intercultura

Who's going into the Coworking Jungle?!!
Emiliano Cese promoter of cultural exchanges, volunteer projects, environmental sustainability experiences with Amaita Intercultura.

Cowo Jungle-Podcast Millepiani is on air! With our three explorers Dawid, Klaudia, Mateusz ! Thanks to all coworkers !!! Erasmus+, Key Action 1 - Vet Mobility PerfectProject Millepiani Coworking - Roma

Una volta gli italiani erano curiosi, positivamente verso noi migranti. Ci rivolgevano molte domande sulle nostre origini, sulle nostre abitudini e su molte altre cose. Oggi c'è solo molta indifferenza verso un dialogo interculturale sempre necessario per crescere e per diventare migliori...

Un popolo senza simboli è un popolo senza radici
Quante volte abbiamo assisto a dibattiti sterili e faziosi che riguardano i migranti in tv? Come i migranti vivono quei momenti in cui vengono spesso fatti a pezzi le loro certezze e i loro sogni d'integrazione. Da questi dibattiti non si salva nessuno:
- I razzisti patentati che disprezzano profondamente gli stranieri e vedono in loro solo invasori che rubano lavoro, dedicandosi a devianza e criminalità
- Le organizzazioni che aiutano i migranti ad integrarsi. Una missione nobile ma che, se esercitata con superficialità finisce per del migrante un soggetto passivo che subisce il processo d'integrazione senza mai diventarne un protagonista vero. I migranti non hanno bisogno di figure paternalistiche per integrarsi.
- I migranti stessi che faticano ad assumersi le proprie responsabilità, cercando di conoscere bene la nuova realtà dove si trovano a vivere e riappropriandosi delle loro storie.

Next Generation Italy è un’organizzazione senza scopo di lucro che dal 2008 promuove l’interculturalità per l’incontro sociale ed il meticciato, contrastando ogni tipo di discriminazione. Organizza anche delle passeggiate urbane e interculturali, il MigranTour, un progetto nato in Italia e diffuso in tutta Europa.

Prodotto dall’Associazione Scambieuropei e realizzato da Federico Fabiani, Francesca Sciacca ed Enrico Pontieri.

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IG: https://www.instagram.com/dammiiltiro_podcast

LINK ASSOCIAZIONE: https://nextgenerationitaly.com/

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Musica originale: Luca Musolesi

chill. by sakura Hz https://soundcloud.com/sakurahertz Creative Commons — Attribution 3.0 Unported — CC BY 3.0


Frequenze Inclusive è un Progetto di Solidarietà, cofinanziato dal programma Corpo Europeo di Solidarietà dell’Unione Europea 🇪🇺

Quante volte ci è capitato di sentire persone che si appropriano delle narrazioni e della soggettività dei migranti. Quante volte abbiamo visto persone sostituirsi ai migranti per narrare le loro storie e le loro vicissitudini? Non si tratta forse di appropriazioni emotive a senso unico? Anche se messe in atto spesso in atto nel nome di una non ben specificata solidarietà…
Quante volte vediamo in tv, pubblicità con immagini poco rispettose della dignità dei bambini africani? E’ impossibile ottenere l’aiuto se non si presentano dei bambini malati ricoperti di mosche? Esistono i migranti che scappano dalle guerre e sbarcano in maniera drammatiche nelle nostre coste? Ci sono altre tipologie di migranti oppure sono soltanto invisibili o interessano poco i nostri “narratori” ufficiali?

Fernanda è una mamma brasiliana di origine italiana. Ha 3 bimbi e si è trasferita in Italia con la sua famiglia 3 anni fa', dopo molti anni passati in Spagna.

Educatrice ambientale e volontaria nel Progetto Sementinha - Portoghese come lingua madre, è una persona ricca di interessi: in Brasile si è laureata in Ecoturismo e dopo la nascita della sua prima bimba, nel 2012 ha dato vita a "Mãejericão", un piccolo progetto imprenditoriale a livello famigliare di produzione artigianale di ambra baltica e articoli per mamme e bambini.
​Nel 2018 ha scelto di trasferirsi a Reggio Emilia con la sua famiglia, dopo aver conosciuto ed essersi innamorata del Reggio Emilia Approach di Loris Malaguzzi, approfondito in una specializzazione in educazione alternativa fatta in Brasile.

In questo sesto episodio del Podcast "Dopo il viaggio c'è l'incontro" leggo e commento alcuni passaggi di un articolo che avevo scritto tempo fa, pubblicata nella rivista FAMIGLIA OGGI. L'articolo illustra i disaggi culturali che emergono quando un bambino viene educato alla cultura occidentale, pur vivendo in una realtà profondamente africana. Amicizie e patti diventano elementi fondamentali nella crescita dei giovani in quanto costituiscono un legame con il proprio passato e la propria storia.
Probabilmente uno dei motivi del ritardo economico dell'Africa risiede nel fatto che l'Africa non ha avuto l'opportunità di elaborare autonomamente una sua via, un suo modo per uno sviluppo più compatibile con i suoi valori...

