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    INCIPIT - Ragazzi di vita, di Pier Paolo Pasolini (1955)

    itFebruary 03, 2024
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    About this Episode

    INCIPIT, la rubrica podcast di Direzione Itaca, vuole mettere in evidenza proprio l’inizio del libro che è, forse, l’elemento narrativo più importante per farci apprezzare subito la cifra stilistica della scrittura dell’autore.

    “Ragazzi di vita” è una delle opere più famose di Pasolini. Causa l’argomento della prostituzione maschile trattato nel romanzo, Pasolini e l’editore Garzanti subirono un processo per oscenità, processo che, tuttavia, terminerà con una sentenza di assoluzione con “formula piena”, grazie al contributo di alcuni intellettuali italiani e non, intervenuti a favore dell’autore. In “Ragazzi di vita”, il romanziere-narratore-poeta Pasolini denuncia il degrado sociale che aveva colpito tutto il Paese dopo il conflitto quando ancora il boom economico non aveva fatto breccia nella povertà e disperazione dilagante e racconta i luoghi di Roma dominati da povertà, disagio e delinquenza, con una analisi lucida e a volte spietata della società del dopoguerra disposta a sacrificare le proprie origini pur di inseguire vaghi sogni di arricchimento.

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    INCIPIT - Dona Flor e i suoi due mariti, di Jorge Amado (1966)

    INCIPIT - Dona Flor e i suoi due mariti, di Jorge Amado (1966)
    INCIPIT, la rubrica podcast di Direzione Itaca, vuole mettere in evidenza proprio l’inizio del libro che è, forse, l’elemento narrativo più importante per farci apprezzare subito la cifra stilistica della scrittura dell’autore.

    Ambientato nella capitale dello stato di Bahia in Brasile nei primi anni ‘60, “Dona Flor e i suoi due mariti”, è uno dei capolavori di Jorge Amado: la ricchezza verbale, lo humour e il contagioso amore per la vita sono quelli dei grandi classici della narrativa sudamericana. Un dongiovanni muore, ma ritorna, magicamente, sulla terra per continuare la relazione amorosa interrotta. La nostra Flor scoprirà che è nella nostra natura desiderare le emozioni forti e sconvolgenti, la passione e la sicurezza, la vita tranquilla e quella sregolata; è sbagliato condannare questi istinti naturali, anzi bisogna abbracciare la nostra natura nella sua interezza, perché soltanto così è possibile condurre un’esistenza felice e appagata. Un romanzo coinvolgente, sensuale, colorato, saporito, pittoresco, umoristico. E poi i sapori e i colori dell’alta scuola di cucina di Dona Flor…

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    INCIPIT - Ragazzi di vita, di Pier Paolo Pasolini (1955)

    INCIPIT - Ragazzi di vita, di Pier Paolo Pasolini (1955)
    INCIPIT, la rubrica podcast di Direzione Itaca, vuole mettere in evidenza proprio l’inizio del libro che è, forse, l’elemento narrativo più importante per farci apprezzare subito la cifra stilistica della scrittura dell’autore.

    “Ragazzi di vita” è una delle opere più famose di Pasolini. Causa l’argomento della prostituzione maschile trattato nel romanzo, Pasolini e l’editore Garzanti subirono un processo per oscenità, processo che, tuttavia, terminerà con una sentenza di assoluzione con “formula piena”, grazie al contributo di alcuni intellettuali italiani e non, intervenuti a favore dell’autore. In “Ragazzi di vita”, il romanziere-narratore-poeta Pasolini denuncia il degrado sociale che aveva colpito tutto il Paese dopo il conflitto quando ancora il boom economico non aveva fatto breccia nella povertà e disperazione dilagante e racconta i luoghi di Roma dominati da povertà, disagio e delinquenza, con una analisi lucida e a volte spietata della società del dopoguerra disposta a sacrificare le proprie origini pur di inseguire vaghi sogni di arricchimento.

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    INCIPIT - 1984, di George Orwell (1949)

    INCIPIT - 1984, di George Orwell (1949)
    INCIPIT, la rubrica podcast di Direzione Itaca, vuole mettere in evidenza proprio l’inizio del libro che è, forse, l’elemento narrativo più importante per farci apprezzare subito la cifra stilistica della scrittura dell’autore.

