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    Episodes (19)

    Adeguati Assetti- Controllo di Gestione e Pianificazione Finanziaria

    Adeguati Assetti- Controllo di Gestione e Pianificazione Finanziaria
    Adeguati Assetti organizzativi, amministrativi e contabili e l’importanza del controllo di gestione e della pianificazione aziendale e finanziaria.
    -Cosa significa tutto ciò?
    -A chi è rivolta la normativa ?
    -Quali sono gli strumenti che servono per essere adeguati secondo l'art.2086 del c.c.?
    -Cosa può comportare per gli amministratori il mancato rispetto degli adeguati assetti?
    -Come si comporteranno le banche?
    -Cosa dovrebbero fare le imprese?
    La pianificazione è basilare per il controllo dell’attività imprenditoriale anche se il bisogno di applicarla, sino ad oggi, è sentito da una minoranza delle aziende, soprattutto per le piccole.
    Ho sempre sostenuto che
    “è una scelta libera dell’imprenditore se pianificare o no la sua attività da un punto di vista economico finanziario. L’azienda può andare avanti più o meno bene, ugualmente”
    Ma questa frase è ancora attuale?
    In realtà con le nuove normative non è proprio così, va rivisto qualcosa. Ma vediamo il perché!
    Dopo una serie di rinvii e modifiche, dal 15 luglio 2022 è entrata in vigore definitivamente la legge sul nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza.
    Obiettivo del nuovo Codice è quello di cercare di recuperare l’azienda in difficoltà, con sistemi di prevenzione e di valutazione tempestiva delle diverse situazioni di difficoltà, agendo prima che la situazione di crisi diventi conclamata e poi si trasformi in insolvenza portando poi l’azienda sino alla chiusura.
    La riforma della crisi d’impresa ha tra i suoi scopi quello di fare emergere tempestivamente i segnali di crisi al fine di contenere gli effetti della crisi, assicurando la continuità aziendale cioè la capacità di un’organizzazione di continuare a funzionare senza interruzioni significative, anche in caso di eventi imprevisti.
    Infatti la valutazione predittiva della crisi di impresa e la salvaguardia della continuità aziendale “Going Concern”, sono i primari scopi della riforma e si tratta di obiettivi il cui raggiungimento è subordinato all’applicazione di adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili.
    Quindi la normativa spinge a fare in modo di evitare il peggioramento della crisi intercettandolo con una adeguato controllo dei rischi aziendali.
    Attenzione che per il nuovo codice della Crisi d’Impresa applicare gli adeguati assetti dovrebbe servire per evitare preventivamente la crisi e non, per gestire la crisi.
    Con il D. Lgs. n. 83/2022 del giugno 2022 è stata definita crisi:” lo stato del debitore che rende probabile l’insolvenza e che si manifesta con l’inadeguatezza dei flussi di cassa prospettici a far fronte alle obbligazioni nei successivi dodici mesi”
    Il Dlgs., n. 83 , prevede che le misure idonee e l’assetto organizzativo, amministrativo e contabile al fine di prevedere tempestivamente l’emersione della crisi d’impresa, debbano permettere di:
    a) rilevare eventuali squilibri di carattere patrimoniale o economico-finanziario, rapportati alle specifiche caratteristiche dell’impresa e dell’attività imprenditoriale svolta dal debitore;
    b) verificare la sostenibilità dei debiti e le prospettive di continuità aziendale almeno per i dodici mesi successivi e rilevare i segnali di cui al comma 4;
    Ma tutto questo cosa significa?
    Significa che con l’introduzione del secondo comma dell’art. 2086 Cc, il legislatore ha chiesto agli imprenditori di abbracciare una logica di pianificazione strategica e programmazione economica finanziaria, evitando di gestire l’impresa con la navigazione a vista.
    Il legislatore porta perciò all’introduzione generalizzato della pianificazione e del controllo di gestione, che nella pratica deve essere “calzato a pennello” alle caratteristiche di ciascuna azienda.
    Perciò tutti gli imprenditori indipendentemente dalle dimensioni dell’impresa, sono tenuti a valutare e analizzare periodicamente l’andamento della gestione aziendale.
    Gli adeguati assetti amministrativi e contabili sono un insieme di regole e procedure, per gestire le attività amministrative e contabili in modo efficiente e sono fondamentali per la gestione efficace di qualsiasi attività aziendale e per la prevenzione di rischi legali.
    In pratica, consentono di gestire correttamente l’affidabilità dei dati contabili, e il rispetto delle normative fiscali, e possono essere riferiti agli strumenti e sistemi di pianificazione e controllo.
    Questo di conseguenza porta ad applicare una visione forward looking (orientata al futuro), basata su un sistema di controllo di gestione...
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    #controllodigestione #adeguatiassetti #pianificazione #budget

    Perchè non dovresti rincorrere il fatturato?

