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    Giacomo Marramao, fisolofia e territorio

    itNovember 05, 2022
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    About this Episode

    In questo audio il prezioso incontro con il filosofo Giacomo Marramao. Nell’incontro con Giacomo Marramao parliamo del rapporto tra degrado sociale e degrado ambientale.Con straordinaria profondità il filosofo Marramao narra la sua lettura dello stato attuale: “[…] Un detto del rinascimento fiorentino narra che: “il bello delle colline intorno a Firenze è che anche la natura sembra opera dell’uomo”. Questo circolo virtuoso è venuto meno, il rapporto tra natura e artificio tende a diventare un circolo vizioso, una sorta di spirale di iper-sfruttamento dell’ambiente naturale che diventa unicamente una riserva patrimoniale da investire sul mercato e in qualche modo anche da spendere per ottenere un maggiore consenso da parte di alcune politiche amministrative.[…]” Il dialogo è la prima parte dell'incontro con Oliviero Toscani e Giacomo Marramao sul tema del rapporto tra degrado sociale e degrado ambientale, sviluppato per Parallelo42 07 collection.
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    BREVE NOTA BIOGRAFICA
    Giacomo Marramao, filosofo, accademico, Professore di Filosofia teoretica all’Università di Roma Tre, membro del Collège International de Philosophie di Parigi e Direttore scientifico della Fondazione Basso, Visiting professor in prestigiose università europee, americane e asiatiche. Autore di saggi tradotti in diverse lingue ha ricevuto molti prestigiosi premi e lauree ad honorem internazionali.

    Recent Episodes from Contemporaneamente podcast di Mariantonietta Firmani

    Mariantonietta-Firmani, Mario Airò e Guendalina Salimei, arte e architettura

    Mariantonietta-Firmani, Mario Airò e Guendalina Salimei, arte e architettura
    In questo audio il prezioso incontro con Mario Airò Artista e Guendalina Salimei Architetto. L’intervista è in Contemporaneamente di Mariantonietta Firmani, il podcast divulgato da Artribune.com e Parallelo42.it

    Mario Airò e Guendalina Salimei ci raccontano di arte e architettura, luci e società, introspezione e acqua, e del sacro che è altro dalle religioni. Ci raccontano di energie di cittadini la dove il pubblico è assente. Di artisti engagé per caso e di città come habitus emblemi di epoche diverse. Nella cultura contemporanea valenze simboliche azzerate dall’ossessione dell’economia unico metro di misura di situazioni e relazioni. Le stratificazioni storiche delle città italiane non sono valorizzate; la luce è materia da scolpire capace di una trasformazione emozionale dello spazio, e molto altro.
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    BREVI NOTE BIOGRAFCHE DEGLI AUTORI Mario Airò, artista vive e lavora a Milano e insegna Scultura all’Accademia di Belle Arti di Venezia. All’Accademia di Brera frequenta corsi di Luciano Fabro e partecipa allo spazio autogestito di via Lazzaro Palazzi. Nel 1989 fonda la rivista Tiracorrendo e realizza la prima personale, nel 1990 partecipa alla mostra Avanblob, la galleria Massimo De Carlo. In “Tristi Tropici” emergono alcune delle linee della sua poetica, autodefinite «vagabondare» tra gli incontri, evitando ogni chiusura intellettuale e formale. Tra le sue ricerche, anche l’interesse per contesti di autoclausura, interpretando l’isolamento come condizione creativa Partecipa a rassegne internazionali come: Biennali d’arte di Venezia e Valencia, Biennale di Kwangju in Corea del Sud, Moscow Biennale of contemporary art. Le sue opere includono un’ampia gamma di riferimenti culturali: letteratura, cinema, storia dell’arte, elementi naturali e oggetti di uso quotidiano che compone in relazioni inedite. Inoltre, ha realizzato numerosi progetti pubblici e interdisciplinari presso: The ever-blossoming garden, Diest; Re-Place, L’Aquila; Parco tematico, Canistro, Fondazione Olivetti; PAC, Milano; Luci d’artista a Torino. Espone in mostre personali e collettive in Italia e all’estero presso: GAM, Torino; Kunsthalle, Lophem; Castello, Rivoli; Museum of Contemporary Art, Tokyo; S.M.A.K., Ghent. I suoi lavori sono presenti in prestigiose collezioni come: MAXXI, Castello di Rivoli, GNAM di Roma, MaMbo, Museion di Bolzano e altri.

