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    emigrazione

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    Episodes (75)

    111 - Gilda: la balia d'Egitto | ep.5

    111 - Gilda: la balia d'Egitto | ep.5
    Nel novembre del 1940 Gilda diede alla luce Sofia.Il primo vagito squarcio` la tranquillità del bestiame. Gilda partorì con accanto gli animali, su fieno fresco e conservato dall’estate. Vicino a lei la madre, la nonna, qualche capra e due galli. Che cantarono in anticipo.


    “Adelaide” esclamò Gilda dalla penombra “abbiamo bisogno di qualche lira. Le scorte stanno finendo e l’inverno è appena cominciato. Vorrei andare a far da balia”
    In quel preciso momento non le sembrò di averlo detto. Stava succedendo davvero. Aveva appena partorito. Stava allattando Sofia. La stava vedendo crescere in fretta, alba dopo alba.
    E adesso? Doveva andarsene.


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    La Riforma della Giustizia, spiegata. Il bambino ucciso dal Suv per un video su Youtube. Centinaia di morti nell’ennesimo barcone affondato

    La Riforma della Giustizia, spiegata. Il bambino ucciso dal Suv per un video su Youtube. Centinaia di morti nell’ennesimo barcone affondato
    La Riforma della Giustizia del ministro Carlo Nordio spiegata punto per punto.

    La BCE aumenta ancora il costo del denaro. Mutui sempre più cari. Ecco perché.

    Per girare in Lamborghini un video su youtube travolgono una smart. Morto un bambino di 5 anni.

    Spaventosa tragedia della disperazione, un barcone con 750 persone a bordo affonda nello Ionio. Si salvano solo in 100.

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    Musica Giovanni Ursoleo

    3' grezzi Ep. 484 Perché si emigra?

    3' grezzi Ep. 484 Perché si emigra?
    Per me non è stata certo la mancanza di lavoro a spingermi a lasciare l'Italia. Sono andata via perché la mia città - capoluogo della Sardegna - mi stava strettissima ed ero stanca di sentirmi dire che quello che mi sarebbe piaciuto fare non potevo farlo.


    TRASCRIZIONE [Eng translation below]

    Perché si decide di andare via? Perché si decide di emigrare in un altro Paese? Si parla molto negli ultimi tempi della fuga dei cervelli e se ne parla da molti anni. Io non lo so, non ero sicuramente un 'cervello' quando ho deciso di andare via dalla Sardegna e dall'Italia. Il cervello ce l'avevo eccome, però non ero nemmeno laureata, ero anzi iscritta ai primi anni dell'università, però avevo dentro una smania che mi faceva desiderare follemente di andare via.
    E da quando ero ragazzina tutte le cose che mi sarebbe piaciuto fare, o non le potevo fare perché stavo a Cagliari, e Cagliari non me lo permetteva perché non c'erano le strutture, oppure mi si diceva no, ma queste cose non le puoi fare perché sei femmina.
    Erano gli anni '80 e spero che le cose adesso siano cambiate. Però io ho questi questi lampi di memoria, ricordo quando facevano il programma Domenica In, io ero ragazzina, lo guardavo e ascoltavo, guardavo con una grande nostalgia e con una grande invidia il cartellone degli spettacoli teatrali, dove sulla tv nazionale parlavano degli spettacoli a Roma, Torino, Milano, Bologna, Napoli e non c'era mai Cagliari. E io desideravo ardentemente, dicevo, oddìo, se ci fosse qualcosa anche qui a Cagliari! Proprio avevo un'invidia pazzesca, ma anche quando ascoltavo la viabilità e il traffico alla radio, sulla radio nazionale, parlavano sempre di autostrada e autostrada là ed erano sempre posti dai nomi esotici.
    E naturalmente non c'era mai la Sardegna. Perché? Non perché non ci fossero ingorghi e non ci fossero problemi di traffico, solo che in Sardegna non ci sono autostrade a pagamento, e evidentemente allora negli anni '80 parlavano solo di autostrade a pagamento.
    Perché si va via? Perché sono andata via? Sicuramente non per mancanza di lavoro, perché alla fine, quando mi sono diplomata, subito dopo mi offrirono un lavoro, addirittura in banca! Penso che si chiamasse, non mi ricordo il Credito Italiano, mi ricordo, comunque mi offrirono il posto in banca che io rifiutai.
    Quindi no, non è per mancanza di lavoro che, io almeno, sono andata via, è proprio per scappare alla mentalità chiusa e alla mancanza poi di strutture di quello che mi piaceva e le cose che mi piacevano fare.
    E, paradossalmente per me fu più facile lasciare l'Italia piuttosto che lasciare la Sardegna, anche perché dubito che avrei avuto i soldi per mantenermi a Roma, a Milano, a Torino, però andando all'estero era molto più facile per me, è stato molto più facile trovare un lavoro e quindi potermi mantenere da sola. Sì, è per questo che sono andata via.


