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    Episodes (15)

    Jak zginął Benito Mussolini? Ostatnie lata życia włoskiego Duce

    Jak zginął Benito Mussolini? Ostatnie lata życia włoskiego Duce
    W 1:37 pada określenie "Anschluss Niemiec" oczywiście chodziło o niemiecki Anschluss Austrii. Czym była Repubblica di Salò? Jaką funkcję sprawował w niej Duce? Jak zginął? Tego wszystkiego dowiedzie się z odcinka podcastu.
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    Bibliografia:

    Ciano G., Dziennik 1937-1943, Pułtusk 2006.
    Dąbrowski R., Sto dni Mussoliniego, Warszawa 2002.
    Goebbels J., Dzienniki. Tom 3: 1943-1945, Warszawa 2014.
    Goeschel Ch., Mussolini and Hitler. The Forging of the Fascist Alliance, London 2018.
    Morgan P., The Fall of Mussolini: Italy, the Italians, and the Second World War, Oxford 2008.

    Muzyka:
    Jimena Contreras, Funeral in Sinaloa

    Il green pass è uno strumento di controllo

    Il green pass è uno strumento di controllo
    TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6700

    IL GREEN PASS E' UNO STRUMENTO DI CONTROLLO di Stefano Magni
    Green Pass, di cosa aver paura? Gran parte delle manifestazioni contro l'istituzione dell'obbligo del lasciapassare sono state accolte da questa domanda: di cosa avete paura? Se è vero che il 73% degli italiani è d'accordo sul nuovo dovere del cittadino vaccinato (o guarito, o testato negativo), allora questa piccola minoranza che manifesta in piazza è accolta dallo stupore di una maggioranza che non capisce dove sia il problema. Chi protesta, al contrario, teme una dittatura sanitaria.
    L'uso dei simboli nazisti per indicare il pericolo della dittatura, delle stelle gialle e del parallelo con le leggi razziali (che discriminavano gli ebrei, dal 1938) è ricorso molto spesso nelle proteste e ha provocato l'indignazione delle comunità ebraiche e dell'opinione pubblica più moderata. Il nazismo spunta sempre quando c'è da contestare un abuso di potere (reductio ad hitlerum) e il paragone con le leggi razziali viene spesso in mente, in caso di discriminazione, perché è una ferita indelebile nella storia italiana. Ma il parallelo è improprio, in effetti: qui non si sta preparando una discriminazione su base razziale, ma comportamentale. I fascisti dal 1938, i nazisti dal 1933, perseguitavano gli ebrei a prescindere dalle loro idee o dai loro comportamenti. Allora di cosa aver paura? I difensori dell'obbligo di Green Pass ne sottolineano l'assoluta normalità: come ci si deve fermare se il semaforo è rosso, come per pilotare un aereo c'è bisogno di un brevetto, per guidare un'auto c'è bisogno della patente, per entrare in un ristorante hai bisogno, in tempi di pandemia, di un lasciapassare verde. Cosa c'è da aver paura? C'è eccome. Vediamo di cosa.

    LA RADICE DEL GREEN PASS È NELLA CINA COMUNISTA
    Il lasciapassare verde è un'idea europea, ma l'origine è la Repubblica Popolare Cinese. Benché altre piccole realtà lo avessero introdotto su scala ridotta, nel marzo scorso, il regime di Pechino si è fatto promotore dell'idea su scala globale. Lo scopo dichiarato, sia del "passaporto vaccinale" cinese che del pass verde europeo, era quello di poter viaggiare "liberamente" in sicurezza. Chi conosce, però, i metodi comunisti sa che uno strumento nato con uno scopo formalmente innocuo, può trasformarsi, in men che non si dica, in un altro dispositivo di controllo totalitario. Che tipo di strumento? In Cina, in particolar modo, è un'integrazione al sistema di crediti sociali, con cui lo Stato valuta ogni singolo comportamento del cittadino e gli assegna un punteggio positivo o negativo. Se il punteggio è troppo basso, il cittadino viene escluso da una serie di servizi, fino a diventare prigioniero in casa sua e privato dell'accesso ai suoi risparmi. Se è particolarmente basso, il cittadino viene esposto al pubblico ludibrio, a una gogna elettronica, su Internet, sui maxischermi nei luoghi pubblici e sui media. Se è sotto una soglia minima, il cittadino disobbediente finisce in campo di rieducazione.
    In Europa non esiste (ancora) un sistema di crediti sociali. Il Green Pass doveva essere solo un modo per viaggiare in sicurezza, senza subire quarantene o l'obbligo dei tamponi alla partenza e al ritorno. Ma la Francia e, subito dopo, anche l'Italia, lo hanno trasformato in uno strumento di controllo e valutazione. Chi non ha seguito determinati comportamenti, come vaccinarsi, è escluso, per motivi sanitari, da una serie di servizi a cui, fino al giorno prima, poteva avere libero accesso. E' diventato già un piccolo sistema di crediti sociali. E' vero che viene presentato come uno strumento ad hoc, giustificato dalla pandemia (in un periodo, però, in cui le ospedalizzazioni sono al minimo) e per questo viene accettato di buon grado da cittadini che non si fanno troppe domande. Ma può degenerare e diventare uno strumento di controllo, tout court? A questo punto sì. Basta poco. Se si sdogana questa logica, non ci vuole molto per arrivare a un sistema di crediti sociali alla cinese.

