Logo

    Approfondimenti: L'amore al tempo delle app (secondo episodio)

    itMarch 24, 2017
    What was the main topic of the podcast episode?
    Summarise the key points discussed in the episode?
    Were there any notable quotes or insights from the speakers?
    Which popular books were mentioned in this episode?
    Were there any points particularly controversial or thought-provoking discussed in the episode?
    Were any current events or trending topics addressed in the episode?

    About this Episode

    Un bar, un caffè e una persona che ha voglia di raccontarsi. Il tema da affrontare è caldissimo: il sesso ai tempi dei social network. L’Audio Sex Bar di oggi vede protagonista Fabio, il Don Giovanni di Badoo che punta sull’enorme quantità di ragazze che riesce a contattare online, bypassando i meccanismi offline dei tradizionali approcci in discoteca o in palestra. A cura di Jenny Pacini su Radio Bullets

    Recent Episodes from Approfondimenti, storie e ospiti di RB

    Verso Rafah

    Verso Rafah
    Rappresentanti di Ong e associazioni, giornalisti e parlamentari sono giunti al Cairo e sono in arrivo al valico di Rafah per chiedere la tregua subito. È la Carovana per Gaza, per dire ancora una volta che un cessate il fuoco immediato nella Striscia è vitale.

    Su Radio Bullets la testimonianza di Walter Massa, presidente nazionale Arci.

    Ecuador, referendum sul petrolio, parlano gli attivisti

    Ecuador, referendum sul petrolio, parlano gli attivisti
    Don José, al secolo Xavier José Fajardo Mendoza, è il responsabile della Unión de Afectados por Texaco per la campagna per il Si al Referendum sullo sfruttamento del petrolio nel Parco Naturale dello Yasuní. La sua vita è stata interamente dedicata alla promozione della conservazione ambientale, così cruciale per un territorio come la foresta amazzonica, costantemente minacciato per le sue risorse.

    Che questo referendum non riguarda solo l'Ecuador ce lo racconta anche la seconda persona che incontro oggi. Maddalena Maurizi, difensora dei diritti umani e dell'ambiente, collabora nell'area giuridica dell'UDAPT in diversi progetti con le comunità locali. Maddalena, 28 anni di Jesi, vive da oltre due anni qui a Lago Agrio. Ha iniziato a collaborare con la UDAPT nel corso dell'anno di servizio civile che ha realizzato qui, ma poi la rilevanza mondiale della lotta contro gli idrocarburi, combattuta però attraverso forme locali, l'hanno convinta a restare.

    Un podcast di Giunio Santini

    Greenpeace Italia e ReCommon portano Eni in tribunale

    Greenpeace Italia e ReCommon portano Eni in tribunale
    Greenpeace Italia, ReCommon e 12 tra cittadine e cittadini italiani hanno avviato una causa civile contro Eni: si tratta della prima causa civile contro un'azienda privata italiana per la violazione dell'accordo di Parigi sul clima. "Portiamo il colosso italiano del gas e del petrolio in tribunale per fermare i suoi piani di distruzione del clima!", dice Greenpeace Italia. "Con ReCommon portiamo Eni, il ministero dell’Economia e Cassa Depositi e Prestiti davanti al Tribunale di Roma perché vogliamo: che siano riconosciute le sue responsabilità nella crisi climatica e che Eni sia obbligata a modificare i suoi piani di investimento e decarbonizzazione per rispettare gli Accordi di Parigi". I racconti di Simona Abbate di Greenpeace Italia, Antonio Tricarico di ReCommon e di Rebecca, 21 anni, torinese.

    In una nota Eni “prende atto dell’iniziativa annunciata oggi da ReCommon e Greenpeace. Eni dimostrerà in Tribunale l’infondatezza dell’azione messa in campo e, per quanto necessario, la correttezza del proprio operato e della propria strategia di trasformazione e decarbonizzazione, che mette insieme e bilancia gli obiettivi imprescindibili della sostenibilità, della sicurezza energetica e della competitività del Paese. Eni si riserva a sua volta di valutare le opportune azioni legali per tutelare la propria reputazione rispetto alle ripetute azioni diffamatorie messe in campo da ReCommon, a partire dal ruolo che l’associazione ha cercato di ritagliarsi nell’ambito della vicenda giudiziaria Opl245 terminata con la totale insussistenza delle accuse e danni reputazionali alla società e alle sue persone”.