    Guendalina Salimei architetto, Professore di progettazione architettonica e urbana alla “Sapienza” Università di Roma dove dirige il Master in Progettazione degli Edifici per il Culto. Conduce ricerche con università estere, come: TUD, Darmstadt Germania; National University of Civil Engineering of Hanoi, Vietnam; KSUAE di Kazan, Russia. Dal 1992 fonda e dirige T-Studio, con amici e colleghi, specializzati in vari campi dell’architettura: research planning, progettazione paesaggistica, restauro, interior design, grafica multimediale. Tra i progetti di riqualificazione urbana: Corviale e Primavalle, Roma; Barra e Pianura, Napoli; progetti sul patrimonio storico a: Foligno, Ferrara, Bologna; Stupinigi a Torino. Diversi progetti di riqualificazione delle aree portuali per: Napoli, Taranto, Porto Torres, Mola di Bari, Bari, Palmanova, e un sistema portuale al lago di Garda. Nel Consiglio Direttivo IN/ARCH Nazionale, e UIA work Program for a Sustainable Design, membro di associazioni e fondazioni come: Villa Vigoni, Fondazione Michelucci. Nel 2008 lo studio in Hanoi, Vietnam, realizza progetti nella città di Hanoi, nella Baia di Halong, nel centro storico di Bratislava, a Jeddah. Molti riconoscimenti internazionali, è socio e coordinatore di simposi bilaterali internazionali, autrice di monografie, saggi e articoli, pubblicati su volumi e riviste scientifiche. Partecipa a esposizioni internazionali come: Biennale di Architettura di Venezia e Pechino, Triennale di Sofia, Astana, Singapore, Mosca, l’UIA di Tokio, e molto altro.

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    Mariantonietta Firmani, Ugo La Pietra e Laura Sanò, arte e filosofia

    Mariantonietta Firmani, Ugo La Pietra e Laura Sanò, arte e filosofia
    In questo audio il prezioso incontro con Ugo La Pietra artista e Laura Sanò filosofa. L’intervista è in Contemporaneamente di Mariantonietta Firmani, il podcast divulgato da Artribune.com e Parallelo42.it

    Ugo La Pietra e Laura Sanò ci raccontano di spazio fisico dell’architettura e luogo ideale della filosofia, entrambi fortemente contro la guerra. Ci raccontano di mutazioni sociali tra abitare la città e plasmare il proprio tempo. Negli anni sessanta gli artisti volevano incidere nel processo evolutivo collettivo, mentre oggi perseguono l’obiettivo più prosaico e individuale di accedere al mercato dell’arte. Se l’arte è la capacità di affrontare con disincanto la realtà, gli intellettuali liberi producono rivoluzione durante tutto l’arco della vita. La contemporaneità tende ad appiattire le capacità di autodeterminazione. Dal lassismo politico degli anni ottanta si è perso il senso del rispetto, dell’onore e della vergogna, e molto altro.
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    BREVI NOTE BIOGRAFCHE DEGLI AUTORI

    Ugo La Pietra artista vive e lavora a Milano, dove nel 1964 si laurea in Architettura al Politecnico. Architetto di formazione, artista, editor, docente, ricercatore nel sistema della comunicazione e delle arti visive, indaga contemporaneamente territori dell’arte e del progetto. Con le sue opere e molteplici attività è imperturbabile sostenitore critico della componente umanistica, significante e territoriale dell’arte e del progetto. Instancabile sperimentatore ha attraversato diverse correnti: dalla “Pittura segnica”, all’arte concettuale, dalla “Narrative Art” al cinema d’artista. Ha utilizzato molteplici medium conducendo ricerche infine concretizzate nella teoria del “Sistema disequilibrante”, espressione autonoma all’interno del “Radical Design”, e in importanti tematiche sociologiche. Tra le sue produzioni: “La casa telematica” esposta al MoMA di New York 1972, e Fiera di Milano 1983. “Rapporto tra Spazio reale e Spazio virtuale”, Triennale di Milano 1979, 1992; “La casa neoeclettica”, Abitare il Tempo 1990; “Cultura Balneare”, Centro Culturale Cattolica 1985/95. Ha comunicato il suo lavoro attraverso molte mostre in Italia e all’estero, e ha curato diverse esposizioni alla Triennale di Milano, Biennale di Venezia. Curatore anche presso: Museo d’Arte Contemporanea di Lione, Museo FRAC di Orléans, Museo delle Ceramiche di Faenza, Fondazione Ragghianti di Lucca.

    Laura Sanò filosofa, professore associato di Storia della filosofia contemporanea all’Università di Padova. Autrice di numerosi articoli e monografie sul pensiero filosofico contemporaneo, la sua ricerca indaga pensiero negativo e violenza, anche attraverso l’opera di eccellenti autori. Tra i volumi dedicati alla tradizione del “pensiero negativo”: “Un daimon solitario. Il pensiero di Andrea Emo” 2001. Ed anche “Il monoteismo democratico. Religione, politica e filosofia nei Quaderni del 1953 di Andrea Emo”, 2003. Sul pensiero di Bespaloff scrive: “Un pensiero in esilio. La filosofia di Rachel Bespaloff”, Istituto Italiano Studi Filosofici, 2007; “Su Heidegger” 2010; “L’istante e la libertà” 2021. Ed anche “Une pensée en exil. La philosophie de Rachel Bespaloff” 2023, finanziato dal Segretariato Europeo per le Pubblicazioni Scientifiche. Riconosciuto tra i testi filosofici più significativi del Festival della cultura di Strasburgo 2023. Inoltre, al problema della violenza dedica il volume: “Leggere la Persuasione e la retorica di Carlo Michelstaedter” 2011. Ed anche: “Donne e Violenza. Filosofia e guerra nel pensiero del ‘900” 2012; “Metamorfosi del potere. Percorsi e incroci tra Arendt e Kafka” 2017.

