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    Luca Lovisolo: Elon Musk, l'annessione forzata e la mobilitazione

    itOctober 07, 2022

    About this Episode

    In questa puntata di CdTalk - L'ospite Luca Lovisolo, ricercatore indipendente in diritto e relazioni internazionali, si sofferma sui temi caldi del momento legati alla guerra in Ucraina: dalle sparate del miliardario Elon Musk alla possibilità che Vladimir Putin ricorra all'arma nucleare, passando per la mobilitazione parziale che sta sconvolgendo la società russa. Buon ascolto!

    Recent Episodes from CdTalk - L'ospite

    «Non scherzo, a Zurigo pago meno di 700 franchi al mese di affitto. Ecco perché»

    «Non scherzo, a Zurigo pago meno di 700 franchi al mese di affitto. Ecco perché»
    Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, sentiremo il racconto di un’esperienza incredibile unita a molti suggerimenti per risparmiare… direttamente da una delle città più care al mondo: Zurigo. Oppure no? A sentire il racconto di un giovane locarnese, qualche dubbio sorge spontaneo. Il suo nome è Adarsh (pronunciato «Adars», ndr) Sitapati. Il 32.enne, nato e cresciuto a Locarno appunto, nella vita fa il coach e lavora come libero professionista. Ma a stupire è la sua abitazione. A casa sua — una decina di minuti dal centro della capitale economica della Confederazione — ha una sala da biliardo, un laboratorio fai-da-te superattrezzato, un'area giochi con tanto di calcetto, un terrazzo talmente grande che ci crescono pure gli alberi, un ufficio con una stampante professionale, una sala multiuso con grande cucina e proiettore. Considerando che un monolocale, da queste parti, può arrivare a costare anche 1.200 franchi al mese (uno di quelli non proprio di lusso, eh), quanto dovrà sborsare per tutto questo agio sconfinato? Quattromila franchi al mese? Cinquemila? «Ah, ma no. Figurati» esclama lui, forse premettendo una cifra ben più alta. E invece no. «Questo è il mio castello urbano. E l'affitto mi costa la bellezza di 680 franchi al mese». Seicentottanta franchi al mese? Ma com'è possibile? Il trucco c'è. E si chiama condivisione.
    Il reportage, completo di video, dati e infografica, è stato pubblicato sul sito internet e potete consultarlo all’indirizzo cdtlink.ch/casa-condivisa.

    «A piedi fino a Kiev per sostenere la pace in Ucraina»

    «A piedi fino a Kiev per sostenere la pace in Ucraina»
    Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, sentiremo un viaggio dal sapore di speranza, scandito dalle note di una guerra che infiamma ancora le pagine di tutti gli organi d’informazione. Parleremo di una straordinaria vicenda che parte da una frazione di Ancona, tra le montagne, e prosegue per 500 chilometri, a piedi, senza aiuti, in una Ucraina devastata da bombardamenti e spari dei fucili. Sì, 500 chilometri tutti a piedi, senza mezzi. Venticinque tappe da 20 chilometri l’una. La lunga marcia a favore della pace dalla Polonia alla capitale dell’Ucraina è stata documentata sui media sociali, con foto, video e anche un podcast. L’idea è intitolata «Walk to Kyiv» (letteralmente, ‘camminare verso Kiev’, scritto con la grafia ucraina del nome della capitale, con le lettere «y» e «i», al posto della «i» e della «e», quest’ultima forma ritenuta più ‘russa’). E così, mentre il transito verso il Paese è da tempo impraticabile (per non parlare dei collegamenti aerei sospesi), un passo alla volta, giorno dopo giorno, il giovane ha trovato nuovi e vecchi amici tenendo alto il nome della pace.
    Il reportage, completo di video, dati e infografica, è stato pubblicato sul sito internet e potete consultarlo all’indirizzo cdtlink.ch/polonia-ucraina.

