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    coraggio

    Explore "coraggio" with insightful episodes like "99 Sotto la Superficie: Come Essere Vulnerabili per Creare Connessioni Autentiche", "Il padre della Legge Cirinnà si racconta feat. Sergio Lo Giudice", "Vi leggo la lettera di Andrea, Arcobaleno Timido Timido", "Una fenice e le sue ceneri - La storia di Andrea" and "L'apostrofo | Trailer Stagione 2" from podcasts like ""Bamboo Podcast con Alessandro Candusso", "Arcobaleni Timidi", "Arcobaleni Timidi", "Arcobaleni Timidi" and "Arcobaleni Timidi"" and more!

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    99 Sotto la Superficie: Come Essere Vulnerabili per Creare Connessioni Autentiche

    99 Sotto la Superficie: Come Essere Vulnerabili per Creare Connessioni Autentiche
    Sei pronto per un viaggio emozionante alla scoperta della forza della vulnerabilità nelle relazioni? In questo episodio, esploriamo come abbattere le barriere emotive può portare a connessioni più profonde e autentiche con gli altri.
    • Scopri come l'essere vulnerabili può rafforzare i legami e creare relazioni durature.
    • Approfondisci l'importanza di superare le maschere per connetterti in modo autentico.
    • Ricevi consigli pratici su come integrare la vulnerabilità nella tua vita quotidiana per costruire relazioni più significative.
    👥 Per chi è questo episodio? Per coloro che desiderano trasformare le loro relazioni attraverso la vulnerabilità e creare connessioni più autentiche e profonde con gli altri.
    🎙️ Unisciti a me mentre condividiamo insight, storie ispiratrici e consigli pratici per vivere una vita più significativa e appagante.

    Non perdere l'opportunità di scoprire il potere trasformativo della vulnerabilità nelle relazioni. Premi play ora e inizia il tuo viaggio verso connessioni più autentiche!

    Buon ascolto

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    Disclaimer: consigli forniti senza garanzia. Questi NON sono consigli medici. Ascoltando e applicando i consigli che trovi all'interno di questo episodio, ti assumi il 100% della responsabilità sulle conseguenze

    Il padre della Legge Cirinnà si racconta feat. Sergio Lo Giudice

    Il padre della Legge Cirinnà si racconta feat. Sergio Lo Giudice
    Presidente Onorario di Arcigay, ex senatore eletto nelle fila del Partito Democratico e insegnante di Storia, Sergio Lo Giudice ha una carriera da attivista ancor prima di politico. Carriera che lo ha portato, nel 2013, a essere in prima linea per regalare al nostro ordinamento giuridico la prima Legge che tutela e regolamenta parte della nostra comunità: quella sulle unioni civili (nota anche come Legge Cirinnà). L'estratto audio relativo alle contestazioni in piazza subite da Sergio è tratto dal canale YouTube Ala News.

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    Disclaimer: l'episodio è stato registrato nell'estate 2023, quando i fatti tristemente noti per le famiglie omogenitoriali "Procura di Padova" non erano ancora accaduti.

    Tutti i link relativi al progetto Sommerso Podcast | Arcobaleni Timidi.

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    Vi leggo la lettera di Andrea, Arcobaleno Timido Timido

    Vi leggo la lettera di Andrea, Arcobaleno Timido Timido
    Andrea ha incominciato ad ascoltare Arcobaleni Timidi da un po' di mesi. La scorsa estate, decide di scrivermi una lettera in cui mi racconta di lui e di quella volta che ha fatto coming out con i genitori. Prepara le cuffie, che la leggiamo insieme.

    Tutti i link del progetto.

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    Una fenice e le sue ceneri - La storia di Andrea

    Una fenice e le sue ceneri - La storia di Andrea
    Andrea è un professore che dopo aver portato all’altare una donna, si rende conto che nella sua vita c’è qualcosa che non gli torna. Mette in discussione tutto. La casa, il lavoro, le sue passioni. Ma senza successo. Poi è il turno del matrimonio, frutto di una relazione che, come spesso accade, si dà per scontata. E lì, mentre il dubbio si insinua, scatta qualcosa. Senza volerlo, costruisce un nido a un soffio dai raggi del sole e si prepara alla fine, a morire. Ma anche a un nuovo inizio, a rinascere. Facendo luce sul suo animo sommerso.



