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    Explore "amministratore" with insightful episodes like "I giorni della Merla e i termosifoni in condominio: i consigli dell'Avvocato Sabina Vuolo", "Galateo in condominio: i consigli di Sabina Vuolo", "Odori “diversi” nei condomini multietnici. I suggerimenti di Sabina Vuolo", "L'amministratore di sostegno: tutto quello che devi sapere" and "Parcheggi condominiali e rispetto delle regole con Elena Cavedagna" from podcasts like ""Condominio in Podcast", "Condominio in Podcast", "Condominio in Podcast", "Avvocato di famiglia" and "Condominio in Podcast"" and more!

    Episodes (46)

    L'amministratore di sostegno: tutto quello che devi sapere

    L'amministratore di sostegno: tutto quello che devi sapere
    L'amministrazione di sostegno costituisce un istituto fondamentale per la tutela di soggetti deboli, privi in tutto o in parte di autonomia.

    Introdotta nel nostro ordinamento dalla legge del 9 gennaio 2004, n. 6, e attualmente disciplinata dagli artt. 404 c.c., ha attuato una vera e propria rivoluzione giuridica e culturale nella tutela delle persone fragili, formando un nuovo strumento, più flessibile e quindi maggiormente adattabile alla specificità delle singole situazioni.

    Vediamo insieme quando e come si nomina un amministatore di sostegno

    BM - Puntata N. 298 - l'importanza del rating dei condomini

    BM - Puntata N. 298 - l'importanza del rating dei condomini
    Giancarlo Savi: "Un rating sui condomini creerà una forbice tra il tema del valore ed il tema del prezzo, escludendo il rischio di appiattimento nelle comparazioni per zona delle valutazioni immobiliari"

    Il fondatore di Condominio 7 Stelle, intervenuto oggi ai microfoni di Casa Italia Radio, durante la rubrica Bricks and Music, condotta da Paolo Leccese con la presenza costante del poliedrico Ing. Emiliano Cioffarelli, ci ha aiutato a comprendere il valore di un rating sui condomini, dal punto di vista dei condomini, degli amministratori di condominio, degli agenti immobiliari e dei costruttori.

    Dio e il denaro: la parabola dell'amministratore furbo

    Dio e il denaro: la parabola dell'amministratore furbo
    Questa parabola è una delle pagine più discusse del Vangelo, sia perché l'analogia non è immediatamente chiara, sia perché tratta di un tema delicato e sensibile: il rapporto tra la religione e il denaro. Leggere però la parabola isolata dal suo contesto non porta a niente o addirittura portare fuori strada, se invece la leggiamo con più attenzione a ciò che la precede e a ciò che segue, rileggendola anche alla luce del messaggio di Luca, si aprono degli spiragli interessanti.

    Delega Crescente: il processo efficace - Episodio 11 - Le qualità del capo

    Delega Crescente: il processo efficace - Episodio 11 - Le qualità del capo
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    Le tre qualità che devi sviluppare per essere un capo migliore. Sono stati condotti degli studi su tantissime aziende, in tantissimi settori diversi e quindi che cosa è emerso, che i capi che vengono definiti migliori sono quelli che hanno queste tre qualità: considerazione, chiarezza e autonomia. Andiamo a vedere nello specifico che cosa individua ciascuna qualità. La considerazione che cos'è: è l'interesse che può avere il titolare dello studio, che può avere un manager nei confronti della del proprio dipendente, del proprio collaboratore, interesse verso la vita privata, verso la personalità di quelli che lavorano che lavorano con noi, perché lì dobbiamo proprio considerare delle persone come tali, al di là di quello che è il loro lavoro, dobbiamo proprio mostrare un sincero interesse per quelle che sono le problematiche legate alla propria vita privata, quindi la famiglia, i figli piuttosto, la salute del dipendente. La chiarezza è una una delle caratteristiche di un capo migliore di quello che viene individuato come capo migliore ed è la capacità di fissare degli obiettivi chiari in modo che tutti sappiano che cosa ci si aspetta, perché rientra tra le caratteristiche del capo migliore, perché il il capo migliore deve saper essere chiaro quando stabilisce degli obiettivi perchè genera stress nel dipendente non sapere cosa ci si aspetta da lui, mentre riuscire a fissare degli obiettivi chiari mette il dipendente ma anche il collaboratore in una condizione di essere un pò più rilassato, di essere più rilassato nell'ambiente di lavoro, quindi non generare uno stress che poi è anche delle problematiche nella gestione del lavoro stesso. Autonomia, non è pensabile di stare col fiato sul collo quindi qualunque dipendente riconosce un capo migliore, quando il capo è una professione che lascia estrema libertà.

    Delega Crescente: il processo efficace - Episodio 10 - La gestione ad obiettivi e processo di sviluppo dei collaboratori

