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    subject:(jazz brasile tropical)

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    11 Dom Lom Rom

    11 Dom Lom Rom
    Dom lom e rom sono tutti e tre alcuni dei nomi delle comunità romanés sparse fra il nord dell’India e l’Europa: in Azerbaigian, Armenia, Persia, Libano o Egitto. Ci accompagnano in questo viaggio attraverso il jazz e il mugham azeri o la danza ghawazi vari strumenti di corda: il tar, il buzuq e il qanun.

    PAUL LOVENS' SPIN

    PAUL LOVENS' SPIN
    Concerto PAUL LOVENS' SPIN Spin suona una musica nuova che da sempre esiste, ci si dimentica subito che si tratta d'improvvisazione, si direbbe che i musicisti di Spin attingano da un repertorio arcaico che tutti inconsciamente conoscono ma che viene rivelato solo nel momento stesso della percezione. L'ascoltatore crea dentro di sè la musica di Spin, i musicisti propongono solo l'esperienza sonora. Guy Bettini tromba Louis Schild basso Paul Lovens batteria

    Un pagamu la tassa sulla paura e luigi rinaldi jazz quartet

    Un pagamu la tassa sulla paura e luigi rinaldi jazz quartet
    Mercoledì 26 ottobre Ore 20.30 Proiezione del documentario Un pagamu – La tassa sulla paura (HD+HDV, Italia, 2011) Montaggio: Claudio Metallo, Miko Meloni Fotografia: Claudio Metallo, Nicola Grignani, Miko Meloni Regia: Claudio Metallo, Nicola Grignani, Miko Meloni Un pagamu-la tassa sulla paura racconta varie storie di persone che hanno deciso di ribellarsi al pizzo, al racket e di una città intera, Lamezia Terme, che cerca un riscatto dopo due scioglimenti del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, in circa dieci anni. Nel documentario si alternano le testimonianze dirette di Rocco Mangiardi, primo commerciante lametino ad indicare in aula i suoi estorsori, di Armando Caputo, presidente dell’associazione antiracket locale. Inoltre, il documentario, si avvale della narrazione della vicenda della famiglia Godino, che ha perso a causa di un atto intimidatorio la propria attività e la propria casa, ma che è riuscita a ricostruirsi una vita senza dover fuggire da Lamezia. In questo lavoro c’è anche la voce del sindaco della città lametina, Gianni Speranza e dell’assessore alla cultura Tano Grasso, ma anche dei ragazzi dello Spazio Aperto Giovani che hanno animato un bene confiscato con attività culturali, mostre e concerti. Per info: www.cinemaitaliano.info/unpagamu Ore 22.30 Concerto LUIGI RINALDI JAZZ QUARTET Il gruppo nasce nel 2010 dall’unione di quattro jazzisti molto attivi nella scena artistica bolognese. Il repertorio, accuratamente scelto ed arrangiato, alterna brani originali composti dal leader a standard jazz di Shorter, Henderson, Petrucciani, Coltrane. Musica allo stato puro, espressione personale consapevole. Il sound, a tratti cameristico, evidenzia un alto grado di emotività supportata da pregevoli doti tecniche. Il risultato finale produce giochi di colori e fraseggi interessanti.

    luigi rinaldi jazz quartet

    luigi rinaldi jazz quartet
    Concerto LUIGI RINALDI JAZZ QUARTET Il gruppo nasce nel 2010 dall’unione di quattro jazzisti molto attivi nella scena artistica bolognese. Il repertorio, accuratamente scelto ed arrangiato, alterna brani originali composti dal leader a standard jazz di Shorter, Henderson, Petrucciani, Coltrane. Musica allo stato puro, espressione personale consapevole. Il sound, a tratti cameristico, evidenzia un alto grado di emotività supportata da pregevoli doti tecniche. Il risultato finale produce giochi di colori e fraseggi interessanti.

    Anarcorural -track 08

    Anarcorural -track 08
    Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari. Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica. Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero. Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono Andrea Caprara – basso elettrico Jacopo Andreini – batteria

    Anarcorural -track 01

    Anarcorural -track 01
    Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari. Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica. Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero. Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono Andrea Caprara – basso elettrico Jacopo Andreini – batteria

    Anarcorural -track 12

    Anarcorural -track 12
    Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari. Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica. Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero. Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono Andrea Caprara – basso elettrico Jacopo Andreini – batteria

    Anarcorural -track 04

    Anarcorural -track 04
    Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari. Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica. Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero. Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono Andrea Caprara – basso elettrico Jacopo Andreini – batteria

    Anarcorural -track 07

    Anarcorural -track 07
    Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari. Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica. Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero. Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono Andrea Caprara – basso elettrico Jacopo Andreini – batteria
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