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    Episodes (6)

    Aborto: la proposta di modifica della 194

    Aborto: la proposta di modifica della 194
    Torna alla ribalta della cronaca la Legge 194, sull'aborto. Una legge di iniziativa popolare propone che le donne che vogliano abortire debbano vedere l'ecografia del concepito e ne ascoltino il battito del cuore, o gli impulsi elettrici se sotto alle 6-7 settimane.
    Francesco Baldi su questo tema ha sentito Jacopo Coghe, portavoce dell’associazione Pro Vita & Famiglia e Federica di Martino, creatrice della piattaforma di mutualismo dal basso e accompagnamento all’aborto e alla contraccezione “IVG, ho abortito e sto benissimo”.

    La strage degli innocenti in Ucraina

    La strage degli innocenti in Ucraina
    TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6925

    LA STRAGE DEGLI INNOCENTI IN UCRAINA di Roberto de Mattei
    La guerra che il presidente russo Putin ha portato nel cuore dell'Europa si acuisce, con il suo carico di dolore e di morte.
    Il Corriere della Sera del 10 marzo ha dedicato la sua prima pagina alla distruzione dell'ospedale di Mariopol, dove sono stati bombardati dai russi un reparto maternità e un reparto pediatrico. Non è propaganda. Le immagini dell'effetto dei missili sono tragicamente eloquenti. I video sono rimbalzati tra i gruppi What'sApp, Telegram e Viper. Lo spostamento d'aria provocato dai missili ha attraversato l'ospedale da parte a parte, i muri sono stati abbattuti, le stanze devastate, le culle e i letti lanciate dovunque. Non tutti i pazienti sono morti, ma si può immaginare che cosa significa sopravvivere in queste condizioni. Molte donne erano in ospedale per non rischiare di partorire in cantina, senza un medico che le assistesse; invece anche il reparto maternità è diventato bersaglio per un missile di precisione.

    VITTIME INNOCENTI DELLA GUERRA
    Perché il mondo si commuove? Perché sono colpiti i civili, che sono vittime innocenti della guerra; e tra queste vittime, le più deboli e le più innocenti sono i bambini. I bambini hanno nel loro sangue la memoria delle generazioni che li hanno preceduti e portano nei loro occhi la speranza di un futuro che non si riesce a intravedere. E' giusto dunque che il mondo si commuova. Ma perché il mondo non si commuove di fronte ai milioni di bambini, milioni non migliaia, che sono ogni anno vittime dell'aborto in tutto il mondo? Anche questi bambini sono vittime innocenti, ma né il Corriere della Sera, né qualsiasi altro giornale, dedica loro la prima pagina. Succede anzi che il 9 marzo, l'Oms, l'Organizzazione Mondiale della Sanità chiede di rendere più facile l'accesso delle donne all'aborto e ai servizi di pianificazione familiare. Succede che il presidente francese Macron nell'assemblea plenaria del Parlamento europeo il 19 gennaio scorso, chiede di inserire l'aborto nel Trattato costituzionale europeo. Succede che a Roma il sindaco Gualtieri ordini la rimozione dei manifesti dell'associazione Pro Vita, semplicemente perché, l'8 marzo ha promosso un campagna di affissioni, con lo slogan: "Potere alle donne? Fatele nascere"
    L'aborto è l'uccisione dell'essere umano innocente legalizzata dallo Stato. In Italia si calcola che, dal 22 maggio 1978, giorno dell'approvazione della legge abortista ad oggi, il numero delle vittime abbia superato i sei milioni. Sei milioni di piccoli esseri umani ai quali non è stato concesso di vedere la luce, perché sono stati triturati o avvelenati nel grembo delle loro madri dalle loro madri stesse, con l'autorizzazione e il sostegno dello Stato. A che titolo gli uomini politici, i giornali, gli intellettuali che sono favorevoli all'aborto protestano contro le atrocità contro i bambini commesse a Mariopol?

