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    eternitã 

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    Episodes (13)

    Spiace ma... l'inferno esiste e non è vuoto

    Spiace ma... l'inferno esiste e non è vuoto
    VIDEO: L'inferno non è vuoto ➜ https://www.youtube.com/watch?v=uYZkEHurfjU&list=PLpFpqNiJy93vpo09XwkVtUp8W-0qcHklo

    TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7684

    SPIACE, MA... L'INFERNO ESISTE E NON E' VUOTO di Roberto De Mattei
    "Quello che dirò non è un dogma di fede ma una cosa mia personale: a me piace pensare l'inferno vuoto, spero sia realtà!". Lo ha detto il 14 gennaio 2024 Papa Francesco in un'intervista al conduttore televisivo Fabio Fazio su Canale Nove.
    Però ci domandiamo: è lecito sperare una realtà che non solo non è contenuta nella fede cattolica, ma la contraddice?
    E' infatti verità di fede che l'inferno esiste, e se esiste non è vuoto e non sarà svuotato, come pensavano gli origenisti, secondo cui tutti i dannati, angeli e demoni, alla fine si convertiranno L'inferno è un luogo riservato a chi sino alla fine della vita rifiuta di convertirsi. La pena consiste in un fuoco inestinguibile: un fuoco reale, non metaforico, che si accompagna a quello spirituale della perdita di Dio. E poiché l'anima è immortale, la pena dovuta al peccato mortale senza pentimento, dura quanto dura la vita dell'anima, cioè per sempre, per l'eternità. Questa dottrina è definita dai Concili Lateranense IV, II di Lione, di Firenze e di Trento.
    L'inferno non indica solo lo stato dei dannati, demoni e uomini morti in peccato mortale, che sono eternamente puniti. Esso indica anche il luogo in cui i dannati si trovano. E sant'Ignazio di Loyola, così spesso citato da papa Francesco, come il suo maestro spirituale, nel quinto dei suoi Esercizi ci invita a fare una cosiddetta "composizione di luogo" sulla realtà dell'inferno.
    SANT'IGNAZIO DI LOYOLA, IL FONDATORE DEI GESUITI
    Questi i punti che, dopo due preludi, sant'Ignazio propone alla nostra meditazione nei suoi Esercizi spirituali: "Il primo preludio è la composizione: qui consiste nel vedere con l'immaginazione l'inferno in tutta la sua lunghezza, larghezza e profondità. Il secondo preludio consiste nel domandare quello che voglio: qui sarà chiedere un'intima conoscenza della pena che soffrono i dannati; così, se per le mie colpe dovessi dimenticarmi dell'amore dell'eterno Signore, almeno il timore delle pene mi aiuti a non cadere in peccato. Seguono poi i punti da meditare. Primo punto: vedo con l'immaginazione le grandi fiamme dell'inferno e le anime come in corpi incandescenti. Secondo punto: ascolto con le orecchie i pianti, le urla, le grida, le bestemmie contro nostro Signore e contro tutti i santi. Terzo punto: odoro con l'olfatto il fumo, lo zolfo, il fetore e il putridume. Quarto punto: assaporo con il gusto cose amare, come le lacrime, la tristezza e il rimorso della coscienza. Quinto punto: palpo con il tatto, come cioè quelle fiamme avvolgono e bruciano le anime. Infine il colloquio. Facendo un colloquio con Cristo nostro Signore, richiamerò alla memoria le anime che sono all'inferno: alcune perché non credettero alla sua venuta; altre perché, pur credendoci, non agirono secondo i suoi comandamenti. Distinguerò tre categorie: La prima, precedentemente alla sua venuta. La seconda, durante la sua vita. La terza, dopo la sua vita in questo mondo. Nel fare questo, lo ringrazierò perché non ha permesso che io fossi in nessuna delle tre categorie, mettendo fine alla mia vita; così pure perché fino ad ora ha sempre avuto per me tanta pietà e misericordia. Terminerò dicendo un Padre nostro."
    FATIMA DIXIT
    Il segreto di Fatima, comunicato dalla Madonna ai tre pastorelli il 13 luglio 1917, si apre con una visione terrificante dell'inferno, che sembra una composizione di luogo ignaziana. Un inferno che viene mostrato come un luogo, non vuoto, ma pieno di anime di dannati: "un grande mare di fuoco, che sembrava stare sotto terra. Immersi in quel fuoco, i demoni e le anime, come se fossero braci trasparenti e nere o bronzee, con forma umana che fluttuavano nell'incendio [ ]".
    Se non fosse stato per la promessa della Madonna di portarli in cielo, scrive suor Lucia, i veggenti sarebbero morti per l'emozione e la paura. Le parole della Madonna erano tristi e severe: "Avete visto l'inferno dove cadono le anime dei poveri peccatori. Per salvarle, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al Mio Cuore Immacolato". Un anno prima, l'Angelo di Fatima aveva insegnato ai tre pastorelli questa preghiera: "Gesù mio perdonateci le nostre colpe, preservateci dal fuoco dell'inferno, portate in Cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della vostra misericordia".
    E' celebre il miracolo del padre gesuita Antonio Baldinucci (1665-1717), ricordato nel suo decreto di beatificazione. Il 12 aprile 1706 padre Baldinucci tenne una predica nel paese di Giulianello vicino a Cori. Rivolgendosi ai suoi ascoltatori disse "Sapete mio popolo, come le anime cadono all'inferno? Come da quest'albero cadono le foglie". Appena ebbe pronunciato queste parole, dall'albero sotto cui predicò e che indicò con le sue mani, un olmo, cominciarono a cadere le foglie in tala massa come se nevicasse. La caduta delle foglie, dicono i testimoni, durava così a lungo che nel frattempo si sarebbe potuto pregare quattro volte il Credo. Non era autunno, ma primavera, e nessuna foglia cadde dagli altri olmi, vicini a quello sotto cui predicava. La scena fu talmente impressionante che provocò molte conversioni e cambiamenti di vita.
    "Tremare al pensiero della dannazione è una grande grazia che si riceve da parte di Dio" afferma il beato Columba Marmion (1858-1923). Il timore dell'inferno ha salvato infatti molte anime. La sua negazione offrirebbe una visione deforme di Dio, misericordioso, ma non giusto. La venerabile Luisa Margherita Claret de la Touche (1868-1915) così si esprime, rivolgendosi al Signore: "No, se non ci fosse l'inferno, mancherebbero tre gemme splendide alla corona delle tue perfezioni, mancherebbero la giustizia, la potenza e la dignità".
    Suor Josefa Menendez (1890-1923), religiosa del Sacro Cuore, vide molte anime di sacerdoti all'inferno e la Beata Suor Faustina Kowalska (1905-1938), che ebbe la straordinaria esperienza mistica di scendere, guidata da un angelo, negli abissi orridi dell'inferno, racconta di essere stata colpita dal fatto che la maggior parte delle anime che soffrivano all'inferno, erano anime che non credevano all'esistenza dell'inferno o forse, aggiungiamo noi, pensavano che fosse vuoto.