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    Come prendere la decisione giusta

    Come prendere la decisione giusta

    Oggi con questo episodio del podcast inauguriamo il nuovo format, ovvero le risposte alle vostre domande!

    La domanda di oggi arriva da Romina ed in sintesi è: Come prendere la decisione giusta?

    Spesso ci troviamo a dover prendere decisioni che avranno ripercussioni sulla nostra vita. Ci troviamo di fronte ad un bivio, davanti a mille strade, a volte invece ci sentiamo in un vicolo cieco.

    Abbiamo fatto delle scelte magari in passato che non sono risultate essere quelle giuste per noi, che non ci hanno portato dove avremmo voluto. E adesso abbiamo paura di rifare lo stesso errore. 

    Come superare questa paura? 

    Come perdonarci per le scelte passate?

    Come imparare dagli errori per fare scelte migliori in futuro?

    Ascolta questo nuovo episodio per scoprirlo. 

     

    ✨ Anche tu hai la possibilità di inviare le tue domande in formato audio e potrei selezionare la tua domanda per rispondere direttamente in un nuovo episodio del podcast. 

    Basta iscriversi alla mia loveletter sul mio sito, dove potrai ricevere gratuitamente la mia meditazione della gratitudine in riva all'oceano. 

    Non vedo l'ora di ascoltare le vostre domande e di creare un dialogo sempre più diretto con voi!

     

    ✨ E se vuoi superare la paura di prendere una decisione ti invito a fare questa meditazione guidata per entrare in contatto con il tuo intuito.
    Trova la risposta dentro di te visualizzando le tue opzioni ed ascoltando le tuo emozioni e desideri!

     

    Come ripartire dopo l'estate

    Come ripartire dopo l'estate

    Nel podcast di oggi parliamo di un argomento che mi avete chiesto in tantissime, ovvero come ripartire dopo l'estate.

    Settembre è ormai il nuovo capodanno: le ferie sono finite, siamo rientrate dalle vacanze, abbiamo ricominciato con il lavoro e ci ritroviamo con tutta la lista di cose da fare che abbiamo posticipato a dopo l'estate.

    Questo è il momento per riorganizzarci, fare chiarezza e ricominciare a seguire i nostri obiettivi.

    Lo so, stai ripensando a quando ti rilassavi sul lettino ascoltando il rumore del mare, oppure ai panorami bellissimi e ai suoni della natura in cui eri immersa nelle passeggiate in montagna!

    Ricominciare dopo le vacanze infatti non è mai facile.

    Ecco perché in questo podcast condivido con te le mie tecniche personali per ripartire con slancio e motivazione.

     ✨ E se vuoi ricominciare con un supporto, mio e di una fantastica community di donne, sono felicissima di annunciarti che abbiamo riaperto le iscrizioni a Happy Daily Home, la mia piattaforma di crescita personale al femminile! ✨ 

    Il tema di settembre sarà proprio questo infatti, ripartire con slancio e coraggio!

    Attraverso dirette con me, pratiche di yoga, rituali, worbooks e un gruppo Facebook dedicato!

    E continueremo ad ottobre lavorando sulla comunicazione.  

    Non lasciarti sfuggire quest'occasione, le iscrizioni sono aperte solo per pochi giorni!

    Iscriviti qui se vuoi iniziare a costruire per te la vita che meriti 💖 

    E se hai domande scrivi a ciao@giusivalentini.com 

    81 - Giannandrea Mencini: dalla laguna alle montagne_ep.2_fine

    81 - Giannandrea Mencini: dalla laguna alle montagne_ep.2_fine
    Giannandrea non si è fermato al bellunese, ha fatto molto di più. Non solo per le Dolomiti ma per tutte le montagne italiane, dalle Alpi agli Appennini. Si è esposto con un giornalismo d’inchiesta in altri due volumi che lo hanno portato a viaggiare non solo sulla A27 ma in gran parte delle autostrade italiane, da nord a sud. Con “Pascoli di Carta, le mani sulla montagna” ha sviscerato il problema della speculazione sui pascoli, una sistema che vede protagoniste aziende agricole a discapito di piccoli allevatori. A far gola sono i fondi europei, assegnati a seconda dei territori destinati al pascolo del bestiame. Ecco quindi che i terreni vengono acquistati, non tanto per portarci in quota gli animali, ma per accaparrarsi i fondi messi a disposizione. Un processo che penalizza non solo le attività locali ma che, allo stesso tempo, affossa un ambiente che si basa sulla logica dei pascoli. Un ingranaggio silente ma ben oliato che spinge verso il baratro del fallimento e dell’emigrazione chi, su queste attività, ha costruito la propria storia. Poi nel febbraio 2023 Giannandrea arricchisce il panorama d’inchiesta italiano con “Bioavversità: il vizio delle monocolture nelle terre alte”. Altri viaggi e altri temi estremamente delicati come la proliferazione incontrollata del prosecco nel Nord-est, la diffusione dei meleti a nord ovest di Trento (in Val di Non) e della coltivazione di noccioli in centro Italia. Fatica, sudore e - mi permetto - coraggio che vengono ben riassunti in quattro righe nella quarta pagina di copertina, che cito: “Un libro in cammino per raccontare i territori e sostenere la ricchezza delle diversità”.

