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    tabã¹

    Explore "tabã¹" with insightful episodes like "40 - La chirurgia estetica", "Ep. 10 Seconda Stagione CUNNILINGUS", "Ep. 9 Seconda Stagione Intervista a Michele Mezzanotte psicoterapeuta", "Ep. 8 Seconda Stagione - Intervista a Serena Grasso peer-educator di "Piacere per tutti" organizzazione di volontariato per giovani disabili" and "Ep. 7 Seconda Stagione Puntata Speciale 25-11-23 Giornata contro la violenza sulle donne - Scritto da Stella Pulpo" from podcasts like ""Carletto - Chiacchiere tra amici", "E' il Sesso, Bellezza!", "E' il Sesso, Bellezza!", "E' il Sesso, Bellezza!" and "E' il Sesso, Bellezza!"" and more!

    Episodes (33)

    Ep. 10 Seconda Stagione CUNNILINGUS

    Ep. 10 Seconda Stagione CUNNILINGUS
    …Dopo anni e anni di ricerche sul campo, analisi capillari e
    approfondimenti specialistici, due prestigiose università americane,
    dell’Indiana e del Michigan, sono giunte a questa sorprendente
    conclusione: “Le donne gradiscono il cunnilingus, tanto quanto gli uomini
    gradiscono la fellatio”…VOI LO AVRESTE MAI DETTO??

    Montaggio & sound design a cura di Domenico Olivieri.
    Music from Pixabay

    Dopo questo VIDEO non vedrai più la MORTE nello stesso MODO

    Dopo questo VIDEO non vedrai più la MORTE nello stesso MODO
    Ci sono tanti possibili modi per percepire la morte, quasi sempre legati al condizionamento culturale o religioso che abbiamo ricevuto.

    Nella Società attuale, la morte, come i soldi e il sesso, è un tabù, qualcosa di cui evitare di parlare e, paradossalmente, una delle cose più messe in evidenza in modo superficiale e senza scrupoli (videogiochi, film etc.).

    Eppure esiste un modo antico di vedere la morte molto diverso da quello a cui siamo abituati. Te ne parlo in questo Video.


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    Piacere, sono Andrea Grosso.
    Formatore, Docente di Filosofia, Scienze Umane e Scienze Iniziatiche, Imprenditore e Artista.

    Mi occupo principalmente di Formare i Leader della Nuova Era.

    Promuovo lo Sviluppo del Potenziale Umano attraverso Attività Formative, Artistiche e Imprenditoriali. Affinché ogni Essere Umano possa divenire Libero e Creativo e contribuire ad un Mondo Nuovo.

    Aiuto Imprenditori e Professionisti con una Visione Spirituale della Vita e del Lavoro a Realizzare le proprie Idee e a contribuire ad un miglioramento della Società.

    Da più di 30 anni mi interesso di Sviluppo del Potenziale Umano e Filosofia Realizzativa (o Scienza dello Spirito), in una ricerca appassionata della possibile integrazione di Filosofia e Prassi, Spiritualità e Azione, per far sì che ogni essere umano possa trovare una modalità pratica ed efficace per diventare libero e creativo – nella Vita e nel Lavoro – realizzare se stesso e contribuire ad un Mondo Nuovo.

    Ricerca condotta sia a livello accademico (studi universitari in Filosofia, Psicologia e Scienze Umane) che all'interno di Associazioni e Gruppi di Ricerca Interiore e Spirituale di differenti Tradizioni Iniziatiche, oltre che in ambito artistico (in particolar modo Musica e Teatro) e nelle Arti Marziali.

    In questo Podcast condivido Esperienze, Intuizioni e Incontri di questa Ricerca.

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    3' grezzi Ep. 562 I piedi!

    3' grezzi Ep. 562 I piedi!
    Perché la nostra società dedica così poche attenzioni ai piedi? Eppure da loro dipende tutto il nostro equilibrio, e spesso anche il benessere. Propongo una giornata internazionale del piede!

