ALLARMISMO CLIMATICO? MANGIAMOCI UN GHIACCIOLO - CARLO TARALLO
La narrazione allarmistica sul 'riscaldamento globale' ha ormai assunto toni parossistici: le sezioni dei quotidiani dedicate alle previsioni del tempo non sanno più come rendere più intensi i rossi con cui descrivono la situazione climatica, l'uso di terminologie 'infernali' è diventato all'ordine del giorno e una nota agenzia di stampa italiana recentemente ha intervistato un esorcista per spiegare i motivi delle temperature estive.
Nonostante diversi climatologi a livello internazionale, dati scientifici alla mano, stiano contrastando questo approccio allarmistico, i media hanno rispolverato il lessico denigratorio utilizzato in epoca Covid affibbiando la definizione di "negazionista climatico" per chiunque ponga dei dubbi e tenti di intavolare una discussione in merito alle previsioni catastrofiche e all'effettivo ruolo della CO2 nell'innalzamento delle temperature.
Byoblu ha intervistato su questo argomento il giornalista Carlo Tarallo, che sulle pagine de La Verità , in questi giorni, sta analizzando la narrazione portata avanti dalle grandi testate (sovente smentite dagli stessi esperti invitati a discuterne) nazionali e internazionali. Alla fine, conclude Carlo Tarallo, di fronte a tanto grottesco allarmismo l'unica soluzione è mangiarsi un ghiacciolo, cioè prenderla a ridere.
Nonostante diversi climatologi a livello internazionale, dati scientifici alla mano, stiano contrastando questo approccio allarmistico, i media hanno rispolverato il lessico denigratorio utilizzato in epoca Covid affibbiando la definizione di "negazionista climatico" per chiunque ponga dei dubbi e tenti di intavolare una discussione in merito alle previsioni catastrofiche e all'effettivo ruolo della CO2 nell'innalzamento delle temperature.
Byoblu ha intervistato su questo argomento il giornalista Carlo Tarallo, che sulle pagine de La Verità , in questi giorni, sta analizzando la narrazione portata avanti dalle grandi testate (sovente smentite dagli stessi esperti invitati a discuterne) nazionali e internazionali. Alla fine, conclude Carlo Tarallo, di fronte a tanto grottesco allarmismo l'unica soluzione è mangiarsi un ghiacciolo, cioè prenderla a ridere.