    PROSSIMO PASSO: L'EMERGENZA CLIMATICA
    Prima o poi l'emergenza pandemica finirà, ma c'è già "l'emergenza climatica". Anche per affrontare l'emergenza climatica la libertà individuale è vista come un ostacolo. Nella pandemia si dice che la tua libertà deve essere limitata per proteggere il resto della comunità dal contagio, perché chiunque può essere portatore inconsapevole della malattia. Dopo l'introduzione dei vaccini, si dice anche che non puoi scegliere di non vaccinarti, perché si deve raggiungere collettivamente l'immunità di gregge. Per combattere l'emergenza climatica, allo stesso modo, si dice che la tua libertà debba essere limitata ancor di più, perché consumi, spostamenti e stili di vita moderni producono esternalità che diverranno sempre più inaccettabili, come l'emissione di CO2 o la mera "impronta ecologica" (quanto "pesiamo" sulle risorse del pianeta). Se il Green Pass venisse un domani applicato per imporre un comportamento ecologicamente corretto, escludendo da ogni servizio chi non ha i requisiti necessari? Basterebbe un piccolo aggiornamento del software. Non si dovrebbe neppure cambiargli il nome. Quello della lotta al cambiamento climatico è solo un esempio, ma i motivi per sottrarre punti a un cittadino del futuro potrebbero essere molti di più. Basti vedere per quante cause, apparentemente insignificanti, si viene già bannati d'autorità dai maggiori social network...
    I manifestanti contro l'obbligo di Green Pass, è questo che temono. Contrariamente alla maggioranza dei giornalisti e degli intellettuali, vedono il pericolo che arriva. Lo chiamano "nazismo", perché è la tirannia che tutti noi abbiamo in mente. Ma è del modello cinese che dobbiamo aver seriamente paura.