    Perchè non dovresti rincorrere il fatturato?
    Ti sei mai trovato a rincorrere il fatturato per pagare i debiti di fine mese?

    Sono Patrizio, Controller Coach.

    Oggi voglio raccontarti la storia di Anna , amministratrice di una piccola impresa artigiana della provincia di Bologna che circa 2 anni fa si è rivolta a me dicendomi “Patrizio ,stiamo rincorrendo il fatturato e stiamo accettando ogni tipo di lavoro, anche quelli che rendono poco o addirittura non rendono , perchè abbiamo bisogno per forza di anticipare il più possibile in banca per pagare i fornitori ! ”
    Io le rispondo che Questo modo di lavorare, purtroppo molto diffuso nelle aziende italiane, è pericoloso: a lungo andare può innescare il meccanismo del “Cane che si morde la coda.”

    Allora Lei “ Scusa ma cosa c’è di strano? Lo fanno tantissime aziende!

    Si è vero che lo fanno moltissime aziende , ma.. è proprio questa una delle ragioni che ha causato la crisi di liquidità dei piccoli e lo strapotere delle banche nei loro confronti . Infatti basta un insoluto o una diminuzione di fatturato che si va in mancanza di liquidità.

    E allora… in questa situazione sei costretto ad anticipare il totale del fatturato mensile per pagare i debiti di fine mese ed inneschi una corsa che non finisce più , se non dai una sterzata.

    Quando si scivola in questa condizione si è più del dovuto nelle mani delle Banche che possono fare il bello e cattivo tempo con le condizioni peggiorando i tassi e le spese, e spesso possono decidere di non concedere più gli affidamenti.

    Per evitare di cadere in questo pericoloso meccanismo serve fare un cambio di strategia finanziaria e aumentare notevolmente i margini lordi.
    Il primo step del mio lavoro è stato quello di far capire all’imprenditrice l’importanza di prendere in mano la strategia finanziaria della Sua azienda. Per un primo periodo, finché non è diventata autonoma da me, l’ho aiutata:
    • ad applicare una pianificazione finanziaria con budget di cassa
    • - a concentrarsi sulla produzione e vendita di articoli con margini più alti
    • - a ridurre i costi fissi evitabili
    • Dopo poco più di un anno di corretta pianificazione, Anna non era più costretta a prendere lavori da fatturare a basso margine per portarli all’anticipo e grazie ai guadagni maggiori e anche grazie al corretto comportamento che teneva nei conti correnti , è riuscita ad ottenere anche una migliore valutazione dalla banca che le ha concesso ulteriore fido .

    Cosa impariamo da questa storia ?
    Innanzitutto vendere a bassi margini a lungo andare ti fa moolto male da un punto di vista finanziario .
    Poi è buona norma mantenere sotto esame i movimenti finanziari in entrata e in uscita per avere un equilibrio monetario. Proprio grazie a questo tipo di previsione, ci si può organizzare bene, richiedere in anticipo i giusti finanziamenti ed essere ben visti dalle banche. E non dimentichiamo che questo significa anche riuscire ad avere costi bancari inferiori.
    E tu? Ti trovi nel meccanismo del cane che si morde la coda o per caso hai paura di finirci presto?

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    Il Budget, il cuore del controllo di gestione!

    Il Budget,  il cuore del controllo di gestione!
    Peter Drucker sosteneva: “Senza un impegno chiaro e condiviso ci solo promesse e speranze, non ci sono piani”

    Sono Patrizio controller coach,
    sono partito da questa bella citazione per introdurre un argomento fondamentale per la guida aziendale. Il Budget !
    Sono tante le Grandi Aziende che utilizzano il budget come strumento di controllo di gestione. Ma quante sono le piccole imprese che ancora non applicano una benché minima pianificazione?

    Spesso quando consiglio di fare il budget a titolari di piccole imprese mi sento rispondere: “La nostra azienda non può prevedere i ricavi e i costi perché il nostro settore è particolare, non siamo una azienda di produzione dove si fanno pezzi in serie come si fa nelle grosse industrie, quindi non possiamo fare i budget, sarebbe solo una perdita di tempo…” Convinzione molto pericolosa…

    Chiunque è titolare di una partita Iva, a prescindere dal settore in cui opera, deve avere un budget se vuole essere protagonista e non vittima del mercato. Ma andiamo per ordine: cosa s’intende concretamente per budget? Il budget è lo strumento basilare, il cuore del controllo gestionale della tua azienda.
    E’ fondamentale per giocare d’anticipo, ad esempio prevedere e prendere provvedimenti per i cali stagionali di lavoro, e per pianificare gli obiettivi della tua azienda. Inoltre non è da sottovalutare il valore del budget come strumento di motivazione per te stesso e per il tuo team. Se vorrai capire se ti sei avvicinato agli obiettivi che ti sei prefissato, ti insegnerò a conteggiare, in periodi prefissati, gli scostamenti tramite i quali si individuano le differenze tra budget e valori conseguiti.