    Contatto mail: andataeritorno.podcast@gmail.com

    Music by Epidemic Sound

    Newsletter: https://andataeritornopodcast.substack.com/

    Libro "Vivere in pendenza. Scelte di vita che cambiano la montagna bellunese" - https://www.mondadoristore.it/Vivere-pendenza-Scelte-vita-Giannandrea-Mencini/eai978886869167/

    Libro "Pascoli di carta. Le mani sulla montagna" - https://www.amazon.it/Pascoli-carta-mani-sulla-montagna/dp/8867670980/ref=sr_1_1?adgrpid=124739130953&hvadid=526349629566&hvdev=c&hvlocphy=1008966&hvnetw=g&hvqmt=e&hvrand=18436074128260429007&hvtargid=kwd-1301105804089&hydadcr=7669_1725302&keywords=pascoli+di+carta&qid=1688910224&sr=8-1

    Libro "Bioavversità. Il vizio delle monoculture nelle terre alte" - https://www.amazon.it/Bioavversità-vizio-delle-monocolture-nelle/dp/8867671200

    Ep.69 - La sindrome della rete di sicurezza

    Ep.69 - La sindrome della rete di sicurezza
    In questo capitolo, esploreremo l'illusione della sicurezza e come essa possa diventare una gabbia che ci imprigiona.

    Scopriremo come l'ansia costante di proteggerci da ogni minima minaccia ci privi della possibilità di sperimentare nuove opportunità e di abbracciare il cambiamento. Ci addentreremo nel mondo delle comfort zone, rivelando come l'eccessiva sicurezza possa trasformarsi in un ostacolo per il nostro sviluppo personale.

    Ma non temete, perché in questo episodio scoprirete anche le strategie per superare la sindrome della rete di sicurezza. Attraverso consigli pratici e storie di successo, impareremo come abbracciare l'incertezza e trasformarla in una fonte di crescita e innovazione.

    Siete pronti a sfidare i vostri limiti e ad abbandonare la rete di sicurezza che vi trattiene? Allora unitevi a noi in questo viaggio straordinario verso la libertà e l'autenticità.

    Hai già preso il tuo biglietto per il "Meriti di Essere Felice Real"? Scopri tutto qui: https://www.acpme.it/ev2023-lp/

    Border Nights, puntata 469 (Giulia Garaffo, Valerio Bonafede, Eduardo Ciampi 20-06-2023)

    Border Nights, puntata 469 (Giulia Garaffo, Valerio Bonafede, Eduardo Ciampi 20-06-2023)
    Puntata 469 di Border Nights - La Notte ai confini, in onda ogni martedì alle 22 su Web Radio Network. Prima ospite della puntata la biologa nutrizionista Giulia Garaffo per parlare di alimentazione: perché mangiamo così? Poi Valerio Bonafede ci parlerà di un suo esperimento lungo 12 anni per comprendere i meccanismi della realtà che viviamo. Per la rubrica Archè Salvo Milazzo ospita Eduardo Ciampi che dialogherà con Gianluca Marletta sul tema: "Il significato della musica". Con la partecipazione di Paolo Franceschetti, Roberto Simonini Steiner.

    Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/border-nights--654467/support.

    Ep.65 - Come uscire dal FANGO con il Potere Mentale

    Ep.65 - Come uscire dal FANGO con il Potere Mentale
    Nell'episodio di oggi del nostro podcast, abbiamo intervistato Catia Merenda, un'autentica fonte di ispirazione e resilienza.

