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    danielortega

    Explore "danielortega" with insightful episodes like "Magia negra y poder", "Nicaragua: attacco alle ong", "Editorial: Bajuladores de ditaduras", "La dictadura de Ortega en Nicaragua" and "Ortega, el régimen que quiere ser eterno" from podcasts like ""Noche de Misterio", "Diritti e Rovesci", "Editorial - Gazeta do Povo", "El podcast de Francisco Marhuenda" and "Connectados con las Américas"" and more!

    Episodes (9)

    Magia negra y poder

    Magia negra y poder
    Magia y poder

    Juan Jesús Vallejo nos cuenta la historia de Sofía, una mujer que se dedica a la magía negra. Trabajó para fgrupos armados y hasta políticos del país.

    Nos cuenta cómo ella trabajaba para narcotraficantes y hacia que los envíos de mercancia ilegal fueran invisibles a las autoridades

    ¡Descubre más sobre la magía negra y el poder en este episodio fascinante!

    La dictadura de Ortega en Nicaragua

    La dictadura de Ortega en Nicaragua
    Daniel Ortega fue en su día uno de los mitos de una izquierda europea siempre ansiosa de encontrar iconos al estilo de sus amados Castro o Che Guevara. La realidad es que todos ellos no han sido más que criminales envueltos en mentiras ideológicas cuando solo buscaban el perpetuarse en el poder y conseguir beneficios personales. El antiguo líder del Frente Sandinista de Liberación Nacional es ahora un dictador corrupto que ha ganado las elecciones con «solo» el 74,99% de los votos, aunque ha sido modesto y no lo ha hecho con el 99%.

    Danielismo: Dinastia y Libertad

    Danielismo: Dinastia y Libertad
    Un tempo di esposizione lungo 42 anni rischia di scattare una foto mossa, a tratti illeggibile. Invece l'inquadratura scelta da Alfredo Luis Somoza è resa fissa dalla presenza costante di Daniel Ortega, lo sfondo su cui si staglia è cangiante e raccoglie ogni forma di afflato politico.
    Dalla Rivoluzione sandinista di cui lo stesso Ortega fu alfiere e che insufflò nuove speranze per l'emancipazione delle genti subalterne e l'affrancamento dai latifondisti e vide il capitalismo adoperare armi feroci attraverso i contras, condannati persino dall'Onu, che preludevano alla globalizzazione dei 30 anni successivi e che vedono il Danielismo aderire, saccheggiando beni, occupando gangli dello stato, entrando nei business infrastrutturali ed energetici.
    Per tutelare gli affari di famiglia la Dinastia Ortega è pronta ad allearsi anche con il diavolo delle chiese evangeliche e a reprimere pesantemente il dissenso con morti e arresti; con questo articolo Alfredo Somoza ripercorre le tappe di questi 42 anni in previsione della truffa elettorale che Ortega e la moglie vicepresidente stanno allestendo per il 7 novembre.

    Las revoluciones desencantadas y socavadas

    Las revoluciones desencantadas y socavadas
    A distanza di vent'anni l'una dall'altra la rivoluzione castrista a Cuba e quella sandinista in Nicaragua portarono un afflato di speranza di rivoluzionaria emancipazione; marcarono l'inizio (nel 1959, quando la revolucion cubana rovesciò Batista, cominciarono i movimenti anticoloniali africani che portarono alla trasformazione del colonialismo come lo conoscevamo) e il declino della spinta rivoluzionaria che percorse il mondo (nel 1979, quando i sandinisti si liberarono dell'oligarchia filostatunitense di Somoza diedero l'ultimo impulso alle speranze di affrancamento dall'imperialismo capitalista).
    Abbiamo chiesto a Diego Battistessa (@DiegoBattistes1) di descriverci la situazione attuale di queste due nazioni mesoamericane ancora imbrigliate nel falso mito della retorica socialista, rivelandosi regimi autocratici come da tradizione locale. E fa più male perché erano un sogno apparentemente realizzato di un altro mondo possibile (altra ricorrenza ventennale in questo 19 luglio 2021 da cui scriviamo).

    Duele Nicaragua...
    il 19 luglio ricorre l'anniversario della revolución sandinista; in questo caso si è trasformata più volte – sempre in peggio –, perdendo per strada in questi 42 anni volta per volta gli stessi protagonisti che cominciarono a prendere le armi e anche i molti internazionali che confluirono a Managua, riconoscendo un nuovo episodio dell'emancipazione libertaria degli oppressi. La parentesi sandinista ideale sfumò per via elettorale lasciando il posto a un'altra oligarchia liberale, quella di Violeta Chamorro; dopo aver resistito alla Escuela de las Americas che aveva partorito i Contras (e ora si è spostata in Georgia sotto falso nome, proseguendo il suo trabajo sucio di formazione di contractors e smad, sbirri famigerati per operazioni squadriste e di ordine pubblico). E ora invece si è ridotta al familismo feroce e liberticida di Ortega e Murillo, la sua compagna e vicepresidente. Persino l'Organizzazione degli Stati americani comincia a fare pressioni sulla dinastia danielista fondata su corruzione, nepotismo e clientelismo. E adesso si aspetta un giro di vite ancora maggiore, visto che le sanzioni e ingerenze di Washington non hanno scalfito gli abusi di potere.

    La digressione sulla Western Hemisphere Institute for Security Cooperation (WHINSEC) di Fort Benning ci porta a imbarcarci dalla citata Miami per La Havana.

    ... y Cuba Duele más
    Crollo del turismo per la pandemia, sanzioni ed embargo – infame e illegale, imposto dagli Usa di Ike e JFK e sostenuto fino a ora solo da Israele all'Onu unanimemente contrario – che strozzano il paese; fame, riforme inesistenti, blocco di internet in palese atteggiamento censorio che fa la differenza rispetto alle proteste del 1994 (maleconazo represso dai Castro con tecniche che ora non sono proponibili)... le proteste di questo luglio cubano sono serie, partecipate nonostante la repressione feroce e vanno analizzate senza ideologismi pregressi, perché la situazione è complessa e articolata – avendo molti risvolti geopolitici nella difficoltà per i classici partner di sostenere l'economia improbabile dell'isola caraibica, a cominciare dal Venezuela di Maduro.
    E poi anche Diáz-Canel ha ribadito in piena continuità l'impossibilità di dialogare con chi è considerato controrivoluzionario e le manifestazioni del movimento San Isidro cavalcano le sensazioni di indisponenza e disperazione di fronte alla impossibilità di sopravvivenza; manifestazioni partecipate e diffuse in una ventina di città. La situazione è esplosiva anche per la mancanza di riforme della transizione al postcastrismo, perché manca un'idea di come potrebbe svilupparsi un sistema che non cada nella trappola capitalista.

    Homofobia como en siglo XVII

    Homofobia como en siglo XVII
    Según el diagnóstico sobre los crímenes de odio en Nicaragua desarrollado por el Centro por la Justicia y el Derecho Internacional en el periodo 1999 al 2011; la cultura nicaragüense, como las de sus países vecinos, se identifica por su fuerte carácter patriarcal, el cual predomina en todas las instituciones sociales, culturales, económicas y políticas.

    Dictadura y Covid-19 en Nicaragua

    Dictadura y Covid-19 en Nicaragua
    He querido empezar con una reflexión del gran filósofo Erich Formm para dar un poco de luz al porqué del comportamiento de muchos nicaragüenses en medio de esta pandemia que siguen un comportamiento nefasto y lleno de incoherencia, al no guardar el distanciamiento social y sin ninguna medida de protección ante el

    coronavirus que azotará aún más al pequeño país de a América
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