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    CentoParole

    «CentoParole» è un podcast del Corriere del Ticino, scritto e realizzato da Dario Campione. Non sappiamo mai cosa leggere, eppure abbiamo le librerie piene, il kindle senza memoria disponibile. Ecco quindi che Dario ci racconta un libro in pochi minuti, in pillole non amare come le medicine, ma leggere e che curano la mente e lo spirito. «Perché non possiamo giudicare un libro dalla copertina, ma dal sapore che ci lascia in bocca quando lo finiamo» (Cit.)
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    Episodes (62)

    La lingua invisibile di Mario Vargas Llosa

    La lingua invisibile di Mario Vargas Llosa
    Il 28 marzo 2023 Mario Vargas Llosa ha compiuto 87 anni. Lo scrittore peruviano, premio Nobel per la letteratura nel 2010, è – per sua stessa definizione – un «vecchio maestro»: un uomo la cui esperienza, la cui cultura e la cui storia insegnano. Quasi più dei suoi molti romanzi e dei suoi saggi. Nel 2017, Juan Cruz Ruiz aveva raccolto in un libro le interviste fatte a Vargas Llosa nell'arco di tre decenni.
    Adesso quel libro è stato tradotto in italiano e pubblicato da Mimemis, integrato in appendice dalle ultime conversazioni, registrate negli anni Venti del nostro secolo: Dario Campione oggi ci racconta Davanti allo specchio. «L'obiettivo di chi scrive è essere al servizio del racconto, non già sottomettere la realtà alla propria retorica».

    Vite, morte e misteri di Ettore Majorana

    Vite, morte e misteri di Ettore Majorana
    Una delle principali funzioni del racconto, in ogni sua forma, è di essere forza liberatrice. Se lo storico è incatenato ai fatti, il romanziere (o lo sceneggiatore, o il fumettista) può muoversi nello spazio e nel tempo come meglio crede. E inventare senza perdere credibilità. Poiché quest’ultima gli deriva unicamente dalla potenza delle parole o delle immagini. Lo scrittore non cerca la verità, ma una suggestione. Che il lettore può decidere o meno di accettare. Lo schema di ogni mosaico narrativo è mobile e riflette un gioco di proiezioni le cui regole non sono mai fisse. Anche, e soprattutto, quando questa narrazione si snoda lungo avvenimenti apparentemente reali.
    Il libro che ci racconta oggi Dario Campione, L’atomo inquieto di Mimmo Gangemi, è la vita immaginaria di Ettore Majorana, il fisico siciliano scomparso misteriosamente 85 anni fa, nella notte tra il 27 e il 28 marzo 1938.

    Bataclan: la lunga traversata dall'orrore alla giustizia

    Bataclan: la lunga traversata dall'orrore alla giustizia
    Il 13 novembre 2015, un venerdì, a Parigi si spalancano le porte dell'inferno. Sul finire di quella giornata, insolitamente calda per un autunno ormai inoltrato, un gruppo di terroristi islamici uccide 130 persone e ne ferisce altre 350. Fuori dallo Stade de France, nel grande salone del Bataclan e sui marciapiedi del X e dell'XI arrodissement, per alcuni minuti risuonano soltanto le raffiche degli AK-47, i terribili fucili Kalashnikov, e i boati delle cinture esplosive. Dopo c'è soltanto morte, dolore, incredulità. A distanza di molti anni, quasi sei, l'8 settembre del 2021, l'unico superstite del commando e altre 13 persone vanno a processo, in Corte d'Assise speciale, per rispondere a vario titolo della strage. Per i francesi è il dibattimento del secolo. Emmanuel Carrère accetta di raccontare quel processo. E di trasformarlo in un libro, V13 Cronaca giudiziaria, pubblicato da Adelphi. Un libro che, oggi, ci racconta Dario Campione. Buon ascolto.