    Catia ha vissuto la tragedia dell'alluvione a Cesena, ma nonostante le avversità incontrate, è riuscita a rimanere positiva per sé stessa e per gli altri.

    Durante la conversazione, Catia condivide con noi il suo percorso personale, svelando come abbia utilizzato il potere mentale per uscire dal fango della tragedia e ricostruire una vita piena di speranza e rinascita.

    Attraverso le sue parole, ci trasmette una preziosa lezione di coraggio e determinazione, mostrandoci che anche nelle situazioni più difficili è possibile trovare la forza per risollevarsi.

    DONA QUI: https://gofund.me/e69a5b92

    Hai paura di sbagliare? | ADI 1.11

    Hai paura di sbagliare? | ADI 1.11
    Quando pensiamo all’errore abbiamo paura. A chi piace inciampare nel suo percorso, mancare un risultato, essere ripreso e magari anche essere deriso?
    Di questi tempi si parla molto della necessità di sbagliare per evolvere, ma per evitare un approccio solamente retorico, è utile riflettere su cos’è davvero un errore.
    Perché l’errore non è una cosa sola: alcuni sono inutili e dannosi mentre altri possono essere generativi.
    Se vuoi sapere come affrontare e vincere la paura di sbagliare, ascolta questo episodio di Area d’impatto: un modo per dare il giusto valore agli errori che ti permettono di esplorare il tuo potenziale.

    La natura del maschio soccorritore

    La natura del maschio soccorritore
    TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7414

    LA NATURA DEL MASCHIO SOCCORRITORE di Manuela Antonacci
    Drammatici i dati dell'alluvione che ha sconvolto l'Emilia Romagna in questi giorni, con oltre 20 fiumi esondati. Migliaia gli sfollati e le persone fatte evacuare, al punto che il 23 maggio sarà deliberato lo stato di calamità. Una situazione drammatica che ha visto una mobilitazione e uno dispiegamento di forze enorme: oltre 1.000 mezzi impiegati e più di 4.900 uomini e donne tra Vigili del Fuoco, Guardia Costiera, Forze di polizia, Forze armate, organizzazioni di volontariato di protezione civile ecc. E ciò che emerge dalle varie foto e video, è senz'altro il clima di solidarietà che si manifesta nel prestare i soccorsi ad anziani, donne e bambini.
    In particolare in un video si nota una donna stretta in un angolo con l'acqua che le arriva al petto e una bambina di circa un anno in braccio. La donna grida in preda al panico chiedendo che qualcuno le tenga la sua bambina ed ecco che uno degli uomini immersi anche lui nell'acqua, si dirige prontamente verso la signora, caricando la bambina sulle sue spalle e portandola in salvo. Così ci imbattiamo anche nelle immagini dei carabinieri che salvano anziani signori aiutandoli ad uscire dai portoni dei palazzi allagati. Insomma, a colpi di semplici immagini, sembrano vacillare tanti discorsi di condanna della cosiddetta "virilità tossica", del patriarcato e via dicendo.
    La concretezza delle situazioni, evidentemente, più di qualsiasi ideologia elaborata a tavolino, dimostra come la mascolinità possa rivelarsi una risorsa preziosa quando c'è da tirare fuori il coraggio, l'audacia, la prontezza nel difendere chi in quel momento è in una condizione di debolezza e fragilità. E che "maschio è bello" ce lo hanno insegnato anche a scuola! Ebbene sì, nelle stesse aule in cui si parla dei femminicidi impostando, però il discorso anziché sulla riscoperta dell'alleanza tra l'uomo e la donna e la valorizzazione della loro strutturale preziosa complementarietà, su una visione, invece, distorta del maschio quasi oppressore e violento per natura.
    Eppure sui banchi delle stesse aule abbiamo imparato tutto il contrario: che è esistito un tempo in cui è venuta pienamente alla luce la mascolinità in tutta la sua fiorente, costitutiva bellezza, ovvero il tempo dei cavalieri e delle dame. Nell'amore cavalleresco emerge come le virtù virili: il coraggio, la forza, la fedeltà, l'onore fossero dei collanti preziosi che legavano il cavaliere alla propria dama, in quanto non strumenti di sopraffazione, ma al contrario, di servizio.
    La stessa cosa potremmo dire per i cavalieri di oggi, gli uomini in divisa. Ma quale divisa? Secondo un'indagine di Men's Health che ha pubblicato un sondaggio realizzato dall' istituto Eta Meta su un campione di donne tra i 20 e i 45 anni una quota equivalente a 7.705.000 donne, mette al primo posto tra le sue preferenze il carabiniere, tuttavia nella classifica se la cavano bene anche i medici. Qual è allora il tratto comune? Che alle donne piace l'uomo che usa la sua forza per proteggere, curare e difendere. Inoltre la divisa (che sia quella che si usa per combattere o che sia quella che si usa per guarire) manifesta un'identità forte.
    Insomma, tappatevi le orecchie cari profeti dell'ideologia woke e teorici del gender fluid, alle donne piace l'uomo forte e virile, con buona pace di tutte le altre 77 e passa identità di genere e alla faccia del politicamente corretto. Allora viene da chiedersi se l'uso sbagliato della forza che oggi si riscontra nella nostra società, non sia frutto di ben altre cause: del venir meno di quell'apparato di valori che sono alla base di ogni relazione, compresa quella tra l'uomo e la donna ridotta o a puro soddisfacimento degli istinti o a braccio di ferro eterno e ineluttabile.
    Ma come sempre, quando il giudizio è annebbiato, ci pensa la realtà a dargli una bella lucidata ed ecco che dopo tanti feroci discorsi contro il patriarcato (che oggi peraltro non esiste più, anzi, siamo sempre di più di fronte ad una società senza padri, ahinoi) quando c'è bisogno degli uomini veri, il cui coraggio è la vera cifra e può essere determinante in alcune situazioni, come stiamo vedendo in queste ore drammatiche per l'Emilia Romagna, ecco che si spiega il tappeto rosso e si riconosce il valore degli eroi di turno. E allora onore ai soccorritori e ai militari ora all'opera nelle aree alluvionate.