    Ok, ma come si fa questo budget? Il budget può essere economico o finanziario. Come base possiamo partire da un conto economico di previsione dove andiamo a prevedere costi e ricavi con i risultati e indici che ne derivano. Poi abbiamo il budget di cassa e con quello si vanno a ipotizzare i futuri movimenti di cassa. "È una scelta libera dell’imprenditore se pianificare o no la sua attività da un punto di vista economico finanziario. L’azienda può andare avanti più o meno bene, ugualmente". E Tu? Vuoi che la tua azienda sia protagonista o in balia degli eventi del mercato? Se vuoi crescere, devi diventare protagonista del mercato e avere un budget è fondamentale !

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    della tua azienda.
    #budget, #controllodigestione, #pianificazioneaziendale

    Controllo di Gestione e Finanza Aziendale-come finanziare acquisti per beni durevoli

    Controllo di Gestione e Finanza Aziendale-come finanziare acquisti per beni durevoli
    Ti è mai capitato di acquistare attrezzature, macchinari o arredamento per la tua azienda senza richiedere un finanziamento dedicato, perché tanto in quel momento avevi i soldi sul conto corrente? Dopo qualche mese ti sei ritrovato senza liquidità e non sai spiegarti il perché?

    All’inizio del 2018, sono stato chiamato da Giorgio, un giovane commerciante della provincia di La Spezia che negli ultimi 2 si è ingrandito aprendo 3 negozi al dettaglio.

    Giorgio mi convoca a un colloquio e mi dice:
    Patrizio il Fatturato negli ultimi anni è aumentato, il guadagno anche: incasso immediatamente, ma il conto corrente rimane sempre sotto lo zero, tranne in agosto, mese di massimo incasso. Cosa succede? Non ci capisco più niente!

    Do un’occhiata ai bilanci, alle entrate e alle uscite, e subito mi salta all’occhio che per l’apertura e allestimento dei nuovi negozi, Giorgio aveva pagato molti soldi per attrezzature, mobili e impianti con il denaro preso dai conti correnti senza fare nessun finanziamento dedicato all’acquisto dei beni durevoli.

    Quando gli ho fatto presente il problema, Giorgio mi ha risposto: “Ma scusa perché se avevo i soldi nel conto corrente avrei dovuto indebitarmi per anni con un finanziamento?”

    Caro Giorgio, gli ho risposto, se non ti sei precedentemente accantonato soldi per un eventuale autofinanziamento che sarebbe stata la cosa migliore da fare, o in mancanza di ciò , se non Fai subito un finanziamento, un leasing o un noleggio per l’acquisto di attrezzature, macchinari, è molto probabile che presto ti troverai senza liquidità.
    Quello che ho consigliato a Giorgio, e che consiglio anche a te, è di utilizzare finanziamenti a lungo termine per questo tipo di acquisti (a lungo termine) e prestiti a breve termine per l’acquisto di beni a breve termine (merce e materia prima)-
    Perché?

    Le merci generano un’entrata di denaro a breve termine, mentre un bene durevole rimane in azienda a lungo e ha la sua utilità produttiva spalmata in più anni.
    Nel caso di specifico di Giorgio:

    ha acquistato beni per circa 50.000 -
    Poichè si tratta di beni che possono essere ammortizzati in 5 anni, Giorgio andrà a detrarrre dal reddito di ogni anno solo il 20% cioè 10.000€ di costo per ammortamento, creando uno scompenso immediato tra liquidità uscita dalle casse aziendali 50.000€ e costi portati in detrazione 10.000 €, somma che poi recupererà nei 5 anni successivi.
    Acquistando a rate con finanziamento dello stesso periodo di ammortamento del bene, l’importo tra la somma delle rate pagate e l’ammortamento combacerebbero in modo da non risentire della differenza tra esborso di denaro e detrazione fiscale.
    Giorgio grazie a questo consiglio, si è fatto fare un finanziamento dalla Banca e ha risolto così il suo problema ritrovandosi il suo conto corrente sempre in attivo!!!

    Quindi, da non fare mai:
    acquistare beni durevoli finanziandosi con prestiti a breve termine.


    E tu? Hai mai acquistato o stai per acquistare beni durevoli con la liquidità senza finanziarti adeguatamente?

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    #controllodigestione #finanzaaziendale #finanziamentiadeguati #pianificazionefinanziaria

    Capitale netto negativo e azienda sottocapitalizzata - Quali conseguenze ?

