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 - Sgombero del 15 luglio 2019" from podcasts like ""Diario Quotidiano" and "DIALOGHI METROPOLITANI - di Susi Ciolella"" and more!

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    Il femminicidio di Michelle Causo

    Il femminicidio di Michelle Causo
    Non conosco nessuno che abbia ucciso una donna, io non ne ho mai uccise e credo verosimile che nessuno tra quanti mi leggono abbia commesso femminicidio eppure ritengo che l’omicidio della diciassettenne Michelle Causo sia un nostro enorme problema.

    Un problema di tutti noi, ma di noi uomini in particolare.

    Lo è, innanzitutto, perché di donne, da noi in Italia, ne vengono uccise una ogni tre giorni e, dall’inizio del 2023 al primo giugno appena passato, erano già 45 quelle assassinate, di cui 37, come si dice nelle aule di tribunale, in “ambito familiare”.

    Al primo giugno il totale degli omicidi commessi nel nostro Paese era di 129, ma degli 84 uomini ammazzati quasi nessuno è stato ucciso, diciamo, “in famiglia”.

    Ma ci sono altri numeri che devono far riflettere, vale a dire che, secondo i dati ISTAT, negli ultimi 30 anni, gli omicidi con vittima un uomo sono calati di sei volte, mentre i femminicidi sono rimasti pressoché identici.

    Trent’anni significa che siamo ad almeno una nuova generazione di assassini e questo, a sua volta, vuol dire che trent’anni sono passati invano.

    Trent’anni di leggi inefficaci, trent’anni di prevenzione non incisiva, trent’anni di istruzione inutile.

    Nella definizione di femminicidio è ben delineata l’origine di questo efferato crimine:

    «Forma di violenza esercitata in maniera sistematica sulle donne in nome di una sovrastruttura ideologica di matrice patriarcale, allo scopo di perpetuare la subordinazione di genere e di annientare l'identità attraverso l'assoggettamento fisico o psicologico della donna in quanto tale, fino alla schiavitù o alla morte».

    Il patriarcato è quel sistema sociale e culturale che vede la concentrazione del potere e del denaro in mano maschile, maschio che quel potere afferma, e conferma, anche uccidendo.

    È possibile che talvolta a una donna venga voglia di uccidere il proprio compagno, ma le cronache ci dicono che avviene quasi sempre il contrario… eppure entrambi, forse non ci si riflette mai abbastanza, hanno sufficiente forza per premere il grilletto di una pistola.

    PRIMAVALLE
 - Sgombero del 15 luglio 2019

    PRIMAVALLE
 - Sgombero del 15 luglio 2019
    Io sono Rami ho 12 anni sono nato in Italia
Sono un invisibile
Mio padre ha attraversato il deserto e poi il mare agitato Nel mio zaino porto le fatiche del suo cammino
Il freddo della notte stretto su un barcone
    /accanto ai miei fratelli. Nei suoi racconti nuoto in un mare di miseria,
    /sporcizia e odore di umanità
    Mi abbandono al suo abbraccio
accarezzo le pieghe sulle labbra arse dal sole Nei suoi occhi mi specchio nel coraggio
    /e cucio una trama di forza e speranza.
    Io sono Rami ho 12 anni sono nato in Italia
Sono un invisibile
Corro tra palazzi alti come corridoi illuminati da un lucernario Immagino aquiloni colorati tra le fessure di cielo
    Raccolgo libri e conoscenza come cesti di pane Sento masticare fiele in piatti vuoti
Dipingo murales tinteggiati di esistenza
    Io sono Rami ho 12 anni sono nato in Italia Sono un invisibile.

    Da “Le Parole Ribelli” di susi ciolella
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