    L'incoronazione di Carlo III ricorda la tradizione

    L'incoronazione di Carlo III ricorda la tradizione
    VIDEO: L'incoronazione di Carlo III ➜ https://www.youtube.com/watch?v=-fDpf16Sgjs

    TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7405

    L'INCORONAZIONE DI CARLO III RICORDA LA TRADIZIONE di Stefano Chiappalone
    Nell'incoronazione di re Carlo III, che ha avuto luogo sabato scorso a Westminster, pur caratterizzata da abbondanti dosi di "inclusività" e parole d'ordine mainstream (in parte per le idee del sovrano e in parte per le tendenze più generali dell'anglicanesimo), già illustrati qui su La Bussola, qualcosa va invece decisamente controcorrente, ed è un aspetto non secondario.
    Non ci riferiamo alla "storica prima volta" dei due cardinali cattolici presenti, Nichols e Parolin: fatto comunque non trascurabile in un regno che fino all'altro ieri bollava spregiativamente i cosiddetti "papisti" e che nei primi due secoli della Riforma li spediva direttamente al patibolo. Nel pot-pourri multireligioso la presenza di due esponenti della Chiesa di Roma era praticamente scontata e forse anche meno ingombrante di quella del "principe ribelle" Harry (relegato in terza fila insieme ai parenti privi di titolo reale o declassati come il principe Andrea).
    Piuttosto, a innalzarci dalle contingenze e dalle divergenze è qualcosa che ricollega l'evento di sabato scorso a un passato remoto, così remoto da rasentare l'eterno: sono i gesti dell'incoronazione in senso stretto, quel "rito nel rito" denso di richiami simbolici, la cui sostanza risale a ben prima della Riforma protestante e di cui in casa cattolica si trovava ancora traccia nel Pontificale romano. Né più né meno che l'abbazia di Westminster sorta come ex voto a metà dell'XI secolo, in sostituzione di un pellegrinaggio a Roma, alle tombe degli apostoli, che il re sant'Edoardo il Confessore era impossibilitato a compiere. Ricostruito in stile gotico nel Duecento, quando Enrico VIII era ancora di là da venire, lo splendido edificio si ritrova "incolpevolmente" a essere luogo "iconico" della monarchia anglica e anglicana. Ammirarne l'architettura non è solo un fatto esteriore, poiché ogni edificio risente del clima spirituale in cui è stato innalzato, per cui potremmo tranquillamente sentirla "nostra".
    L'UNZIONE E LA CONSEGNA DELLE INSEGNE REGALI
    Così pure quel micro-rito scandito dall'unzione e dalla consegna delle insegne regali (accompagnate dalle relative formule) parla di una concezione della regalità e più in generale dell'esercizio del potere che si può sintetizzare nel celebre versetto del libro dei Proverbi: «Per me reges regnant» (8,15). È la Sapienza, cioè Dio stesso a parlare, ammonendo: «Per mezzo mio regnano i re». Ed è un monito innanzitutto per chi riceve il giogo del potere, che dovrà poi rendere conto a Dio di come lo ha amministrato. Tipico dell'età medievale quando qualsiasi sovrano sapeva di non disporre di un potere assoluto ma di avere dei vincoli ben precisi in basso e in alto: in basso dalla variopinta miriade di entità intra-statali e corpi intermedi; in alto dalle leggi divine. Simbolo di questo vincolo "dal basso" è il Riconoscimento (Recognition): Carlo III, come i suoi predecessori, è stato presentato al popolo e da questi riconosciuto come legittimo per quattro volte, in direzione dei quattro punti cardinali. Il sovrano assoluto, cioè sciolto da ogni vincolo, semmai è un'invenzione di età moderna, man mano che il legame con Dio si va allentando e i poteri statali si accentrano e si estendono.
