guglielmo

Nuova puntata di Musical Beats in compagnia degli In The Loop e Guglielmo con la conduzione dello speaker Roberto Allazzetta.

Paul Guglielmo’s initial claim to fame in the Western New York region was his role as a radio personality on tie legendary Rochester based Brother Wease Show. It was during his time on the show that he began discussing his beloved grandfather’s sauce, and even took time off of the show each year to the small town in Ohio to help can tomatoes.

Guglielmo eventually decided to make the sauce available commercially, and hit a crossroads where he had to decide between continuing his career in broadcasting, or building the sauce brand.

In this episode, Paul discusses the evolution of Guglielmo's Home Grown Marinara, and how he has been able to use his personal experiences to help others bring their family recipes to market.

For more infoartion check out these links:

https://www.craftcannery.com/

http://www.guglielmosauce.com/

A cura di Maria Teresa Ferrante

PROGRAMMA
Francesco Maria Veracini (1690 – 1768)
Ouverture n. 6 in sol minore
1. Allegro
2. Largo
3. Allegro
4. Minuetto
Federico Guglielmo, violino
L'Arte dell'Arco, ensemble

Dalle 12 Sonate accademiche, Op. 2
Sonata n. 8 in mi minore
1. Allegro
2. Ritornello
3. Giga
Fabio Biondi, violino
Maurizio Nadeo, violoncello
Pascal Monteileht, tiorba
Rinaldo Alessandrini, clavicembalo

Fuga, o Capriccio con 4 Soggetti in re minore
per archi e basso continuo
La Serenissima
Adrian Chandler, violino, direttore

Dalle 12 Sonate accademiche, Op. 2
Sonata no.7 in re minore
1. Entrata
2. Allemande
3. Largo e cantabile
4. Giga
Fabio Biondi, violino
Maurizio Nadeo, violoncello
Pascal Monteileht, tiorba
Rinaldo Alessandrini, clavicembalo

Concerto a otto stromenti in re maggiore
1. Allegro
2. Largo
3. Allegro
Mary Utiger, violino
Neue Düsseldorfer Hofmusik

C’è una storia che tutti abbiamo sentito raccontare: quella di un uomo costretto a centrare con la balestra una mela posta sulla testa del figlio, quale punizione per non essersi inchinato davanti all’autorità imperiale. Parliamo naturalmente del leggendario Guglielmo Tell, eroe della Svizzera. Ma si tratta solo di un mito oppure l’eroe potrebbe essere esistito per davvero? È quello che cercheremo di capire oggi a Strane Storie…

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Il 12 maggio del 1183 Guglielmo Adelardi detta il suo testamento, un momento chiave nella storia della città di Ferrara.

Testo: Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara
Voce: Domenico Lugas
Montaggio: Pietro Perelli

Chi e' Guglielmo Pucci, allenatore di pallavolo dagli anni 80. Della Pallavolo pisana, importanti esperienze allenando Marco Bracci, Marco Nuti, Pistolesi

Seconda stagione. Episodio 8.

Parlo di
"Black Mirror" serie disponibile su Netflix
"Love, Death & Robot" serie disponibile su Netlix
"SYNTH/org" fumetto realizzato dal collettivo Attaccapanni Press
"Drag me to hell" film disponibile su Amazon Prime Video
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Intro con Andrea Lombardo di "C'è di Peggio"
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Ospite
Laura Gugliemo di Attaccapanni Press
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La sigla è di Chiara del podcast "Avrei qualcosa da dire show".
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Crediti:
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Track Name: "Midnight Snack"
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TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5603

