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    Explore "bici" with insightful episodes like "802. Las islas azores en bici", "Viaggio della memoria in bici, la rubano ma la ritrova", "Tappa 21 - Cav eterno nella città eterna", "Tappa 20 - TT Stage - Rogla e G ci avete commosso" and "3' grezzi Ep. 512 Canottaggio a due" from podcasts like ""Todo Ciclismo Radio, los programas de radio y podcast", "ANSA Daily", "Ciak Si Giro 2023", "Ciak Si Giro 2023" and "3' Grezzi di Cristina Marras"" and more!

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    3' grezzi Ep. 512 Canottaggio a due

    3' grezzi Ep. 512 Canottaggio a due
    Il modo migliore per far scorrere il tempo più lentamente? Fare qualcosa che non sai fare e che ti terrorizza fare. Vedrete, il tempo non passerà mai!

    TRASCRIZIONE [Eng translation below]

    Credo di avervelo già raccontato che da qualche tempo sto facendo canoa, che è uno sport bellissimo perché proprio come la corsa e la bicicletta, mi fa fare le cose che mi piacciono da sola, in mezzo alla natura. Ah, dimenticavo, anche lo sci di fondo.

    Bene, ieri ho voluto provare il brivido della novità, ancora una volta. Vabbè, non è che io in canoa ci sappia andare benissimo, so reggermi, so fare i movimenti, so fare le manovre, so fare marcia indietro, avanti, insomma, me la cavo. Non cado in acqua.

    Ieri ho voluto provare il canottaggio. Prima di iniziare a fare canoa. Io pensavo che canoa e canottaggio fossero la stessa cosa, fossero un modo diverso per dire, uno più lungo e uno più corto. Invece sono due cose molto diverse.

    La canoa è quella tipo indiani che ti metti dentro, hai un'unica pagaia e tu vai a pagaiare. Il canottaggio è quello delle gare tra Oxford e Cambridge, che tu hai due remi che si muovono indipendentemente l'uno dall'altro, sei dentro questa barchetta molto affusolata, lunga molto molto molto molto sottile, e tenete a mente che più è sottile la barca e più è difficile stare in equilibrio senza cadere. E poi, la cosa fondamentale è che si rema all'indietro, quindi tu dai spalle alla direzione dove stai andando, mentre con la canoa fai, chennesò appunto, come gli indiani, vai lì e te la pagai per conto tuo.

    Bene, ieri ho voluto provare, li avevo sempre visti lì dove vado a fare canoa, e mi sono incuriosita, dai, voglio provare a vedere un po' com'è, ormai mi so reggere bene sulla canoa non sarà poi così tanto più difficile. Disse lei.

    È tutta un'altra cosa. E ieri ho provato veramente il brivido di fare una cosa che non sai fare assolutamente, che fa paura perché hai costantemente paura di cadere. Che poi, diciamocelo, la cosa peggiore che possa succedere e' che cadi in acqua, va bene, ne esci, non è che sia chissà che, non è che stai cadendo dentro la lava, non è che ci siano i piranha nel canale dove faccio canoa, ci sono le nutrie, questi... e ieri ce n'erano veramente tante, ci sono i muggini, qualche gabbiano, insomma non è cosa gravissima, però c'è sempre questa paura primordiale di cadere.

    E per rendere le cose anche più interessanti, l'istruttore Eric, ha detto ma perché non fai con Gianfranco? Anche lui, mio marito, fa canoa e ci ha messo dentro questa... questa cosa questa cosa da canottaggio a due, io davanti e lui dietro, ed è stata un'esperienza veramente... abbiamo trascorso quasi 1 ora e mezza 2 ore da brivido, da brivido! Se volete allungare il tempo, il tempo vi passa troppo velocemente, fate una cosa che non sapete fare, che avete paura di fare, e allungherete il tempo.

    TRANSLATION


    I think I've already told you that for some time now I've been doing canoeing, which is a beautiful sport because just like running and biking, it makes me do the things I like by myself, in the midst of nature. Oh, I forgot, also cross-country skiing.

    Well, yesterday I wanted to experience the thrill of novelty once again. Oh well, it's not that I can go very well in a canoe, I can hold on, I can do the movements, I can do the maneuvers, I can back up, forward, in short, I can manage. I don't fall into the water.

