«I normali sono i più malati,
e i malati sono i più sani.
Suona spiritoso, oppure un poâ inasprito,
ma è da prendere in modo del tutto serio,
questa non è una formuletta divertente.
Lâuomo malato mostra che in lui
determinati fenomeni umani non sono
ancora del tutto repressi, e quindi entrano
in conflitto con i modelli culturali,
e attraverso ciò, attraverso questa
â frizioneâ, producono sintomi.
Il sintomo, esattamente come il dolore, è
solo un segnale che qualcosa non va.
Fortunato colui che ha un sintomo.
Come fortunato colui che ha un dolore
quando gli manca qualcosa.
Lo sappiamo bene: se lâuomo non
provasse dolore, si troverebbe in
una condizione molto pericolosa.
Ma moltissimi uomini, ossia i ânormaliâ
sono così conformisti,
hanno abbandonato tutto ciò che è loro
più proprio, sono così alienati,
strumentalizzati, robotizzati che giÃ
non riescono a provare nessun conflitto.
Ciò significa che i loro veri sentimenti,
il loro amore, il loro odio,
tutto ciò insomma è così represso,
o addirittura così atrofizzato,
che costituiscono già il ritratto
di una cronica, leggera schizofrenia».
- Erich Fromm -