    «Io, artigiano e cineasta, carico su YouTube le mie creazioni, evitando la discarica a preziosi pezzi di legno»

    «Io, artigiano e cineasta, carico su YouTube le mie creazioni, evitando la discarica a preziosi pezzi di legno»
    Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, c’è la storia (tutta da ascoltare) di un giovane ticinese con la passione per il legno e per il riciclo di questo prezioso materiale. Michel Voisin, cineasta 25.enne ticinese che si è formato al CISA di Locarno, ha appena aperto il canale YouTube «Papillon Wood Print». La particolarità della sua iniziativa consiste nel documentare in maniera minuziosa il processo di creazione che sta dietro agli oggetti artigianali in legno: portachiavi, lampade, vassoi. Grazie a suo padre, infatti, oggi è un falegname. Non professionista, beninteso, ma se la cava discretamente. I suoi progetti si concretizzano usando materiali che, se non fosse per lui, finirebbero in discarica. La vita di vecchi manufatti viene così prolungata, sotto un'altra forma, grazie al lavoro delle sue sapienti mani. Che si tratti delle sedie che per vent’anni hanno arredato un ristorante, oppure di vecchi armadi o cassoni, per ‘Mitch’ non esiste limite di dimensione, età o condizione di partenza. Le sue opere, uniche sotto questo punto di vista—dal momento che il materiale di fortuna non è infinito—, sono vendute in rete.
    Il reportage, completo di foto e videointerviste, è stato pubblicato sul sito internet all’indirizzo cdtlink.ch/legno-recuperato.

    «Così mettiamo in piedi uno spettacolo dal vivo, per un pubblico in sala»

    «Così mettiamo in piedi uno spettacolo dal vivo, per un pubblico in sala»
    Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, ci occupiamo di una accademia molto particolare. Quanti di voi hanno sentito parlare del film “Saranno famosi”, e hanno sognato di cavalcare i palcoscenici di tutto il mondo infiammando le platee come delle ardenti e luminose star? Bene, ma sognare non basta. Quello che serve è determinazione, duro lavoro, talento e soprattutto la scuola in grado di dare la giusta istruzione. In Ticino esiste un'accademia famosa a livello internazionale in grado di fornire una formazione altamente qualificata e invidiata in tutto il mondo. Si tratta dell'Accademia Teatro Dimitri.
    Il reportage, completo di foto, videointerviste e infografica, è stato pubblicato sul sito internet all’indirizzo cdtlink.ch/accademia.
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    Dentro il laboratorio che realizza (in Ticino) farmaci personalizzati

    Dentro il laboratorio che realizza (in Ticino) farmaci personalizzati
    Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, andremo dietro le quinte delle farmacie, visitando il più importante laboratorio galenico del Ticino, Remedia. Il laboratorio galenico è un luogo all’interno di una farmacia, o in sede distaccata, dove i farmacisti preparano farmaci personalizzati. Queste preparazioni possono variare da rimedi naturali a base di erbe a potenti medicinali per il cuore, ad esempio, ma anche antitumorali, per la pressione e via discorrendo. I medicamenti sono realizzati su richiesta del medico tramite ricetta. Le preparazioni galeniche hanno una storia molto antica che risale all’epoca di Galeno, che—a cavallo tra il secondo e il terzo secolo dopo Cristo—adoperò numerose erbe medicinali, o loro estratti, come farmaci. È proprio da lui che deriva il termine “galenico”, riferito all’arte della preparazione dei medicamenti. Dai tempi più remoti fino a circa il 1930, questa attività era di esclusiva competenza dei farmacisti, ma dopo la Seconda guerra mondiale e con l’avvento dell’industrializzazione, il lavoro di preparatore è divenuto più marginale.
    Il reportage, completo di foto, videointerviste e infografica, è stato pubblicato sul sito internet all’indirizzo cdtlink.ch/farmaco-su-misura.

    Il Ticino che salva le rane (e i rospi, le salamandre, i tritoni...)