    TRANSLATION

    Why does one decide to leave? Why do people decide to emigrate to another country? There is a lot of talk in recent times about the brain drain, and it has been talked about for many years. I don't know, I was definitely not a 'brain' when I decided to leave Sardinia and Italy. I had brains all right, however, I wasn't even a college graduate, in fact I was enrolled in the first few years of college, but I had an eagerness inside that made me madly want to leave.

    Ever since I was a little girl, all the things that I would have liked to do, either I couldn't do them because I was in Cagliari, and Cagliari wouldn't allow me because there were no facilities, or I was told no, you can't do these things because you are a girl.

    It was the 1980s, and I hope things have changed now. But I have these flashes of memory, though, I remember when they used to do the Sunday TV program 'Domenica In', I was a little girl, I used to watch and listen, I used to watch with a great nostalgia and with a great envy the playbill of the theater shows, where on national TV they would talk about the shows in Rome, Turin, Milan, Bologna, Naples and there was never Cagliari. And I longed, I used to say, oh my, if there was something here in Cagliari too! Just I had crazy envy, also when I listened to the road and traffic on the radio, on national radio, they always talked about highway here and highway there and they were always places with exotic names.

    And of course there was never Sardinia. Why? Not because there were no traffic jams and no traffic problems, just that there are no toll highways in Sardinia, and evidently back then in the 1980s they only talked about toll highways.

    Why do people go away? Why did I leave? Definitely not because of lack of work, because actually, when I graduated from highschool, they offered me a job immediately afterwards, imagine, in a bank! I think it was called, I don't remember 'Credito Italiano', I remember, anyway they offered me the position in the bank which I refused.

    So no, it's not for lack of work that, at least as far as I am concerned, left, it's really to get away from the closed mindset and the lack of facilities to do what I liked and the things I liked to do.
    And, paradoxically, it was easier for me to leave Italy than to leave Sardinia, also because I doubt I would have had the money to support myself in Rome, in Milan, in Turin, however going abroad was much easier for me, it was much easier to find a job and then to be able to support myself. Yes, that's why I left.


    Ernestina dalla fine del mondo - Intervista a Davide Fagherazzi

    Ernestina dalla fine del mondo - Intervista a Davide Fagherazzi
    Puntata dedicata a un’eccellenza del Veneto. Recentemente nominata Patrimonio Unesco grazie a un importante ciclo pittorico del Trecento: la bellissima e straordinaria città di Padova. A raccontarci la sua esperienza Davide Fagherazzi, che ora si trova a Padova ed è membro del Club Amici Padova Unesco, oltre che ingegnere elettronico, musicista e direttore d’orchestra.

    Giulia, manager in viaggio "Il clima è il mio lavoro"

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    Ventotto anni, una laurea in finanza all’Università di Bologna e un lavoro in 4 paesi diversi: Italia, Francia, Spagna, Regno Unito e presto anche in Germania. Lei è Giulia, expat da Forlì, e manager nel settore europeo del cambiamento climatico. Secondo i dati della fondazione Migrantes, presentati dalla Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, sono soprattutto i più istruiti a lasciare il nostro paese, anzi, le più istruite. Giulia è una di queste donne che ha studiato in Italia e ora lavora per lo European Centre for Medium-Range Weather Forecasts, agenzia sul monitoraggio ambientale del pianeta e ha partecipato alla Cop 26 di Glasgow, il summit più importante sul clima organizzato dalle Nazioni Unite.