    Capitale netto negativo e azienda sottocapitalizzata - Quali conseguenze ?
    Sei titolare di un’azienda individuale, snc, o sas ? Ti è mai capitato di sentirti dire che la Tua azienda è sottocapitalizzata oppure ha il capitale netto negativo?

    A dicembre dell’anno scorso, mi ha chiamato Paolo, il titolare di una piccola azienda in provincia di Torino, una Snc, un po’ preoccupato.
    “Patrizio, non capisco. La mia azienda si è sempre dimostrata molto corretta nei confronti di banche e fornitori. Abbiamo sempre pagato tutti e generato utili negli anni. Quest’anno, come sempre, ho chiesto alla banca un finanziamento per pagare l’acconto delle imposte e le tredicesime. La banca quest’anno non vuole darmi neppure la metà dell’importo che ho chiesto perché dice che il rating della mia azienda è peggiorato!”
    Come è possibile che il rating dell’azienda di Paolo sia peggiorato in un anno nonostante l’azienda abbia fatto utili?
    Controllando i flussi finanziari e il bilancio, mi sono accorto che negli ultimi anni i soci avevano prelevato dai conti della società di più rispetto agli anni precedenti sia per i loro fabbisogni personali sia per pagare le imposte, che in realtà sono a carico della persona e non della società.
    Questo prelevamento ha portato a far aumentare la voce del bilancio “prelievo titolari” in modo spropositato rispetto agli utili aziendali.
    Facciamo un po’ di chiarezza: Un titolare di una società di persone e ditta individuale , dovrebbe essere consapevolizzato del fatto che i prelievi che fa, se sono superiori agli utili aziendali, possono creare problemi futuri.
    Se per esempio consideriamo che durante l’ultimo anno gli utili aziendali sono stati di € 50.000 e i soci hanno prelevato € 60.000, significa che durante l’anno i titolari hanno prelevato più di quando avrebbero potuto, creando un deficit finanziario di € 10.000
    Quindi se il titolare preleva più di quanto guadagna crea capitale netto negativo. E questo penalizza notevolmente l’azienda a livello di RATING cioè la valutazione bancaria sull’affidabilità dell’azienda . E Tu , come ti stai assicurando di non creare un capitale netto negativo?
    Prima che sia troppo tardi, scrivi ora a info@patriziogatti.it per prenotare un nostro incontro conoscitivo gratuito che ha l’obiettivo di capire quali sono i punti di miglioramento dell’attuale gestione economica finanziaria della tua azienda.

    #PatrizioGatti #ControllerCoach #Controllodigestione

    budget si o budget no- La pianificazione a cosa serve

    budget si o budget no- La pianificazione a cosa serve
    Controllo di Gestione: Budget si o budget no? La Pianificazione aziendale a cosa serve?

    Pianificare dovrebbe significare guardare avanti e delimitare azioni che si possono realizzare .

    Perciò pianificare non vuol dire avere la sfera di cristallo e predire il futuro; anzi, si deve proprio evitare di incorrere in questo equivoco.
    La pianificazione spinge molti imprenditori a modificare il proprio sistema di gestione e ad affrontare il lavoro chiedendosi in anticipo cosa serve fare per raggiungere gli obiettivi aziendali .
    Esempio :
    Quanto dovro’ fatturare per cominciare a guadagnare ?
    Ho sufficiente liquidità per affrontare questo…?
    Se acquisto quel macchinario in leasing quanto dovrò fatturare in più?
    Se assumo un dipendente quanto devo aumentare i ricavi per coprire tale costo?

    I budget economici, finanziari però sono validi unicamente se vengono adoperati in modo costante, come guida delle strategie aziendali.
    Come ormai dico da anni, Il budget è lo strumento principale , il cuore del controllo gestionale.

    Il budget non dovrebbe essere una “previsione facile e veloce” ma un pensiero aziendale vero e proprio con una programmazione di più obiettivi di natura gestionale che l’impresa si pone di raggiungere in un determinato periodo.
    Il budgeting riguarda oltre che gli aspetti economici cioè fatturato e costi, anche obiettivi finanziari, patrimoniali e organizzativi.
    Ogni aspetto è legato ad un altro. Infatti elaborare il budget del fatturato o degli acquisti implica delle ripercussioni dirette anche nell’aspetto finanziario, sull’indebitamento aziendale, sull’utilizzo del personale.

    Il budget è importante anche perchè ci permette preventivamente di arrivare a misurazioni importanti quali la divisione preventiva dei costi fissi e variabili, il Margine di Contribuzione, il Break Even Point, e con l'analisi del punto di pareggio possiamo sapere in anticipo quanto occorre fatturare per coprire tutti i costi fissi.

