Episodio 25 - L'alter ego giapponese - I perfect days di Wim Wenders

Episodio numero 25, questa volta vi parlo di un regista che ha un relazione molto intensa con il cinema giapponese, Wim Wenders e del suo ultimo poetico film che si svolge a Tokyo: Perfect Days.

Ryota Nakano è un regista poco conosciuto in Occidente e che meriterebbe più visibilità. Come per Hirokazu Kore-Eda l'universo "famiglia" è il luogo in cui ambienta le sue storie. In questo episodio vi descrivo quali sono i punti più importanti della sua narrazione.

In questo episodio vi spiego un po'della poetica dei Watanabe Brothers (Hirobumi e Yuji) cineasti orginari di Otawara, nella prefettura di Tochigi, che da dieci anni a questa parte contribuiscono col loro cinema indipendente ad arricchire il panorama cinematografico giapponese.

In questo 22esimo episodio vi spiego quali sono le caratteristiche delle opere di uno dei registi giapponesi ormai conferma di talento e originalità: Koji Fukada.

In questo nuovo episodio vi spiego quali sono i punti forti della cinematografia di Makoto Shinkai, un autore divenuto popolarissimo in breve tempo e che ha battuto tutti i record d'incassi in Giappone.

La cucina giapponese è parte indissolubile della cinematografia giapponese. In questo episodio vi racconto come si sta evolvendo tra serie tv e cinema.

Un bambino di 6 anni marina la scuola per consegnare un disegno al suo papà. Inizia cosi' un piccola avventura tra i paesaggi innevati della regione di Aomori...

A seguito dell'uscita nelle sale di Living di Oliver Hermanus, remake inglese di Vivere di Akira Kurosawa, un'analisi su queste due opere.

Shohei Imamura è uno dei maggiori rappresentanti della noberu bagu, la nouvelle vague giapponese. Sguardo sugli strati più bassi della società, ha raccontato senza artifici le conseguenze della Storia sul popolo giapponese.

In un futuro molto prossimo il governo giapponese mette in atto un piano di pulizia sociale, basato sull'eutanasia volontaria delle persone che hanno superato i 75 anni. La regista Chie Hayakawa ce lo racconta in questa opera prima attraverso gli occhi di un'anziana protagonista.