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    Episodes (14)

    3' grezzi Ep. 693 Scarica 60 pp in PDF sul cellulare

    3' grezzi Ep. 693 Scarica 60 pp in PDF sul cellulare
    Ancora oggi c'è chi, creando il sito di una manifestazione, pensa che chiedere all'utente che accede tramite cellulare di scaricare il programma sotto forma di PDF di 60 pagine sia la cosa migliore da fare. Io mi arrendo.

    TRASCRIZIONE [English translation below]

    Sono sempre molto sensibile ai problemi legati all'accesso, sia che si tratti di una scala che rende impossibile l'accesso a una persona che ha problemi di deambulazione o che si tratti di un sito che presenta le informazioni in modo difficile da raggiungere per le persone che invece vogliono leggere qualcosa.

    Tra l'altro, l'usabilità è anche una materia che io ho insegnato per un periodo, che mi sta veramente molto a cuore, perché creare un sito che ha un'architettura aggrovigliata e che fa sentire l'utente perso significa privare del diritto di accedere alle informazioni.

    Mi capita, purtroppo spesso, di vedere dei siti che appunto hanno o un'architettura impossibile da navigare dove usano magari diversi termini per indicare la stessa cosa o hanno ventimila sottomenù che se tu non sai esattamente quello che stai cercando, e - diciamo la verità - spesso noi non sappiamo quello che cerchiamo, abbiamo una vaga idea di quello che cerchiamo, ma poi aspettiamo di trovarlo per dire ah ecco, questo è quello che cercavo.

    Comunque mi è capitato proprio oggi di accedere a un sito, il sito di un evento che in questi giorni è in città, un evento, una manifestazione che prevede diversi eventi, appunto perché è una manifestazione che mi interessa, volevo vedere cosa proponesse oggi il calendario, quindi mi trovavo fuori casa, sono entrata nel sito di questa manifestazione usando il mio cellulare e poi ho cercato, naturalmente, 'programma'. Ho cliccato su un bottone bello grande che diceva 'programma' (bello! Clicco!) E mi si apre un'altra schermata dove c'è un altro bottone che, altrettanto bello grande, dice 'scarica pdf'.

    E io già sono rimasta così, come pdf? Come faccio nel mio cellulare, che poi tra l'altro è un cellulare molto piccolo perché l'ho scelto apposta piccolo perché doveva stare nella tasca dei miei pantaloni e io poi ho le mani piccole, che me ne faccio di un un telefono gigantesco se poi la mano è piccola? Quindi già, spaventatissima, ho aperto il pdf, che è un documento di 60 pagine.

    Ora non ha senso dire il nome della manifestazione, chi se ne frega, voglio solo dire: quando proponete un programma, veramente il PDF di 60 pagine, quale che sia il problema, quale che siano le altre opzioni, è sicuramente l'opzione peggiore. Usate menù a tendina, usate altri metodi per comunicare il programma alle persone che vogliono invece partecipare.

    Ora vabbè, sono a casa, mi aprirò dal mio computer grande, con lo schermo grande, scaricherò le 60 pagine di pdf e niente, mi guarderò che cosa c'è alla manifestazione oggi che ripeto, è una manifestazione che mi interessa, quindi vabbè, farò questo passo in più.



    TRANSLATION

    I am always very sensitive to access issues, whether it is a staircase that makes access impossible for a person who has walking problems or a site that presents information in a way that is difficult for people to reach what they want to read.

    By the way, usability is also a subject that I taught for a while, so, it is really close to my heart, because to create a site that has a tangled architecture and makes the user feel lost is to deprive them of the right to access information.

    I happen, unfortunately often, to see sites that just have either an impossible to navigate architecture where they use i.e. different terms to mean the same thing or they have twenty thousand submenus that if you don't know exactly what you're looking for, and -- let's face it -- we often don't know what we're looking for, we have a vague idea of what we're looking for, but then we wait until we find it to say ah here it is, this is what I was looking for.
    Anyway, I happened just today to access a site, the site of an event that is in town these days, a festival that has several events, and because it is an event that interests me, I wanted to see what the calendar offered today, so I was out of the house, I entered the site of this festival using my cell phone and then I searched, of course, 'program'. I clicked on a nice big button that reads 'program ' (nice! let's click!) and another screen pops up where there is another button that, just as nice big, reads 'download pdf'.