    L'unzione dei re è un retaggio dell'Antico Testamento, tramandato da Saul e Davide - che furono unti dal profeta Samuele - e da Salomone fino ai re cristiani. Simbolo del regno dei Franchi era la "santa Ampolla" con cui fu unto il re Clodoveo. Custodita per secoli a Reims, fu distrutta nel corso della Rivoluzione francese. In sintesi, essa invoca sul re la forza e la grazia di stato per governare. «Zadok il sacerdote e Natan il profeta unsero re Salomone», ha intonato il coro mentre alcuni pannelli schermavano il momento (l'unico momento segreto della cerimonia) in cui Carlo III veniva unto sulle mani, sul petto e sul capo e in tal modo «consacrato re sui popoli che il Signore tuo Dio ti ha affidato perché li governi». A quel punto il sovrano è stato rivestito del colobium sindonis e della supertunica dorata, paramento quasi liturgico (a metà tra reminiscenze bizantine e le dalmatiche dei diaconi) che gli ricorda di essere al servizio di Dio.
    UNA INVESTITURA CAVALLERESCA
    Spada e speroni richiamano invece all'investitura cavalleresca. Riferimento peraltro esplicitato da un mutamento rispetto alla formula prevista («Ricevi questi speroni, simbolo di onore e di coraggio. Difendi coraggiosamente quanti sono nel bisogno»), dove il primate anglicano invece di «coraggio» (courage) ha pronunciato «cavalleria» (chivalry). Tradizionalmente la cavalleria era intesa come servizio ai più deboli, a chi non poteva difendersi da sé. «Viduas, pupillos, pauperes, ac debiles ab omni oppressione defende» («Difendi le vedove, gli orfani, i poveri e i deboli da ogni oppressione»), recitava infatti il Pontificale cattolico all'atto di consegnare la spada al nuovo re. A questo si associa il simbolismo paolino della «spada dello Spirito» (Ef 6,17). Duplice senso, ricordato nel consegnare la spada a Carlo III.
    «Non confidare nel tuo potere, ma nella misericordia di Dio che ti ha scelto», è il monito che ha accompagnato la consegna del guanto (invito a esercitare l'autorità con gentilezza e grazia, a trattare il suo popolo "con i guanti", come si suol dire). Il re ha appena ricevuto il globo sormontato dalla croce, a ricordare che «i regni di questo mondo», compreso il suo, «sono divenuti regni di Nostro Signore». E l'anello, oltre alla «dignità regale» è segno «dell'alleanza tra Dio e il re e tra il re e il popolo». È il momento di completare il tutto con scettro e corona, anch'essi entrambi sormontati dalla croce (un secondo scettro, peculiarità inglese, è sormontato da una colomba a simboleggiare «equità e misericordia», laddove il primo è simbolo di «potere regale e giustizia»). Tutto è compiuto e il re del terzo millennio, unto, incoronato e bardato come un monarca medievale, può sedere sul trono e assistere alla più breve unzione e incoronazione della regina Camilla.
    Sotto il peso della corona e sotto gli ingombranti paludamenti regali sparisce - deve sparire - la coppia al centro del gossip degli anni Novanta per lasciar spazio a qualcosa di più grande: la regalità, appunto, a prescindere da chi la incarna in quel dato Paese e in quel preciso momento storico. E al netto delle concessioni (già discusse) allo Zeitgeist o mainstream che dir si voglia e pure di qualche momento più "modaiolo", tipo l'immancabile coro Gospel. La sostanza e la simbologia di quello che abbiamo definito "rito nel rito" non è farina del sacco anglicano né di casa Windsor, ma qualcosa che i Windsor stessi hanno ricevuto dai secoli, e dai secoli dei secoli. Qualcosa - ci si consenta la ripetizione - di "nostro", patrimonio della vecchia Europa che davvero era sormontata dalla croce; che anche nel giorno stesso del loro trionfo ammoniva re e governanti di dover rendere conto a un Re più grande di loro.