    La pianificazione è una scelta libera, ma serve per controllare certi parametri importanti, oltre che, principalmente per l’azienda stessa, anche per le banche, così come richiesto dalle nuove linee guida EBA e per trovare alcune misurazioni e indici per il Nuovo Codice della Crisi .
    Ma c'è chi afferma che "The budget is Dead?"

    A volte si sente dire, anche da professionisti, che il budget non serve a niente, perché si basa su dati di bilancio del passato anche perché ne abbiamo avuto l’esempio nel periodo di pandemia. Per buona parte delle aziende il budget preparato pochi mesi prima è saltato. E’ vero, i budget 2020 son saltati tutti o quasi, come dare loro torto?

    Le aziende che avevano creato invece budget flessibili, soprattutto finanziari hanno risentito di meno del calo dei fatturati, perché pronte ad affrontare, anche se con difficoltà, i nuovi scenari.
    Infatti penso che il budget rimane la base per fare programmazione economica e finanziaria anche per le piccole aziende e ora più che mai il budget dovrebbe essere incentrato su più scenari futuri.
    Non deve più essere fatto una volta all’anno come si faceva molti anni fa, ormai occorre più flessibilità e serve monitorare gli obiettivi costantemente e spesso.
    Come da sempre sostengo, serve sempre riproiettare i dati sulla base di come ti stai muovendo e ricreare di volta in volta uno scenario nuovo.

    Perciò continuo a ripetere che Il Budget è “Il Cuore del controllo di Gestione”

    #budget #controllodigestione #pianificazionefinanziaria #pianificazioneaziendale

    RAPPORTO-BANCA-IMPRESA-LINEE GUIDA EBA- PIANIFICAZIONE-CONTROLLO DI GESTIONE

    RAPPORTO-BANCA-IMPRESA-LINEE GUIDA EBA- PIANIFICAZIONE-CONTROLLO DI GESTIONE
    Dal 30.06.2021 ci dovrebbe essere un cambio di passo per l’accesso al credito, dovuto alle nuove linee Guida dell’EBA (Autorità Bancaria Europea) e saranno sempre più in voga termini come “forward-looking”, “early warning”.
    Per le nuove richieste di finanziamento sarà data, dal sistema bancario, particolare importanza ad un approccio forward-looking , il guardare avanti, con particolare attenzione a business plan, budget di tesoreria e pianificazione dei flussi di cassa oltre che ad indicatori prospettici.
    Saranno attivati indicatori di early warning per dare alla banca segnali di allerta su possibili segnali di crisi .
    Servirà che le imprese dimostrino anche con dati qualitativi la continuità aziendale e che abbiano effettivamente un adeguato assetto organizzativo “Going Concern”.
    Le banche saranno obbligate proprio dall’EBA a far uso di procedure rigorose di valutazione del merito di credito, sia nella fase di concessione che per la revisione periodica dei finanziamenti.
    Queste linee guida, nascono per ridurre gli alti livelli di crediti deteriorati (Non Performing Loans) e per cercare di garantire più stabilità al sistema bancario.
    Quando avverrà il passaggio a queste direttive?

    – Dal 30 giugno 2021 per i nuovi prestiti e anticipazioni
    – Dal 30 giugno 2022 per i prestiti e anticipazioni già esistenti
    – Dal 30 giugno 2024 per procedure di monitoraggio in cui le banche dovranno strutturarsi per il monitoraggio continuo.

    A chi si rivolgono le Linee guida?
    Le linee guida si rivolgono alle Banche che dovranno poi propagare e ribaltare sulle imprese i comportamenti voluti dall’EBA e la cultura del “rischio” allo scopo di migliorare la qualità creditizia dei nuovi prestiti.
    Infatti come specificato nelle linee guida:
    Gli enti finanziari dovrebbero assicurare che una cultura del rischio di credito sia attuata in modo efficace a tutti i livelli dell’organizzazione e che tutti i membri del personale coinvolti nei processi di assunzione, di gestione e di monitoraggio del rischio di credito ne siano pienamente consapevoli e siano tenuti a rispondere delle loro azioni.

    E con le Garanzie cosa succede?
    Qui le linee guida introducono una novità nello scenario del credito, cioè sembra che verrà data meno importanza alle garanzie ..

    Cosa dovrebbero analizzare le banche nella valutazione del merito creditizio?