    TRASCRIZIONE [Eng translation below]
    3' grezzi Ep. 562 I piedi!.mp3
    I piedi: questa cosa strana che ci portiamo dietro, anzi questa cosa strana che ci porta, a noi, dietro, a cui non prestiamo troppa attenzione. Troppo poca. Anche perché la nostra società, la nostra civiltà, ci ha insegnato che i piedi sono una cosa da non toccare con le mani. Diciamo che nella graduatoria delle cose in ordine di importanza, si inizia con la testa, che è la cosa più importante, la parte più importante del nostro corpo, e poi a scendere mano a mano si perde importanza e quindi i piedi sono il contrario della testa, letteralmente, e se tutta l'importanza che si dà alla testa, alla mente, al cervello, al pensiero, ai piedi, invece non si pensa mai.
    E si fa male, perché facciamo male a non pensare ai piedi, perché i piedi sono molto importanti e ci accorgiamo dell'importanza dei piedi ogni volta che magari ci capita di aver messo un paio di scarpe nuove per la prima volta o di aver camminato tanto e magari ci viene una vescica nel piede e ci fa star male.
    La nostra cultura, perlomeno quella da cui vengo io, ha un rapporto un po contraddittorio coi piedi, appunto perché si curano poco anche dal punto di vista filosofico, e poi si vogliono sempre tenere coperti. Io l'ho detto già diverse volte nei 3 minuti grezzi, negli anni che faccio i 3 minuti grezzi, la prima cosa che faccio appena arriva a casa è togliermi le scarpe, le calze e stare a piedi nudi, perché mi piace tantissimo, estate inverno, anche se poi abbiamo le mattonelle a casa, mi piace stare coi piedi scoperti,
    È un senso di appartenenza alla stanza, alla casa. Se fosse per me andrei sempre scalza. Non lo faccio per ovvi motivi. Poi anche questi ovvi motivi bisognerebbe riconsiderarli, riprenderli in considerazione perché c'è gente che invece cammina tranquillamente senza scarpe per tutto il tempo, senza nessun problema.
    Però ecco, almeno a casa a me piace avere i piedi scalzi e spesso, soprattutto prima, quando abitavo in famiglia, nella mia famiglia di origine, la cosa non veniva vista bene perché c'era questa idea strana, che non so da dove sia venuta, che se si va scalzi poi ci si raffredda si prende il raffreddore. Non ho capito quale sia il rapporto tra l'andare scalzi, il non avere scarpe e calze, e poi l'ammalarsi, comunque questo è un altro discorso.
    Sì prendiamoci più cura dei nostri piedi, tocchiamoli con le mani guardiamoli, coccoliamoli, massaggiano lì perché ci farà sentire meglio in tutto il corpo, perché il nostro equilibrio inizia dai nostri piedi.



    TRANSLATION

    The feet: this strange thing that we carry around, or rather this strange thing that carries us, behind, that we don't pay too much attention to. Too little. Also because our society, our civilization, has taught us that feet are one thing not to touch with hands. Let's say that in the ranking of things in order of importance, you start with the head, which is the most important thing, the most important part of our body, and then going down gradually you lose importance and the feet are the opposite of the head, literally, and all the importance is given to the head, to the mind, to the brain, to the thought, to the feet, instead you never think .
    And it's wrong, because it's a mistake not to think about our feet, because our feet are very important, and we realize the importance of our feet every time we put on a new pair of shoes for the first time or we walk a lot and we get a blister in the foot and it hurts.
    Our culture, at least the one I come from, has a somewhat contradictory relationship with feet, because we care little about them, also philosophically, and then we always want to keep them covered. I've said it several times already in the 3-minute podcast, over the years that I've been doing these 3-minutes, the first thing I do as soon as I get home is to take off my shoes, my socks and be barefoot, because I like it so much, summer and winter, even if we then tiles at home, I like to be barefoot,
    It is a sense of belonging to the room, to the house. If it were up to me I would always go barefoot. I don't for obvious reasons. Aber also these obvious reasons should be reconsidered, reconsidered because there are people who actually walk quietly without shoes all the time, without any problem.
    But here, you see, at least at home I like to have bare feet and often, especially before, when I lived in my family, in my family of origin, it was not seen well because there was this strange idea, which I don't know where it came from, that if you go barefoot then you get cold, you get a cold. I did not understand what the relationship is between going barefoot, not having shoes and socks, and then getting sick, anyway, that is another matter.
    Yes let's take better care of our feet, let's touch them with our hands let's look at them, let's pamper them, let's massage them because it will make us feel better in the whole body, because our balance starts from our feet.

