavato. E mentire agli apostoli, che sono gli inviati di Cristo, equivale a mentire a Dio. Per questo Dio, che non si lascia prendere in giro, li punisce così duramente. Come dice San Paolo: "Non vi fate illusioni; non ci si può prendere gioco di Dio." (Gal 6,7)
    Si comincia allora a capire il motivo per cui la lettura di questo testo scandalizza così tanto da essere eliminato dalle letture della Messa. E il motivo non è la punizione divina data a questi due coniugi. Ci sono moltissime altre punizioni divine ben più severe, come quella dell'uccisione di tutti i primogeniti maschi degli egiziani, che vengono lette durante la Messa. E allora come mai tutto questo accanimento contro questo brano? Il vero motivo è che l'episodio di Anania e Saffira non si trova nel Vecchio, ma nel Nuovo Testamento! Vengono così smentite tutte le omelie dove abbiamo sentito dire che le punizioni divine erano una cosa del Vecchio Testamento e che sono state superate da Gesù che è venuto a portare la misericordia, il perdono e la pace. No, non è così. Il Dio della Misericordia è lo stesso Dio della Giustizia. Il Dio del Vecchio Testamento è lo stesso del Nuovo Testamento. E nemmeno vale dire che ha cambiato idea o mitigato il suo furore. No, Dio non cambia idea e propone all'uomo la conversione per ottenere il perdono dei peccati, altrimenti la punizione sarà inevitabile. Anania e Saffira ci ricordano questa tremenda verità: per ottenere il perdono è necessaria la conversione, altrimenti la punizione di Dio sarà severa nell'aldilà, ma potrà essere anticipata anche su questa terra come è capitato ai coniugi che hanno mentito agli apostoli.
    La prossima volta che visiteremo la Basilica di San Pietro a Roma potremo vedere il grande mosaico su tela che riproduce la punizione di Anania e Saffira, opera di Niccolò Circignani detto il Pomarancio, che si trova al cosiddetto "Altare della Menzogna" davanti all'ingresso della sacrestia della basilica. Speriamo che non tolgano questo imponente mosaico alla vista dei visitatori come hanno tolto dalle letture della Messa questo significativo episodio del Nuovo Testamento.