    - la posizione finanziaria e il rischio di credito del cliente
    - il modello di b-usiness e la strategia aziendale del cliente;
    -determinare e valutare il credit scoring o il rating interno del cliente, quando possibile, in conformità alle politiche e alle procedure relative al rischio di credito;

    Ai fini dell’analisi della posizione finanziaria nell’ambito della valutazione del merito creditizio, come sopra specificato, gli enti dovrebbero considerare gli elementi che seguono:
    a. la posizione finanziaria attuale e prospettica, compresi i bilanci, la fonte della capacità di rimborso per adempiere gli obblighi contrattuali, anche in caso di possibili eventi sfavorevoli, e, se del caso, la struttura patrimoniale, il capitale circolante, il reddito e il flusso di cassa;
    b. se del caso, il livello di leva finanziaria, la distribuzione dei dividendi e le spese in conto capitale effettive e previste del cliente, nonché il suo ciclo di conversione di cassa in relazione alla linea di credito in esame;
    c. se del caso, il profilo di esposizione fino alla scadenza, in relazione ai potenziali movimenti di mercato, come le esposizioni denominate in valuta estera e le esposizioni garantite da veicoli di rimborso;
    d. se del caso, la probabilità di default, sulla base del credit scoring o del rating interno;
    e. l’uso di opportune metriche e indicatori finanziari, specifici per classe di attività o per tipo di prodotto, in linea con la loro propensione al rischio di credito
    f. Gli enti dovrebbero assicurare che le proiezioni finanziarie utilizzate nell’analisi siano realistiche e ragionevoli.

    Cosa devono fare le imprese?
    Per valutare il merito di credito dell’azienda, la banca guarderà la capacità attuale e futura di creare flussi finanziari per rimborsare i finanziamenti e valuterà anche le strategie dell’azienda oltre alla capacità del management.
    Per le aziende diventeranno centrali le analisi prospettiche dei flussi di cassa dei business plan, dei budget .

    In sostanza, la Banca, per dare credito, dovrà adeguarsi alle linee guida EBA e di conseguenza i clienti bancari, dovranno adeguarsi a loro volta .

    #controllodigestione #lineeguidaeba #pianificazionefinanziaria #budgettesoreria


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    Come Aumentare i Guadagni in Azienda con il Controllo di Gestione -Diretta del 15.10.2020

    Come Aumentare i Guadagni in Azienda con il Controllo di Gestione -Diretta del 15.10.2020
    Come Aumentare i Guadagni in Azienda con il Controllo di Gestione -Diretta Facebook del 15.10.2020-

    Ecco un estratto della Diretta eseguita nel gruppo "Conquistare (e mantenere) Clienti di qualità", di Walter De Santis e Michele Maifredi esperti di "Digital Marketing e Business Design.
    In realtà i due padroni di casa oltre ad una intervista mi hanno permesso di utilizzare le slide per poter entrare in alcuni concetti del controllo di gestione. E' venuto fuori un mini-webinar
    Dopo essermi presentato ed aver parlato un po' della mia storia lavorativa, di come è nata la mia passione per il Controllo di gestionale ecco che siamo entrati nell’argomento del Controllo di Gestione, Budget economico , Divisione dei Costi Fissi e Variabili , calcolo e importanza del Margine di contribuzione, Punto di pareggio e simulazioni "E SE" , Ebitda o Margine operativo lordo, Ebit o Reddito operativo, Cash Plan per il controllo della liquidità.
    Tutto questo per poter gestire e guidare al meglio l'amministrazione dell'azienda al fine di migliorare gli utili e migliorare la liquidità.

    Fammi sapere cosa ne pensi !!!

    Il Business Plan e la sua importanza per le richieste di finanziamento

    Il Business Plan e la sua importanza per le richieste di finanziamento
    Il Business Plan è uno strumento per facilitare le richieste di finanziamento, e non solo.
    Quanto è importante il controllo di gestione per chi presenta un Business plan?

    Ormai è diventato fondamentale requisito anche per l’accesso al credito.

    Eppure c'è ancora chi dice che non serve a niente !

    Ecco un estratto della diretta del 25.06.2020 fatta nel gruppo
    "L'imprenditore e il Controllo di Gestione" Clicca per iscriverti
    https://www.facebook.com/groups/imprenditoreecontrollodigestione/

    Business plan essenziale per le richieste di finanziamento

    Business plan essenziale per le richieste di finanziamento
    Ti sei mai chiesto se il business plan serve oppure no?
    Ti sei mai chiesto se serve solo per prendere i finanziamenti?

    Circa dieci anni fa venne da me una giovane imprenditrice della provincia di Lucca per aprire un negozio di abbigliamento sportivo, e voleva un business plan per andare a chiedere un finanziamento.
    Io le feci un business plan con relazione dettagliata con indici e grafici , il punto di pareggio, rating di bilancio. L’imprenditrice ne era entusiasta.
    Sapevamo che la posizione a causa delle poche garanzie era un po’ debole ma la Giovane andava presso l’Istituto di Credito presso il quale sia lei che la sua famiglia erano storicamente correntisti e quindi pensava di essere avvantaggiata.
    Con tante speranze e pochissime garanzie la giovane andò in banca dal Direttore.
    Si parlava di un finanziamento minimo di circa 30.000 euro .