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    Mariantonietta Firmani, Filippo Giorgi e Roberta De Monticelli, fisica e filosofia

    Mariantonietta Firmani, Filippo Giorgi e Roberta De Monticelli, fisica e filosofia
    I questo audio il prezioso incontro con Filippo Giorgi fisico del clima Nobel 2007, e Roberta De Monticelli filosofa. L’intervista è in Contemporaneamente di Mariantonietta Firmani, il podcast divulgato da Artribune.com e Parallelo42.it

    Filippo Giorgi e Roberta De Monticelli ci raccontano di fisica e filosofia, clima e pensiero storico tra racconti personali, incontri internazionali, narrazioni tecniche, fascinazioni e maestri. Un lungo intenso straordinario incontro, senza parsimonia di parole. Ci raccontano di filosofia come ricerca del vero, tra teoria dell’inverno nucleare, e ultima era glaciale avvenuta ventimila anni dovuta a piccole variazioni dell’orbita terrestre. Ed anche che la carta costitutiva dell’ONU nell’articolo 1 vieta di risolvere i conflitti internazionali con le guerre. E poi ci parlano di terre rare: tra estrazione e processamento l’Europa ha perso la possibilità di organizzarsi in tal senso. Un vincolo è un Legame di co-variazione possibile, degli elementi che costituiscono una cosa, oltre il quale la cosa cessa di essere ciò che è, e molto altro.

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    BREVI NOTE BIOGRAFCHE DEGLI AUTORI

    Filippo Giorgi fisico del clima, Nobel per la pace 2007. Laurea in Fisica all’Università dell’Aquila, Ph.D. in Scienze dell’ Atmosfera alla School of Geophysical Sciences del Georgia Institute of Technology, di Atlanta, Georgia. Ricercatore, dal 1986 al 1998 nel National Center for Atmosferic Research (NCAR) in Boulder, Colorado, uno dei principali centri di ricerca sul clima. Dal 1998 è responsabile della Sezione di Fisica della Terra, del Centro Internazionale di Fisica Teorica (ICTP) di Trieste. Inoltre, dagli anni novanta contribuisce alla stesura dei rapporti sui cambiamenti climatici in Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC). Il gruppo (IPCC) di cui è stato vicedirettore nel periodo 2002-2008, riceve il Nobel per la pace 2007, ex-equo con Al Gore. Membro di molti comitati scientifici internazionali, fra i numerosi riconoscimenti Nel 2018 la medaglia Alexander von Humboldt della European Geosciences Union (EGU), anche per il contributo al progresso scientifico nei paesi in via di sviluppo. Autore di oltre 380 articoli in riviste internazionali, nel 2020 per Stanford University è all’undicesimo posto, sui 54.940 scienziati più influenti in meteorologia e fisica dell’atmosfera. Nel 2018 il suo libro divulgativo: “L’uomo e la Farfalla. Sei Domande su cui Riflettere per Comprendere i Cambiamenti Climatici”.

    Roberta De Monticelli. Già ordinario di filosofia della persona all’Università di Ginevra e all’Università San Raffaele di Milano. Dirige la rivista internazionale Phenomenology and Mind e il Centro di ricerca PERSONA presso l’Università San Raffaele. Autrice prolifica, tra le sue pubblicazioni: “L'ascesi filosofica”; “Le preghiere di Ariele”; “L’ordine del cuore”; “La novità di ognuno; Il dono dei vincoli”. Ed anche: “Dal Vivo. Lettere a mio figlio sulla vita e la felicità”; “La questione morale”; “La questione civile”; “Al di qua del bene e del male”. Fra i suoi testi tradotti in altre lingue: “L'ascèse philosophique - Phénoménologie et Platonisme”, Paris 1997; “L’avenir de la phénoménologie – Méditations sur la connaissance personnelle Aubier-Flammarion”, Paris, 2000. Inoltre: “El conoscimiento personal”, Madrid; “Towards a Phenomenological Axiology – Discovering What Matters”, Palgrave 2021; “The Gift of Bonds – Husserls Phenomenology Revisited”, Springer Phaenomenologica 2023. In produzione “La felicità dello spettatore – Lezioni di Estetica fenomenologica” (in collaborazione con Francesca Forlè).

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    Mariantonietta Firmani, Ugo Morelli e Claudia-Losi, arte, lavoro e psicologia

    Mariantonietta Firmani, Ugo Morelli e Claudia-Losi, arte, lavoro e psicologia
    In questo audio il prezioso incontro con Ugo Morelli psicologo e Claudia Losi artista. L’intervista è in Contemporaneamente di Mariantonietta Firmani, il podcast divulgato da Artribune.com e Parallelo42.it

    Ugo Morelli e Claudia Losi, ci parlano di lavoro come dato originario interno e arte come ricerca su se stessi che attiva relazioni e condivisioni. L’umano è un animale simbolico, quindi lavoro è ricerca di senso, significato e riconoscimento, connessione tra mondo interno ed esterno, mediata dal principio di realtà. Un’opera d’arte relazionale è meccanismo di ascolto che diventa luogo di memoria collettiva, purché abbia tempo di sedimentazione. Mentre il sistema economico incoraggia a diventare consumatori, gli umani sono esseri intersoggettivi di istanza eminentemente relazionale, co-individui. Preziosi sono i precipitati di luce, che ogni artista intercetta muovendo prima di tutto se stesso. Siamo quelli che diventano, siamo tutto ciò che ci manca, senza incertezza la vita non avrebbe senso. “Siate realisti, chiedete l’impossibile”, e molto altro.

