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    radiodramma

    Explore "radiodramma" with insightful episodes like "ACCA E04 | Toccare il fondo (H)", "Trailer / Estratto", "ACCA - La Chiacchiera | Due parole con i creatori della serie podcast cyberpunk ambientata a Genova (H)", "ACCA E0$ | Che minchia è il crowdfunding?! (H)" and "ACCA E03 | Presa da dietro (H)" from podcasts like ""ACCA - La Serie", "Cantacronache in Alto Mare", "ACCA - La Serie", "ACCA - La Serie" and "ACCA - La Serie"" and more!

    Episodes (94)

    ACCA E04 | Toccare il fondo (H)

    ACCA E04 | Toccare il fondo (H)
    Orso Novak: “Qui sono proprio con la merda fino al collo”

    ACCA: Riscatto nelle Ombre - Quarta Puntata
    La quarta puntata di ACCA si svolge attraverso intensi flashback che ci riportano alle origini del dramma. Tra scantinati e fogne, assistiamo a momenti di tensione, introspezione e pericolose interazioni, mentre i personaggi navigano tra ricordi dolorosi e la disperata ricerca di redenzione.
    Il viaggio emotivo si intreccia con scene cariche di azione, esplorando temi di colpa, solitudine e la lotta per un barlume di speranza. Questa puntata promette di tenere gli ascoltatori sul filo del rasoio, immergendoli in una narrazione viscerale e mozzafiato.

    Un ringraziamento speciale al profilo Istagram @genova_cyberpunk

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    Trailer / Estratto

    Trailer / Estratto
    Cantacronache in alto mare è un radiodramma della compagnia VaPiBò

    Le canzoni del gruppo politico-musicale Cantacronache incontrano il classico del teatro dell'assurdo "In Alto Mare" di Sławomir Mrożek.
    In questo inaspettato accostamento, i personaggi della commedia di Mrożek contagiano le canzoni del
    repertorio Cantacronache con la satira e con l'assurdità delle proprie vicende; mentre le musiche e
    le parole di Amodei, Liberovici, Jona e Margot si reinventano ancora una volta nella leggerezza dei tratti di una vignetta di Sławomir.
    I tre signori in frac - per non parlar del postino! - come non li avete mai ascoltati. Uno spettacolo per tutti, per divertirsi e per pensare.

    ACCA - La Chiacchiera | Due parole con i creatori della serie podcast cyberpunk ambientata a Genova (H)

    ACCA - La Chiacchiera | Due parole con i creatori della serie podcast cyberpunk ambientata a Genova (H)
    ACCA: Dietro le Quinte - Un Viaggio nel Cuore del Podcast
    Scopri il backstage di "ACCA", un podcast che ha rivoluzionato il mondo del racconto audio. In questa esclusiva incursione dietro le quinte, gli autori Ivano La Rosa e Ares Mozzi svelano i segreti della creazione di "ACCA". Ascolta le loro storie di amicizia e collaborazione, intrecciate con momenti di tensione e risate, mentre condividono aneddoti e sfide incontrate durante la produzione.Con un tono scherzoso e autentico, Ivano e Ares discutono di come il lockdown abbia ispirato la nascita di "ACCA", trasformando l'isolamento e la noia in un'opportunità creativa.

    Rivivi con loro il processo di creazione della serie, dall'idea iniziale alla realizzazione, con particolare attenzione alla ricca atmosfera sonora che caratterizza il podcast. Scopri come i suoni di Genova siano diventati una componente chiave della narrazione, con gli autori che catturano i suoni della città in modo artigianale, contribuendo a creare un'esperienza audio unica e immersiva.Questa descrizione offre uno sguardo intrigante al processo creativo dietro "ACCA", mantenendo un equilibrio tra informazioni dettagliate e il mantenimento del mistero che circonda la trama del podcast. Perfetto per i fan e per chi è curioso di scoprire cosa succede dietro il microfono.

    Riusciranno i nostri eroi a terminare tutta la serie audio?