    Il Ticino che salva le rane (e i rospi, le salamandre, i tritoni...)
    Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, ci occupiamo di una creatura che è presente non solo nelle fiabe, nei racconti antichi e in alcuni film della nostra infanzia, ma anche nei boschi e negli stagni: le rane. E, con loro… rospi, tritoni e diversi umani. Capita di frequente che, durante le serate di pioggia, queste piccole creature si lancino ad attraversare strade trafficate con il tragico risultato di finire schiacciate dalle ruote degli automobilisti. Con la presenza antropica, lo scorrere naturale della vita di questi anfibi è diventato più difficoltoso, irto di ostacoli. Un destino che sembra ineluttabile e pericolosamente in salita. Oltre l’indifferenza generale, un gruppo di volontari non ci sta. Eroi moderni, vestiti da etica, empatia e amore per la natura, si dedicano alla salvaguardia dei piccoli saltatori verdi. Infatti, durante i periodi di migrazione dai boschi alle aree acquatiche—ovvero fiumi e laghi—assistono rane e rospi nel loro esodo. Senza lesinare su orari, condizioni metereologiche o avversità sul terreno. Nelle sere di pioggia, sono almeno un centinaio le persone che in Ticino aiutano gli anfibi a evitare la morte sulle strade: «Un'esperienza da provare», assicurano.Il reportage, completo di foto, videointerviste e infografica, è stato pubblicato sul sito internet all’indirizzo cdtlink.ch/rane.

    Casa Berna, il futuro della biblioteca «pubblica» più antica in Ticino

    Casa Berna, il futuro della biblioteca «pubblica» più antica in Ticino
    Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, andremo a visitare un patrimonio culturale unico, un gioiello di sapere che ha attraversato gli oceani del tempo fino ai giorni nostri. Si tratta di Casa Berna, la biblioteca pubblica più antica in Ticino. Casa Berna è una delle più importanti dimore storiche a Prato. Il suo valore si basa sull’architettura, sulla storia e sulla biblioteca che il canonico Giovanni Giulio Girolamo Berna, nato nel 1717 e defunto nel 1804, raccolse e aprì al pubblico, clero e nobiltà locali. La biblioteca, formata dagli originali armadi e libri che sono stati catalogati e conservati, è stata spostata nel 2008 in un edificio a Fusio, per evitare il suo deterioramento. Casa Berna e la sua biblioteca sono stati, dal 1762, un centro culturale di alto livello per la val Lavizzara, insieme al centro politico (pretorio del 16° secolo di Sornico) e al centro religioso (chiesa parrocchiale di San Martino, sempre a Sornico). L’edificio è indicato per la sua rilevanza nel contesto del nucleo anche nell’Inventario degli insediamenti svizzeri da proteggere. Per il Cantone si tratta di un caso unico che merita di essere valorizzato.

    Il reportage, completo di foto, videointerviste e infografica, è stato pubblicato sul sito internet all’indirizzo cdtlink.ch/casa-berna.

    La robotica entra nelle scuole a colpi di bit e codici

    La robotica entra nelle scuole a colpi di bit e codici
    Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, trattiamo di una materia avveniristica insegnata all’interno di molte scuole: la robotica. Negli ultimi anni, questa disciplina è diventata sempre più popolare nelle scuole medie di tutto il mondo, grazie alla continua accessibilità a tecnologie che fino a qualche anno fa erano privilegio esclusivo dei pochi centri di competenza che potevano permettersele. Le opportunità di oggi sono colte in pieno dagli istituti che stanno sfruttando il potenziale di questa nuova frontiera per educare gli studenti sulle competenze STEM (in inglese, scienza, tecnologia, ingegneria e matematica o MINT in tedesco: Matematik, Informatik, Naturwissenschaften und Technologie). Tutto questo, in modo interattivo ed entusiasmante. Secondo molti, questa una delle strade giuste per preparare i ragazzi al futuro. Il settore della robotica e dell’automazione è in crescita verticale, sviluppare competenze in questo campo offre più opportunità nel competitivo mercato del lavoro. Sentiremo la voce dei ragazzi e dei loro insegnanti che nella sede della scuola media di Cadenazzo hanno adottato questo interessante e innovativo metodo d’apprendimento.