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    BREVI NOTE BIOGRAFCHE DEGLI AUTORI

    Ugo Morelli, Professore di Scienze cognitive applicate alla vivibilità, al paesaggio e all’ambiente, di Psicologia del lavoro e dell’organizzazione e di Psicologia della creatività e dell’innovazione. Ha insegnato in diverse Università tra cui: Bologna, Trieste, Trento, Venezia, Perugia, Bergamo, Napoli. Svolge Action Research, sviluppo organizzativo e formazione presso industrie eccellenti tra cui: Barilla S.p.A., Unilever Italia S.p. A., Rotterdam. Ed anche: Banca della Svizzera Italiana, Lugano, Milano; Credem, Reggio Emilia; Fondazione Teatro Massimo, Palermo; Unione Camere di Commercio Italiane, Roma. Fondatore di diverse associazioni per ricerca su conoscenza e apprendimento come: Pluriversitas, Polemos, dove è anche presidente, Fondazione Luigi Pagliarani, Canton Ticino, Svizzera. Autore di saggi e scrittore, collabora con diverse testate tra cui Il Corriere della Sera, Membro del Comitato scientifico della rivista Sviluppo & Organizzazione, Fondatore e membro di redazione della rivista Pluriverso. Autore di testi per due film di ricerca sulla vita di Luigi M. Pagliarani, e di Francesco Novara. Relatore in seminari e conferenze presso: Scuola Holden Torino; le Università di Salerno, Palermo e Luiss “Guido Carli”, Roma; Artelibro, Bologna; Fondazione Fitzcarraldo, Torino; Biennale d’arte, Venezia; e altre.

    Claudia Losi, artista visiva, diploma all’Accademia di Belle Arti di Bologna e la laurea in Letteratura e Lingue straniere all’Università di Bologna. La sua ricerca parte dall'osservazione delle relazioni tra l'individuo e la comunità a cui appartiene, l’ecosistema che condivide, l’immaginario collettivo in cui si identifica. Ha esposto in Italia e all’estero, in personali e collettive. Vive alcuni anni tra Francia e Scozia; invitata in diverse residenze come: Studio Orta Les Moulins, Boissy-le-Châtel; al JCVA Israele; Art Omi International di Ghent, New York. Realizza progetti pluridisciplinari attraverso il cammino, il fare manuale e il canto corale; opera con diversi media: installazioni site-specific e performance, scultura, fotografia e disegno. Natura e scienza sono le sue fonti di ispirazione, così come gli aspetti storici e antropologici dell’ambiente. Nel 2021 pubblica The Whale Theory. Un immaginario animale, Johan & Levi, e Voce a vento, con Kunstverein Milano; nel 2022 Being There. Oltre il giardino, Viaindustriae, Foligno (libro legato all'omonimo progetto vincitore della IX edizione dell’Italian Council).

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    Mariantonietta Firmani, Giuseppe Costa e Gabi Scardi, arte e salute

    Mariantonietta Firmani, Giuseppe Costa e Gabi Scardi, arte e salute
    In questo audio il prezioso incontro con Giuseppe Costa epidemiologo e Gabi Scardi curatrice. L’intervista è in Contemporaneamente di Mariantonietta Firmani, il podcast divulgato da Artribune.com e Parallelo42.it

    Giuseppe Costa e Gabi Scardi ci raccontano di arte e cura, letture numeriche e trasversali di territori e società. Da un lato l’epidemiologi è attenta alle differenze per scoprire che una soluzione migliore è realizzabile. Dall’altro l’opera d’arte, immagine complessa della realtà, trasmette al pubblico, anche a prescindere dall’autore, un senso di rivelazione sul mondo e su se stessi. E poi la sindrome da stress cronico è il principale fattore di rischio per la salute e molto altro.
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    BREVI NOTE BIOGRAFCHE DEGLI AUTORI

    Giuseppe Costa, Professore emerito d’igiene epidemiologia e sanità pubblica dell'Università di Torino, dove ha insegnato alla Scuola di Medicina. Ha anche diretto l'osservatorio epidemiologico piemontese, dove continua la ricerca sulle disuguaglianze di salute, per far conoscere a pubblico e decisori come si possono ridurre. Membro di Istituzioni come: Gruppo Esperti, Commissione Europea, Direzione Generale Salute e Sicurezza Alimentare; Comitato Scientifico Misure di Benessere, Equità e Sostenibilità dell'Istituto Nazionale di Statistica. Coordinatore del Comitato per l'Equità in Sanità e l'Assistenza Sanitaria Italiana Conferenza delle Regioni. Ricercatore prolifico, autore di: 111 articoli in riviste internazionali peer-reviewed, 119 articoli su riviste italiane, 9 capitoli in libri internazionali, 101 capitoli di libri italiani. Inoltre scrive sei monografie inerenti: mestieri da indossare; 150 anni di sanità in Italia; sistemi di sorveglianza sanitaria in Italia; 3 sull'equità nella salute e sanità in Italia. Membro di redazione della Rivista Epidemiologia, Biostatistica e Sanità Pubblica; Relatore, presidente e organizzatore in molti convegni nazionali (es. AIE, SITI, SIMLII, SIS, SISMEC, CARD); e internazionali (es. IEA, SSMM, ICOH)dove presenta risultati di ricerche .