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    ACCA E03 | Presa da dietro (H)

    ACCA E03 | Presa da dietro (H)
    Orso Novak: “Turning point: ci finisce dentro con tutte le scarpe.- Ma chi l’avrebbe mai detto?? Il protagonista, che se ne sarebbe stato a casa a tagliarsi le unghie dei piedi e farsi una s**a, invece deve essere spinto all’azione…”

    ACCA: Conflitti e Rivelazioni - Terza Puntata
    La terza puntata di "ACCA" prosegue con il viaggio avvincente di Orso in un mondo dove la realtà e l'illusione si intrecciano in modo inaspettato. Questa puntata si tuffa in un mare di suspense e azione, dove Orso si trova a navigare tra pericoli crescenti e rivelazioni sorprendenti. Con una narrazione coinvolgente e un sound design immersivo, "ACCA" riesce a catturare l'attenzione dell'ascoltatore portandolo in un viaggio attraverso situazioni imprevedibili e conflitti interni.Ascolta come Orso affronta sfide che mettono alla prova il suo ingegno e la sua forza d'animo. In questa puntata, l'intensità emotiva raggiunge nuove vette, con un climax che lascia l'ascoltatore in attesa ansiosa di ciò che verrà dopo. Non perdere la terza puntata di "ACCA", dove ogni momento è carico di suspense e ogni scena è un pezzo di un puzzle più grande.

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    ACCA E01 | Droga Digitale (H)

    ACCA E01 | Droga Digitale (H)
    Orso Novak: “Il titolo è come mia madre chiamerebbe l’Acca, ma ci sta. Questa puntata è il giorno in cui tutto è andato in m***a.”

    ACCA: Un Viaggio Sonoro Unico - Prima Puntata
    Entra nel mondo sonoro di "ACCA", un podcast che trasforma l'ascolto in un'esperienza immersiva. Nella sua prima puntata, "ACCA" ti invita a indossare le cuffie e immergerti in una storia narrata con intensità e profondità uniche. Scopri il personaggio di Orso, un individuo alle prese con la routine quotidiana e le sue sfide, in una trama che si snoda tra momenti di introspezione, dialoghi intensi e momenti di vita urbana.Con un mix di suoni ambientali, dialoghi coinvolgenti e una narrazione che cattura l'attenzione, "ACCA" ti porta in un viaggio audace attraverso suoni e parole. La puntata si svolge in ambienti diversi, dall'intimità di una cella d'isolamento alle strade vivaci della città, offrendo un contrasto che arricchisce l'esperienza di ascolto.Preparati a un'esperienza che va oltre il semplice ascolto: "ACCA" è un radiodramma che sfida le convenzioni e ti invita a esplorare storie e suoni in modo completamente nuovo. Non perdere la prima puntata di questa avventura sonora unica!

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    ACCA E00 | 01100101101001011 (H)

    ACCA E00 | 01100101101001011 (H)
    Orso Novak: “Che c’è da dire? é solo un c***o di teaser… dura solo trenta secondi. Perché non dovresti ascoltarlo?!”

    ACCA: Un Podcast Che Trascende i Confini del Racconto Sonoro
    Scopri "ACCA", il podcast che sta ridefinendo i confini del racconto audio. Con una narrazione avvolgente e un design sonoro innovativo, ogni puntata di "ACCA" è una finestra su un mondo di suspense, emozioni e scoperte. Segui il viaggio di Orso, un personaggio sfaccettato, mentre naviga attraverso una serie di storie avvincenti e misteriose che sfidano la percezione tra realtà e finzione."ACCA" non è solo un podcast, è un'esperienza sonora unica che ti immerge in ambienti e trame ricchi di dettagli. Ogni puntata, dal suo esordio intrigante alle sorprese delle puntate successive, ti porterà in un viaggio emotivo e intellettuale, dove i suoni non sono solo un accompagnamento ma parte integrante della storia.Ideale per gli amanti del genere fantascientifico e drammatico, ma anche per chi cerca un'esperienza di ascolto diversa dal solito, "ACCA" promette di tenerti incollato alle cuffie, lasciandoti in attesa ansiosa di ogni nuova puntata. Unisciti a Orso e lasciati trascinare in un'avventura sonora che non vorrai smettere di ascoltare.

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    Il Maltese.