    LA RIVOLUZIONE BOLSCEVICA
    Questa incoerenza non giustifica né i bombardamenti contro i civili, né l'invasione russa, che è un atto di aggressione contro uno Stato sovrano ed è dunque una guerra ingiusta, in tutte le sue espressioni. Va ricordato poi che la Russia è il primo Paese al mondo ad avere completamente legalizzato l'aborto, nel 1920, in seguito alla Rivoluzione bolscevica, ed è tuttora un Paese che riconosce l'aborto come un diritto della donna. L'aborto è tuttora un flagello sociale in Russia, anche se Putin ha cercato di frenarlo per aumentare l'incremento demografico. Stalin lo aveva fatto prima di lui nel 1936. Il presidente russo ha compreso, come Stalin, che l'aborto non è compatibile con una politica di espansione imperiale anche attraverso la guerra e Putin ha programmato un futuro di guerra per il suo Paese e per l'Europa. Ma la guerra è il castigo dei popoli che scelgono di autodistruggersi, violando la legge naturale. La strada che viene oggi percorsa sia dalla Russia che dall'Occidente conduce alla guerra, non alla pace, perché nessuna vera pace può fondarsi senza il rispetto dell'ordine naturale. Quest'ordine, voluto da Dio, impone sempre, e in ogni caso, la protezione della vita umana innocente.

    Nota di BastaBugie: Luca Volontè nell'articolo seguente dal titolo "L'Irlanda pro life dove l'88% di medici rifiuta l'aborto" parla della situazione in Irlanda dopo la nefasta introduzione dell'aborto nel 2018.
    Ecco l'articolo completo pubblicato su Provita & Famiglia il 12 febbraio 2022:
    La maggior parte dei medici irlandesi (ben l'88%) si rifiuta ancora oggi, a più di 4 anni dall'introduzione della legge sull'aborto nel paese, di abortire i bambini non ancora nati.
    Una nuova indagine di Newstalk ha scoperto infatti che più dell'88% di tutti i medici generici e quasi la metà di tutti gli ospedali di maternità in Irlanda non fanno aborti. Molti medici stanno resistendo alle pressioni degli attivisti dell'aborto e dei leader del governo per uccidere i bambini non nati, perché lo ritengono uno svilimento della professione medica e un atteggiamento contrario alle proprie credenze religiose e alla propria coscienza.
    Il loro lavoro, hanno ribadito, è quello di guarire e alleviare il dolore e anche i bambini non ancora nati sono pazienti e non possono essere uccisi. Secondo l'inchiesta solo 10 ospedali di maternità nel Paese fanno aborti, ma altri nove si rifiutano di partecipare all'uccisione di bambini non nati. L'Health Service Executive (HSE) ha però affermato che sta lavorando per aumentare la disponibilità di servizi di aborto negli ospedali.
    L'Irlanda, come ben sappiamo, ha legalizzato l'aborto nel 2018. Ora gli aborti sono legali per qualsiasi motivo fino alla 12esima settimana di gravidanza e fino a sei mesi in un'ampia varietà di circostanze. La legge costringe inoltre i contribuenti a pagare per gli aborti e limita strettamente le protezioni di coscienza per i professionisti medici.
    Gli attivisti dell'aborto vogliono che i legislatori cancellino completamente le già limitate protezioni di coscienza, ma la resistenza di medici ed operatori sanitari è dura: gli aborti non sono assistenza sanitaria "urgente" - o assistenza sanitaria del tutto - e alcuni operatori medici si stanno opponendo con forza alla legge pro-aborto.

    Il video virale su come accogliere una gravidanza indesiderata

    Il video virale su come accogliere una gravidanza indesiderata
    VIDEO: Sono incinta: che devo fare? ➜ https://www.youtube.com/watch?v=8DYX7C4hn3Y

    TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6534

    IL VIDEO VIRALE SU COME ACCOGLIERE UNA GRAVIDANZA INDESIDERATA di Giulia Tanel
    So, you're pregnant. Titola così l'ultimo video pubblicato da Choice42, organizzazione canadese che si definisce «pro-donne, pro-bambini e pro-vita» e che si pone quali obiettivi quelli di «creare consapevolezza sull'umanità dei bambini pre-nati e fornire supporto alle donne che stanno affrontando una gravidanza non pianificata o che si occupano di problemi post-aborto».
    Un video che, come gli altri pubblicati nel passato, è già diventato virale. Forse perché quando si dicono le cose come stanno, senza puntare il dito in maniera giudicante, ma nel contempo anche senza edulcorare troppo la pillola e portando a supporto dati scientifici incontrovertibili, il messaggio arriva più diretto. E colpisce nel segno.
    Certo, una gravidanza non desiderata destabilizza, mette in crisi, sconvolge i piani, riempie di dubbi. Ma, in fondo, non è così anche per una gravidanza desiderata? Un figlio è sempre una rivoluzione e, se si guarda tutto esclusivamente da un punto di vista razionale, non si sarà mai pronti veramente pronti per accoglierlo. Bisogna abbandonarsi. O, come dice il video di Chioce42: «Per qualsiasi motivo ti sia stato dato questo bambino, sei stata scelta per essere sua madre». Questo è l'unico dato di fatto: c'è una mamma e c'è un bambino. Un altro essere umano. Vivo.
    Certo, l'aborto sembra una scelta facile, oramai entrata nella mentalità comune: «Ti diranno che è la scelta migliore», prosegue il video. «Ti diranno di pensare al tuo futuro. Diranno che non sei abbastanza grande, o abbastanza giovane. Che non sei abbastanza esperta, abbastanza stabile finanziariamente, abbastanza istruita. Potrebbero persino minacciarti». Si è oramai arrivati a giustificare un omicidio sulla base di motivazioni futili.
    Ma l'aborto non è l'unica soluzione. Anzi. Però, mamma, «tu sei l'unica che può proteggere questo bambino. Tu». Serve coraggio e costerà fatica, certo. E a volte sarà anche necessario umiliarsi e chiedere aiuto.
    Ma si può fare: una mamma lo può fare. Un giorno alla volta, un «Sì» alla volta.

    Nota di BastaBugie: il nome dell'organizzazione canadese prolife "Chioce42" è un gioco di parole in inglese. Infatti il numero quattro (four) si legge come la parola "per" (for). Quindi leggendo in inglese "Chioce fo(u)r two" si intende "scelta per due" alludendo al fatto che la scelta se tenere o no il bambino non è una scelta che riguarda solo la mamma, ma anche il suo bambino e quindi è una scelta che coinvolge due persone. Come giustamente sottolineato in un recente manifesto di Provita & Famiglia dove una ragazza reggeva un cartello con su scritto: "Il corpo di mio figlio non è il mio corpo".

    30 BKK ProVita

    30 BKK ProVita
    Eine gesetzliche Krankenkasse, die klimaneutral handelt, für den Deutschen Nachhaltigkeitspreis nominiert und mit dem Klimaschutzpreis der Vereinten Nationen ausgezeichnet wurde? Die gibt es tatsächlich! Mein Partner der heutigen Werbe-Podcast-Folge ist Maximilian Begovic, Referent für Nachhaltigkeit bei der BKK ProVita. Viel Spaß beim Interview! -DAUERWERBESENDUNG -

    Il Tar dà ragione a Virginia Raggi che aveva fatto rimuovere i manifesti Provita

    Il Tar dà ragione a Virginia Raggi che aveva fatto rimuovere i manifesti Provita
    TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5904

