Logo

    carlomagno

    Explore "carlomagno" with insightful episodes like "EP05 - Aquileia Città Frontiera - Il diploma di Carlo Magno - 811 d.C.", "Avatar, il solito concentrato di politicamente corretto", "Monaci, biscotti e Carlo Magno", "E53 • Curiosa Edad Media Capitulo II • Cosas Muy Importantes • Culturizando" and "La corona di re Carlo" from podcasts like ""Aquileia Città Frontiera", "Cinema - BastaBugie.it", "A tavola con Giulio Cesare", "Cosas muy importantes • Historia Curiosa" and "365giorniaroma"" and more!

    Episodes (6)

    EP05 - Aquileia Città Frontiera - Il diploma di Carlo Magno - 811 d.C.

    EP05 - Aquileia Città Frontiera - Il diploma di Carlo Magno - 811 d.C.
    Aquileia Città Frontiera
    Episodio 5 - Il diploma di Carlo Magno - 811 d.C.

    Coi Longobardi, Aquileia perde importanza. Ma poi il nuovo imperatore franco, Carlo Magno, li detronizza e riconsegna ad Aquileia un prestigio centrale nell’Europa medievale. I pellegrini arrivano numerosi in città, dove i patriarchi tornano a essere politici rispettati e pastori di greggi enormi. La spada e la croce convivono tra Cividale e Aquileia, sotto la benigna mano del Sacro Romano Impero.

    Avatar, il solito concentrato di politicamente corretto

    Avatar, il solito concentrato di politicamente corretto
    TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7300

    AVATAR 2, IL SOLITO CONCENTRATO DI POLITICAMENTE CORRETTO
    Anche il secondo film la stessa solfa: un ecologismo new age con l'uomo cattivo che insidia Gaia
    di Rino Cammilleri
    Prius: recuperare la (spaventosa) cifra dei costi. Eh, ormai, attratti dal successo della trilogia de Il Signore degli Anelli, per i film non si bada più a spese. Prima erano milioni, ora sono miliardi di dollari. Qualche gran flop, sì, c'è stato, come il mitico Cleopatra con Liz Taylor, ma è acqua passata. Per ora. Il fatto è che, a questo punto, non è più questione di soldi, ma di idee. Abbiamo visto il secondo Avatar e confessiamo di esserci annoiati non poco.
    È, infatti, tutto un déjà vu, perché perfino la fantasia umana ha i suoi limiti. Il primo era, certo, una novità, anche se la trama non era altro che un Balla coi lupi traslato nello spazio e nel futuro. Ecologico, new age, quant'è bello vivere a contatto e in sintonia, anzi in simbiosi con la Natura, una Natura arcadica, benigna e materna, dove per mangiare basta allungare la mano ai frutti, dove non si lavora né si suda, dove non ci sono malattie e tutti sono belli, sani, snelli, giovani, agili, atletici. Non soffrono nemmeno di vertigini. Vuoi cavalcare un drago volante? Basta chiederglielo gentilmente. Il mega-albero che tutti accoglie? Eh, anche i celti avevano il loro Albero Sacro prima che quel fetente di Carlomagno glielo abbattesse in nome del Cristo Bianco.
    Insomma, Avatar era, tanto per cambiare, il solito concentrato di pensiero politicamente corretto. Almeno, quello corrente. E sai che originalità. Sì, spettacolare, ma l'idea che i cattivi siamo noi terrestri, mentre i Na'avi del pianeta Pandora sono i buoni proditoriamente invasi per pura avidità non è propriamente nuova, perché è solo una trasposizione dell'uomo-cancro-del-pianeta. Panteismo in salsa deep ecology, perché nel vecchio panteismo pagano almeno l'uomo aveva un suo ruolo. In quello moderno no, deve solo togliersi di mezzo per non sciupare Gaia.
    Così, visto Avatar 1, ci si può risparmiare il 2, che è un rimestare nel solito paiolo. Sì, questo si volge in mare, ma già il Pianeta Terra ha le sue meraviglie marine che superano ogni immaginazione. Perciò, nel mare di Pandora ci sono pescioni che sembrano balene, pesci che sembrano pesci, meduse che sembrano meduse, e così via. Il resto è bisogno disperato di vendere i biglietti, tant'è che è stata pure messa in giro la voce di gente che si è ammalata della «sindrome di Pandora», che sarebbe la saudade (nostalgia? rammarico? melanconia? rimpianto?) di un mondo come quello dei pandoriani blu dalla pelle striata simil-sgombro che, chissà perché, incoccano la freccia nell'arco con la mano girata alla rovescia.
    Eggià: l'arco. E il pugnale. E la clava. What else, visto che sono umanoidi? Niente, la fantasia, abbiamo detto, ha i suoi limiti e molta di più ne servirà per convincere i popoli ad affollare le sale. Dicono che stanno già lavorando ai numeri 3 e 4 e pure 5, ma la filosofia politicamente corretta è un nano rispetto a quella di Tolkien, come hanno dimostrato le inserzioni nelle trilogia de Lo Hobbit: dovevano allungare il brodo per cavare tre film da un solo romanzo, e così sono spuntati l'elfo femmina e la sua love story col nano. Risultato? Lo spettatore ha subito avvertito la calata di tono. Dunque, a nostro avviso può darsi che ci sia un Avatar 3, magari con aggiunte lgbt per catturare anche questo segmento di pubblico (e perdere gli altri). Ma non ci stupiremmo se la cosa finisse lì.

    E53 • Curiosa Edad Media Capitulo II • Cosas Muy Importantes • Culturizando

    E53 • Curiosa Edad Media Capitulo II • Cosas Muy Importantes • Culturizando
    ¿Cómo eran los hábitos de sueño durante la Edad Media? ¿Quiénes fueron los personajes más destacados durante este periodo? ¿A qué se le llamó “Divorcio por combate”? ¿De qué trata el manuscrito medieval Codex Gigas, conocida como la Biblia del Diablo? Descubre más sobre esta larga e interesante etapa histórica en el capítulo 2 de la Curiosa Edad Media.

    Una producción de D+Media Agency @DplusMediaAgency

    Producción Ejecutiva
    Daniela Ormazábal y Federico Capocci

    Edición, montaje y música original
    Federico Capocci

    Suscríbete a nuestro Patreon para contenido exclusivo y sorpresas
    https://www.patreon.com/cosasmuyimportantes

    65 - Carlo Magno e la cultura dell’Occidente

    65 - Carlo Magno e la cultura dell’Occidente
    Scoprire la grandezza del fondatore del Sacro Romano Impero significa scoprire anche le sue doti di uomo di lettere, “analfabeta” in gioventù ma dotto in vecchiaia, e soprattutto di eccezionale organizzatore di cultura. Con lui si ebbe la celebre “rinascita carolina”, terreno rigoglioso dal quale germogliò il futuro splendore della cultura europea medievale e moderna.