    Il Maltese.
    Si sale al fresco, si va in collina. Nella puntata precedente ha fatto la sua comparsa "IL MALTESE", un locale d'altri tempi sulle colline sopra Canelli, a Cassinasco, in provincia di Asti. Piemonte. Da quella birreria prese il nome una rivista letteraria anni Novanta, che fece da apripista a molti esperimenti simili prima dell’avvento di Internet. È estate, fa caldo, ti ci porto. In un altro luogo, in un altro tempo. C'è sempre vento.

    Musiche e testi originali di Giovanni Succi.
    Voce femminile: Paulonia Zumo.

    Tutti i brani e i racconti che ascolti, basi musicali, letture e molto altro, li trovi in versione integrale su WWW.PATREON.COM/GIOVANNISUCCI. Per gli amici: la distilleria. Il luogo virtuale dove abbonandosi a uno dei livelli di contributo a tua scelta, da 5,00€ mensili. Ci trovi tanta letteratura sonora a modo mio (Dante, Leopardi, Gozzano, Aretino, Sanguineti, Fenoglio..), musica, degustazioni, inediti. Fanne parte e accedi a tutte le mie produzioni, in esclusiva o in anteprima. Ah: il “follow” è gratis. Vieni a farti un bicchiere.

    Polzilla 2, il Re dei Polli - 02x06

    Polzilla 2, il Re dei Polli - 02x06
    "La prima regola di un disaster movie è che tutto deve andare storto alla perfezione"

    Un nuovo episodio in diretta dalla capitale dell'industria zootecnica, tra galline giganti, enigmatici attivisti, sensi di colpa e film che non s'hanno da girare.

    Special Guest:
    Stefania Medri, Gianni Gozzoli

    CREDITS

    Con Nicolò Valandro (https://www.instagram.com/johnnyfaina/)
    Scritto da Nicolò Valandro e Gianluca Dario Rota (https://www.instagram.com/quello_che_resta_/)
    Musiche originali di Leonardo Passanti (https://www.instagram.com/hollyspleef/)
    Artwork di Federica Carioli (https://www.instagram.com/_feduzzi/)
    Master Gipo Gurrado (https://www.instagram.com/gipogurrado/)

    SOCIAL:

    Facebook: https://www.facebook.com/johnnyfaina
    Instagram: https://www.instagram.com/johnnyfaina/
    Canale Telegram: https://t.me/cpjfshow
    Gruppo discussione: https://t.me/grandenullaagricolo
    Shop: https://johnnyfaina.bigcartel.com
    Sito: https://johnnyfaina.com

    Canto di Natale

    Canto di Natale
    Come tutte le grandi storie, Canto di Natale di Charles Dickens ci accompagna da sempre, e sempre sa ritrovare le parole per parlarci: una favola dedicata ai bambini e da riscoprire da grandi. Una storia di paura e di avarizia, ma anche di grande solidarietà umana, di fantasmi grotteschi che sfumano nel sogno, un grande ritratto della solitudine in una città degradata, ma soprattutto un magico regalo di Natale, che trasforma il gelo e il buio dell’egoismo nel calore di un sorriso e di una festa per tutti. Uno spettacolo dedicato a grandi e piccini, per festeggiare insieme il Natale.

    CANTO DI NATALE
    Reading teatrale e musicale dal racconto di Charles Dickens
    con Gustavo D'Aversa, Patrizia Miggiano, Walter Prete, Anna Marra, Luigi Giungato.
    Musiche in scena di Angela Così (Arpa) e voce di Dionisia Cassiano.
    Regia di Gustavo D'Aversa.

    Canto di Natale è un progetto finanziato da Regione Puglia - Avviso Spazi di ProssimitÃ

    Bella ma non troppo

    Bella ma non troppo
    Sei sola con un omaccione ubriaco 4x4 birre motrici all'alba di una domenica mattina nella stazione più desolata che Stephen King avrebbe potuto immaginare. Bene, ora ci si mette anche la nebbia... Ok, che facciamo?