    Non esistono lingue migliori di altre: sei lezioni sul razzismo

    Non esistono lingue migliori di altre: sei lezioni sul razzismo
    l 21 marzo di ogni anno si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale. La data non è casuale: è stata scelta, infatti, per ricordare il massacro di Sharpeville, nel Sudafrica dell'apartheid, avvenuto il 21 marzo 1960. Quel giorno, la polizia dei bianchi aprì il fuoco su un gruppo di dimostranti di colore, uccidendone 69 e ferendone 180. Proprio in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale, a Lugano, lunedì 20 marzo a partire dalle 14, nell'aula magna dell'Università della Svizzera Italiana, è in programma un convengo organizzato dall'associazione BrainCircle sul tema: «Come nasce il razzismo nel cervello». Tra i relatori ci sarà anche Andrea Moro, linguista e scrittore, allievo di Noam Chomsky e autore, tra gli altri, del libro che ci racconta il nostro Dario Campione: «La razza e la lingua. Sei lezioni sul razzismo» (La Nave di Teseo).

    Vanina Guarrasi, la degna erede di Salvo Montalbano nella Sicilia in giallo

    Vanina Guarrasi, la degna erede di Salvo Montalbano nella Sicilia in giallo
    Nella Sicilia gialla di Sciascia, Camilleri e Piazzese, ha fatto irruzione da qualche anno Cristina Cassar Scalia, medico oftalmologo con la passione delle storie poliziesche. Storie che hanno come protagonista principale una quarantenne vicequestora, la palermitana Giovanna Guarrasi, tornata nella sua terra dopo un periodo trascorso negli uffici di via Fatebenefratelli, a Milano. La Guarrasi, che tutti chiamano Vanina, ha alle spalle una vicenda personale tragica. Il padre, poliziotto, è stato ucciso da Cosa Nostra in un agguato quando lei era adolescente, cosa che l'ha spinta verso un mestiere non facile per una donna. E l'ex compagno, un magistrato antimafia, si è salvato da un destino identico proprio grazie al suo intervento. Anche per questo, e per sua scelta, il ritorno in Sicilia non è stato tra i ranghi dell'anticrimine, ma alla Mobile di Catania. Città dove Vanina risolve casi di omicidio in cui non sono coinvolti picciotti e capibastone.
    Il nostro Dario Campione ci presenta Il re del gelato (Einaudi), il settimo romanzo di una serie che gli appassionati del noir italiano si augurano lunga.

    Se il problema degli imbecilli si risolve con filosofia

    Se il problema degli imbecilli si risolve con filosofia
    In origine indicava chi era senza bastone avendone, invece, bisogno. Nel tempo, le cose (e le parole) sono cambiate. Al bastone si è sostituita l'intelligenza, il buon senso. E l'imbecille è diventato colui che ne è sprovvisto. O pensa di poter farne a meno. Con arroganza, con protervia. Purtroppo, di imbecilli ce ne sono in quantità industriale. E «l'imbecillità non è soltanto un residuo incomprensibile dell'evoluzione umana», ma sembra essere, al contrario, uno dei principali motori della Storia». Ne è convinto Maxime Rovère il quale, dopo aver dedicato molti anni allo studio di Baruch Spinoza, ha pensato di affrontare il fenomeno sempre più dilagante della stupidità partendo - spiega egli stesso - da tre inconfutabili assiomi. Il nostro Dario Campione ci racconta il libro del filosofo francese Cosa fare con gli imbecilli (per non restare uno di loro), Mondadori 2023. Perché possiamo smettere di essere gli imbecilli di qualcun altro.

    Un anno di guerra: tutti gli errori di Vladimir Putin

    Un anno di guerra: tutti gli errori di Vladimir Putin
    All'alba del 24 febbraio 2022, un anno fa, i carri armati russi entravano in Ucraina dai confini a Nord e a Est. Obiettivo: conquistare il Paese in pochi giorni, due o tre al massimo, spodestare e uccidere il presidente Volodymyr Zelensky e insediare, a Kiev, un governo fantoccio. L'invasione è uno «shock violento», soprattutto per l'Europa. Meno per gli Stati Uniti, dove i servizi di intelligence da settimane stanno tempestando la Casa Bianca di rapporti riservatissimi sui movimenti delle truppe di Mosca a ridosso della frontiera ucraina. Vladimir Putin – l'ex colonnello del KGB che, non avendo mai accettato la fine dell'Unione Sovietica, vuole riportare le lancette della storia a prima della caduta del Muro di Berlino – pensa di potere impadronirsi di tutto. Ma, come spesso accade, le svolte della Storia non conducono al punto d'arrivo ipotizzato o desiderato. Come comprendere, però, quanto successo in questi ultimi 365 giorni? Come mettere ordine nei fatti e avere chiaro il senso di ciò che è accaduto? Il nostro Dario Campione consiglia un libro, in particolare: Il mondo sospeso, di Giuseppe Sarcina, uscito da pochi giorni per i tipi di Solferino. Buon ascolto!