    Il reportage, completo di foto, videointerviste e infografica, è stato pubblicato sul sito internet all’indirizzo cdtlink.ch/robo-si.

    «Au revoir Algeria»: la Svizzera «colonialista» in un fumetto-tabù

    «Au revoir Algeria»: la Svizzera «colonialista» in un fumetto-tabù
    Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, trattiamo di una pagina scomoda della storia svizzera: il colonialismo in Algeria. Non siamo abituati a pensare alla Confederazione come un Paese colonialista, eppure... Questa «scoperta» la faremo attraverso le pagine di un media trasversale e universale come il fumetto. A parlarci di tutto questo—dell’esodo, della cacciata e dell’amaro ritorno a casa di chi era partito dalla Svizzera con l'illusione di trovare un nuovo «Eldorato»—è la storica Marisa Fois, autrice, oltre che del fumetto in questione, anche di uno studio sulla presenza svizzera nel Paese nordafricano. Le prime tavole del fumetto «Au revoir Algeria», pubblicato da Seismo Editore, si presentano con l’innocente curiosità del giovane Daniel, che di lì a poco spalancherà il sigillo di uno spinoso vaso di Pandora. I personaggi hanno una linea semplice ed espressiva. Il tratto della fumettista Aminata Devillers-Pierson ricorda quello di Peyo, ovvero Pierre Andrè Gabrielle Culliford, il creatore belga dei famosi puffi. Il suo approccio alla materia anche più drammatica lascia sempre un tocco di leggerezza e sensibilità. Daniel è rappresentato come un ragazzino dei giorni nostri: capelli neri scompaginati, un abbigliamento informale e un grande amore per la nonna. L’anziana ha i tipici capelli raccolti in un candido chignon, esaltato dal bianco e nero delle tavole.

    Il reportage, completo di foto, videointerviste e infografica, è stato pubblicato sul sito internet all’indirizzo cdtlink.ch/algeria.

    Locarno mette le ali: si vola alla scoperta della Falconeria

    Locarno mette le ali: si vola alla scoperta della Falconeria
    La puntata del 5 gennaio 2024 del podcast CdTalk—L'ospite: alla scoperta della Falconeria di Locarno con i titolari, Pio e Anna Nesa e la falconiera Francesca Palamara: «Un'oasi di verde e natura selvaggia in pieno centro città».
    Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, parleremo di una delle pratiche più antiche che coinvolge la cooperazione tra uomo e animale, la falconeria. Quando diciamo la parola “falconeria”, nelle mente di ognuno di noi iniziano a turbinare una serie di mondi distanti ma interconnessi tra loro. Oltre al contesto storico, di cui abbiamo parlato, si affacciano anche suggestioni di tipo fantastico che ci riportano inevitabilmente all’infanzia. Fiabe, libri fantasy, cinema.
    Ma nella sfilata dei collegamenti ipertestuali che si aggrovigliano nella mente, Falconeria associata a Ticino, conduce ad una sola risposta: Locarno. Il parco dedicato agli uccelli rapaci inaugurato nel 2007 da Pio Nesa, infatti, è oggi una realtà consolidata, la cui popolarità va oltre i confini regionali. Siamo davanti ad un sogno, quello accarezzato e concretizzato, insieme alla moglie e compagna di avventure, Anna. Un progetto cresciuto talmente da poter annoverare ben 40 specie di uccelli.
    Loro, gli animali, i veri protagonisti: dagli allocchi ai gufi, dalle aquile agli avvoltoi. Ma non solo, i visitatori possono trovare anche cavalli, cani lupo, carpe e tante altre creature esotiche e non.
    Il reportage, completo di foto, videointerviste e infografica, è stato pubblicato sul sito internet all’indirizzo cdtlink.ch/falconeria.