    Basta al giudizio degli altri

    Basta al giudizio degli altri

    La paura del giudizio è una paura che abbiamo provato in tantissime.

    O addirittura, azzarderei a dire proprio tutte.

    Se fai di tutto per compiacere gli altri, se ti capita di assumere una parte che non è la tua, invece di essere autentica, per paura di quello che gli altri potrebbero dirti. Se ti senti spesso osservata e giudicata.

    Allora la paura del giudizio ha una grande influenza nella tua vita e ti impedisce di esprimerti liberamente, di essere te stessa in tutta la tua autenticità.

    Può infatti essere un’esperienza paralizzante, una scusa dietro cui rintanarci invece di prenderci quello che ci spetta, di provare qualcosa di nuovo, buttarci verso un desiderio, realizzare qualcosa o chiedere di più.

    Quante volte hai fatto questa esperienza: ti senti attratta da qualcosa, pensi di volerlo anche tu, ma nel momento in cui dovresti fare un passo in quella direzione, ti blocchi e ti chiedi: “ma se lo faccio, gli altri cosa penseranno/diranno di me?”.

    E questi pensieri ti portano a lasciar perdere, a rimanere nella tua zona di comfort, autoconvincendoti che alla fine, non ci stai così male. Ma stai mentendo a te stessa. 

    Forse però non sai che spesso la paura del giudizio è legata alla nostra tendenza (spesso inconscia) a giudicare noi stesse per prime.

    Come puoi fare per superare la paura del giudizio?

    Ascolta il podcast per scoprirlo.

     

    ‼️Se vuoi continuare a lavorare sul tema del giudizio, e intraprendere un percorso di crescita personale guidata da me e supportata da una community di donne meravigliose, allora iscriviti a Happy Daily Home

    Happy Daily Home è il mio abbonamento mensile di crescita personale, mindfulness e yoga. Una casa per le donne che vogliono crescere, conoscersi ed amarsi per quelle che sono.

    Dal 1 maggio in Happy Daily Home lavoreremo sui tuoi blocchi e le tue paure. Per dare inizio al tuo processo di crescita personale e aprire la strada verso la vita che vuoi. 

    Ma attenzione: le iscrizioni sono aperte SOLO fino al 3 maggio alle ore 17.

    Una volta chiuse, le iscrizioni a Happy Daily Home non riapriranno fino a fine anno, il prezzo dell'abbonamento aumenterà, perché non rispecchia più il valore che offre. 

    Quindi: è questa l'ultima occasione per assicurarti il prezzo di oggi. 

    Iscriviti!

    3 strumenti per superare ogni paura

    3 strumenti per superare ogni paura

    La paura è una delle emozioni principali di tutte noi, esseri umani.

    Forse ti è capitato di guardare gli altri, persone a cui ti ispiri, e di pensare che loro, a differenza di te, non hanno paura.

    Pensi di essere l’unica a provare questa emozione - e te ne vergogni. La reputi un’emozione negativa, da nascondere e reprimere.

    Ma sai una cosa? Tutte abbiamo paura. Anche io.

    E allora qual è la differenza fondamentale, dopo tutto il lavoro che ho fatto e che continuo a fare su me stessa? 

    Che oggi ho gli strumenti per affrontarla, attraversarla e trasformarla in energia positiva. Non le do in mano la mia vita, non mi faccio guidare da lei.

    Vedi, la paura, come ogni altra emozione, arriva per darci un messaggio. È lì perché vuole dirci qualcosa che arriva dal profondo di noi stesse.

    Per questo è una risorsa preziosissima.

    Quindi: come affrontarla, senza scappare?