    Il funzionario le chiese i redditi del marito , se i suoi genitori e i suoi fratelli potevano garantire sei i suoceri potevano garantire, se si poteva pensare a mettere un’ipoteca sulla sua casa.

    Il direttore probabilmente non educato bene alla lettura dei business plan, prese il Piano di impresa , senza neppure aprirlo, lo mise nel cassetto sulla sua destra della scrivania e fece capire che tutti quei “fogli” non servivano a niente ma contavano solo le garanzie.

    La mia cliente naturalmente rimase molto male del trattamento ricevuto, ed uscita dalla Banca, decise subito di provare un’altra strada con un altro Istituto Bancario.
    Col solito business plan, la futura commerciante ottenne il finanziamento per aprire la sua attività.
    Naturalmente chiuse ogni rapporto con il suo storico istituto.
    Da quell’episodio mi convinsi che veramente in pochi funzionari davano importanza al futuro scritto nei piani di impresa.
    Ma qui si parla di dieci anni fa !!!

    Adesso invece , le cose son cambiate , se vai a chiedere un finanziamento anche garantito di importo superiore ai 30.000 di solito, la Banca e i Confidi pretendono un Business Plan.
    E attenzione non basta più basta più una breve relazione, ma serve una relazione dettagliata per capire cosa intende fare strategicamente l'azienda nei prossimi anni. Serve parlare il linguaggio dei bancari .

    Sono essenziali schemi di pianificazione economica e finanziaria oltre a rendiconti finanziari, riclassificazioni dello Stato Patrimoniale, analisi del Capitale Circolante Netto, indici,
    schemi per verificare la Posizione Finanziaria netta, il D.S.C.R. previsionale e il cash flow.
    Inoltre perché no, se completi il tutto con il calcolo del rating oltre che a grafici il tutto è sempre ben accetto.

    E Tu pensi cosa ne pensi , ci saranno ancora i funzionari che prendono il Business plan e senza guardarlo perché tanto non serve a niente, lo mettono nel cassetto?

    Se anche TU hai bisogno di affrontare una richiesta di finanziamento e hai bisogno di verificare la strategia della Tua azienda con un Business plan,
    contattami tramite il mio sito www.patriziogatti.it

    Ti aspetto !!!

    Pianificazione e controllo di gestione Base e Budget-diretta 06.05.20

    Pianificazione e controllo di gestione Base e Budget-diretta 06.05.20
    Pianificazione di base e controllo di gestione .

    Cenni sul Budget economico
    Alcune misurazioni base del conto economico .
    E' sempre più importante che l'imprenditore si avvicina al controllo gestionale .
    Ecco un estratto della diretta del 06.5.2020-
    Una breve lezione per chi vuole cominciare ad adottare il controllo di gestione nella propria azienda,
    rivolta a imprenditori o a loro collaboratori .

    Parliamo anche dell'utile di Società di persone , snc,sas e ditte individuali .Spesso nel risultato finale, chi non è un tecnico, si dimentica, nel guardarlo, che da quel risultato occorre calcolare le imposte personali da pagare . Perciò cosa succede? Succede che spesso i titolari di queste tipologie di azienda prelevano dai conti della società i soldi per pagare le imposte personali . E questo cosa comporta . Comporta che in molte società si crea un capitale netto negativo dovuto ai prelievi titolare troppo alti nei confronti degli utili . E questo pregiudica notevolmente la richiesta di credito nelle banche poichè diminuisce il rating.


    Dopo il lockdown, le imprese dovranno cercare di crearsi un sistema di controllo che le faccia contare solo su loro stesse, sui propri numeri, sulla propria liquidità.

    Sapere come controllare i tuoi costi e pianificare entrate e uscite , dotarsi di un cruscotto di indicatori...può fare la differenza!

    #Controllodigestione #pianificazioneaziendale

    Contattami nei link sotto:
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    Il controllo di gestione di base-Pianificazione finanziaria dopo il lockdown-

    Il controllo di gestione di base-Pianificazione finanziaria dopo il lockdown-
    Alcuni strumenti per iniziare un Controllo di Gestione di Base e Pianificazione Finanziaria, per arrivare poi ad un semplice cruscotto con indici economici e finanziari.

    Rivolto principalmente a imprenditori e ai suoi collaboratori che amministrano l'azienda.

    Ecco di cosa si parla :
    Breve cenno a schema di pianificazione finanziaria di cash flow
    Come evitare di rincorrere il fatturato se non redditizio e attenzione al troppo indebitamento
    Il Capitale Circolante netto
    Costi Fissi e costi variabili
    Margine di Contribuzione
    Punto di pareggio
    Cenni su Ebitda
    Un semplice schema per controllo indicatori

    Puoi contattarmi attraverso i link sotto.