Capitava e capita ancora presso i Beti del Cameroun, i Signori della Foresta, che il cognome di un figlio sia simile a quello del padre...Si tratta di una tradizione che consiste nel perpetuare il nome e il cognome di persone anche al di fuori della cerchia familiare, dando il nome del proprio figlio o della propria figlia a queste persone che diventano così, anche essi membri della famiglia. Questo spiega un po' perché alcuni dei nostri nomi sono molto lunghi! Vi invito ad ascoltare il quinto episodio del mio podcast per conoscere meglio questo fenomeno e le sue implicazioni nell'educazione dei figli.

Il quarto episodio del Podcast Dopo il viaggio c'è l'incontro è dedicato, anche questa volta alla vita quotidiana tra il piccolo villaggio di Ekoudbessanda e la città di Ngomedzap. Vengono messe in evidenza la medicina tradizionale con l'utilizzo delle piante, ma quelle altre piccole pratiche quotidiane che rendono comunque un villaggio africano autonomo. Buon ascolto e buona condivisione! Henri Olama

Infanzia e memoria...Vita quotidiana tra Ekoudbessanda e Akongo piccoli paesini in piena foresta equatoriale in Camerun. Nascere e crescere in Africa non rappresenta sempre una sfortuna, ma è fonte di episodi e di insegnamenti indimenticabili

Dopo ogni viaggio c'è sempre un incontro. Un incontro interculturale per conoscersi e per fare un pezzo di strada insieme. Con questo podcast vogliamo raccontare storie dei viaggi dei migranti e la loro integrazione in culture nuove.

A volte per scoprire il mondo basta una telefonata.
In questo episodio la nostra Gioia alza la cornetta per parlare con Fabio, giovane abruzzese che ha deciso di dare una svolta alla sua vita e partire per la Danimarca, dove sta frequentando una scuola di pedagogia alternativa.
Attraverso questa chiacchierata mettiamo in dubbio alcuni principi su cui è impostata l'istruzione nel nostro paese: i voti servono davvero? le persone di una stessa classe, hanno tutte gli stessi bisogni? Si impara solo studiando? Scopritelo con noi in questa Chiamata col mondo.

A volte per scoprire il mondo basta una telefonata. Qui chiamiamo Valeria, impegnata in Turchia, che ci racconta della situazione migranti e della gestione del coronavirus in una paese dove la libertà è sempre più a rischio.

A volte per scoprire il mondo basta una telefonata. Qui chiamiamo Simona, abruzzese ad Hong Kong, che ci racconta della sua esperienza di incontro con un'altra cultura tra proteste, coronavirus, diversità e la scoperta, in fondo, di fare parte della stessa umanità.

La gentilissima Liza Chitiva ci ha preparato una storia sul caffè di colombia...ascoltiamo ed impariamo...The very kind Liza Chitiva has prepared us a story about colombia coffee ... let's listen and learn ..لقد أعدت لنا ليزا شيتيفا اللطيفة جدا قصة عن قهوة كولومبيا ... فلنستمع ونتعلم ..非常友善的Liza Chitiva为我们准备了一个有关哥伦比亚咖啡的故事...让我们来听听和学习..La muy amable Liza Chitiva nos ha preparado una historia sobre el café de Colombia ... escuchemos y aprendamos ...

Due amici, due città europee, una conversazione telefonica: nell'episodio di oggi è il compleanno di Elisa. In questa chiamata non ci resta che (piangere, anzi no!) blaterare di film e telefilm speciali, vita in isolamento (tra Germania e Francia) e tips ecosostenibili.

Everybody knows that intercultural relationships in Thailand are most likely a Thai woman with a foreign man, but things are changing! It’s not as common, but there are plenty of farang women in relationships with Thai men - partnerships that carry their own unique set of challenges!

Greg interviews Sam Ormond, an Australian and long-term Bangkokian who has been married to a Thai man for many years. Greg and Sam discuss stereotypes of Thai men that may tend to scare away western women, although Sam notes that while these stereotypes may be true of some Thai men (especially younger ones), there are plenty of fantastic Thai men out there. 

Sam also shares several interesting anecdotes about her unusual life as a farang wife in Thailand, from filling out paperwork that doesn’t even have options for women, to the unique requirements of being married to a Thai man who (temporarily) enters the monkhood - and their “re-marriage” when he came back into civilian life!

There’s also a discussion of Asian stereotypes in pop culture, and the fact that Greg really needs some Thai male friends!

As always, the podcast will continue to be 100% funded by listeners just like you who get some special swag from us. And we’ll keep our Facebook, Twitter, and LINE accounts active so you can send us comments, questions, or whatever you want to share.

Vincenzo Morlini parla con Jack di USA, coast to coast, viaggi in bicicletta

Un albero strano e magico ci chiede il suo aiuto. Quale frutto inventare per permettere all'umanità di avere il cibo necessario per tutti? Dopo tanti semi magici abbiamo capito, bisogna ritornare all'esempio di coltiva un orto producendo il necessario in modo naturale, ecco la nostra storia.