    And I already kind of frozen, what do you mean pdf? How can I manage on my cell phone, which by the way is a very small cell phone because I chose it on purpose small because it had to fit in the pocket of my pants and I have small hands, what do I do with a gigantic phone if my hand is small? So already, terrified, I opened the pdf, and it is a 60-page document.

    Now there is no point in saying the name of the festival, who cares, I just want to say: when you propose a program, really the 60-page PDF, whatever the problem is, whatever the other options are, it is definitely the worst option. Use drop-down menus, use other methods to communicate the program to people who want to participate.

    Now whatever, I'm at home, I'm going to open it from my big computer, with the big screen, download the 60 pages of pdf and well, I'm going to look at what's at the event today which again, is an event that I'm interested in, so, I'm going to take that extra step.

    I nuovi servizi di Amazon e tesla hackerate, SEO con Gianluca Punzi

    I nuovi servizi di Amazon e tesla hackerate, SEO con Gianluca Punzi
    In questa puntata abbiamo di #CulturaDigitale abbiamo parlato di:

    🔍 SEO e Digitale
    Con Gianluca Punzi - Digital marketing strategist | SEO strategist | Digital mentor | Formatore che ci ha raccontato la sua storia e la sua visione di Cultura Digitale.

    📦 Amazon Shipping
    Amazon Shipping è un nuovo servizio di spedizione per le consegne nel giorno successivo in tutta Italia. Amazon Shipping è aperto anche ai venditori che vendono su altri mercati o altri canali di vendita online (tipo ecommerce prioritario), il che significa che non è necessario vendere su Amazon per beneficiare di una spedizione nazionale veloce e affidabile.

    🔑 Amazon consegna sicura
    Altra novità che ha lanciato Amazon è la consegna sicura. L’applicazione dice pacco consegnato, ma nessuno lo ha mai ricevuto. Un problema serio per Amazon, che soprattutto negli ultimi periodi dove l’azienda è alle prese con diversi problemi legati a spedizioni e resi che non arrivano e spariscono.

    💬 Microsoft Teams e il Walkie Taikie Microsoft ha lanciato in queste ore una nuova funzione su Microsoft Teams per iOS che trasforma di fatto qualsiasi smartphone in un Walkie Talkie.

    💸 Microsoft compra Activision
    L'azienda si sta avvicinando ad un accordo con Activision Blizzard per quasi 70 miliardi di dollari, in quella che sarebbe la sua più grande acquisizione di sempre.

    🛒 CARRELLATA DIGITALE
    - Facebook (meta) non è più un lavoro da sogno
    - Spotify abbandona i suoi Studios
    - Engagement su Snapchat
    - Enorme Criticità di sicurezza per Tesla
    - Shazam su Google Chrome con una estensione
    - Instagram Subscription

    #SEO #Strategia #amazon

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    📺 GUARDA LA PUNTATA
    https://youtu.be/Exd6KDPzd3g

    📖 LEGGI L'ARTICOLO
    https://news.culturadigitale.live/seo-con-gianluca-punzi-amazon-e-i-suoi-nuovi-servizi-lavorare-per-meta-non-e-piacevole-come-si-crede/
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    3' grezzi Ep. 159 Bottoni

    3' grezzi Ep. 159 Bottoni
    Attenti ai bottoni! No, non quelli degli abiti, ma quelli che su internet ci costringono a scelte forzate - stiamo parlando dei 'dark pattern', come quando per iscriversi ad un servizio i bottoni sono rossi e belli in vista ma poi cancellare un servizio diventa un'impresa quasi impossibile. Ecco, non ci siamo inventati niente, pensate che le stesse porcherie le facevano già nel 1938!