    Testo e Voce: Federica Terribile
    (https://www.instagram.com/federicaterribile/)
    Musica e Sound design: Vito Terribile
    ( https://www.vitoterribile.com/)

    DI NOME E DI FATTO:
    Fb: https://www.facebook.com/terribile.dinomeedifatto/
    IG: https://www.instagram.com/terribile.dinomeedifatto/
    Telegram: t.me/dinomeedifattopodcast

    #dinomeedifatto #commedia #trenitalia #storie #narrativa #donne #incontri

    3' grezzi Ep. 227 Radiodramma giapponese

    3' grezzi Ep. 227 Radiodramma giapponese
    Immaginate di ascoltare un radiodramma in giapponese e di capire tutto quello che succede, anche se non parlate la lingua. È quello che è deve essere successo agli ascoltatori di un'emittente tedesca negli anni '60 quando è stato messo in onda il radiodramma Marathon di Naoya Uchimura preceduto da una breve introduzione in tedesco. Io ho ripetuto l'esperimento e il risultato è stato incredibile, godibilissimo. Sì perché il radiodramma Marathon di Naoya Uchimura è costruito così bene che si capisce anche solo conoscendo l'argomento di cui parla a grandi linee.

    LINK
    Purtroppo non trovo pagine italiane che parlino del radiodramma, ecco la pagina in tedesco con fotografie scattate durante la registrazione
    https://hoerspiele.dra.de/vollinfo.php?dukey=4914110&SID

    TESTO TRASCRITTO (English translation below)
    Nelle mie ricerche e nelle mie letture, nei miei ascolti a proposito dei radiodrammi sono incappata in una perla, ora non so se sono incappata in questa perla perché sono appena finite le Olimpiadi, quindi la parola 'maratona' ha attirato il mio sguardo, perché si sa, la maratona è la regina delle discipline olimpiche, sta di fatto che sono incappata letteralmente in questa in questa perla: un radiodramma giapponese che risale agli anni Cinquanta, mi pare '56 o '57, e racconta il monologo interiore, anzi il dialogo interiore di questo maratoneta che sta completando la gara, è un dialogo tra sé e il suo allenatore. Cos'ha di particolare? È abbastanza lungo dura circa una quarantina di minuti, ma la cosa particolare è che se si ascolta in Giappone c'è ad ascoltarlo una persona che capisce il giapponese si tratta semplicemente di un bel radiodramma fatto bene, molto curato nei suoni e nelle ambientazioni. Però quello che mi ha colpito, e come ho anche trovato questo radiodramma, è che nel 1962 una radio pubblica tedesca, la Bayerischen Rundfunk, lo ha trasmesso in versione integrale in giapponese per il suo pubblico che non parlava il giapponese ma parlava il tedesco. Io ho la fortuna di capire il tedesco quindi sono riuscita a capire i dieci minuti di introduzione dove spiegano in tedesco di cosa si tratta, le varie fasi di questo radiodramma, e poi durante il radiodramma in giapponese ogni cinque dieci minuti lo speaker in tedesco diceva "Ecco adesso c'è la scena coi genitori", "Ecco adesso c'è la scena dove si ricorda il suo fallimento precedente" così. Quindi questi 75 circa minuti di trasmissione con l'introduzione in tedesco e poi tutto il radiodramma in giapponese. Questo radiodramma giapponese si può seguire benissimo se si capiscono le introduzioni in tedesco, è un esempio di un radio dramma che si può seguire con tranquillità e con grande gusto e con grande soddisfazione anche se non si parla la lingua, perché è fatto in un modo pazzesco. Per quasi tutto il radio dramma c'è il ritmo che viene dato mentalmente dall'allenatore 'uno-due uno-due', poi il respiro affannato che se voi avete mai corso sapete il ritmo che si forma nel respiro, le voci e il rumore della gente che fa il tifo, è veramente pazzesco ed è una perla. Purtroppo non posso mettervi il link perché son riuscita a trovarlo con grande difficoltà per poterlo studiare ma non ho l'autorizzazione a diffonderlo. Però se vi capita mai nella vita, non perdetevi Marathon di Naoya Uchimura.