    George Orwell, dopo il libro “La fattoria degli animali” del 1945, deve la sua grande fama proprio a questo romanzo “1984”(pubblicato nel 1949) scrivendo un terribile atto d'accusa nei confronti della pretesa totalitaria di voler piegare la realtà e le persone ad un fine superiore che dovrebbe coincidere con il bene del popolo, ma che invece finisce per identificarsi nell'obbedienza cieca ai partiti totalitari e ai loro leader. È in questo romanzo che compare per la prima volta l’espressione “Il Grande Fratello”, una sorta di personaggio immaginario visto come un dittatore assoluto che tiene costantemente sotto controllo ciascun individuo seminando il terrore con lo slogan "Il Grande Fratello vi guarda". È il Grande Fratello che stabilisce regole e modi di vita.

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    L'USIGNOLO E LA ROSA, di Oscar Wilde - I RACCONTI di DIREZIONE ITACA

    L'USIGNOLO E LA ROSA, di Oscar Wilde - I RACCONTI di DIREZIONE ITACA
    Il racconto “L’USIGNOLO E LA ROSA” è uno dei più bei racconti di Oscar Wilde, scrittore, poeta, drammaturgo, giornalista e critico letterario irlandese dell'età vittoriana, esponente del decadentismo e dell'estetismo britannico. Nel racconto, che è come una fiaba, lo scrittore manifesta tutta la sua sensibilità svelando il suo lato romantico nell’esaltazione dell’amore capace di spingere un essere ad uccidersi pur di farne nascere uno nuovo: si narra che l’usignolo amasse la rosa da abbracciarla così tanto che le spine gli trafissero il cuore. L’usignolo è visto come il simbolo dell’amore e della passione mentre la rosa rappresenta la bellezza e la purezza. Questi elementi combinati si sono trasformati nell’immagine di un amore impossibile che, in trasparenza, ci porta dentro la struttura fortemente puritana della società vittoriana che non ammetteva deviazioni dal contesto etico-politico vigente.

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    artINCIPIT: leggere le mostre - "Copernico oggi. L'arte di rivoluzionare la scienza"

    artINCIPIT: leggere le mostre - "Copernico oggi. L'arte di rivoluzionare la scienza"
    “ArtIncipit: leggere le mostre”, la rubrica podcast di Direzione Itaca dedicata al mondo dell’arte a cura di Riccardo Coppola, nostro corrispondente da Parigi. Insieme alle parole introduttive della voce “ufficiale” del curatore o delle istituzioni internazionali, Riccardo Coppola offre il suo personale “racconto” dell’esperienza intellettuale e sensoriale della visita alla mostra per aiutarci a capire in quali modalità l'evento si manifesta allo spettatore e quali prime impressioni si possono provare una volta varcata la soglia dell’esposizione.

    L’"Incipit" che vi presentiamo oggi è quello di "Copernico oggi. L'arte di rivoluzionare la scienza", mostra a cura di Fabio Massimo Caruso, Monica Melani, Katarzyna Ziołowicz e Arkadiusz Sedek e che ha avuto luogo presso il centro culturale Il Mitreo di Roma (18/11-23/12/2023).

    “ARTincipit: leggere le mostre” è disponibile su Spotify, YouTube, Google Podcast, Deezer e Spreaker. Segui “Direzione Itaca” anche su Instagram e Facebook per non perdere nessun episodio!

    SENTINELLA, di Fredric Brown - I RACCONTI di DIREZIONE ITACA

    SENTINELLA, di Fredric Brown - I RACCONTI di DIREZIONE ITACA
    Il racconto "Sentinella" di Fredric Brown (1954) è considerato un classico della fantascienza. Fino all’ultimo, l’autore ci fa credere che il protagonista sia un terrestre. La genialità di Brown sta nell’avere semplicemente rovesciato la tipica situazione da racconto di fantascienza: quella in cui gli esseri umani vanno a combattere mostri repellenti su mondi lontanissimi. Il finale giunge forte alla mente e al cuore, destabilizza perché svela che il lettore si è in realtà identificato con l’alieno. Insinuando, fra l’altro, un tarlo nelle nostre menti: siamo proprio sicuri che i mostri siano gli altri? Non sempre le risposte sono scontate. “Sentinella” ne è la dimostrazione.

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    INCIPIT - Il giorno della civetta, di Leonardo Sciascia (1961)

    INCIPIT - Il giorno della civetta, di Leonardo Sciascia (1961)
    INCIPIT, la rubrica podcast di Direzione Itaca, vuole mettere in evidenza proprio l’inizio del libro che è, forse, l’elemento narrativo più importante per farci apprezzare subito la cifra stilistica della scrittura dell’autore.