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    FINANZIAMENTI SI O FINANZIAMENTI NO-DECRETO LIQUIDITA'

    FINANZIAMENTI SI O FINANZIAMENTI NO-DECRETO LIQUIDITA'
    Decreto Liquidita: Finanziamenti si o finanziamenti no?
    Ecco gli annunci che sono apparsi nella stampa, perché così è stato detto nella presentazione del Decreto Liquidità .
    Proclami che hanno fatto nascere tante aspettative che poi ben presto sono diventate una delusione, almeno per tantissimi imprenditori, professionisti e autonomi in genere .
    “Un intervento poderoso “
    "È una potenza di fuoco"
    "Intervento senza precedenti"
    "Subito 400 miliardi alle imprese"
    "Liquidità immediata alle nostre imprese"
    "Un bazooka di liquidità”
    Ma è proprio così?

    Bene.... dopo l’uscita del decreto in gazzetta ufficiale, facendone un esame un po'
    più approfondito ecco che arriva la realtà.
    Liquidità subito?
    Perché un’azienda dovrebbe indebitarsi per pagare mancati ricavi e
    perché dovrebbe restituirli con rate così alte?
    Le garanzie non sono per tutti? C'è qualcuno che è diverso dagli altri?

    Tipologie di finanziamento:

    Parliamo delle tipologie di finanziamento a seconda delle garanzie previste dal Fondo di Garanzia
    Finanziamenti sino a 25.000 con la garanzia al 100%.
    L'importo non deve essere superiore al 25% dell’ammontare dei ricavi del soggetto beneficiario, come risultante dall’ultimo bilancio depositato o dall’ultima dichiarazione fiscale presentata alla data della domanda di garanzia, invece per i beneficiari costituiti dopo il 1° gennaio 2019, da altra idonea documentazione.

    Per tutte le operazioni del Fondo, fino al 31.12. 2020, l’accesso alla garanzia è gratuito.
    Per questo tipo di prestiti, cioè fino a 25 mila euro è comunque previsto un tasso di interesse rapportato al Rendistato, con una maggiorazione dello 0,2% , in pratica ora si aggira tra 1,2% e l’1,3%
    E per le imprese sino a 3.200.000 di fatturato?
    La garanzia non può essere rilasciata per finanziamenti di importo non superiore al 25% dei ricavi del soggetto beneficiario o in alternativa per il doppio della spesa salariale annua del beneficiario, compresi gli oneri sociali per il 2019 o per l’ultimo anno disponibile .

    Nel caso di imprese costituite a partire dal gennaio 2019, l’importo massimo del prestito, non può superare i costi salari annui previsti per i primi due anni di attività.
    Come sarà rilasciata la garanzia e le tempistiche ?
    Il 90% dal Fondo di Garanzia e un’altra a copertura del residuo 10% finanziamento, concessa dai Confidi o altro soggetto abilitato al rilascio di garanzie.
    Per i finanziamenti superiori ai 25.000 viene effettuata un’istruttoria, quindi i tempi di erogazione si allungheranno e per chi avrà bisogno di liquidità al più presto, sarà un problema .
    Chi viene escluso da questi finanziamenti?

    Sono escluse le imprese che presentano esposizioni classificate come “sofferenze” o con
    esposizioni “scadute o sconfinanti deteriorate”, purché la classificazione sia successiva al 31 gennaio 2020. E qui ci troviamo ,purtrtoppo , di fronte a migliaia e migliaia di imprese .
    Chi garantisce lo Stato?
    La garanzia è a favore delle banche e non del beneficiario del finanziamento.
    Cosa succede a chi non riescirà a pagare le rate?
    La Banca escuterà la garanzia dallo Stato. Lo Stato si rivolgerà alla EX Equitalia e il mancato pagamento comporterà che la cifra a debito, verrà iscritta al ruolo come quando non paghi le tasse .

    E allora che fare, visto che i finanziamenti non saranno la soluzione, ma sono solo un po' di ossigeno per andare avanti ?
    Con questa pandemia è venuto fuori che, chi ha avuto la possibilità e la capacità di avere un cash flow non dipendente dal fatturato mensile, ha dimostrato una grande forza in più nei confronti della concorrenza. Ora più che mai il detto Cash is King, cioè "la Cassa è il Re " dovrebbe diventare veramente un mantra per tutte le aziende. Come già dico da tempo, sempre più non conta la rincorsa al fatturato ma serve fatturato che dia un reddito e che si trasforma in liquidità.
    Credo sia arrivato il momento un pò per tutte le aziende di pensare al cash flow.

    Perciò, appena le imprese in genere si rimetteranno in moto, servirà applicare sempre più tecniche di pianificazione e controllo .

    Per verificare la Tua situazione, contattami e ne parliamo insieme in un incontro di coaching online gratuita .Contattami attraverso i canali che trovi qui sotto.

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