    Il benessere sessuale maschile | Book Stage - Incontri con gli Autori

    Il benessere sessuale maschile | Book Stage - Incontri con gli Autori
    L’uomo rischia, più della donna, di rimanere ancorato a tabù sociali e culturali. La sessualità e il piacere sono rappresentati troppo spesso in modo meccanico, con la conseguenza di promuovere una sessualità fine a sé stessa perdendo di vista il “contatto” con l’esperienza corporea, il vissuto emotivo e la consapevolezza dell’eros.

    In questo episodio di Book Stage, discuteremo, insieme allo psicologo-psicoterapeuta e sessuologo Fabrizio Quattrini, i differenti aspetti dell’identità sessuale maschile.
    Fabrizio Quattrini è docente del Master di Alta Formazione in Psicosessuologia per Spazio IRIS

    Perchè l'Unione Europea vuole convincerci a mangiare gli insetti?

    Perchè l'Unione Europea vuole convincerci a mangiare gli insetti?
    TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7312

    PERCHE' L'UNIONE EUROPEA VUOLE CONVINCERCI A MANGIARE GLI INSETTI?
    Salvare l'ambiente e combattere la fame nel mondo sono solo fumo negli occhi perché la realtà è che la rottura di un tabù (vedi finestra di Overton) confonde il bene con il male e rovescia le norme morali
    di Roberto Marchesini
    L'Unione Europea, questa volta, ci chiede di mangiare insetti. Una dopo l'altra, sta autorizzando la commercializzazione di varie specie di insetti per l'alimentazione dei cittadini del vecchio continente. Ovviamente, i media nazionali sono stati attivati e non fanno che parlare di questo, coinvolgendo chef stellati, «scienziati» e diversi testimonial: i cittadini europei devono considerare normale (anzi: «figo») mangiare insetti; retrogrado l'essere scettici o, addirittura contrari a questa pratica. All'unisono, ad esempio, diverse testate hanno cominciato a propalare l'idea che «Già mangiamo insetti senza saperlo», quindi... che problema c'è? Ed ecco aperta una nuova "finestra di Overton".
    Ma perché dovremmo «cambiare il nostro stile di vita» (cosa che, abbiam giurato, non avremmo fatto nemmeno sotto attacco dei kamikaze islamici) e mangiare qualcosa che non rientra nelle nostre abitudini alimentari, suscita un certo ribrezzo e più di qualche dubbio sulla salubrità? La spiegazione ufficiale è questa: «I sistemi alimentari non possono essere resilienti a crisi come la pandemia di COVID-19 se non sono sostenibili. Dobbiamo riprogettare i nostri sistemi alimentari che oggi rappresentano quasi un terzo delle emissioni globali di gas serra, consumano grandi quantità di risorse naturali, comportano la perdita di biodiversità e impatti negativi sulla salute (dovuti sia alla sottonutrizione che alla sovranutrizione) e non consentono ritorni economici e mezzi di sussistenza equi per tutti gli attori, in particolare per i produttori primari».
    SALVARE L'AMBIENTE E COMBATTERE LA FAME NEL MONDO?
    Ovviamente, serve a salvare l'ambiente. Qualcuno sosteneva che mangiare insetti servisse a combattere la fame nel mondo. Qualcuno, un po' più malizioso, sostiene che sia un modo che l'élite ha escogitato per marcare la differenza di status: il popolo, gli «inutili mangiatori», come ci ha definiti l'intellettuale Yuval Noah Harari, mangino insetti; i vip, impegnati a salvare il mondo, si sostentino con cibi raffinati e succulenti. Sarebbe, per farla breve, un modo per umiliare chi non appartiene all'élite.
    Devo dire, francamente, che nessuna di queste spiegazioni mi convince. C'è, piuttosto, un'altra spiegazione che mi ronza nella testa. L'idea è questa: promuovere l'alimentazione insettivora per infrangere un tabù (alimentare e culturale). Questo è l'obiettivo dell'arte moderna: infrangere tabù estetici e culturali. Ad esempio, nel 2014 i curatori della mostra milanese intitolata Reality Hacking, che hanno commentato la decisione di esporre una «scultura» (un fallo di legno alto quattro metri e pesante una tonnellata) dello svizzero Peter Regli con queste parole: «[...] queste azioni combinano abilità tecnica, intuizione e intelligenza critica per scardinare la percezione di un sistema specifico, di un ordine visivo e concettuale precostituito». Ancora: nell'ottobre dello stesso anno, in piazza Vendome a Parigi, è stata esposta un'opera dello scultore Paul McCarthy: un gigantesco albero di Natale/sex-toy. Alle polemiche che l'oggetto ha suscitato, la Direttrice Artistica della Fiera d'Arte Contemporanea Jennifer Flay, che ha organizzato l'installazione, ha risposto con queste parole: «È chiaro che quest'opera è controversa, che gioca sull'ambiguità tra un albero di Natale e un sex toy: non è una sorpresa né un segreto. Ma non c'è alcuna offesa al pubblico ed è abbastanza ambigua per non sconcertare i minori. Del resto ho ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie, dalla Prefettura, al municipio, fino al ministero della Cultura. A cosa serve l'arte se non per scuotere, porre delle domande, evidenziare le falle di una società?» (cfr. Roberto Marchesini, La Rivoluzione nell'arte, D'Ettoris, Crotone 2016). Credo che lo stesso shock, lo stesso scardinamento, scuotimento morale e culturale sia l'obiettivo della pensata UE.
    L'ERESIA DELLO GNOSTICISMO
    Perché? È presto detto: gnosi. Secondo lo studioso Robert Grant, la gnosi nacque tra il popolo ebreo dopo la distruzione del tempio: "I servizi del tempio erano finiti; che dovevano fare i sacerdoti e i leviti? Col tempio distrutto, come potevano i pii farisei continuare ad ubbidire alla legge di Mosè? Col fallimento della visione apocalittica, come poteva questa essere conservata dagli esseni o dagli zeloti? La legge e i profeti rimanevano, ma come potevano ormai essere interpretati?"
    Gli antichi miti, con i quali gli ebrei erano entrati in contatto nei secoli precedenti e dei quali si era mantenuta la memoria, fornirono una sconvolgente spiegazione: Yahweh non era un dio buono, che proteggeva e tutelava gli ebrei come figli prediletti. Egli era piuttosto un dio malvagio, ingannatore (il demiurgo platonico), che li aveva abbandonati in mano agli invasori dopo averli lusingati con vane promesse. Se la legge divina era un inganno, essa poteva essere infranta senza peccato da chi era «illuminato» dalla conoscenza di questi misteriosi segreti. Anzi: la legge doveva essere infranta, perché era la legge di un dio malvagio e bugiardo. Ciò che è bene è in realtà male, e viceversa. Tutto deve essere rovesciato, valori e norme morali comprese. Attraverso il peccato, l'infrazione di tabù, ci si purifica.
    Per qualche secolo, la gnosi restò un fenomeno carsico, emergendo qua e là (specialmente in Europa centrale) sotto forma di movimenti ereticali ebraici (Shabbatai Zevi e Jakob Frank) o cristiani (Catari); emergendo definitivamente nel XVI secolo per imporsi, lentamente, come filosofia dominante. Ora assistiamo al suo trionfo. La chiamiamo «modernità».
    Che aggiungere? Buon appetito!