    Gabi Scardi critica e curatrice, insegna arte contemporanea all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, IED - Istituto Europeo di Design, Milano, Accademia UNIDEE, Biella. La sua ricerca è centrata sulle tendenze artistiche emergenti, pratiche multidisciplinari, tra arte, architettura, design, cultura urbana; collabora con istituzioni internazionali, curando collettive e personali. Ha anche curato diversi progetti pubblici interculturali come: CECAC (European Course for Contemporary Art Curators); consulente della Provincia di Milano, curatrice del programma pluriennale inContemporanea. Curatrice di numerose mostre in autorevoli luoghi dell’arte internazionali come: Pitzer Art Galleries, Los Angeles; Louisiana Museum, Copenhage; Lyon Biennale; Royal Academy, London; MAXXI Roma. Dal 2011 direttrice artistica di “Nctm e l'arte”, dove ha anche curato il restauro del “Teatro Continuo” di Alberto Burri, Parco Sempione, Milano, 2015. Inoltre, scrive per cataloghi, riviste, giornali come Il Sole24Ore, co-direttrice della rivista di studi critici sull’animalità Animot. Tra le sue pubblicazioni: “Paesaggio con figura: Arte, sfera pubblica, trasformazione sociale” 2011; “Teatro Continuo di Alberto Burri”, 2015.Tra i contributi più recenti: “Permeabile e performativa: l’opera pubblica come potenziale elemento cardine tra luogo, tempo, soggetto, istituzione”, in: Arte e Spazio Pubblico, 2023.

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    Mariantonietta Firmani, Stefano Arienti, Alice Mado Proverbio, arte e neuroscienze

    Mariantonietta Firmani, Stefano Arienti, Alice Mado Proverbio, arte e neuroscienze
    In questo audio il prezioso incontro con Stefano Arienti artista e Alice Mado Proverbio psicobiologa. L’intervista è in Contemporaneamente di Mariantonietta Firmani, il podcast divulgato da Artribune.com e Parallelo42.it

    Stefano Arienti e Alice Mado Proverbio ci raccontano del mondo dell’arte, dei potenziali elettrici e processi computazionali del cervello, in un incontro straordinariamente denso. Tra neuroni a specchio ed empatia con la mediazione dello schermo le relazioni sociali non si arricchiscono di fiducia e attaccamento. Anche nel contatto diretto con l’opera d’arte, che sia visiva o musicale, la profondità della percezione è maggiore. Le donne hanno una doppia ragione per le facce e più empatia, ma non c’è nessuna differenza di sesso per le capacità intellettive, calcolo, percezione, controllo del movimento. La musica, primo oggetto digitale di massa, smaterializzata e ri-materializzata nel web, è universale, per esempio l’elettroencefalogramma si sintonizza sulla frequenza sonora, e molto altro.

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    BREVI NOTE BIOGRAFCHE DEGLI AUTORI

    Stefano Arienti artista vive e lavora a Milano, nel 1986 si laurea in Scienze Agrarie con tesi di virologia. Nel 1985 prima collettiva, dove incontra Corrado Levi, suo primo maestro; frequenta l'ambiente artistico italiano, durante il rinnovamento successivo alle stagioni dell'Arte Povera e Transavanguardia. Viaggia in Europa, Nord America e Asia, partecipando diverse residenze artistiche tra cui in: San Francisco, Boston e San Antonio, Nuova Dehli India e Clisson Francia. Ha insegnato all'Accademia di Belle Arti Giacomo Carrara di Bergamo e all’Università IUAV di Venezia. Inoltre espone in diverse mostre personali in musei e istituzioni d'arte internazionali come: Museo MAXXI, Roma; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Palazzo Ducale, Mantova. Anche presso le Fondazioni Querini Stampalia e Bevilacqua la Masa, Venezia; Galleria Civica, Modena; ArtPace San Antonio, Texas; Isabella Stewart Gardner Museum, Boston, e altri. Ha partecipato a numerose mostre collettive in Italia ed all'estero, come le Biennali di Venezia, Istanbul e Gwanjiu.

    Alice Mado Proverbio docente di Psicobiologia e Psicologia fisiologica presso l’Università Milano-Bicocca; Laurea in Psicologia sperimentale a Roma, Dottorato e post-dottorato all’Università di Padova. Due anni di specializzazione in USA presso il Center for Neuroscience dell’Università della California, borsista presso la Darmouth Medical School. Al ritorno dagli USA diviene ricercatrice presso l’Università di Trieste, e successivamente professore all’Università Milano-Bicocca, dove dirige il “Laboratorio di Elettrofisiologia Cognitiva”. I suoi studi neuroscientifici registrano i potenziali elettrici cerebrali; i più rilevanti riguardano i meccanismi: dell’attenzione, della percezione dei volti, della lettura delle note, dell’empatia. Ed anche il ruolo dei neuroni specchio nell’apprendimento ed esecuzione della musica, la Brain-Computer Interface. Inoltre è Specialty Chief Editor della rivista Frontiers in Cognition: Perception. È autrice di 500 pubblicazioni di cui c.ca 200 biomediche, e di numerosi saggi tra cui “The cognitive Electrophysiology of Mind and Brain”. Autrice anche di “Neuroscienze Cognitive della Musica”, 2019; “Percezione e Creazione Musicale”, 2022; “Neuroscienze e Differenze Sessuali”, in uscita.