    Yesterday I wanted to try rowing [in Italian canottaggio / canoa are similar words]. Before I started canoeing, I thought canoeing and rowing were the same thing, they were a different way of saying the same, one a longer and one shorter word. Instead, they are two very different things.

    Canoe is the Indian-type one that you get in, have one paddle, and you go paddling. Rowing is the one as in the races between Oxford and Cambridge, that you have two oars that move independently of each other, you're inside this very tapered little boat, very very very long very very thin, and keep in mind that the thinner the boat, the harder it is to balance without falling off. And then, the basic thing is that you row backwards, so you give your back to the direction where you are going, whereas with the canoe you do, you know, like the Indians, you go inside and you paddle along by yourself.

    Well, yesterday I wanted to try, I had always seen them there where I go canoeing, and I got curious, come on, I want to try and see a little bit what it's like, by now I can hold myself well on the canoe it won't be that much harder. She said.

    It's a whole different thing. And yesterday I really felt the thrill of doing something that you absolutely don't know how to do, which is scary because you are constantly afraid of falling. Which then, let's face it, the worst thing that can happen is that you fall into the water, okay, you come out, it's not like it's who knows what, it's not like you're falling into the lava, it's not like there are piranhas in the channel where I canoe, there are nutrias, these ... and yesterday there were really a lot of them, there are mullets, a few seagulls, I mean it's not the worst thing, but there's always this primal fear of falling.

    And to make things even more interesting, the instructor Eric, said but why don't you do with Gianfranco? My husband, also does canoeing. And Eric put us in this... this thing this rowing thing for two, me in the front and Gianfranco in the back, and it was really an experience ... we spent almost 1 and a half, 2 hours thrilling, thrilling! If you want to stretch time, time goes by too fast for you, do something you don't know how to do, that you are afraid to do, and you will stretch time .

    Txampa (Santafixie): 10 años vendiendo bicis online

    Txampa (Santafixie): 10 años vendiendo bicis online

    Esta semana en #ElPodcastdeDiscoverfy entrevistamos a Txampa de Santafixie que nos cuenta su historia al frente d una empresa de bicicletas además de otros temas de actualidad como:

    ☑️ No podemos tener todo el año el catálogo rebajado
    ☑️ Cuidado con el #ROAS no todo lo que reluce es oro
    ☑️ Como #Internacionalizarse en eCommerce
    ☑️ Los beneficios de ser una #DNVB
    ☑️ Lanzar un #TestAB para probar cualquier hipótesis

    Aquí el link al post sobre la Migración de Magento 1 a Magento 2 de Santafixie:

    https://www.14th.es/migrando-a-magento-2/

    Ep. 37 - La dieta elettrica del traffico - Diretta Asvis 2021

    Ep. 37 - La dieta elettrica del traffico - Diretta Asvis 2021
    La mobilità attiva (pedonalità e ciclabilità), la mobilità condivisa e la mobilità pubblica dovranno presto confrontarsi con la mobilità elettrica di massa.

    Abbiamo studiato l’elettrificazione del trasporto privato con tutti i suoi pro e contro e siamo giunti a questa conclusione: «l'auto elettrica arriverà e sostituirà le auto a combustione interna. Sarà un miglioramento; se sarà un miglioramento grande o piccolo dipenderà da come la politica deciderà di guidare la trasformazione.»

    Scopo di questa tavola rotonda è invitare al dialogo e al confronto tra le parti interessate e portare delle proposte concrete alla politica per fare in modo che il miglioramento non sia piccolo (mera sostituzione di tutte le auto a combustione interna con auto elettriche), ma grande (elettrificazione di una parte delle auto, rimozione della restante parte e la contemporanea continua adozione di misure e politiche per aumentare la ciclabilità, la pedonalità, la mobilità condivisa, la mobilità pubblica e l’intermodalità).

    Hanno partecipato alla diretta:

    🔶 Elisa Gallo, presidente di Fiab Torino Bike Pride e co-fondatrice di Bici-T.
    La bicicletta cargo è forse la chiave di volta su cui si regge, di fatto, la "dieta elettrica del traffico": noi infatti puntiamo a togliere quante più automobili possibile dalle strade, sostituendole con le biciclette, gli abbonamenti al TPL e ai treni, allo sharing, etc; ma per la consegna delle merci in città e per le famiglie, la bicicletta cargo rappresenta davvero il principale strumento per dire addio ad almeno una automobile.