    3' grezzi Ep. 383 Non sono un soldatino francese!

    3' grezzi Ep. 383 Non sono un soldatino francese!
    Ma voi lo sapevate che ci misurano ancora come se fossimo soldatini francesi dell'Ottocento?

    TRASCRIZIONE E LINK [ENG translation below]
    Per le palestre gennaio è il mese con il maggior numero di nuove iscrizioni, perché al numero uno dei ‘buoni propositi’ di inizio anno c’è dimagrire – anche se spesso la gente dice che vuole mettersi in forma. Perché c’è un tabù nei confronti del grasso che viene considerato una modalità malata del corpo, perché chi è grasso non riesce a controllarsi nel mangiare.

    Cominciamo allora a vedere come è nata la famosa tabella dell’indice di massa corporea, il metodo usato per creare le etichette che vanno da sottopeso a terribilmente obeso.

    La tabella se l'è inventata un paio di secoli fa uno statistico che ha misurato il peso e l’altezza di militari dell’esercito francese e scozzese, quindi maschi dell’Europa occidentale del 1800.

    Ora, capite bene che io ho un rapporto peso/altezza diverso da quello di un soldato dell’esercito francese dell’800. Capite anche che maschi e femmine hanno una diversa distribuzione del grasso, infatti galleggiamo in piscina in modo diverso, perché il grasso del mio corpo femminile è distribuito in funzione della maternità. E questa è solo una delle differenze tra me e il soldatino fancese. Vogliamo poi parlare della diversa alimentazione?