LA BELLA ITALIA CHE I MEDIA NON RACCONTANO di Antonio Socci
Quella che, alle porte di Milano, la settimana scorsa, poteva essere una strage di bambini e (grazie a Dio) è stata scongiurata dal pronto intervento dei Carabinieri, sui media è stata trasformata nell'occasione per far propaganda allo "Ius soli". Paradossale - visto che l'autista era un senegalese diventato cittadino italiano - ma è così.
Per questo i media hanno trasformato in un eroe il giovane Ramy, in quanto egiziano, mentre sono spariti dalle cronache tutti quei ragazzi i quali - essendo appunto italiani - non servivano alla causa. Un titolo per tutti, quello del "Corriere della sera": "Ramy, il ragazzino eroe: 'Sogno la cittadinanza'".
Tutti i riflettori sono stati per lui. Non si è più visto il bambino (credo si chiami Riccardo) che ha preso per primo il telefonino per cercare aiuto. Dall'unica, iniziale, intervista che gli è stata fatta appare come un ragazzino italiano, biondo, con un piccolo crocifisso al collo, quindi non serviva per la narrazione migrazionista.
LA CELEBRAZIONE MEDIATICA SOLO SE SEI STRANIERO
Così come non si è saputo nulla del ragazzo, veramente eroico, che - quando l'autista ha preteso uno che andasse lì vicino a lui, da tenere a portata di mano - si è offerto come volontario("altrimenti minacciava di far saltare in aria il bus..."). Un vero eroe. Ma solo i ragazzi stranieri hanno avuto la celebrazione mediatica.
L'unico italiano a cui i media hanno dedicato qualche attenzione è colui che - mentre correva via dal pullman con i suoi amici - ha gridato due volte "ti amo" . L'episodio corrispondeva alla sensibilità oggi dominante che cucina "l'amore" in tutte le salse e in tutti i modi possibili. Così ha suscitato palpiti di commozione e interesse.
A lui infatti sono state dedicate le considerazioni di Massimo Gramellini sulla prima pagina del "Corriere" , che ha scritto: "Sono affascinato dal ragazzino che urla 'ti amo... io ti amo', mentre scappa con i compagni dallo scuolabus in fiamme, ma anche seriamente preoccupato per lui".
E la preoccupazione - spiega sarcasticamente Gramellini - sta nella "possibilità che, in mezzo a tutto quel frastuono, la destinataria del suo 'Ti amo' non si sia accorta di nulla. O, peggio, che se ne sia accorta e gli abbia risposto: 'Ti voglio bene anch'io, ma più come amico' ".
Noi adulti siamo scafati e sappiamo come vanno queste faccende di cuore. Guardiamo con tenerezza, ma anche con una certa disincantata ironia i ragazzi che a 12 anni non hanno ancora capito che l'amore espone ad amare delusioni.
DIO TI AMO!
Anche "Le iene" hanno acceso un faro su questo ragazzo e sono andate a cercarlo. Ma - una volta trovatolo - ecco la sorpresa che ha spiazzato l'intervistatrice.
Guglielmo - questo è il nome di quel dodicenne - ha una faccetta simpatica e una felpa gialla. Appare un po' intimidito dalle telecamere.
Dopo aver detto che ora sta bene ("mi sono ripreso dallo spavento"), alla giornalista che gli chiedeva a chi erano rivolte le parole 'ti amo', ha spiegato: "Erano rivolte al Signore, perché sul pullman eravamo tutti disperati e anche io ho voluto fare una mia preghiera. E quando siamo riusciti a salvarci mi è sembrato che si fosse avverata e quindi ho voluto ringraziare".
La giornalista, stupita (e spiazzata) chiede: "E hai urlato...?": E lui : "(Ho urlato) Dio ti amo!". Ecco svelato il mistero. Non "io ti amo!", ma "Dio, ti amo!". Così, in questi strani giorni, in un momento storico che affonda nel cinismo, ci è arrivata una lezione da un bambino che spalanca un orizzonte dimenticato.
È sembrato avverarsi quanto proclama il Salmo 8:
"Con la bocca dei bimbi e dei lattanti
affermi la tua potenza contro i tuoi avversari,
per ridurre al silenzio nemici e ribelli".
Quei ragazzi, nel momento del terrore, si sono raccomandati a Dio e, una volta liberati dal pericolo, scappando verso la libertà, Guglielmo - per tutti gli amici - con quel grido ("Dio ti amo!") ha ringraziato il Padre che tutti abbiamo nei Cieli.
Dietro il bel volto luminoso di Guglielmo c'è quell'Italia umile, fatta di famiglie, parrocchie e oratori che è e resta ancora l'Italia che dà speranza. Ed è la bella Italia che sui media non sembra degna di essere raccontata.

I recently had the absolute honor of sitting down with America’s premier underwater wildlife photographer, Chris Guglielmo (or simply "Gug," as he is known in most circles). Gug is one of those rare individuals who was gifted with a passion at an early age that he has continued to grow and excel at. He has been diving and photographing marine life since he was 15 years old, and in this podcast he talks about planning and conquering his shots, the secret to his vivid colors, and demystifying some common misconceptions.

The conversation took an unanticipated (yet, highly welcomed) turn toward a discussion on environmental conservation, and we discovered our mutual passion for animal rights and species preservation. Gug gets to travel the world in pursuit of the best shots, and he seems very genuine in his gratitude for living his dream.

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This episode of Curve the Cube is sponsored by the Pizza Girls—West Palm Beach’s Top Spot for Authentic NY Pizza—from episode #17!!! They are located right in the heart of downtown, by the fountains where Clematis meets Flagler. Go in and have a slice! Or, order from them online, and they will give you 10% off of your first order. Don’t forget to follow them on social media and to keep an eye out for their food truck for delicious “Slices & Ices”!!
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Enjoy!!

Music Beds courtesy of DJ John Hitta!!!

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Copyright Flint Stone Media, LLC 2016.

01 Kojo Akusa "Hey" (Soul Secured Remix)
02 Kevin Yost "Shout" (Deep Reason Version)
03 Mona Lazette "Pressure Pressure" (Art of Tones Remix)
04 Sandy Rivera "Long Time Coming" (Main Mix)
05Sebb Junior "Baby Come Back"
06 Electronic Youth "Way Back" (Original Mix)
07 Klaves "Say It" (Original Mix)
08 Todd Terry, Carl Hanaghan "In The House"
09 Nora En Pure & Redondo "I Got To Do"
10 Tête de la Course "Something About This"
11 Dantiez Saunderson, Khila "Everywhere You Go" (Curtis Gabriel)
12 DJ Fudge "Come On Dance"
13 Soul Asylum "Who Do You Love" (Full Intention Remix)
14 Basti Grub, Natch! & Dothen "Oh Baby Dance"
15 Gorge "Tayo"
16 Guglielmo Duranti & UGLH "The Flowering Of Love"
17 Detroit Swindle "Hows Music"
18 Filta Freqz "Master Blaster"
19 Re-Tide "The Big Question"

Time 62:00

Eccoci di nuovo qui! Le vacanze del semestre sono finite da poco e noi torniamo al lavoro (lavoro?). Semestre nuovo vita nuova: niente di più vero anche per la nostra piccola radio, che nel frattempo è cresciuta così tanto che sfondiamo regolarmente la capacità di banda a disposizione... Questa settimana si parla di cose strane successe nel mondo, del concerto del primo maggio, della Svizzera (ma da quando in qua un inno si copia da un salmo?) e di una nuova traduzione impossibile. La musica di questa puntata: Dioniso - The Gusher Giacomo - Notte Roberto Cundari - Ti penso spesso The Art Of Rolling - Vorrei