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    Mariantonietta Firmani, Luca Trevisani e Stefania Ruggeri, arte e cibo

    Mariantonietta Firmani, Luca Trevisani e Stefania Ruggeri, arte e cibo
    In questo audio il prezioso incontro con Luca Trevisani artista e Stefania Ruggeri nutrizionista. L’intervista è in Contemporaneamente di Mariantonietta Firmani, il podcast divulgato da Artribune.com e Parallelo42.it
    Luca Trevisani e Stefania Ruggeri ci parlano di creatività e coraggio della ricerca tra arte e cibo. Da un’immagine nasce il desiderio di conoscenza che poi produce una visione nuova e poetica del mondo. Il corno di rinoceronte è tra i materiali più preziosi al mondo. Tra codifica e comunicazione, è necessario innovare profondamente il rapporto tra umani, cibo e natura, oltre tecnicismi alimentari. Libri come materiali instabili che inducono non a replicare ma a rivivere, attraverso una dorata solitudine. Ed anche la dieta mediterranea è la più efficiente per prevenire di tutte le gravi patologie degenerative. Seppur drogati del presente e è necessario esercitare l’ottimismo della conoscenza. Anche se le istituzioni uccidono coraggio e creatività, e sono marginalizzati gli adolescenti inibendo la loro grande energia, e molto altro.
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    BREVI NOTE BIOGRAFCHE DEGLI AUTORI

    Luca Trevisani è nato a Verona, Italia, nel 1979, è un artista visivo e educatore. Autore di diversi libri tra cui: The effort takes ist tools 2008; Luca Trevisani 2009; The art of Folding for young and old 2012. Ed anche: Water Ikebana 2014; Grand Hotel et des Palmes 2015; Via Roma 398. Palermo 2018; Walking Loaves 2023. La sua ricerca artistica spazia tra scultura e video, e attraversa discipline di confine come le arti dello spettacolo, il design, il cinema sperimentale e l'architettura, in una perenne condizione magnetica e mutante. Invitato nelle più prestigiose rassegne d’arte su scala internazionale, come: Biennale di Sydney, Manifesta 7, Biennale di Architettura di Venezia. Infine, ha esposto in musei e istituzioni come: Museum of Contemporary Art Tokyo, Kunsthalle Wien, Kunstverein Braunschweig, ZKM Karlsruhe, Magasin, Grenoble, MAXXI Rome, e molti altri. Nell sua pratica multidisciplinare i caratteri storici della scultura vengono messe in discussione o addirittura sovvertite, in un'incessante indagine sulla materia e le sue narrazioni.

    Stefania Ruggeri nutrizionista, prima ricercatrice del CREA-AN (Consiglio Nazionale Ricerca Agricoltura e Analisi dell'Economia Agraria - Alimenti e Nutrizione) di Roma. È anche professore incaricato di Tecnologie Alimentari e Healthy Food Design alla Facoltà di Medicina Università di Roma Tor Vergata. È ideatrice e fondatrice dell’hub “Sustainable Food Design”, che ha l’obiettivo principale di migliorare le produzioni del nostro sistema agroalimentare diffondendo la cultura della sostenibilità. Esperta di alimentazione e salute promuove: rispetto del cibo, della Natura, delle risorse del Pianeta, Dieta Mediterranea e corretti stili di vita nelle giovani generazioni. All’interno del CREA fonda l’Italian Food Design. È membro di comitati scientifici internazionali per la prevenzione dei difetti congeniti e della prematurità. Apprezzata divulgatrice scientifica, lavora come contributor per diversi periodici nazionali e stranieri; invitata come esperta di alimentazione e nutrizione a inerenti trasmissioni televisive e radiofoniche. Autrice di oltre 100 ricerche scientifiche e relatrice in oltre 200 congressi nazionali ed internazionali. Il suo ultimo libro è: “Mamma che fame. Adolescenti e Cibo: i consigli e le ricette della nutrizionista”. È anche Co-autrice di documenti rilevanti come i LARN - le raccomandazioni nutrizionali per la popolazione italiana. Coordinatrice di un team di più di trenta esperti nazionali per l'aggiornamento delle Linee Guida per una Sana Alimentazione Italiana

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    Mariantonietta Firmani, Carlo Doglioni, Marica Di Pierri, geologia e attivismo

    Mariantonietta Firmani, Carlo Doglioni, Marica Di Pierri, geologia e attivismo
    In questo audio il prezioso incontro con Carlo Doglioni geologo e Marica Di Pierri attivista. L’intervista è in Contemporaneamente di Mariantonietta Firmani, il podcast divulgato da Artribune.com e Parallelo42.it

