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    Episode 204: The Baha'i Faith [Part 2] with Steve Matthews and James Walker

    Episode 204: The  Baha'i Faith [Part 2] with Steve Matthews and James Walker

    204 The  Baha'i Faith [Part 2] with Steve Matthews and James Walker

    Jesus once asked His disciples who they thought He was. Rightly did Peter confess that Jesus is the Christ, the Son of the living God. Such a confession was not revealed to Peter by flesh and blood, but by the Father, as Jesus told Him. 


    There are adherents of the Bahai'i Faith, an offshoot of Shiite Islam that began in 1844, who claim they follow the teachings of Jesus too. There are some 8,000 Baha'i centers of worship in the U.S. and many Americans adhere to the Baha'i faith. But who do the Baha'i say that Jesus is? Is he the same Jesus of the Bible? This week on the Profile we continue our conversation with counter-cult apologist Steve Matthews, who continues to unpack the syncretistic and contrary doctrines and practices of the Baha'i faith. 


    Steve Matthews
      is a Christian countercult apologist who is not only passionate about researching the more established cults, but also in responding to the newer emerging groups as well. He has his M.A. in Christian Apologetics from Trinity International University and is involved in launching ExaminingTheCults.

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    Episode 203: The Baha'i Faith [Part 1] with Steve Matthews and James Walker

    Episode 203: The Baha'i Faith [Part 1] with Steve Matthews and James Walker

    You have probably seen the bumper sticker "COEXIST" made up of several different symbols representing different belief systems and religions. But that bumper sticker is a command, an imperative. The fundamental question about that bumper sticker is "Who is issuing this command?" 


    The Baha'i Faith
    is no exception to this inclusivism. They attempt to affirm that other religions are valid revelations of God and even ascribe to some of the teachings of Jesus. But this inclusivism is not really inclusive, as the only proper interpretation of the world's religions is given through the ultimate authority of the Baha'i faith, Baha’u’llah, who died in 1892. 


    This week James Walker, the president of Watchman Fellowship, speaks with counter-cult apologist Steve Matthews who gives us an in-depth analysis of the Baha'i faith and why their doctrines of inclusivism and of Jesus are both contradictory and in error. 


    Steve Matthews
      is a Christian countercult apologist who is not only passionate about researching the more established cults, but also in responding to the newer emerging groups as well. He has his M.A. in Christian Apologetics from Trinity International University and is involved in launching ExaminingTheCults.

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    Giovedì 14 settembre 2023 (Esaltazione della Croce) - Il Cuore di tutto!

    Giovedì 14 settembre 2023 (Esaltazione della Croce) - Il Cuore di tutto!
    VANGELO
    Dal Vangelo secondo Giovanni

    In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:
    «Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
    Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
    Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».

    COMMENTO
    l cuore del messaggio della croce è il dono. Dio dona suo Figlio. Gesù dona la vita. Nelle nostre croci offriamo e doniamo ciò che di noi è il bene, cura, preghiera, pazienza, ascolto, attesa… Perché anche nel dolore brilli più forte l’amore.

    CITAZIONE
    Le nostre ferite sono spesso le aperture nella parte migliore e più bella di noi. (D. Richo)

    Venerdì 8 settembre 2023 (Natività della Beata Vergine Maria) - Quale identità?

    Venerdì 8 settembre 2023 (Natività della Beata Vergine Maria) - Quale identità?
    Dal Vangelo secondo Matteo

    Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo.
    Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide.
    Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giosafat, Giosafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Acaz, Acaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
    Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
    Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
    Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
    Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa Dio con noi.
    Parola del Signore.



    Commento di Don Fabrizio (Bab), sacerdote della Diocesi di Cuneo-Fossano

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    La abuelita canibal

    La abuelita canibal
    La prensa bautizó la historia como Pesadilla en la calle Dimitrovka, haciendo alusión al lugar donde vivía Samsonova. A ella le pusieron el apodo de Baba Yaga, la bruja del folklor ruso que habita en los bosques y se alimenta de la carne de sus víctimas.

    Sabato Santo, 16 Aprile - Perchè cercate tra i morti colui che è vivo?

    Sabato Santo, 16 Aprile - Perchè cercate tra i morti colui che è vivo?
    Dal Vangelo secondo Luca

    Il primo giorno della settimana, al mattino presto [le donne] si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù.
    Mentre si domandavano che senso avesse tutto questo, ecco due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante. Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea e diceva: "Bisogna che il Figlio dell'uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno"».
    Ed esse si ricordarono delle sue parole e, tornate dal sepolcro, annunciarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. Erano Maria Maddalena, Giovanna e Maria madre di Giacomo. Anche le altre, che erano con loro, raccontavano queste cose agli apostoli.
    Quelle parole parvero a loro come un vaneggiamento e non credevano ad esse. Pietro tuttavia si alzò, corse al sepolcro e, chinatosi, vide soltanto i teli. E tornò indietro, pieno di stupore per l'accaduto.

    Commento di Don Fabrizio (Bab), sacerdote della Diocesi di Cuneo
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    Venerdì Santo, 15 Aprile - Prenditi cura di me

    Venerdì Santo, 15 Aprile - Prenditi cura di me
    Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Giovanni

    Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.


    Commento di Don Fabrizio (Bab), sacerdote della Diocesi di Cuneo
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    Giovedì 14 Aprile - La lavanda dei piedi

    Giovedì 14 Aprile - La lavanda dei piedi
    Dal Vangelo secondo Giovanni

    Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.
    Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugamano di cui si era cinto.
    Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri».
    Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi».

    Commento di Don Fabrizio (Bab), sacerdote della Diocesi di Cuneo
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    Mercoledì 13 aprile - Rabbì, sono forse io?