    “Il giorno della civetta” è probabilmente il romanzo più famoso di Leonardo Sciascia, scrittore tra i più importanti della seconda metà del Novecento, molto attento alle vicende della sua Sicilia, della quale ne ha descritto le contraddizioni e le ambiguità. Dopo la pubblicazione del 1961, in una successiva edizione del 1972, Sciascia ha voluto ricordare come nel 1960, anno in cui fu scritta l'opera, l'esistenza della mafia fosse negata anche all’interno del governo italiano, malgrado documenti e ricerche che ne dimostravano presenza e attività. E dunque l’importanza del romanzo è nell’aver svelato a tutta l'Italia (molto prima delle rivelazioni di Buscetta) gli ingranaggi mafiosi con tutte le sue modalità operative fino ad allora negate dagli stessi organi politici e d'informazione, un problema, come scrisse Sciascia, considerato solamente «nella fantasia dei socialcomunisti». Una citazione dall’”Enrico VI” di Shakespeare: «come la civetta / quando di giorno compare» spiega il titolo del romanzo: Sciascia vuole ricordare che la mafia in origine agiva in segreto, come un animale notturno tipo la civetta, mentre il grande potere attualmente raggiunto le permette di agire alla luce del giorno: da qui il titolo “Il giorno della civetta”.

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    INCIPIT - Memorie di Adriano, di Marguerite Yourcenar (1951)

    INCIPIT - Memorie di Adriano, di Marguerite Yourcenar (1951)
    INCIPIT, la rubrica podcast di Direzione Itaca, vuole mettere in evidenza proprio l’inizio del libro che è, forse, l’elemento narrativo più importante per farci apprezzare subito la cifra stilistica della scrittura dell’autore.

    “Memorie di Adriano”, il romanzo più noto di Marguerite Yourcenar, pubblicato nel 1951, la consacra definitivamente al successo di critica e di pubblico. Il libro al principio si proponeva come una biografia del grande imperatore romano, ma la narrazione divenne ben presto una commistione di ricordi, esperienze, sentimenti e nostalgie: raccontava la vita. Si proponeva di raccontare la memoria e il destino, la vita e la morte, ma soprattutto il mistero dell’amore. E non v’è dubbio che uno dei temi centrali del romanzo sia l’amore, nello specifico l’amore omosessuale, come quello tra l’imperatore Adriano e il giovane schiavo Antinoo.

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    INCIPIT - Ragione e sentimento, di Jane Austen (1811)

    INCIPIT - Ragione e sentimento, di Jane Austen (1811)
    INCIPIT, la rubrica podcast di Direzione Itaca, vuole mettere in evidenza proprio l’inizio del libro che è, forse, l’elemento narrativo più importante per farci apprezzare subito la cifra stilistica della scrittura dell’autore.

    Ambientato nell’Inghilterra del XIX secolo, è la storia di Elinor e Marianne Dashwood, due sorelle dai caratteri opposti. Elinor, la maggiore, ha 19 anni e rappresenta la dimensione razionale, il buon senso, la "ragione" indicata dal titolo; Marianne ha 17 anni e rappresenta, invece, la dimensione emotiva, la passione del cuore, il "sentimento". La tensione fra queste due forze, egualmente potenti, consente a Jane Austen di intessere una storia indimenticabile, amatissima dai lettori e dalle lettrici sin dalla prima pubblicazione di due secoli fa, nel 1811.

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    INCIPIT - Cime tempestose, di Emily Brontë (1847)

    INCIPIT - Cime tempestose, di Emily Brontë (1847)
    INCIPIT, la rubrica podcast di Direzione Itaca, vuole mettere in evidenza proprio l’inizio del libro che è, forse, l’elemento narrativo più importante per farci apprezzare subito la cifra stilistica della scrittura dell’autore.

    “Cime tempestose” (titolo originale “Wuthering Heights”), pubblicato nel 1847, è considerato uno dei più alti capolavori della letteratura inglese ed è l’unico romanzo di Emily Brontë, sorella di Charlotte, l’autrice del romanzo “Jane Eyre”. È la storia di Catherine Earnshow-Linton ed Heathcliff (figlio di ignoti), del loro amore e di come questa passione irrisolta alla fine li distrugga entrambi. “Cime tempestose” è innegabilmente un romanzo d'amore, ma è anche una fosca vicenda di odi, di sadismo e di passioni represse, duro come uno schiaffo e tagliente come un coltello.

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