    ENGLISH TRANSLATION
    In my research and in my readings, in my listening about radio plays, I stumbled upon a pearl, now I don't know if I stumbled upon this pearl because the Olympics have just ended and the word 'marathon' caught my eye, because you know, the marathon is the queen of the Olympic disciplines, the fact is that I literally stumbled upon this rare find: a Japanese radio drama that dates back to the fifties, I think '56 or '57, and tells the inner monologue, actually the inner dialogue of this marathon runner who is completing the race, is a dialogue between himself and his coach. What's special about it? It is quite long and lasts about forty minutes, but the particular thing is that if someone listens to it in Japan, and the listener is someone who understands Japanese, it is simply a good radio play done well, with great attention to sounds and settings. But what struck me, and this is also how I found this radio play, is that in 1962 a German public radio, Bayerischen Rundfunk, broadcast it in full version in Japanese for its audience who did not speak Japanese but spoke German. I am lucky to understand German so I managed to understand the ten minutes of introduction where they explain in German what it is about, the various phases of this radio play, and then during the Japanese radio play every five to ten minutes the speaker in German says something like "Here now is the scene with the parents", "Here now is the scene where he remembers his previous failure" and so on. So, 75 minutes ca. of broadcast with the introduction in German and then the whole radio play in Japanese. This Japanese radio play can be followed very well if you understand the introductions in German, it is an example of a radio drama that can be followed with ease and with great enjoyment and satisfaction even if you do not speak the language, because of the incredible way in which it is constructed. For almost all the radio drama there is the mental rhythm given by the coach 'one-two one-two', then the laboured breathing that if you have ever run you know the rhythm that is formed while breathing, the voices and the noise of people cheering, it's really amazing and it's a pearl. Unfortunately, I cannot put the link because I was able to find it with great difficulty in order to study it but I do not have the authorization to disseminate it. But if you ever happen to stumble upon it, don't miss Naoya Uchimura's Marathon.

    3' grezzi Ep. 210 Cos'è il podcast? (2)

    3' grezzi Ep. 210 Cos'è il podcast? (2)
    Riprendo a parlare di podcast [in basso il link a 3' grezzi Ep. 166 Cos'è il podcast? (1)], questo nuovo strumento che ha rivoluzionato il modo in cui... bugia! è vero che ci sono cose che solo il podcast ci permette di fare, ma una di queste non è certamente il racconto immersivo e coinvolgente. Quello lo facevano egregiamente già nel 1924!

    LINK
    Il vecchio radiodramma immersivo e coinvolgente
    https://www.youtube.com/watch?v=rJt1__ZSZ6Y

    3' grezzi Ep. 166 Cos'è il podcast? (1)
    https://www.spreaker.com/episode/45351980

    With English subtitles
    https://youtu.be/G3kYCzmMw1o

    TESTO TRASCRITTO (English translation below)
    Qualche tempo fa, nell'episodio numero 166 dei 3'grezzi, vi avevo cominciato a parlare del podcast, e avevo cominciato a spiegare cosa è il podcast. Oggi voglio continuare analizzando (brevemente perché in tre minuti non è che si possa fare tanto), analizzando brevemente come il podcast sta veramente reinventando il mezzo radiofonico. Perché? Anzitutto perché il podcast non è legato alla geografia del luogo, quindi questo podcast che io faccio giornalmente viene ascoltato da persone in tutto il mondo, soprattutto da quando sono riuscita a superare il limite della lingua italiana che viene parlata da una pochissima percentuale della popolazione mondiale, mentre una grande percentuale della popolazione mondiale capisce la lingua inglese, e quindi sto traducendo i miei podcast con i sottotitoli in inglese. Quindi il podcast mi permette di avere un pubblico che non è legato alla geografia del luogo in cui io mi trovo fisicamente e quindi posso rivolgermi anche a un pubblico internazionale. Il podcast mi permette di parlare in modo asincrono, io registro questa puntata quando voglio, poi, soprattutto, voi ascoltate quando fa più comodo a voi, potete anche ascoltarla più volte. Quindi c'è il trionfo della voce, e a volte anche dei degli effetti sonori, ma nel mio caso, nel caso dei 3'grezzi solo della voce, puoi anche permette di esplorare diversi generi, anche perché a differenza di una produzione video, che per quanto fatta con un budget molto limitato deve comunque avere certe caratteristiche, per fare un podcast veramente non ci vuole niente, basta avere un computer collegato su internet e poi si può fare, chiunque lo può fare. Quindi è vero che il podcast sta reinventando il mezzo radiofonico, adesso però ci metto un punto interrogativo perché non è vero assolutamente niente, perché il podcast non si è inventato niente. Già all'inizio del 1900 ci sono, da quando praticamente è nata la radio, ci sono degli esempi pazzeschi, di bellissimi radiodrammi che sfruttano al massimo le potenzialità di questo mezzo che permette di immaginarsi le cose e non essere invece costretti a vederle con gli occhi del regista video che ci fa vedere i personaggi così come vuole lui o come vuole lei. Cito solo una radiodrama del 1924 che è il primo radio dramma prodotto dalla BBC che racconta la storia di questi minatori intrappolati nelle profondità della terra e le prime parole del radio dramma sono "Che succede? È tutto buio". Vi metto il link nelle note perché è pazzesco vale la pena ascoltarlo.