    🔶 Luana Casonatto, presidente Fiab Pordenone Aruotalibera
    Luana è ingegnere gestionale e project manager (azienda di un gruppo italiano che produce anche componenti per auto. Data la sua doppia veste di presidente di una Fiab locale e anche di "persona informata" all'interno del mondo dell'industria dell'auto, Luana condivide le sensazioni che si vivono all'interno della subfornitura del settore dell'auto in questo delicato momento per il mercato dell'auto, all'alba dell'imminente transizione ecologica.

    🔶 Mario Grosso, professore associato al Politecnico di Milano, docente in Gestione e trattamento dei rifiuti, esperto di LCA
    Mario è ciclista (iscritto a Fiab Milano Ciclobby), diplomando EPMC, ma è anche possessore di auto elettrica (e di Brompton) da diversi anni e con le sue competenze può dimostrare quanto un'auto elettrica sia migliore rispetto a una pari auto fossile (analisi LCA, dalla creazione allo smaltimento). E volendo quanto una bicicletta sia comunque meglio di una qualunque auto elettrica, in ambito urbano.
    E' autore del libro "L'ultima auto a benzina", edito da Zanichelli

    🔶 Paolo Gandolfi, architetto, già deputato alla Camera dei Deputati.
    Fu relatore per la legge quadro sulla mobilità ciclistica. Conosce meglio di chiunque altro l'apparato burocratico e normativo dello stato, ha indicato come la "dieta elettrica del traffico" possa essere declinata in un contesto più realistico, ipotizzando possibili modalità di realizzazione della stessa.

    🔶 Marco Menichetti, manager e presidente Associazione EPMC
    Ha sviluppato e coordinato progetti in ambito UE in tema di logistica urbana, sviluppo sostenibile, gestione di servizi di mobilità innovativi (car sharing, bike sharing e flotte elettriche). Ha ideato e lanciato la prima Bicistazione in Itali, è consulente senior per aziende e pubbliche amministrazioni in tema di Mobility Management, PUMS, BiciPlan, sostenibilità ambientale, infrastrutture e servizi.


    🔶 Marko Germani, ingegnere.
    Marko è esperto di termodinamica e lavora in ambito navale: può illustrare come il motore a scoppia abbia ormai fatto il suo tempo ed è sulla via del declino. Soprattutto, Marko è socio di Fiab Trieste Ulisse, ciclista urbano e utilizzatore di auto elettrica. Forte della sua esperienza ha elaborato, assieme a Dario Zanette, la "dieta elettrica del traffico" quando ha realizzato che tutte le politiche di incentivazione della mobilità ciclistica fino a qui adottato non hanno minimamente inciso sul numero di automobili circolanti in Italia.

    🔶Dario Zanette, EPMC.
    Dario è anche lui socio Fiab (Pordenone), ciclista urbano e utilizzatore di auto elettrica.
    Come Marko, sogno un mondo senza auto, ma sapendo benissimo che non è possibile, si accontenterebbe di toglierne qualche milione dalle strade, convinto che qualsiasi altra politica di incentivi a forme di mobilità diversa dall'auto privata sarà destinata al fallimento se non accompagnata da una forte campagna di riduzione del numero di auto circolanti per strada.

    Le regole non scritte del trail running

    Le regole non scritte del trail running
    Ormai è da un annetto e spiccioli che praticamente ogni fine settimana, e qualche volta pure infrasettimanalmente, vado a correre sui sentieri.
    E con l’aumentare delle uscite, ho anche di conseguenza aumentato il numero di occasioni in cui ho incontrato altre persone: chi a piedi, chi in bici, chi di corsa, chi con il proprio cane e così via.
    Purtroppo non tutti si sono sempre comportati nel modo più corretto.
    Non che abbiano fatto cose gravi, ma magari non hanno rispettato alcune regole di comportamento che io stesso ho appreso e sto tutt’ora imparando.

    E ho deciso di raccoglierle, queste regole, che sono più di buon senso e comportamento generale. Una sorta di galateo del trail. Regole non scritte, che però chiunque vada per sentieri, a prescindere dal mezzo e dalla velocità, dovrebbe conoscere.

    Video "Quello che non vi hanno detto sulla cacca nel bosco", di The Walking Nose: https://youtu.be/Jvc-7858x-k


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