    Una parola per tutti i giorni.

    Una parola per tutti i giorni.
    "Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno"

    Le letture complete della messa del giorno oggi 25.11.22

    https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/


    Colonna sonora:
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    Martedì 2 Novembre (COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI) - Qui ci giochiamo l'eternità!

    Martedì 2 Novembre (COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI) - Qui ci giochiamo l'eternità!
    Dal Vangelo secondo Matteo

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
    «Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
    Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.
    Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
    Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”.
    Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”.
    E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».

    Commento di don Federico (Pucci), sacerdote della Diocesi di Mondovì

    Podcast che fa parte dell'aggregatore Bar Abba: www.bar-abba

    16 - La giostra dell'Amore

    16 - La giostra dell'Amore
    Viviamo in un mondo frenetico che ci carica di ansia da prestazione. Se non superi tutti i tuoi limiti, se non stravolgi la realtà che ti circonda, se ti fermi per prendere fiato, beh, sei un fallito. Quanto dovremmo invece fare davvero nostra la certezza che tutti, ma proprio tutti siamo già stati salvati, che se non abbiamo pensato a qualcosa lo ha già fatto qualcun altro per noi e ci è chiesto soltanto di lasciarci abbracciare da un abbraccio di pace.

    @barabbapodcast @mabariosca @betsy_tazzie

    Ascolta l'episodio di Chewing Gum - Non dobbiamo salvare il mondo, ma amarlo!
    https://www.spreaker.com/user/12377929/domenica-14-marzo-2021

    Questo Podcast fa parte di Bar Abba: www.bar-abba.it

    06. Gli Amanti. Di tensione, tempo e destino.

    06. Gli Amanti. Di tensione, tempo e destino.
    In questa puntata si parla di tensione, tempo e destino. Il destino esiste? È un attore o uno spettatore? Isabella legge un paragrafo tratto da "Anatomy of a bud" del matematico Jay Kappraff in cui si sostiene che la crescita delle gemme di alcune piante è influenzata dalla posizione di certi corpi celesti. Chissà se un giorno la scienza verificherà che le stelle davvero incidono sulle nostre vite...
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