    Mercoledì 13 aprile - Rabbì, sono forse io?
    Dal Vangelo secondo Matteo

    In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariòta, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d’argento. Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnare Gesù.
    Il primo giorno degli Ázzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città da un tale e ditegli: “Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli”». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.
    Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l’hai detto».

    Parola del Signore

    Commento di Don Fabrizio (Bab), sacerdote della Diocesi di Cuneo
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    Martedì 12 aprile 2022 - In comunione con Lui!

    Martedì 12 aprile 2022 - In comunione con Lui!
    Dal Vangelo secondo Giovanni

    In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà».
    I discepoli si guardavano l’un l’altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui.
    Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte.
    Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire».
    Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte».

    Commento di Don Fabrizio (Bab), sacerdote della Diocesi di Cuneo
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    Lunedì 11 aprile 2022 - Che spreco!

    Lunedì 11 aprile 2022 - Che spreco!
    Dal Vangelo secondo Giovanni

    Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Làzzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Làzzaro era uno dei commensali.
    Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo.
    Allora Giuda Iscariòta, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro.
    Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me».
    Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Làzzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Làzzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.


    Commento di Don Fabrizio (Bab), sacerdote della Diocesi di Cuneo
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    Domenica 10 aprile 2022 (DOMENICA DELLE PALME) - Verso gesti veri!

    Domenica 10 aprile 2022 (DOMENICA DELLE PALME) - Verso gesti veri!
    Mentre ancora egli parlava, ecco giungere una folla; colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, li precedeva e si avvicinò a Gesù per baciarlo. Gesù gli disse: «Giuda, con un bacio tu tradisci il Figlio dell’uomo?». Allora quelli che erano con lui, vedendo ciò che stava per accadere, dissero: «Signore, dobbiamo colpire con la spada?». E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli staccò l’orecchio destro. Ma Gesù intervenne dicendo: «Lasciate! Basta così!». E, toccandogli l’orecchio, lo guarì. Poi Gesù disse a coloro che erano venuti contro di lui, capi dei sacerdoti, capi delle guardie del tempio e anziani: «Come se fossi un ladro siete venuti con spade e bastoni. Ogni giorno ero con voi nel tempio e non avete mai messo le mani su di me; ma questa è l’ora vostra e il potere delle tenebre».

    Commento di Don Fabrizio (Bab), sacerdote della Diocesi di Mondovì
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    Sabato 25 dicembre 2021 - Buon Natale!!

    Sabato 25 dicembre 2021 -  Buon Natale!!
    Dal Vangelo secondo Luca

    In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città.
    Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.
    Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
    C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
    E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
    «Gloria a Dio nel più alto dei cieli
    e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».

    Commento di don Fabrizio (Bab), sacerdote della Diocesi di Cuneo

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    Venerdì 24 dicembre 2021 - Viene in mezzo a noi... Grazie!

    Venerdì 24 dicembre 2021 -  Viene in mezzo a noi... Grazie!
    Dal Vangelo secondo Luca

    In quel tempo, Zaccarìa, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo:
    «Benedetto il Signore, Dio d’Israele,
    perché ha visitato e redento il suo popolo,
    e ha suscitato per noi un Salvatore potente
    nella casa di Davide, suo servo,
    come aveva detto
    per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
    salvezza dai nostri nemici,
    e dalle mani di quanti ci odiano.
    Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
    e si è ricordato della sua santa alleanza,
    del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
    di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
    di servirlo senza timore, in santità e giustizia
    al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
    E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo
    perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
    per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
    nella remissione dei suoi peccati.
    Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio,
    ci visiterà un sole che sorge dall’alto,
    per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre
    e nell’ombra di morte,
    e dirigere i nostri passi
    sulla via della pace».

    Commento di don Fabrizio (Bab), sacerdote della Diocesi di Cuneo

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    Giovedì 23 dicembre 2021 - Non si e mai fatto cosi!

    Giovedì 23 dicembre 2021 -  Non si e mai fatto cosi!
    Dal Vangelo secondo Luca

    In quei giorni, per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
    Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».
    Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio.
    Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.

    Commento di don Fabrizio (Bab), sacerdote della Diocesi di Cuneo

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    Mercoledì 22 dicembre 2021 - Grandi cose sta compiendo il Signore in me!

    Mercoledì 22 dicembre 2021 -  Grandi cose sta compiendo il Signore in me!
    Dal Vangelo secondo Luca

    In quel tempo, Maria disse:
    «L’anima mia magnifica il Signore
    e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
    perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
    D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
    Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
    e Santo è il suo nome;
    di generazione in generazione la sua misericordia
    per quelli che lo temono.
    Ha spiegato la potenza del suo braccio,
    ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
    ha rovesciato i potenti dai troni,
    ha innalzato gli umili;
    ha ricolmato di beni gli affamati,
    ha rimandato i ricchi a mani vuote.
    Ha soccorso Israele, suo servo,
    ricordandosi della sua misericordia,
    come aveva detto ai nostri padri,
    per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

    Commento di don Fabrizio (Bab), sacerdote della Diocesi di Cuneo

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    Martedì 21 dicembre 2021 - Già in contatto!

    Martedì 21 dicembre 2021 - Già in contatto!
    Dal Vangelo secondo Luca

    In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
    Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
    Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

    Commento di don Fabrizio (Bab), sacerdote della Diocesi di Cuneo

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    Lunedì 20 Dicembre 2021 - Sii felice e contento!

    Lunedì 20 Dicembre 2021 - Sii felice e contento!
    Dal Vangelo secondo Luca

    Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
    A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
    Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
    Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

    Commento di don Fabrizio (Bab), sacerdote della Diocesi di Cuneo

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