    Il paradosso del filosofo: la democrazia uccisa dall'informazione

    Il paradosso del filosofo: la democrazia uccisa dall'informazione
    Nelle Tesi su Feuberbach, Karl Marx scriveva: «I filosofi hanno soltanto diversamente interpretato il mondo, ma si tratta di trasformarlo». Molti anni dopo, Michael Foucalt, in Le parole e le cose, definiva invece la filosofia come una sorta di «giornalismo radicale», e di sé diceva: «sono un giornalista dell'oggi, dell'attualità», «colgo l'adesso con le idee».
    È chiaro che tra una filosofia tutta proiettata a diventare il motore della Storia e un pensiero interamente rivolto alla decodificazione dell'immanenza, il passo è molto lungo. Eppure, un filo resistente lega il padre del materialismo storico al teorico della società della sorveglianza.
    Un filo su cui corre il desiderio della verità. Il tentativo, cioè, di svelare e di mettere a nudo le sagome del dominio sociale e di incoraggiarne le possibili forme di contrasto.
    Su quello stesso filo si muove ormai da tempo uno dei più noti filosofi contemporanei, il coreano Byung-chul Han, da molti considerato una sorta di stella del pensiero pop e i cui libri - scritti con uno stile quasi epigrammatico, mai più lunghi di un centinaio di pagine e ricolmi di citazioni dottissime - conoscono ormai una larga diffusione, tanto in Europa quanto in America Latina. Dario Campione ci racconta Infocrazia. Le nostre vite manipolate dalla Rete, edito da Einaudi nel 2023.

    La storia sentimentale del Festival più amato

    La storia sentimentale del Festival più amato
    «Sanremo è l'Italia». E l'Italia, molto spesso, è Sanremo. Allegra sino all'eccesso, sguaiata, inevitabilmente trash, incapace di prendersi troppo sul serio, romantica ed emotiva oltre ogni misura, lo sguardo nostalgico rivolto sempre al passato. Ma anche irresistibile, fascinosa, seducente.
    Unica nella sua bellezza, tanto semplice quanto autentica. Un Paese che non si vergona di celebrare ogni anno, in musica e in rima, l'amore, il sole, la mamma. Per celebrare al meglio l'edizione del 2023, il nostro Dario Campione ci racconta il libro di Vittorio Polieri e Adriano Pugno Perché Sanremo è Sanremo. Guida sentimentale al Festival e al suo pubblico, Epoké 2022. Buon ascolto.

    Un vocabolario per ascoltare la roca trombazza della lingua di Carlo Emilio Gadda

    Un vocabolario per ascoltare la roca trombazza della lingua di Carlo Emilio Gadda
    A cinquant'anni dalla scomparsa, che cadrà il 21 maggio prossimo, Carlo Emilio Gadda continua a essere uno degli oggetti misteriosi della letteratura italiana del Novecento. Uno degli autori più citati e venduti ma, probabilmente, anche meno letti. Una cosa, infatti, è spillare qua e là qualche frase dai libri di Gadda con cui annaffiare discorsi, articoli o finanche i propri post social. Un'altra è affrontare in modo serio, dalla prima all'ultima pagina, testi quali La cognizione del dolore, Eros e Priapo o Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, la cui trama godette a un certo punto di una qualche popolarità grazie alla trasposizione televisiva in quattro puntate interpretata da un gigantesco Flavio Bucci, ma il cui intreccio linguistico è rimasto quasi inestricabile per chiunque non abbia voluto o potuto impegnarsi seriamente, e per molte ore, nella lettura. Per rimediare, beh, ecco a voi Gaddabolario. Duecentodiciannove parole dell'ingegnere, a cura di Paola Italia ed edito da Carocci. Un libro che, con il suo inconfondibile stile, ci racconta Dario Campione.

