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    Episodes (3)

    Survival denuncia la Pasubio Spa: “Danneggia indigeni Ayoreo e favorisce la deforestazione”

    Survival denuncia la Pasubio Spa: “Danneggia indigeni Ayoreo e favorisce la deforestazione”
    Survival International si è rivolta al Punto nazionale di contatto Ocse in Italia per chiedere giustizia per gli indigeni Ayoreo Totobiegosode del Chaco paraguaiano, che rischiano di scomparire. Ad essere denunciata è la Pasubio Spa, un gigante della pelle che rifornisce grandi case automobilistiche per la realizzazione di interni, sedili e volanti

    8 - Pasubio: la montagna che resistette

    8 - Pasubio: la montagna che resistette
    Gli austriaci cominciarono a scavare delle gallerie sotterranee che dalle loro postazioni sarebbero arrivate al di sotto del dente italiano. Una volta ultimate, sarebbero state fatte brillare. Iniziava così, nel freddissimo inverno 1917, un’offensiva sotterranea che sarebbe iniziata solo il 29 settembre di quell’anno. Iniziava, la guerra di mine.
    Anche gli italiani cominciarono a scavare, qualche mese dopo, per arginare ancora una volta gli austro-ungarici. La prima mina fatta brillare e`austriaca e destabilizza il fronte italiano che però non rimane a guardare. Nemmeno tre giorni dopo, il 2 ottobre 1917, inizia la controffensiva italiana che fa detonare un’altra mina sotto le postazioni austriache. Se la prima mina austriaca era dotata di una carica esplosiva di 500 kg, quella italiana fu 32 volte piu` grande e scavo` il primo cratere nella selletta dei denti, la lingua di terra che collegava i fronti.Furono però` gli italiani a subire le perdite maggiori, gia` con il primo attacco morirono circa 30 soldati. Si andò avanti così, fra le esplosioni, fino al 13 marzo 1918. Gli austriaci fecero brillare una mina contenente 50 tonnellate di carica esplosiva, 100 volte piu` potente della prima. Dal dente italiano si alzarono fiamme, polvere e roccia. Capaci di modificare la conformità naturale del terreno, gli austriaci avevano fatto esplodere l’ultima mina sul Pasubio. Erano passate da poco le 4 del mattino e i morti italiani furono 50; caddero anche alcuni soldati austro-ungarici, coinvolti nello scoppio e nelle sue conseguenze.
    In seguito alla guerra di mine, il Pasubio sembrò passare in secondo piano. I fronti si spostarono, dal Grappa fino a Vittorio Veneto. Quando venne firmato l’armistizio, il 3 novembre 1918 a Villa Giusti, il fronte italiano poté esultare. Il Pasubio non venne mai preso dagli austriaci, nonostante l’apparente superiorità. La guerra era finalmente finita.


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