    Delega Crescente: il processo efficace - Episodio 10 - La gestione ad obiettivi e processo di sviluppo dei collaboratori
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    Adesso parliamo di un'altra modalità di gestione della delega, la gestione per obiettivi. La gestione per obiettivi è una tecnica particolarmente efficace sicuramente, ma che va usata però con collaboratori competenti, dei collaboratori che abbiano una comprovata competenza in materia per pianificare il lavoro in tempo prolungato. Quindi facciamo attenzione perché è una gestione per obiettivi è molto importante che possiamo mettere in atto proprio per quando abbiamo nel nostro team dei collaboratori che abbiamo dimostrato una certa competenza e possiamo pianificare un lavoro in un lasso di tempo un pò più lungo, quindi non si tratta di una delega a breve ma gestiamo proprio degli obiettivi, è una delega molto efficace. Quindi una volta individuata la persona, ripeto una persona che abbia già comprovata una certa esperienza, che abbia già una certa competenza, possiamo concordare degli obiettivi da raggiungere entro una determinata scadenza. Una cosa importante è la discussione, perché quando andiamo a dare quest'incarico e andiamo a discutere quest'incarico con la persona a cui abbiamo deciso di affidarci. Discutere di concordare insieme le scadenze e addirittura il percorso da seguire per arrivare a raggiungere quell'obiettivo. Questa discussione generale il collaboratore un impegno, quindi ecco perché il titolo di questa slide è la discussione crea impegno, proprio perché quell'interazione che c'è fra il dipendente e il collaboratore nella stabilire quali siano le scadenze, il percorso da seguire per raggiungere quel determinato obiettivo fa nascere proprio l'impegno e quindi si genera proprio un incarico, una presa a cuore da parte del collaboratore di questo obiettivo. Ricordiamoci sempre però che dopo aver delegato il compito al collaboratore è importante continuare a valutare e confrontare i risultati concordati perché se abbiamo concordato di raggiungere un certo obiettivo, un certo il risultato, dobbiamo effettivamente confrontare i risultati. Come vi dicevo la gestione è molto importante, è un modo rapido e coerente per creare fiducia e competenza nei collaboratori, ma è uno strumento che va usato soltanto con dei collaboratori che siano già esperti e competenti ma non a noi andiamo ad assegnare degli incarichi dei progetti più impegnativi, questo perché siamo portati poi ad assegnare dei progetti in maniera random, però dobbiamo aumentare la portata dell'impegno pian pian in modo da generare sempre delle performance migliori. Potremmo riassumere lo sviluppo dei collaboratori in quattro frasi: la prima fase la possiamo chiamare comunicare perché questa è la fase in cui al nuovo collaboratore di studio che magari non è ancora molto esperto diamo delle direttive precise su quello che vogliamo che sia il compito che porti avanti e poi andiamo chiaramente a misurare la sua attività per essere sicuri che stia volgendo in maniera consona con il compito che gli abbiamo affidato. Ricordatevi che delegare non significa abdicare, delegare significa comunque avere il controllo di ciò che abbiamo affidato a qualcun altro, quel qualcun' altro porta avanti quel compito per conto nostro, ma saremo sempre noi responsabili di quel compito, quindi avere il controllo della situazione è importantissimo e più deleghiamo e più abbiamo possibilità di riservare per noi solo la funzione di controllo, ecco perché vincevo anche quando affidiamo il compito ad un collaboratore dobbiamo poi andare a misurare la sua attività ed essere certi che sia all'altezza di quel compito: La seconda fase è vendere, vendere perché questa è la fase in cui dobbiamo persuadere il nostro collaboratore a fare il lavoro che gli abbiamo precedentemente nella fase precedente descritto in maniera chiara, quindi dobbiamo fare in modo che sia motivato a fare quel lavoro, a portare avanti quel lavoro in quel modo, secondo quegli standard che gli abbiamo già indicato. La terza è la vera e propria delega, cioè il processo che mettiamo in atto solo con i collaboratori competenti che si sono dimostrati in grado di fare quel tipo di lavoro, quindi andiamo proprio a delegare l'ultima fase quella della partecipazione, cioè la fase in cui con quei collaboratori che si sono dimostrati più competenti e di cui abbiamo piena fiducia, andiamo a discutere del lavoro da fare, concordiamo le tempistiche. Abbiamo visto prima la discussione che crea impegno ma che va fatta anche la delega per obiettivi che può essere fatta soltanto con uno quei collaboratori di cui abbiamo fiducia e che possono portare avanti autonomamente il lavori che andiamo ad affidare e questa quindi è la fase l'ultima delle quattro fasi della crescita del dipendente.

    Delega Crescente: il processo efficace - Episodio 9 - Le 5 regole base della motivazione

    Delega Crescente: il processo efficace - Episodio 9 - Le 5 regole base della motivazione
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    Possiamo riassumere qui in questa slide vi ho indicato le cinque regole base della motivazione. La motivazione è molto importante e sta al titolare dello studio condominiale, al manager dell'azienda di qualunque business andare a motivare i propri collaboratori, i propri dipendenti. Le cinque regole base sono: la massima chiarezza, è fondamentale la massima chiarezza nella definizione degli obiettivi, abbiamo visto prima dei traguardi e delle aree critiche di risultato perché devono sapere assolutamente quello che ci aspettiamo da loro C i devono essere chiari standard di misurazione cioè dobbiamo riuscire come vi dicevo prima a tenere sotto controllo quelli che sono i risultati che hanno raggiunto in modo che siano sempre spronati a fare meglio. Le esperienze di successo cioè il fatto di puntare ad uno standard elevato e il fatto di raggiungere, di portare a termine quell'incarico con il rispetto di quello standard elevato e crea un'esperienza di successo e questo va a motivare il collaboratore con una spinta importante e poi c'è un apprezzamento, l'apprezzamento del capo, dei colleghi, questo è importantissimo perché sentirsi apprezzati dai propri colleghi o dal proprio titolare dello studio crea una motivazione importante. In ultimo le ricompense e le ricompense legate direttamente a delle performance eccellenti. Quando parliamo di ricompense non parliamo soltanto di ricompense di natura economica perché la ricompensa può essere un riconoscimento, può essere un permesso, ci sono tanti tipi di ricompense che possono essere pensati ad hoc per i propri collaboratori.