    Ascolta questo podcast per scoprirlo.

     

    Inoltre, ti invito a lavorare in modo più approfondito sulle tue paure insieme a me! 

    Ti parlerò della mia esperienza personale con i miei blocchi e condividerò altri strumenti efficaci per riconoscere e superare le tue paure nella mia nuova masterclass live e gratuita ✨ SBLOCCA LA TUA VITA ✨ mercoledì 26 aprile alle ore 21.

    Iscriviti ora e ricevi subito il test gratuito per scoprire i tuoi blocchi. 

    Nella masterclass condividerò con te strumenti specifici per superare i tuoi blocchi in base alla tua personalità emotiva. Inoltre, ci sarà un annuncio speciale e un regalo del valore di 900 euro solo per le partecipanti dal vivo!

     

    Cosa devi fare adesso?

     

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    Fridtjof Nansen - La gloria e il ghiaccio

    Fridtjof Nansen - La gloria e il ghiaccio
    I passi soffocati dal ghiaccio, la fame, la sete ed il latrato dei cani che rompe il gelido silenzio dell’Artico. E tu, solo, in mezzo ad un bianco immenso ed accecante con il cuore caldo che batte ancora verso la meta.

    Questa è la storia di Fridtjof Nansen e della sua impresa impossibile per arrivare al Polo Nord.
    Puoi ascoltarla qui:

    Su www.conradpodcast.it troverai il testo della puntata.
    Buon ascolto e mi raccomando condividi 😉!

    42 - Il sogno di Wanda Rutkiewicz: più forte della morte_ep.2

    42 - Il sogno di Wanda Rutkiewicz: più forte della morte_ep.2
    A Plungé, la città natale della protagonista di questa storia - Wanda Rutkiewicz - i tedeschi spalleggiati dal lituano Jonas Noreika sterminarono più del 90% degli ebrei presenti in città.
    Circa 1.600 persone caddero nelle foreste accanto alle ultime case, tutti e tutte nell’arco di 48h di rastrellamenti tra il 13 e il 15 luglio 1941.
    Questi frammenti dello scontro tra nazisti e sovietici, accolsero Wanda Rutkiewicz in un mondo devastato dalla guerra.
    Meno di 7 mesi dopo dal massacro di Plungé, nell’ospedale della città nacque una tra le alpiniste capaci di scrivere la storia sulle pareti più alte del mondo.
    L’infanzia di Wanda non fu certo semplice e l’eco della guerra si riversò nella sua vita prepotentemente.
    I bambini - all’epoca - si trovavano spesso di fronte a ordigni inesplosi o a rimasugli bellici.
    Se poi ci mettevano le mani, il rischio di rimanere mutilati era tremendamente concreto. Ma a Wanda - e alla sua famiglia - andò ancor peggio.
    Una mattina come quella di tante altre, uno dei fratelli Rutkiewicz rimase vittima proprio di una deflagrazione.
    Non ci fu nulla da fare.
    L’orrore della morte sfondò le certezze fanciullesche di Wanda, catapultandola in un mondo diverso, quello dei grandi. Ma lei, nonostante la perdita, reagendo al dolore, non si fece abbattere.


    Contatto mail: andataeritorno.podcast@gmail.com

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    Newsletter: https://andataeritornopodcast.substack.com/

    62 Ritrova la tua Energia - Meditazione

    62 Ritrova la tua Energia - Meditazione
    Stai per affrontare un momento importante.

    Lo sai che è importante, ma ti senti giù.

    Poca energia, poca motivazione.

    Prova questa meditazione e ritrova la tua energia!

    Buon ascolto

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    Disclaimer: consigli forniti senza garanzia. Questi NON sono consigli medici. Ascoltando e applicando i consigli che trovi all'interno di questo episodio, ti assumi il 100% della responsabilità sulle conseguenze

    Il coraggio

    Il coraggio
    Molto si è scritto, detto e mitizzato sul coraggio. Ma al di là della retorica, delle immagini allegoriche e tragiche, cos'è veramente il coraggio nella vita di tutti i giorni? Quali gesti possono essere riconosciuti come atti coraggiosi anche se all'apparenza non lo sembrano? Come gestire il rapporto fra paura e coraggio?

    Lo psicologo, counselor e coach Roberto Albenga risponde alle domande di Giuseppe Izzinosa sulle caratteristiche di questa importante componente del comportamento umano.