    LINK
    "Perché devi avere paura dei bottoni" la newsletter Ellissi di Valerio Bassan
    https://ellissi.email/2021/06/11/dark-pattern/

    WATCH VIDEO WITH ENGLISH SUBTITLES
    https://www.facebook.com/cristina.marras.kommunic8/videos/1429097577448746

    TESTO TRASCRITTO (ENGLISH TEXT BELOW)
    Fra le diverse newsletter che mi arrivano ogni mattina una mi ha particolarmente incuriosito stamattina. Si chiama ellissi e il titolo diceva 'perché bisogna avere paura dei bottoni' bel titolo, complimenti! Allora di cosa si tratta. A quanto pare fino a quando non è stata introdotta l'elettricità nelle case, penso verso la fine dell'800, i bottoni, quindi i pulsanti, si trovavano solo nelle macchine industriali. Poi improvvisamente la gente si è trovata anche questi pulsanti dentro le loro case. All'epoca era una cosa molto magica perchè bastava pigiare il pulsante e succedeva qualcosa di magico: si muoveva l'ascensore si accendeva la luce eccetera. Però la cosa geniale di questa newsletter è che ha usato questo titolo che ha subito attirato la mia attenzione con questo esempio, per parlare di un'altra cosa, dei bottoni che oggi su Internet, i pulsanti che ci costringono a fare cose che non vogliamo, è quello che viene chiamato Dark Pattern, non ho trovato - vabbè non l'ho neanche cercata - si potrebbe tradurre come 'percorsi oscuri'. Sono quelle costruzioni dell'interfaccia di certi siti che ci costringono a fare quello che non vogliamo. Avete presente quando vi abbonate a un servizio poi volete interrompere l'abbonamento e abbonarsi è facilissimo? I bottoni i pulsanti da schiacciare per abbonarsi sono giganteschi, rossi, grandi, invece poi se volete interrompere il servizio dovete andare a cercarlo, è difficilissimo, oppure sono fuorvianti: voi pensate che cliccando qui fate una cosa, e invece fate esattamente il contrario. Una cosa divertente di questa newsletter è che dice anche che non ci siamo inventati niente neanche noi. A prova di questo fatto c'è un'immagine che risale al 1938. È un foglietto di votazione che era stato distribuito agli abitanti della Germania e dell'Austria per la riunificazione di Germania e Austria. Sappiamo che siamo nel 1938 da lì a un anno poi ci sarà l'invasione della Polonia da parte della Germania, è carissimo perché dice più o meno così, avete presente i nostri foglietti per i referendum? Ecco una cosa simile però dice "Volete che la Germania e l'Austria vengano riunificate per la gloria di Adolf Hi7ler?" (Adolf Hi7ler scritto bello in grande) e poi c'è il sì che è grandissimo e il no è minuscolo. È veramente una cosa divertente da vedere, non fosse che poi la storia si dimostra tutt'altro che divertente ma questo è per dire che anche nelle porcate più porcate che noi possiamo fare oggi, anche lì non ci siamo inventati, niente anche lì la storia ci insegna. Ecco se si studiasse più storia si capirebbero anche più cose dell'internet.

    ENGLISH TEXT
    Among the different newsletters I receive every morning one particularly intrigued me this morning it's called 'Ellissi' and the title read: why you should be afraid of buttons. Nice title, well done! So, what is it about? Apparently, up until the introduction of electricity in the homes, I think towards the end of the 19th century, buttons, hence switches, were only fund Then, suddenly, people also found these buttons inside their homes. Back then it was something magical because you only needed to press the button and something magical happened: the elevator moved, the light turned on and so on. But the brilliant thing about this newsletter is that it used this title, that immediately caught my attention, with this example, to talk about something else: the buttons that today on the Internet the buttons that force us to do things we don't want to. That what's called 'dark pattern' I haven't found (oh well, I haven't even looked for it) 'dark pattern' could be translated as 'dark paths'. It's those interface constructions of certain websites that force us to do something we didn't intend to. You know when you subscribe to a service then you want to stop the subscription and subscribing is very easy? The buttons you need to press to subscribe are huge, red, large, but then if you want to cancel the subscription you have to go to look for it, it's very difficult or they are misleading: you think that by clicking here you do one thing but you are doing the exact opposite instead. A funny thing about this newsletter is that it also explains how we haven't invented this. Proof of this is an image dating back to 1938. It is a ballot paper distributed to the people in Germany and Austria for the reunification of Germany and Austria. We know that we are in 1938 and one year later Germany will invade Poland. This ballot is really funny it reads something along the lines, you know the ballot slips for our referendum? something similar, but it reads: "Do you want Germany and Austria to be reunited for the glory of Adolf Hi7ler?" (Adolf Hi7ler nicely written in bold fonts) and then there is a huge 'yes' and a very tiny 'no'. It's really funny to see, if weren't that history proves to be anything but funny. But this is to say that even talking about the most filthy filth that we could come up with today, even there, we didn't invent anything even there, history teaches us something. There you go: if we studied history, we would even understand something about the Internet.