    ENGLISH TRANSLATION
    Some time ago, in episode 166 of my podcast 3’ Uncut, I started talking about podcast, and I started explaining what do we mean with podcast. Today I want to continue analysing (briefly because in three minutes you can only do so much), analysing briefly how the podcast is really reinventing the medium 'radio'. How so? First of all because the podcast is not linked to the geography of a place, so this podcast that I do daily is listened to by people all over the world, especially since I managed to overcome the limit of the Italian language which is spoken by a very small percentage of the world population, while a large percentage of the world population understands English and therefore I am translating my podcasts with English subtitles. So the podcast allows me to have an audience that is not linked to the geography of the place where I am physically and therefore I can also address an international audience. The podcast allows me to speak asynchronously, I record this episode when I want, then, above all, you listen when it suits you best, you can also listen to it several times. So there is the triumph of the voice, and sometimes even of the sound effects (in my case, with my podcast only of the voice), you can also allow yourself to explore different genres, also because unlike a video production, which even on a very limited budget, it must still have certain characteristics, to make a podcast it really doesn't take much, you just need to have a computer connected to the internet and then you can do it, anyone can do it. So it is true that the podcast is reinventing radio as a medium, but now I put a question mark on it because it is absolutely untrue, because podcast did not invent anything. Already at the beginning of 1900 there are, since radio was just born, there are some crazy examples of beautiful radio plays that exploit the potential of this medium to the maximum, which allows you to imagine things and not be forced to see them with the eyes of the video director who shows us the characters as he wants or as she wants. I mention only a radio drama from 1924 which is the first radio drama produced by the BBC that tells the story of these miners trapped in the depths of the earth and the first words of the radio drama are "What's going on? It's all dark". I'll put the link in the notes because it's crazy it's worth listening to.

    200 Motels

    200 Motels
    “200 Motels” è il primo esperimento di quella che sarebbe diventata la coppia radiofonica Cappa & Drago (qui affiancata dall’attore Massimiliano Speziani). Il numero zero che pubblichiamo oggi è stato presentato a Radio3 nel 2001. Cappa e Speziani arrivavano dal radiofumetto “Sam Torpedo”, Drago dal programma di interviste telefoniche “Candide”. L’idea era quella di fare qualcosa insieme. Qualsiasi cosa. E allora siamo andati di cut-up. I testi presenti in questa puntata pilota sono di Robert Sheckley, Marco Drago, Paolo Nori, Alessandro Gatti, Massimiliano Speziani e Stephen King. Le musiche (qui tagliate per i soliti motivi di diritti) sono di Korla Pandit, Café Tacuba, Kruder & Dorfmeister, William Orbit, Future Sound Of London, Gaetano Cappa, Orb, Talk Talk, Randy Newman, Carl Stalling, Elliott Smith, Brian Eno & David Byrne, Man Or Astroman?, Frank Zappa. La storia è vagamente ispirata al libro di Mark Twain “3000 anni fra i microbi”, che quasi vent’anni dopo avremmo trasformato in un radiodramma in dieci puntate mandato in onda dalla Radio della Svizzera Italiana (cercate su Google e ascoltatelo, ne vale la pena).
    Un uomo (Speziani) viene trasformato in un virus da un mago (sempre Speziani) e finisce nell’organismo di un commesso viaggiatore (Drago). In un alternarsi di scene oniriche seguiamo il commesso viaggiatore nei suoi metafisici viaggi in auto mentre il virus commenta “dall’interno”. Non mancano gli inserti in stile “Sam Torpedo”: l’audioguida di un pianeta alieno, una recensione cinematografica, la traduzione drammatizzata di una canzone di Randy Newman. Ascoltato a vent’anni di distanza dalla sua produzione, “200 Motels” colpisce per la varietà schizofrenica degli ambienti sonori, per la tendenza alla digressione, figlia di un amore per il postmoderno letterario che accomunava i tre autori, e per la pacifica convivenza tra testi fantascientifici e minimalisti.
    “200 Motels” era stato pensato come programma principale di un palinsesto notturno tutto da inventare e sul quale speravamo di mettere le mani. Il suo destino fu quello di essere presentato alla rete poco prima di un cambio di direzione (da Roberta Carlotto a Sergio Valzania) e di venire quindi travolto in pieno dal caos che, in Rai, segue puntualmente questo tipo di fenomeni.
    “200 Motels” è un programma di Cappa-Drago-Speziani, con Marco Drago e Massimiliano Speziani. Regia di Gaetano Cappa. Prodotto dall’Istituto Barlumen.