    A cura di Angela Gennaro

    Come tagliare le cipolle senza piangere

    Come tagliare le cipolle senza piangere
    "Otto ragazzine, minorenni. Una scolaresca in un parco giochi. Era straordinario essere lì, attraversare fiere i reparti del supermercato e arrivare in cassa. Dal carrello uscivano fuori dolci, gelati e patatine fritte. E poi il supermercato non bastava, erano loro a guidarci alla ricerca di piccole botteghe con gli ingredienti delle ricette delle loro famiglie di origine". Le racconta così, Lorenzo Leonetti, formatore e chef - se siete a Roma, fate un salto da Grandma, al Quadraro: sono le protagoniste di "Come tagliare le cipolle senza piangere. Un percorso di scoperta e valorizzazione della cucina Rom". Il volume è frutto di un lavoro collettivo dell'equipe del Centro diurno "Gli Scatenati" dell'ARPJTETTO Onlus e dello chef Leonetti. Il libro, da un lato, raccoglie le testimonianze di queste ragazze e, dall'altro, è un vero e proprio ricettario.

    All'interno, infatti, ci sono otto ricette di origine balcanica che, per una serie di motivi raccontati nel libro, sono state scelte dalle ragazze stesse. Ragazze che frequentavano il Centro in pena alternativa alla detenzione, italiane di fatto ma - non sempre - di diritto. Alcune di loro hanno vissuto e vivono all'interno dei campi Rom della capitale e in molti casi ai loro genitori non è stato riconosciuto lo status di apolidia o forme diverse di tutela.Il podcast è realizzato grazie alla registrazione della presentazione del libro alla libreria Tomo di San Lorenzo a Roma.

    A cura di Angela Gennaro

    Disarmo Umanitario

    Disarmo Umanitario
    “Non-Proliferazione, Controllo degli Armamenti e Disarmo Umanitario: una breve Guida Pratica ed Essenziale”, il volume è stato pubblicato dall'Osservatorio sulle vittime civili dei conflitti e presentato oggi alla sede della Stampa Estera a Roma. Il volume è la prima pubblicazione scientifica dell’Osservatorio, ma, cosa più importante, è la prima pubblicazione in lingua italiana che tratta di Disarmo Umanitario. È pensato per essere il primo di una collana di pubblicazioni che, nel corso dei prossimi anni, analizzerà in maniera breve ed esaustiva, con l’aiuto di esperti ed esperte in materia, tutte le questioni derivanti dall’approccio umanitario al Disarmo: impatto ambientale, trattati internazionali, coinvolgimento delle vittime nei processi di disarmo, controllo delle armi e molto altro.

    Di Angela Gennaro con l'autrice, Federica Dall'Arche, Michele Corcio, Vicepresidente del'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra e coordinatore dell’Osservatorio, e l'ambasciatore Carlo Trezza, consigliere scientifico per il disarmo dello IAI, Istituto Affari Internazionali.

    Per sostenere il nostro giornalismo indipendente www.radiobullets.com/sostienici

    Le elezioni in Svezia: intervista ad Andrea Iossa

    Le elezioni in Svezia: intervista ad Andrea Iossa
    Corrispondenza dalla Svezia, con il ricercatore Andrea Iossa, cittadino italiano già naturalizzato svedese, sulla vittoria della destra e la grande crescita nei risultati del Partito Democratico, di estrema destra. Secondo lo studioso, lo spostamento dell'elettorato è dovuto principalmente al peggioramento delle condizioni socioeconomiche nel paese, ma anche alle risposte sempre più centriste e liberiste dei socialdemocratici. Una risposta della società civile tuttavia non si è fatta attendere e a Malmo, dove Andrea vive, sono state organizzate diverse manifestazioni già in questi giorni.

    Per sostenere Radio Bullets www.radiobullets.com/sostienici

    Eutanasia: il vuoto è ancora lì - Festival dei diritti umani

    Eutanasia: il vuoto è ancora lì - Festival dei diritti umani
    "Nel nostro podcast, vogliamo raccontare una breve storia, di un uomo che ha vissuto la maggior parte della sua vita immobilizzato e di cosa ha dovuto affrontare per porre fine alle sue sofferenze, usufruendo dell'eutanasia". Si chiamava Fabiano Antoniani, Dj Fabo. E con la sua morte ha cambiato la storia del nostro paese. Anche se il vuoto - quello della legge, quello delle norme - nonostante tutto è ancora lì.Â