    3' grezzi Ep. 145 Usability

    3' grezzi Ep. 145 Usability
    L'usabilità di un sito è una cosa seria. Oltre ad essere una condizione indispensabile perché l'utente trovi quello che cerca nel minor numero di passaggi possibile, è anche un segno di rispetto nei confronti dell'utente che, tra tutte le altre migliaia di cose che potrebbe fare con il suo preziosissimo tempo, decide di visitare proprio quel sito.


    TESTO TRASCRITTO
    Presa dall'entusiasmo della ritorno progressivo alla vita normale, mi sono detta, perché non andare a teatro? E così ho fatto quello che fanno tutti i comuni mortali nell'anno 2021, quando (penso quello che facciano i comuni mortali), quando vogliono andare a teatro: vanno sul sito del teatro a vedere quello che c'è in offerta. Sono andata sul sito del Teatro Massimo (che già il nome lo dice 'massimo' boom! grande. L'ho fatto d'impulso, senza ricordarmi che proprio il sito del Teatro Massimo io lo usavo con i miei studenti, come esempio di sito costruito male. Quand'è che si dice che un sito è costruito male? Quando la persona che visita il sito va via arrabbiata senza essere riuscita a compiere le azioni, per cui aveva visitato il sito, sto parlando di usabilità, la usability. La usability è quella cosa che permette a un utente di compiere le azioni volute, le azioni desiderate, col minor numero di passaggi possibile all'interno di un sito internet, e usando una procedura che l'utente sente come naturale, come spontanea. L'usabilità costituisce tutto nella creazione di un sito che ha una struttura trasparente, quasi invisibile, una struttura che non incide nelle decisioni che l'utente prende, ma che l'utente utilizza intuitivamente. Cioè qiuando un sito è costruito con i principî della usabilità - della usability - l'utente non dovrebbe mai trovarsi nella situazione di doversi chiedere 'ma come devo fare a compiere questa azione?'. Ora secondo me, anche se non sono un'esperta di teatro. la stragrande maggioranza della gente che visita un sito di teatro, un sito internet di teatro, lo fa perché vuole acquistare i biglietti, quindi se io dovessi costruire un sito, il sito di un teatro farei in modo che l'utente possa individuare molto facilmente quello che c'è in cartellone, i giorni in cui vari spettacoli vengono presentati, l'orario e il costo, e poi metterei anche la possibilità di acquistare il biglietto direttamente all'interno del sito. Ecco tutte queste cose vengono tutte, le aspettative vengono violentemente disattese dal sito del teatro Massimo che invece è un rabbit hole, un caos indefinibile.

    Come migliorare la UX con le tecniche di UX evaluation | Ep. #47

    Come migliorare la UX con le tecniche di UX evaluation | Ep. #47
    Oggi i prodotti e le UI digitali non sono più un fenomeno di nicchia e cresce in modo impetuoso il loro uso in tutte le fasi del customer journey.
    Ogni dubbio, problema o frizione di un utente sul nostro sito è un cliente perso! Possiamo inserire strumenti di ingaggio proattivo ma rimaniamo comunque senza alcuna rete di protezione che si avrebbe invece con il contatto umano.
    Allora diventa fondamentale investire costantemente sulla UX e nel suo miglioramento seguendo un approccio kaizen.
    In tale scenario lo strumento migliore è sicuramente l’utilizzo di test di usabilità delle nostre UI al fine di verificare la continua corrispondenza con i needs dei nostri clienti.
    Nel podcast di oggi e nel prossimo parliamo proprio dei test di usabilità e come farli.