    El Golpe

    El Golpe
    Con "El Golpe" cercavamo di trovare una via d'uscita da "La fabbrica di polli", la serie che da tre anni allietava su Radio3 la mezzanotte della parte più patafisica della popolazione italiana. Era il 2008, in studio stazionavano regolarmente i Selton, la band brasiliana che avevamo scoperto a Barcellona e che avevamo invitato a registrare da noi e, come noterete, ci stazionava regolarmente pure Frankie Hi-Nrg MC. Anche in questo numero zero, infatti, c'è un suo cameo. E non è mica finita qui: uno dei prossimi numeri zero che pubblicheremo vedrà un'inedita conduzione a 3: Cappa/Drago/Frankie (rigoroso ordine alfabetico).
    L'idea di ambientare la fiction durante un colpo di stato in Uruguay non era affatto malvagia e ci permetteva di creare una storia distopica molto prima che tornassero di moda le storie distopiche.
    Ci eravamo divertiti molto a scriverlo e registrarlo e produrlo, avremmo voluto diventasse il nostro nuovo programma in Rai e invece ci dissero di continuare con "La fabbrica di polli".
    El Golpe è un programma di Cappa & Drago prodotto dall’Istituto Barlumen.
    Tecnico del suono: Guido Bertolotti.
    Con: Gaetano Cappa, Marco Drago, Alberto Caserini, Esther Cuspinera, Giovanni Franzoni, i Selton e la partecipazione straordinaria di Frankie Hi-Nrg MC.

    L'ultimo reality dell'umanitÃ

    L'ultimo reality dell'umanitÃ
    "L'ultimo reality dell'umanità" (detto "URDU" per comodità) fu presentato nel dicembre 2011 all'allora commissario unico di Expo 2015 Giuseppe Sala in circostanze oggi difficili da ricostruire. Il programma era stato proposto a Radio24 come fiction comico-surreale che in qualche modo cominciasse a parlare dell'Expo imminente. Si trattava di un'evoluzione sintetica di "2.12" con attori e attrici, il cameo di Gianluca Nicoletti e il riciclo del cameo di Frankie, il tutto con la consueta babilonia di situazioni sonore e in meno di 9 minuti. L'Expo appariva all'epoca ancora abbastanza lontano da poter scherzare sulle ruspe a Rho e sui disagi alla circolazione suburbana, ma evidentemente nessuno aveva voglia scherzare e il programma non si fece mai. L'annuncio in coda rimandava a "domani per il prossimo, catastrofico allestimento de... L'ultimo reality dell'umanità!", dunque c'era l'idea di produrre un episodio al giorno coinvolgendo anche le voci abituali di Radio24, conduttori, speaker e giornalisti, in modo da creare una specie di mimesi con il sound design del network e, possibilmente, confondere gli ascoltatori mescolando come sempre cronaca e finzione. "URDU" ha anche avuto un'appendice audiofumettistica, soltanto abbozzata, da cui il nostro fotografo ufficiale Aldo Manna (@aldomannart) ha tratto la copertina di questo quarto numero zero dell'istituto Barlumen.

    "L'ultimo reality dell'umanità", un programma di Cappa & Drago.
    Con Massimiliano Speziani e Francesca Perilli. E con Lucia Gadolini e Alberto Onofrietti.
    Cameo di: Fabio Cantadori, Frankie Hi-Nrg MC, Gianluca Nicoletti.
    Regia: Gaetano Cappa