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    Controllo-di-gestione-Break Even-Point-Il dilemma di molti imprenditori

    Controllo-di-gestione-Break Even-Point-Il dilemma di molti imprenditori
    Il dilemma di molti imprenditori: Quanto devo fatturare come minimo per coprire i miei costi annui?

    Ciao, sono Patrizio Controller Coach.

    Oggi ti racconto la storia di Roberto, titolare di un’azienda in provincia di Livorno. Roberto 3 mesi fa mi ha chiamato, demoralizzato, dicendomi:

    “Patrizio ho troppi costi di struttura e il personale mi costa troppo! Non so cosa fare, se devo licenziare oppure no. Il fatto è che il mio personale è valido, vorrei evitare di lasciarlo a casa…
    Come faccio a sapere quanto è il minimo che devo fatturare per non andare in perdita? “
    Ho affiancato Roberto, abbiamo fatto insieme il budget e abbiamo calcolato il cosiddetto Break Event Point o punto di pareggio, che ci è servito a trovare in anticipo quanto l’azienda avrebbe dovuto fatturare per arrivare a un risultato economico di parità tra costi e ricavi.
    Per calcolare il Punto di Pareggio occorre trovare il Margine di Contribuzione, cioè quella grandezza che serve a coprire i costi fissi.
    Per arrivare al margine di contribuzione bisogna distinguere i costi fissi dai costi variabili. I costi variabili variano al variare del fatturato. Ad esempio: acquisti merci, trasporti su acquisti, lavorazioni esterne…

    I Costi fissi sono costi che non variano qualunque sia il fatturato. Ad esempio: utenze, affitti, leasing, spese generali, interessi su mutui etc..

    Il margine dell’azienda di Roberto era abbastanza basso per il suo settore, infatti riusciva a malapena e coprire i costi fissi.
    Abbiamo visto che l’azienda aveva dei costi fissi che potevano essere tagliati, ma non erano così significativi. E cosa importante è stata che facendo questa prima analisi Roberto si è reso conto che il costo del personale era proporzionato alla sua attività.
    Abbiamo riscontrato invece che il problema era un’incidenza troppo alta dei costi di acquisto merce rispetto al volume d’affari. Tutto ciò stava a significare che l’impresa acquistava in modo non adeguato oppure vendeva con prezzi troppo bassi.

    “Adesso capisco” mi ha detto Roberto “Il mio problema non è dovuto ai costi del personale, bensì a una cattiva gestione commerciale e degli acquisti”

    Grazie a questo percorso insieme, Roberto ha ripreso molta fiducia nella sua azienda, ha iniziato a lavorare con obiettivi di vendita mensile al fine di raggiungere il prima possibile il punto di pareggio.
    Morale della Storia:

    Finché non conosci a fondo i tuoi costi aziendali, diventa difficile costruire una strategia vincente per la tua azienda. E’ importante prendere decisioni sempre basandosi su strumenti come il punto di pareggio.

    E tu come prendi le decisioni strategiche per la tua azienda? Hai calcolato il tuo punto di pareggio o stai guidando la tua azienda alla cieca senza conoscere a fondo i tuoi costi?
    Scrivi ora a info@patriziogatti.it per prenotare un nostro incontro conoscitivo gratuito che ha l’obiettivo di capire quali sono i punti di miglioramento dell’attuale gestione economica finanziaria della tua azienda.

    #controllodigestione #breakevenpoint #pianificazioneaziendale

    Business plan essenziale per le richieste di finanziamento

    Business plan essenziale per le richieste di finanziamento
    Ti sei mai chiesto se il business plan serve oppure no?
    Ti sei mai chiesto se serve solo per prendere i finanziamenti?

    Circa dieci anni fa venne da me una giovane imprenditrice della provincia di Lucca per aprire un negozio di abbigliamento sportivo, e voleva un business plan per andare a chiedere un finanziamento.
    Io le feci un business plan con relazione dettagliata con indici e grafici , il punto di pareggio, rating di bilancio. L’imprenditrice ne era entusiasta.
    Sapevamo che la posizione a causa delle poche garanzie era un po’ debole ma la Giovane andava presso l’Istituto di Credito presso il quale sia lei che la sua famiglia erano storicamente correntisti e quindi pensava di essere avvantaggiata.
    Con tante speranze e pochissime garanzie la giovane andò in banca dal Direttore.
    Si parlava di un finanziamento minimo di circa 30.000 euro .

    Il funzionario le chiese i redditi del marito , se i suoi genitori e i suoi fratelli potevano garantire sei i suoceri potevano garantire, se si poteva pensare a mettere un’ipoteca sulla sua casa.

    Il direttore probabilmente non educato bene alla lettura dei business plan, prese il Piano di impresa , senza neppure aprirlo, lo mise nel cassetto sulla sua destra della scrivania e fece capire che tutti quei “fogli” non servivano a niente ma contavano solo le garanzie.

    La mia cliente naturalmente rimase molto male del trattamento ricevuto, ed uscita dalla Banca, decise subito di provare un’altra strada con un altro Istituto Bancario.
    Col solito business plan, la futura commerciante ottenne il finanziamento per aprire la sua attività.
    Naturalmente chiuse ogni rapporto con il suo storico istituto.
    Da quell’episodio mi convinsi che veramente in pochi funzionari davano importanza al futuro scritto nei piani di impresa.
    Ma qui si parla di dieci anni fa !!!

    Adesso invece , le cose son cambiate , se vai a chiedere un finanziamento anche garantito di importo superiore ai 30.000 di solito, la Banca e i Confidi pretendono un Business Plan.
    E attenzione non basta più basta più una breve relazione, ma serve una relazione dettagliata per capire cosa intende fare strategicamente l'azienda nei prossimi anni. Serve parlare il linguaggio dei bancari .

    Sono essenziali schemi di pianificazione economica e finanziaria oltre a rendiconti finanziari, riclassificazioni dello Stato Patrimoniale, analisi del Capitale Circolante Netto, indici,
    schemi per verificare la Posizione Finanziaria netta, il D.S.C.R. previsionale e il cash flow.
    Inoltre perché no, se completi il tutto con il calcolo del rating oltre che a grafici il tutto è sempre ben accetto.

    E Tu pensi cosa ne pensi , ci saranno ancora i funzionari che prendono il Business plan e senza guardarlo perché tanto non serve a niente, lo mettono nel cassetto?

    Se anche TU hai bisogno di affrontare una richiesta di finanziamento e hai bisogno di verificare la strategia della Tua azienda con un Business plan,
    contattami tramite il mio sito www.patriziogatti.it

    Ti aspetto !!!
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