    Eppure la medicina usa l’indice di massa corporea per decidere chi è grasso, e una volta che c’hai l’etichetta di “grasso” tutti si sentono in dovere di dirti cosa fare per dimagrire, perché, si sa, se solo i grassi avessero un po’ di forza di volontà potrebbero tranquillamente dimagrire. Giusto?

    No, Sbagliato: chi lo pensa ignora che noi abbiamo il potere di decidere sul nostro aspetto fisico solo in parte, perché invece un ruolo determinante ce l'hanno i fattori genetici, per cui non possiamo proprio farci niente. Ai fattori genetici poi se ne aggiungono altri, altrettanto estranei alla nostra volontà, come ad esempio lo stato sociale e il livello di istruzione dei nostri genitori, o il paese in cui nasciamo, persino il quartiere che determina l’accesso che abbiamo a cibo buono a prezzo accettabile, tutte cose estranee alla nostra forza di volontà ma determinanti nel decidere la nostra massa corporea.

    Ecco perché un sacco di gente che vorrebbe dimagrire non ci riesce nonostante tutti gli sforzi: perché c’ha un sacco di fattori indipendenti dalla sua volontà che remano contro.

    E allora, ecco il buon proposito: basta usare la parola ‘grasso’ come parola in codice che vuol dire “persona che non riesce a controllarsi nel mangiare” e usiamola invece per quello che è, una rappresentazione fisica espressa in chilogrammi, così come i colori descrivono occhi e capelli.
    Perché, non siamo soldatini francesi dell’ottocento!

    TRANSLATION
    For gyms, January is the month with the highest number of new enrollments, because the number one 'resolution' at the beginning of the year is to lose weight - even if people often say they want to get fit.

    Because there is a taboo against fat which is considered a sick mode of the body, because those who are fat cannot control their eating. So let's begin to see how the famous table of body mass index was born, the method used to create labels ranging from underweight to terribly obese.

    The table was invented a couple of centuries ago by a statistician who measured the weight and height of soldiers from the French and Scottish armies, therefore males from Western Europe in the 1800s.

    Now, you understand well that I have a different weight/height ratio from that of a 19th century French army soldier. You also understand that males and females have a different distribution of fat, in fact we float in the pool differently, because the fat in my female body is distributed according to motherhood. And this is just one of the differences between me and the French soldier. Do we want to talk about the different nutrition?

    Yet medicine uses the body mass index to decide who is fat, and once you have the "fat" label, everyone feels compelled to tell you what to do to lose weight, because, you know, if only the fat people with a little willpower could easily lose weight. Right?

    No, wrong: those who think so ignore that we have the power to decide on our physical appearance only in part, because igenetic factors play a decisive role, so we really can't help it. Others factors are added to the genetic ones, equally foreign to our will, such as the social status and level of education of our parents, or the country where we were born, even the neighborhood that determines the access we have to good food at an acceptable price, all things extraneous to our willpower but crucial in deciding our body mass.

    This is why a lot of people who would like to lose weight fail despite all their efforts: because there are a lot of factors beyond their control that work against them.

    So here's the good resolution: stop using the word 'fat' as a code word that means "people who can't control themselves in eating" and let's use it instead for what it is, a physical representation expressed in kilograms, just like the colors describe eyes and hair.

    Because, we are not 19th century French soldiers!

    Vivere i momenti di transizione - Morte come tabù - Origini magiche dell’Arte Diario di Bordo #9

    Vivere i momenti di transizione - Morte come tabù - Origini magiche dell’Arte   Diario di Bordo #9
    Diario di uno Stregone Errante | Live
    Vivere i momenti di transizione - la Morte come tabù - Origini magiche dell’Arte

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    Good Vibrations ep. 7 - Squirting ed eiaculazione femminile

    Good Vibrations ep. 7 - Squirting ed eiaculazione femminile
    Il principe di tutti i tabù: lo squirting. Censurato, taciuto, desiderato, preteso, rincorso come una chimera: questo fenomeno misterioso e affascinante si porta dietro, oltre che a un mondo simbolico, anche una serie di fraintendimenti e falsi miti. Lo squirting è urina? Perché ad alcune persone capita e ad altre no? Squirting ed eiaculazione femminile sono la stessa cosa? Proviamo a rispondere in questo episodio di Good Vibrations. Buon ascolto!
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