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    frontiera

    Explore "frontiera" with insightful episodes like "17. Ricevere un sì", "La nuova frontiera del Nucleare (di Massimo Lapenda)", "Capo Giuseppe - dal giorno in cui tramonta il sole", "Geronimo - Apache vuol dire nemico" and "Episodio 4 - La Frontiera Del Western È Proprio Dietro Casa" from podcasts like ""Diario creativo", "ANSA EconoMIA", "Dal fondo del Sand Creek", "Dal fondo del Sand Creek" and "Connettere i punti"" and more!

    Episodes (23)

    Capo Giuseppe - dal giorno in cui tramonta il sole

    Capo Giuseppe - dal giorno in cui tramonta il sole
    Il Napoleone Indiano, così è passato alla storia Capo Giuseppe il Giovane, signore della Wallowa, il più autorevole fra i capi Nasi Forati che nel 1877 intrapresero una straordinaria quanto disperata fuga attraverso i territori del nord ovest. Il capo dei Nez Percés ci accompagnerà in una storia di drammatica amarezza, in cui nemmeno la saggezza e la temperanza di uno degli animi più sensibili e acuti della frontiera possono arginare l'avidità, l'ottusità e la malvagità degli uomini.

    Il sud-est asiatico, una frontiera sempre più importante per l’Italia

    Il sud-est asiatico, una frontiera sempre più importante per l’Italia
    Approfondiamo la cooperazione tra il nostro Paese e l’Asean, un’associazione di Stati che raggruppa 10 Paesi del Sud est asiatico, insieme a Gabriella Biondi, Direttore Centrale per i Paesi dell’Asia e dell’Oceania alla Farnesina, con Eufemia Esposito, dirigente superiore della polizia di Stato, e con Alessia Mosca, Segretario Generale dell’Associazione Italia-Asean.

    Luca Giliberti - Val Roja, la frontiera franco-italiana

    Luca Giliberti - Val Roja, la frontiera franco-italiana
    Enrico Fravega (Università di Trento) intervista Luca Giliberti (Università di Genova) autore del libro “Abitare la frontiera”, edito da Ombre Corte. Il libro, frutto di una ricerca etnografica durata tre anni, racconta la frontiera italo-francese della Val Roja, punto chiave delle rotte migratorie verso la Francia e il Nord Europa. Attraverso il punto di vista delle persone che vivono lì, l’autore descrive le tensioni e le contraddizioni che si innestano nelle pratiche di solidarietà e nel senso di appartenenza al territorio.

    Marte, prossima Frontiera (Nona Puntata)

    Marte, prossima Frontiera (Nona Puntata)
    Puntata dedicata alle missioni e allo studio del nostro amato pianeta rosso: Marte. Facciamo il punto su Perseverance (NASA) e il futuro delle missioni su Marte con Luciano Anselmo (ISTI – CNR).

    Nella puntata lanciamo anche uno spazio dedicato ai nostri ascoltatori, potete inviare i vostri contributi per le prossime puntate qui (https://www.instagram.com/trascienza.coscienza/?igshid=r3imxgbb7t1y).

    A raccontarci la nuova scoperta legata alle onde gravitazionali e ai buchi neri c’è Lumen Boco (Phd. Sissa) con un report super dettagliato.

    Qui trovate la notizia su Proxima C (https://www.scientificamerican.com/article/astronomers-may-have-captured-the-first-ever-image-of-nearby-exoplanet-proxima-c1/)

    Qui il report di Nature (https://www.nature.com/articles/d41586-020-01125-x?utm_source=Nature+Briefing&utm_campaign=d7ac20f928-briefing-dy-20200422&utm_medium=email&utm_term=0_c9dfd39373-d7ac20f928-42565515#search-menu)

    In studio: Gianluigi
    In regia: Emilia Rosaria Uccello
    Illustrazione: Sara Michielin

    Giocattoli

    Giocattoli
    Tutto ciò che viene messo a disposizione di una persona di età inferiore a 14 anni, può avere uno scopo ludico e quindi svolgere la funzione di un giocattolo.

    Per questa ragione chi immette in commercio un prodotto, che potrebbe essere utilizzato per giocare, deve specificare se esso può essere adatto a persone con meno di 14 anni ed in questo caso sottoporlo ad una valutazione come possibile giocattolo.

    Singolare è il fatto, peraltro incomprensibile, perché gli obblighi del produttore non cambiano, che si specifichi che un pallone da calcio non è un giocattolo, ma un attrezzo sportivo, come se fosse impossibile che con quel pallone ci possa giocare una persona con meno di 14 anni.

    I giocattoli devono rispettare la pertinente direttiva e se sono conformi alla norma armonizzata EN 71 possono essere marcati dal produttore in autonomia.

    Nel caso in cui la norma EN 71 sia rispettata solo in parte o non copra uno specifico giocattolo, sarà necessario che il produttore si rivolga ad un organismo notificato, al fine di ottenere un certificato che dovrà essere allegato al fascicolo tecnico, che deve sempre ed obbligatoriamente essere preparato dal fabbricante.

    Il giocattolo deve essere venduto con la marcatura CE applicata ad esso, con la dichiarazione di conformità e con le istruzioni d’uso.

    www.marcaturace.net
    www.dichiarazionediconformita.eu

    Alberto Mallardo - Mediterranean Hope | Vista da Bruxelles, la frontiera è lontana | 05-07-2017

    Alberto Mallardo - Mediterranean Hope | Vista da Bruxelles, la frontiera è lontana | 05-07-2017
    Il G20 di Amburgo e il vertice di Tallinn sembravano arrivare nel momento giusto per affrontare in modo serio il tema della gestione dei migranti che giungono sulle coste del sud Europa attraverso la rotta del Mediterraneo centrale. Eppure, questi incontri si sono conclusi senza proposte e strategie in grado di cambiare l’attuale situazione. L’aumento degli sbarchi, unito a una situazione libica del tutto instabile e fuori da ogni orizzonte di rispetto dei diritti umani, non sono serviti a far sì che la questione venisse presa sul serio dalla politica europea.

    «Con la stagione estiva – afferma Alberto Mallardo, analista e mediatore culturale del progetto Mediterranean Hope – ci aspettavamo un aumento del numero di arrivi, perché capita tutti gli anni. Guardando le statistiche ufficiali del ministero degli Interni, il numero di persone censite alla fine di giugno corrisponde a circa 100.000 unità, quindi ci dovrebbe essere un aumento del 15% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È chiaro che non è questo a mettere in difficoltà le autorità italiane e il sistema dell’accoglienza del nostro Paese, ma a farlo probabilmente è il peso della gestione delle persone che sono comunque arrivate negli anni passati e che ancora oggi si trovano in strutture in cui oramai non dovrebbero essere più».
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