    Perché gli intellettuali tedeschi non capirono che Hitler avrebbe trionfato

    Perché gli intellettuali tedeschi non capirono che Hitler avrebbe trionfato
    Viviamo dentro la storia, ma non ce ne accorgiamo. Lo capiamo soltanto a distanza di anni, quando i fatti, le trame, si completano. Sono leggibili nel loro insieme. Sono messe in ordine dal tempo, che ne scandisce il ritmo dall'inizio alla fine. A novant'anni di distanza, l'ascesa al potere di Adolf Hitler e la fulminea trasformazione della Germania nel Terzo Reich, con la soppressione di ogni libertà civile, sono state analizzate, spiegate, interpretate. Che cosa sia successo, e perché, è chiaro. Più o meno a tutti. Meno semplice è stabilire se, in qualche modo, il trionfo dei nazionalsocialisti si potesse fermare. Nella dodicesima puntata di CentoParole, Dario Campione recensisce Febbraio 1993. L'inverno della letteratura (Marsilio 2023), il libro di Uwe Wittstock.

    U siccu, la vera storia dell'ultimo degli stragisti

    U siccu, la vera storia dell'ultimo degli stragisti
    Di lui non si conoscevano nemmeno le impronte digitali ma si sapeva che, negliani, aveva accumulato tanti soldi da non doverli più contare. Ci anici lo hanno sempre chiamato Diabolik: un po' perché, si dice, divorasse fumetti del ladro in calzamaglia; un po' perché in latitanza si sentiva inafferrabile. La leggenda vuole pure che avesse chiesto ai suoi picciotti di montare due kalashnikov sui fari anteriori dell'auto, ma è, appunto, una leggenda. Una favola. Cresciuta, come tante altre, tra le pieghe di una stramba attitudine: quella degli agiografi involontari di mitizzare anche (e soprattutto) le peggiori specie di esseri umani. Parliamo, lo avrete intuito, di Matteo Messina Denaro e del libro, U Siccu. Matteo Messina Denaro: l'ultimo capo dei capi, Rizzoli 2020, scritto da Lirio Abbate e raccontato, in questa puntata di CentoParole, dal nostro Dario Campione. Buon ascolto!

    Il manuale di autodifesa dai cialtroni

    Il manuale di autodifesa dai cialtroni
    «Sapere tutto e conoscere nulla». In qualunque campo. E infilarsi in ogni discorso bluffando a cuor leggero, rattoppando di pailettes la propria plateale incompetenza. Il cialtronismo è ormai una «faccenda seria». È il nipote dell'antica furbizia, cui somiglia un po'. Ma quella era rustica e diffidente, questo è tecnico e strafottente». Se non siamo disposti a subire passivamente una cialtroneria sempre più diffusa e palmare, se vogliamo proteggerci in qualche modo da chi tende a pontificare senza averne alcun motivo, possiamo provare a rileggere le pagine di Andrea Ballarini, Fenomenologia del cialtrone. Come riconoscere i buoni a nulla capaci di tutto (Laterza 2019). Una sorta di manuale di autodifesa dai cialtroni, scritto qualche anno fa ma sempre attuale. Ecco la recensione di Dario Campione. Buon ascolto!

    Perché la Coca-Cola non ha inventato Babbo Natale?

    Perché la Coca-Cola non ha inventato Babbo Natale?
    Qualche volta può succedere che la tradizione tradisca sé stessa. Che cambi, si trasformi. Per salvarsi. Per continuare ad avere un senso. In fondo è questo il messaggio che Errico Buonanno ha voluto dare con il suo Falso Natale, tornato da poco in libreria in una nuova edizione. Un libro che mette a nudo le bufale, le storie e le leggende della festa più popolare dell’anno non per smitizzarla, ma per farla capire meglio. Per ricostruirla, ancorandone la storia ai molti cambiamenti culturali e sociali avvenuti in oltre venti secoli.