    Nota di BastaBugie: Guido Villa nell'articolo seguente dal titolo "Ascensione e Corpus Domini, la Cei le riporti al loro giorno" racconta come nel 1977 la Cei si adeguò al governo italiano spostando l'Ascensione e il Corpus Domini alla domenica seguente. Ma fu un errore perché così si è creato un vulnus liturgico e spirituale, contribuendo a far perdere consapevolezza della specificità di queste solennità.
    Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 14 giugno 2022:
    Con la Legge n. 54 del 5 marzo 1977 recante disposizioni in materia di giorni festivi, cessarono di avere carattere festivo agli effetti civili alcune solennità cattoliche, vale a dire l'Epifania (6 gennaio), San Giuseppe (19 marzo), i Santi Pietro e Paolo (29 giugno), l'Ascensione e il Corpus Domini. Vennero inoltre abolite la Festa della Repubblica (2 giugno) e l'anniversario della vittoria nella Prima guerra mondiale (ufficialmente chiamata Festa dell'unità nazionale, 4 novembre), la cui celebrazione fu spostata alla domenica successiva.
    Nel 1985 furono ripristinate l'Epifania e la solennità dei Santi Pietro e Paolo - in quest'ultimo caso limitatamente al Comune di Roma - mentre nel 2000 tornò a essere festiva la Festa della Repubblica.
    Per ovviare a questa decisione dello Stato, la CEI decise di togliere il precetto festivo alle feste di San Giuseppe e dei Santi Pietro e Paolo e di spostare l'Epifania (nel periodo in cui fu abolita), l'Ascensione e il Corpus Domini alla domenica successiva, per favorire, così si disse, una maggiore partecipazione dei fedeli alle Sante Messe in occasione di queste solennità. Una decisione quantomai improvvida e sbagliata, che ha creato un vulnus al calendario liturgico e ha provocato gravi danni alla consapevolezza di questi fondamentali elementi della nostra fede, danni che tuttora si riverberano nella vita religiosa dei cattolici italiani, anche se forse, dopo 45 anni, la quasi totalità di fedeli non ci fa più caso (e forse questo è un ulteriore cattivo segno).
    Perdendo il proprio status di solennità infrasettimanali, infatti, anche nella consapevolezza collettiva l'Ascensione e il Corpus Domini sono state inglobate nella domenica, perdendo un tratto caratteristico della propria specificità, tanto più che essenziali simbologie di queste solennità non sono più immediatamente riconoscibili.
    Entrambe le solennità devono infatti cadere di giovedì - secondo gli Atti degli Apostoli (At 1,3) Gesù ascese al Cielo il quarantesimo giorno dalla Risurrezione, riproponendo così il numero "quaranta" fortemente simbolico e frequentemente presente nella Sacra Scrittura, che per l'Ascensione cade appunto il giovedì che precede la settima domenica del tempo pasquale. Egualmente la solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo celebra l'Eucaristia, la quale è stata istituita da Gesù la sera del Giovedì Santo, alla vigilia della Sua Passione e Morte in Croce.
    La celebrazione dell'Ascensione la domenica successiva provoca inoltre un serio guazzabuglio liturgico e spirituale, poiché impedisce di celebrare in modo corretto la novena per eccellenza della Chiesa cattolica, quella allo Spirito Santo, a ricordo di ciò che fecero gli apostoli subito dopo l'Ascensione di Gesù quando, su indicazione di Gesù stesso, si riunirono nel Cenacolo con Maria Santissima per nove giorni in attesa della discesa del Paraclito promesso dal Salvatore. Se la novena iniziasse dopo l'Ascensione, come si dovrebbe, la Pentecoste finirebbe per essere celebrata di mercoledì, e allora si preferisce fare iniziare la novena ancora prima dell'attuale solennità dell'Ascensione, facendo finta che essa sia stata regolarmente celebrata il giovedì. Una vera babilonia, aggravata dalla giustificazione da Azzeccagarbugli che danno certi liturgisti, e cioè che l'Ascensione in realtà non sarebbe stata spostata, bensì sarebbe stato solo cambiato il giorno in cui viene celebrata.
    Tuttavia, il problema di fondo è la mancanza di fede, anzitutto del clero che ha avuto quest'idea poco saggia, ma anche dei fedeli. A meno di impedimenti gravi, chi crede ed è cosciente dell'importanza di queste solennità partecipa alle

    Border Nights, puntata 269 (Mauro Biglino, Don Alemanno, Giorgio Galli, Serena Paonessa 10-04-2018)

    Border Nights, puntata 269 (Mauro Biglino, Don Alemanno, Giorgio Galli, Serena Paonessa 10-04-2018)
    Saranno con noi Mauro Biglino e Don Alemanno autori di "Degenesi" ed il prof. Giorgio Galli storico e studioso del rapporto tra potere ed esoterismo. Primi ospiti della serata saranno Mauro Biglino e Don Alemanno autori de "Degenesi - Pensavo fosse amore invece era Yahweh". (Uno edizioni)  “Dopo avere piantato un giardino in Eden, con tanto di piante da frutto e animali, Dio stabilisce che mica se lo può coltivare da solo: troppa fatica, lui in fondo è solo Dio (mica è onnipotente) e chi glielo fa fare di lavorare, meglio fabbricarsi un servo che si occupi di tutto e allora… crea l’adam: un lavoratore sottomesso e docile che non deve fare tante storie. Nascono così Adamo ed Eva: la coppia che gli Elohim (termine plurale tradotto artificiosamente con Dio) produssero con lo scopo di introdurla nel gan be-eden, il cosiddetto paradiso terrestre: ma che paradiso è quello in cui si sgobba come dei dannati? Non facciamoci troppe domande e seguiamo la vicenda…” (M.Biglino). Non credete ad una parola di ciò che vi racconta il blasfemo Biglino. Sta nell’evidenza delle cose che esista un unico vero Dio e che questo abbia creato l’uomo e la donna a propria immagine e somiglianza. Infatti Dio è sia uomo che donna, sia maschio che femmina, sia xy che xx. Dio è come Eva Robins. Questa grande Verità vi viene rivelata oggi, e giunge a voi sotto forma di disegni divinamente ispirati. Grazie ai miei contatti diretti con l’Altissimo (che poi è appena 1,68 cm quindi il nome è inappropriato), in questo libro non solo smentisco su tutta la linea le traduzioni di Biglino, ma spiego anche nel dettaglio quelle che, ad una lettura ingenua, possono apparire come delle contraddizioni nel testo biblico. Ci tengo inoltre a precisare che devolverò tutte le royalties di questo libro all’angelo custode che disegna accanto a me, elargendogli la birra e i kebab che mi richiede diuturnamente.”  (Don Alemanno)