    Carlo Doglioni e Marica Di Pierri ci raccontano di terra e territori, terremoti e povertà. Il nostro corpo è fatto di atomi di mantello terrestre e i vulcani continuano a produrre l’atmosfera terrestre. La terra si raffredda di circa 100 gradi ogni miliardo di anni. Tra i più potenti fattori di minaccia per i diritti umani, ci sono i cambiamenti climatici. Se fino a 20 anni fa un geologo che trovava un giacimento petrolifero era considerato un eroe, adesso è quasi additato come un criminale. Del resto senza energia non possiamo pensare di avere la qualità della vita che conosciamo. Poi, l’asimmetria geologica della terra sembra esser legata a fenomeni astronomici. Ed ancora, aumenta smisuratamente la disuguaglianza tra ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri, e molto altro.
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    BREVI NOTE BIOGRAFCHE DEGLI AUTORI

    Carlo Doglioni dottorato in Scienze Geologiche all’Università di Ferrara, dove ha iniziato la carriera nel 1983 come ricercatore, associato all’Università di Bari (1992). Ordinario all’Università della Basilicata nel 1994, all’Università Sapienza di Roma dal 1997; ha trascorso periodi di studio a Basilea, Oxford, Houston e New York. Svolge ricerche geologiche in varie parti del mondo, occupandosi di: meccanismi della tettonica delle placche, origine della sismicità, struttura di Alpi e Appennini, evoluzione del Mediterraneo. Già Presidente della Società Geologica Italiana 2009-2014, dal 2016 è Presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Inoltre è socio di diverse accademie tra cui: Accademia Nazionale dei Lincei, Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL, Academy of Europe. Infine, tra i diversi premi ricevuti: 1986 Premio Dal Piaz della Società Geologica Italiana; 2004 Spendiarov Award of the Russian Academy of Sciences, 32° IGC. Ed anche riceve: 2009 Alfred Wegener Award, European Association of Geoscientists and Engineers; 2009 Robert R. Berg AAPG Award for Outstanding Research.

    Marica Di Pierri è giornalista pubblicista, dal 2020 Direttrice Responsabile della testata giornalistica EconomiaCircolare.com. Co-fondatrice e direttrice del (CDCA) Centro Documentazione sui Conflitti Ambientali, dove coordina l'equipe di ricerca e l‘attività di reporting su ambiente, energia, rifiuti, cambiamenti climatici, conflitti ecologici. Dal 2007 nel direttivo dell'Associazione A Sud, a capo dell'area comunicazione e pubbliche relazioni. È anche autrice di articoli e saggi e co-autrice di diverse pubblicazioni, collabora con quotidiani, riviste, portali di informazione e testate radiofoniche e televisive. Poi, laureata in giurisprudenza e dottoressa di ricerca in Human Rights all’università di Palermo. Infine, PHD internazionale con focus di ricerca su cambiamenti climatici e climate litigations), da quindici anni nel campo della giustizia ambientale e dell'ecologismo.

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    Mariantonietta Firmani, Giovanni Bonotto, Chiara Casarin, moda e musei

    Mariantonietta Firmani, Giovanni Bonotto, Chiara Casarin, moda e musei
    In questo audio la preziosa intervista con Giovanni Bonotto imprenditore e Chiara Casarin curatrice, per parlare di arte e industria tra ricerca e autenticità. L’intervista è in Contemporaneamente di Mariantonietta Firmani, il podcast divulgato da Artribune.com e Parallelo42.it
    Giovanni Bonotto ci racconta come, attraverso gli occhiali della fantasia, la fabbrica diventa una sorgente creativa che produce pensiero. La creatività diventa matrice di piccola comunità produttiva, dove l’essere umano è al centro della realizzazione di prodotti maieutici, transculturali e transgenerazionali. Chiara Casarin parla del lavoro nei musei, fabbriche di immaginazione, di ricerca e restauro, conservazione e curatela. E ancora, l’autenticità è una teoria che deve essere valida in tutti i tempi. Il lusso lascia una traccia molto lieve, mentre l’ ipercomunicazione genera assuefazione e omologazione, e molto altro
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    BREVI NOTE BIOGRAFICHE DEGLI AUTORI

    Chiara Casarin è curatore d’arte contemporanea, siede in diverse Commissioni di autorevoli istituzioni museali e fondazioni private per l’arte. Laureata in Storia dell’Arte all’Università degli Studi di Bologna e Dottore di Ricerca in storia dell’arte contemporanea (Scuola Studi Avanzati, Venezia – École des Hautes Études en Sciences Sociales, Parigi). Nel 2015 pubblica il saggio “L’autenticità nell’Arte Contemporanea”. Il suo percorso professionale coniuga la valorizzazione delle collezioni storiche con la ricerca sull’arte contemporanea e l’applicazione delle tecnologie digitali per la conservazione e la divulgazione del patrimonio storico artistico. Riveste ruoli di rilievo all’interno di prestigiose istituzioni museali. Infatti è Componente del Comitato Scientifico delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, membro del Comitato di studio della Fondazione Canova Onlus di Possagno e della Commissione per il nuovo Bailo dei Musei Civici di Treviso. È membro del Comitato scientifico della Biblioteca Internazionale La Vigna di Vicenza. Inoltre riveste ruoli di rilievo all’interno di prestigiose fondazioni private. Dal 2016 al 2020 Direttore dei Musei Civici di Bassano del Grappa. Ha condotto ricerche presso la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico di Roma, ha lavorato presso la Fondazione Benetton Iniziative Culturali di Treviso, la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia e la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna. Attualmente collabora con la Fondazione Giorgio Cini di Venezia. Casarin è vice presidente di "A Collection", programma di residenze per artisti volto alla produzione di opere d’arte contemporanea, arazzi, insieme a Giovanni Bonotto presidente.