    User Experience Vs UsabilitÃ

    User Experience Vs UsabilitÃ
    Far vivere alle persone un’esperienza digitale positiva, o addirittura memorabile, è il miglior modo per attirarle, se non ci conoscono, e trattenerle, se ci conoscono.
    La User Experience è la dimensione della progettazione focalizzata sull'uso che le persone fanno di un prodotto o servizio.
    Uno dei principali studiosi della materia è Jakob Nielsen, noto informatico e imprenditore danese, che afferma che la UX è la sommatoria dell’emozioni, delle percezioni e delle reazioni che una persona prova quando entra in contatto con un’azienda, con un prodotto o un servizio.
    Invece parliamo di usabilità, intesa come una delle materie di UX, come il grado si efficacia, efficienza e soddisfazione con cui gli utenti si relazionano ad un sistema, quando il sistema è un sito web parliamo di Web Usability.
    Efficacia è la misura in cui un utente raggiunge un obiettivo di un compito in modo corretto e completo.
    Efficienza è la quantità di risorse spese dall’utente per raggiungere l’obiettivo prefissato.
    Soddisfazione è il piacere provato durante la navigazione.
    Quindi è possibile affermare che la UX e l’usabilità sono entrambe focalizzate sul cliente/utente, adoperando strumenti adeguati per far vivere un’esperienza memorabile e osservare le attività svolte per realizzare i reali bisogni delle persone.
    Il modello di UX Design si articola in tre fasi processuali:
    •Ricerca e analisi; in cui si raccolgono i dati per analizzare i bisogni degli utenti, si studiano i modelli dei competitors e si analizzano i dati di mercato.
    •Progettazione; che consiste nella fase creativa, nell'uso di strumenti di generazione idee, brainstorming, post-it e pennarelli, alberi di progettazione e tutti gli strumenti di agile design.
    •Valutazione; che consiste in test con utenti, o analisi da parte di esperti in materia, per ottenere un feedback prima della messa on-line.
    I principali strumenti che si possono utilizzare per creare siti coinvolgenti e user friendly sono :
    •Brainstorming; che consiste nel produrre idee, senza censura e liberamente, con l’utilizzo di strumenti visuali, post-it, immagini, alberi delle idee, colori e cartoncini, prioritizzando e selezionando le prime da mettere a terra.
    •Benchmark; o analisi dell’esperienza utente dei competitor, per individuare punti di forza e debolezza, o spunti di analisi, delle piattaforme dei nostri competitors, diretti ed indiretti.
    •Personas; che sono delle simulazioni di utenti, quanto più precise possibili, rappresentative dei dati qualitativi e quantitativi dei cluster di riferimento.
    •Costumer Journey; praticamente il viaggio che il nostro utente effettua in tutti i suoi punti di contatto con il brand, anche dal lato emotivo.
    •Cart Sorting; che su utilizza per creare i menù di navigazione e la mappa del sito, con post-it e cartellini si chiamano i partecipanti a classificare gli argomenti per categorie e inserire un “naming” delle voci.
    •Schizzi su carta; che creano una bozza di design sulle idee presentate permettendo di raccogliere i primi feedback.
    •Wireframe; che mostrano la struttura del sito, ed è una rappresentazione visiva della struttura, dei contenuti, della gerarchia delle informazioni e le funzionalità.
    •User test; che consiste nel testare empiricamente il sito, o ecommerce, per comprenderne l’usabilità con utenti esterni al progetto.
    •Usability Checkup, che consiste nel far analizzare il sito, secondo principi prestabiliti, da esperti di UX per una valutazione finale.
    I principali campi di analisi da valutare sono l’identità che mostriamo sul sito, è chiara e definita?, l’Homepage, comunichiamo l’obiettivo principale del sito?, il menù, è troppo ampio o profondo?, la scrittura è breve e diretta?, design, come sono i colori, il font e lo stile?, tecnica, funziona su tutti i browser? È “responsive”?
    Con l’uso, oramai principale, dello smartphone è fondamentale, quando si progetta la UX di un sito o ecommerce, progettarlo con un’usabilità massima sia da desktop che da mobile.
    Progettare un sito con una User Experience, memorabile ed emozionale, è fondamentale per ottenere nuovi utenti, fidelizzare i clienti in essere e creare un’immagine del brand soddisfacente nel lungo periodo.

    10. Quali sono gli obblighi in materia di accessibilità per le pubbliche amministrazioni?

    10. Quali sono gli obblighi in materia di accessibilità per le pubbliche amministrazioni?
    Il 31 marzo di ogni anno scade un importante obbligo per le amministrazioni: la pubblicazione degli obiettivi in materia di accessibilità per i disabili.

    In questo episodio del podcast, l’Avv. Ernesto Belisario riepiloga i principali obblighi delle amministrazioni per garantire l’accessibilità, indicando cosa sono e come si pubblicano gli “obiettivi” imposti dalla norma.