    IL TAR DA' RAGIONE A VIRGINIA RAGGI CHE AVEVA FATTO RIMUOVERE I MANIFESTI PROVITA di Antonio Brandi e Jacopo Coghe
    Il Tribunale amministrativo del Lazio ha condannato il nostro bambino nel grembo, Michelino, al silenzio. Proprio così...
    Il Tribunale, con sentenza n. 12662/19, ha respinto il ricorso proposto da Pro Vita e Famiglia contro il diniego da parte del Comune di Roma all'affissione di manifesti che ritraevano l'immagine di un bambino in grembo.
    In pratica, il Comune di Virginia Raggi aveva deciso di censurare le nostre affissioni prolife, noi abbiamo fatto ricorso al Tar, e il Tribunale ha dato ragione alla Raggi.
    La motivazione del Tribunale? Perché rappresentare un feto nel grembo, accompagnato da frasi vere e scientifiche (tipo: "Tu eri così a 11 settimane, tutti i tuoi organi erano presenti", ecc.) supererebbe "i limiti della violenza semantica" e provocherebbe uno "smodato impatto emotivo"!
    Quando abbiamo letto la motivazione non potevamo credere ai nostri occhi: è "violenza semantica" affermare alcune verità sulla vita prenatale?
    Si possono pubblicare affissioni volgari, talvolta quasi pornografiche, o che invitano al consumo di marijuana, ma non quelle che rappresentano un bambino nel grembo materno.
    Dobbiamo dire la verità: abbiamo avuto la tentazione di "arrenderci" alla censura e concedere la vittoria alla Raggi, perché' sebbene sia possibile ricorrere contro la decisione del Tar, l'appello al Consiglio di Stato è costosissimo.
    Poi abbiamo capito che non lo dovevamo fare solo per noi ma per tutti: per tutte le altre associazioni, per cittadini come te, per qualsiasi persona di buona volontà che in futuro vorrà manifestare per la vita e per la famiglia...
    Infatti, se passa il principio per cui un Comune può censurare manifesti e altre manifestazioni del pensiero perché' le giudica ideologicamente sgradite (magari con la scusa di "violenza semantica") allora la libertà di tutti è in pericolo.
    Per questo dobbiamo ricorrere al Consiglio di Stato. Sono necessari però circa 15 mila euro per coprire le spese legali e avere una speranza di vincere la guerra contro il Comune di Roma e contro la censura.
    Se non ricorriamo al Consiglio di Stato abbiamo perso e il Comune di Virginia Raggi avrà vinto: a Roma si rischierà di non poter più manifestare in difesa dei bambini nel grembo o per altri valori sgraditi al potere politico di turno. Altri Comuni potranno seguire l'esempio della Capitale...
    Se ricorriamo, abbiamo la possibilità di sconfiggere la censura e difendere la libertà di tutti. Una sentenza favorevole del Consiglio di Stato orienterebbe la giurisprudenza in tutta Italia! I nostri legali hanno studiato il caso e ci sono discrete possibilità di vittoria. Abbiamo solo bisogno del tuo aiuto per coprire le spese: contribuisci anche tu con 10 euro o 5 euro a questa battaglia finale per la libertà!
    "Michelino" (così abbiamo nominato il bambino in grembo dei nostri manifesti) non può essere censurato: rappresenta tutti i bambini nel grembo che non hanno voce ma che possono farsi sentire grazie a noi, grazie a te.
    Ti ringraziamo in anticipo per tutto quello che potrai fare.

    Nota di BastaBugie: se vuoi sostenere, con una donazione, Pro Vita e Famiglia a ricorrere contro la censura del Comune di Roma, vai alla fine di questa pagina.
    Qui trovi i link agli articoli precedenti sulla lotta della sindachessa di Roma contro i manifesti di Provita:

    IL MANIFESTO PROLIFE CHE HA MESSO A NUDO L'IDEOLOGIA RADICALE DI PD E CINQUESTELLE
    Così come accadeva nei regimi comunisti, certe verità (oggi ad es. la foto di un embrione) gettano nel panico il sistema attuale... si avvicina anche per esso il tracollo?
    di Rodolfo Casadei
    http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5130

    INTERVISTA A COSTANZA MIRIANO E VLADIMIRO GUADAGNO (IN ''ARTE'' LUXURIA) SUI MANIFESTI RIMOSSI DALLA RAGGI... E MULTATI DI 20.000 EURO!
    La sindachessa di Roma si è fatta braccio esecutivo della lobby gay perseguitando chi difende il diritto naturale di un bambino ad avere un babbo e una mamma
    di Manuela Antonacci
    http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5398

    LA RAGGI RIMUOVE I MANIFESTI CONTRO L'UTERO IN AFFITTO E FA PAGARE UNA MULTA DI 20MILA EURO
    La sindachessa a 5 stelle di Roma impedisce di manifestare la propria contrarietà alle rivendicazioni LGBT (da notare che l'utero in affitto è illegale in Italia)
    di Domenico Mascialino
    http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5385

    PER SOSTENERE PRO VITA E FAMIGLIA
    Se vuoi sostenere Pro Vita e Famiglia Onlus a ricorrere contro la censura del Comune di Roma e dei tribunali, per difendere la libertà di dire la verità in tutta Italia, puoi contribuire con una veloce donazione (Carta di Credito e Paypal) cliccando nel link qui sotto:
    https://sostieni.provitaefamiglia.it
    Oppure con un bonifico:
    Conto Corrente Postale (Intestatario Pro Vita e Famiglia Onlus; CCP n° 1018409464)
    Conto Corrente Bancario (Intestatario Pro Vita e Famiglia Onlus; Banca Cassa Rurale Alta Vallagarina; IBAN IT89X0830535820000000058640)
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