Ho scritto il mio primo comunicato stampa nel 2008.
10 anni fa. Era per un'associazione culturale.
E ho sbagliato tutto. Porte in faccia, zero risultati, nessun articolo.
Avevo 18 anni e lo avevo fatto pensando che fare l'ufficio stampa volesse dire semplicemente: "scrivere un comunicato, inviarlo a 10 giornalisti e sperare nella pubblicazione".
Mi sbagliavo.
Stavo sbagliando tutto.
10 anni fa, allora, mi sono messa a studiare davvero. Seriamente. Perché non volevo più seguire la linea della casualità .
Lo studio, la gavetta, il giornalismo, le collaborazioni. Poi uno stage, un lavoro in una redazione, un lavoro in un'agenzia. E subito dopo l'apertura della p.iva e i lavori da freelance, ma non bastava più. Così un passo avanti ancora e da qualche tempo c'è Digital PR pro, un'agenzia di media relations con un team di 6 persone.
Tutte queste esperienze andavano in un'unica direzione: cercare di raggiungere, giorno dopo giorno, l'eccellenza nelle digital pr.
Un chiodo fisso.
La strada è ancora lunga, ma la cometa dell'eccellenza è sempre lì, da seguire.
E ora, dopo 10 anni, quando mi chiedono "Ma è davvero così difficile fare digital PR?" la mia risposta è "Sì, è veramente così complicato (se il tuo obiettivo è diventare un professionista eccellente)".