    Nota di BastaBugie: Gianfranco Amato nell'articolo seguente dal titolo "Oggi come ieri: la giusta dozzina che disse no al Duce" ricorda quando 90 anni fa il governo emanava un Decreto Legge in cui i docenti erano obbligati a giurare fedeltà al Fascismo. Il 99% giurò, mentre si ribellarono solo l'1% dei docenti universitari e persero il posto di lavoro. Elenchiamo di seguito i loro nomi e le loro storie.
    Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 29 agosto 2021:
    Con piglio militaresco il generale Figliuolo ha ordinato l'elenco di tutti gli insegnanti vaccinati, al fine di scovare i renitenti all'iniezione. Ordine perentorio entro il 20 agosto 2021. Pare che il militare abbia ottenuto i dati richiesti. E pare anche che gli stessi abbiano confermato una cosa già ampiamente nota: superano il 90% gli insegnanti che hanno puntualmente obbedito alle disposizioni impartite e, quindi, in grado di ottenere la tessera verde che consentirà loro di poter lavorare. Una percentuale più che bulgara. Plebiscitaria.
    Qualcuno si è meravigliato della solerte e zelante diligenza con cui i signori docenti si sono subito adeguati alle disposizioni ministeriali. Evidentemente, chi è rimasto sorpreso non conosce la storia.
    Proprio novanta anni fa, il 28 agosto 1931, infatti, il governo italiano emanava il Decreto Legge n.1227, recante «disposizioni sull'istruzione superiore». Erano norme che riformavano la scuola superiore, istituendo, tra le tante cose, anche la figura dei presidi.
    Interessante è l'art. 18 di quel decreto legge che imponeva ai professori il giuramento di fedeltà al regime. Ogni docente di scuole superiori e università doveva pronunciare la seguente formula: «Giuro di essere fedele al Re, ai suoi Reali successori e al Regime Fascista, di osservare lealmente lo Statuto e le altre leggi dello Stato, di esercitare l'ufficio di insegnante ed adempiere a tutti i miei doveri accademici col proposito di formare cittadini operosi, probi e devoti alla patria e al Regime Fascista. Giuro che non appartengo né apparterrò ad associazioni o partiti la cui attività non si concilii con i doveri del mio ufficio».
    Quanti furono quelli che aderirono? [...] Ebbene, su 1.250 docenti universitari solo dodici rifiutarono di giurare e persero il posto. Oggi, dopo novant'anni, meritano di essere ricordati:
    - Ernesto Bonaiuti, professore di cristianesimo all'Università di Roma;
    - Mario Carrara, medico legale e docente all'Università di Torino;
    - Gaetano De Sanctis, docente di storia antica all'Università di Roma, che rifiutò con queste parole: «Il mio atto non vuole avere alcuna portata e alcun significato politico; è semplicemente un atto di ossequio all'imperativo categorico del dovere»;
    - Jacob Benedetto Giorgio Errera, professore di chimica a Pavia, autore di importantissime ricerche nel campo della chimica organica;
    - Giorgio Levi Della Vida, orientalista, storico delle religioni, semitista, ebraista, arabista e islamista italiano;
    - Fabio Luzzato, avvocato e professore di diritto civile all'Università di Macerata, nonché docente di diritto agrario alla Scuola superiore di agricoltura a Milano;
    - Piero Martinetti, docente di filosofia teoretica e morale all'università di Milano, fu il solo filosofo universitario che rifiutò il giuramento; nella sua lettera di comunicazione del rifiuto al Ministro dell'Educazione scrisse: «Così ho sempre insegnato che la sola luce, la sola direzione ed anche il solo conforto che l'uomo può avere nella vita è la propria coscienza; e che il subordinarla a qualsiasi altra considerazione, per quanto elevata essa sia, è un sacrilegio. Ora col giuramento che mi è richiesto io verrei a smentire queste mie convinzioni ed a smentire con esse tutta la mia vita; l'Eccellenza Vostra riconoscerà che questo non è possibile. Con questo non intendo affatto declinare qualunque eventuale conseguenza della mia decisione: soltanto sono lieto che l'Eccellenza Vostra mi abbia dato la possibilità di mettere in chiaro che essa procede non da una disposizione ribelle e proterva, ma dalla impossibilità morale di andare contro ai principî che hanno retto tutta la mia vita»;

    The Death of Kurt Cobain

    The Death of Kurt Cobain
    Death, drugs, and rock & roll. Come as you are, whether you're easily amused or not. This week Zach and Tim talk about the death of Kurt Cobain, lead singer and songwriter for the seminal band Nirvana. You may not be surprised by the conclusions they reached, but at least one of them was! 
     
    Pictures: http://imgur.com/a/ZPKK7Bt
     
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    Art by Jake Luck www.jakeluck.com
    Crackpot
    enFebruary 11, 2019

    NetQast.com Duce Ambiance August 2, 2012

    NetQast.com Duce Ambiance August 2, 2012
    Setting a special atmosphere for your particular environment, Duce Ambiance presents you with the best of R&B submitted by artists who have set their own ambiance and want their music to help you with your own. Episode Featured Artists August 2, 2012: GQ...Genuine Quality Bonita Canday feat Micket Factz CoryLavel D JoneZ Debbie Resto Martin Estes Jr. Gordon James Lori Rose Steve Grandinetti Click Here For Our Weekly Podcasts: http://bit.ly/w223ID Join the other avid music fans who have become members of www.NetQast.com and receive our free weekly podcasts, give feedback on the music we feature and discover the artists you are so passionate about including in your personal sound track of life. Discover Artists. Discover Music. Discover Your Rhythm.

    Independents Day

    Independents Day
    Go Off Tomi Jones Feat. Gucci Mane FOLLOW ME Marnie side Trippin' Yung Preezee We Love Ray Lavender Get lowest J7 D'Star State of mind W.e.l.b Any Day Now Nikki Grier GONE B ALRIGHT Marnie side Fire Fly (Clean) Childish Gambino Face of La (DJ DUCE ) Finga bandit GHETTO WAYS FT KINGTUT Dpone Tru Luv Finga bandit Keeper Nikki Grier ft Mistah Fab So Fresh (Hot As Me) Kustoo ft. Yung PreeZee On Top Of The World (New Radio) Yung keno BRUSH THEM OFF (SO FRESH 2) Yung Preezee

    June 7, 2012

    June 7, 2012
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