    Mauro Biglino, studioso di storia delle religioni, è stato traduttore di ebraico antico per conto delle Edizioni San Paolo.  Mauro Biglino è curatore di prodotti multimediali di carattere storico, culturale e didattico per importanti case editrici italiane, collaboratore di riviste, studioso di storia delle religioni, traduttore di ebraico antico per conto delle Edizioni San Paolo.  Da circa 30 anni si occupa dei cosiddetti testi sacri nella convinzione che solo la conoscenza e l'analisi diretta di ciò che hanno scritto gli antichi redattori possano aiutare a comprendere veramente il pensiero religioso formulato dall'umanità nella sua storia.

    Don Alemanno pseudonimo di Alessandro Mereu (1981) è un cantante, fumettista e blogger italiano. Cantante degli Holy Martyr, dal 2012 è autore del fumetto online Jenus di Nazareth . Il suo blog è stato nominato ai Macchianera Award 2013 come “Miglior Rivelazione”. Le sue vignette sono pubblicate dalla Magic Press. Nel 2017 è autore insieme al vignettista e youtuber Boban Pesov del fumetto Nazi- VeganHeidi - Alba Vegana.  Il secondo volume e stato presentato a Lucca Comics & Games 2017.

    POTERE ED ESOTERISMO: GIORGIO GALLI
    Nella seconda parte sarà con noi il prof. Giorgio Galli, uno dei maggiori politologi italiani. Il suo raggio di interessi spazia dalla storia dei partiti politici all'analisi delle componenti esoteriche delle ideologie del Novecento. Tra gli altri titoli ha pubblicato: I partiti politici italiani (BUR, 2004), Hitler e la cultura occulta (BUR, 2013), Hitler ed il nazismo magico (Kaos), Il Golpe invisibile (Kaos),  Piombo rosso (Baldini & Castoldi, 2014). Recentemente per Panda Edizioni ha pubblicato insieme a Paolo Rumor e Loris Bagnara "L'Altra Europa": Miti, congiure ed enigmi all'ombra dell'unificazione europea. Ci saranno anche le 7 domande del Maestro di Dietrologia.
    Stavolta non sarà "l'intervista di Stefania", ma "l'intervista di Stefania e Paolo", perché l'abbiamo fatta insieme 😊

    Serena Paonessa, ideatrice e fondatrice della Scuola di Magia, Stregoneria e Spiritualità "Myriddins' School". Con lei parliamo del suo modo di intendere la Magia come via spirituale e come percorso interiore per la consapevolezza e l'evoluzione, sfatando anche alcuni falsi miti legati al mondo della magia e a come viene percepita comunemente. Parliamo poi dei programmi e degli insegnamenti della Myriddins' School, che spaziano dalla stregoneria allo sciamanesimo, dai tarocchi alle religioni, dalla meditazione alla mitologia.
    Completeranno la puntata la ruota libera con Paolo Franceschetti e l'angolo di Barbara Marchand.

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