    Giovanni Bonotto imprenditore, titolare e direttore artistico di Bnotto SpA, manifattura tessile alla quarta generazione, fondata da Luigi Bonotto nel 1912. Cinquant’anni più tardi, la competenza creativa e manifatturiera è stata trasformata in un piccolo gioiello di produttività tessile in crescita parallela al sistema moda italiano. L’azienda si è sviluppata velocemente diventando un’industria verticale a ciclo completo, con più siti produttivi ed oltre 200 maestri d’arte impiegati. Parte del gruppo Ermemeglido Zegna dal 2017 la Bonotto SpA è guidata dai fratelli Lorenzo e Giovanni, che l’hanno portata ad una crescita esponenziale, anche internazionalmente, rendendola punto di riferimento dell’industria della moda globale. La Bonotto è anche una Fondazione nata per promuovere la collezione Luigi Bonotto fondatore è appassionato d’arte, costruita dai primi anni Settanta ad oggi. Infatti, la Fondazione Bonotto conta numerosissime testimonianze tra opere, documentazioni audio, video, manifesti, libri, riviste ed edizioni di artisti Fluxus e delle ricerche verbo-visuali internazionali sviluppatesi dalla fine degli anni cinquanta. La Fondazione mira a promuovere e sviluppare a livello internazionale un nuovo ragionamento tra arte, impresa e cultura contemporanea. Contrapponendosi alla progressiva svalutazione della produzione massiva a scapito della qualità, Giovanni Bonotto diventa ambasciatore di una nuova maniera di pensare e di produrre. Nasce così “Fabbrica Lenta” fondata su logiche operative morbide, flessibili e fluttuanti, dove il lavoro è prima processo culturale, poi business. Giovanni Bonotto è presidente di “A Collection”.

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    Mariantonietta Firmani, Andrea Bartoli e Florinda Saieva, Farm Cultural Park

    Mariantonietta Firmani, Andrea Bartoli e Florinda Saieva, Farm Cultural Park
    In questo audio il prezioso incontro con Andrea Bartoli notaio e Florinda Saieva avvocato fondatori di la Farm Cultural Park Centro Culturale indipendente a Favara.
    L’intervista è in Contemporaneamente di Mariantonietta Firmani, il podcast divulgato da Artribune.com e Parallelo42.it
    Andrea e Florinda ci raccontano di come la Farm Cultural Park nasce dall’unione delle loro passioni pensando al benessere di se stessi, delle proprie figlie e della propria terra. Con l’esempio personale coinvolgono abitanti e personaggi internazionali di vari ambiti: arte, architettura, design, cucina e sistema bancario con la Società per Azioni Buone. E ancora, SOU Scuola di architettura per bambini, Orti urbani e un palazzo nobiliare in provina diventa una foresta. Tra esperienze divertenti Farm è una scuola di libertà e profondità di pensiero, lontano dalle distorsioni dei social. Fondamentale è capire che luoghi e persone possono evolversi a partire da progetti lungimiranti, e ritrovare il piacere della concretezza. E molto altro.
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    BREVI NOTE BIOGRAFICHE DEGLI AUTORI FARM Cultural Park nasce dall’esigenza personale di Florinda e Andrea di far crescere le proprie figlie in un contesto stimolante e creativo. Da Parigi decisero di tornare a vivere a Favara nella speranza di migliorare Favara, per loro stessi, per Carla e Viola, per tutti quanti. Farm Cultural Park è dunque Museo Delle Persone, propone Project Room con cuochi, antropologi, architetti e creativi in residenza. Farm vuole rendere felici, attraverso percorsi divertenti e formativi, workshop con le università. Farm Cultural Park è una iniziativa di privati che decidono di ristrutturare 7 cortili in un piccolo borgo della Sicilia. produce e divulga cultura, nel 2018 è stato ospite del Dipartimento di Stato americano, a Washington, Pittsburgh e Detroit per partecipare ad un progetto di scambio denominato International Visitor Leadership Program (IVLP), che ha avuto come tema di approfondimento lo sviluppo economico tramite la rigenerazione urbana dei territori. Invitata nel 2012 e nel 2016 alla Biennale di Architettura di Venezia e pubblicata nei più importanti media nazionali ed internazionali come The Guardian, Vogue e Domus. Andrea Bartoli nel 2019 è stato invitato dalla Commissione Europea ad essere Inspirational Speaker alla prima conferenza del Dublin Global Platform e dell’UNESCO a Meishan in Cina. Nel 2020 è stato ospite ad Abu Dhabi per World Urban Forum 10. Nel 2019 nasce Countless Cities, la Biennale delle Città del Mondo. Nel marzo 2021 La “Seoul Metropolitan Government” e la “Seoul Design Foundation” hanno conferito alla Farm Cultural Park di Favara il Premio Human City Design. Un premio per il progetto ”Countless Cities” per aver contribuito a costruire un rapporto più armonioso e sostenibile tra l’uomo e l’ambiente.

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