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    sapori

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    Episodes (12)

    3' grezzi Ep. 668 Perché non agli agrumi?

    3' grezzi Ep. 668 Perché non agli agrumi?
    Con tutti i gusti e gli aromi possibili e immaginabili, com'è che nello scaffale dei biscotti trovo solo sempre i soliti quattro, cinque gusti?

    TRASCRIZIONE [ENG translation below]

    Non lo so cosa provoca il fatto che a me piaccia un gusto piuttosto che un altro, che mi piace il caffè senza zucchero e che mi piacciono i sapori aspri e amari.

    Questo si rispecchia anche quando vado a scegliere al supermercato, che ne so, i biscotti. Non mangio tantissimi dolci, questa è un'altra caratteristica, non mi fanno impazzire i dolci, preferisco le cose salate, le cose piccanti, però ogni tanto anch'io mangio dei dolci.

    Il mio problema è che per qualche motivo, non so se nella notte dei tempi, o più di recente, qualche pubblicitario ispirato ha deciso che tutti i biscotti in vendita nel supermercato abbiano gli stessi gusti che sono 4 o 5.

    Quindi ci sono i biscotti al latte, ci sono i biscotti al cioccolato, ci sono i biscotti alla nocciola, cos'altro c'è poi? Al miele, ogni tanto si trova qualcosa alla mela, ai fichi, alle nocciole e a tutti i frutti a guscio duro e, rarissimamente, rarissimamente si trovano dei biscotti agli agrumi.

    A me piacciono molto gli agrumi, mi piacciono appunto i sapori aspri e c'è una marca di biscotti, biscotti di quelli senza marca, di quelli che è la marca del supermercato, che ogni tanto li trovo, questi biscotti normalissimi, sto parlando di biscotti secchi, quelli proprio che fa il zuppetta nel caffellatte, anche se io non bevo il caffè latte, comunque ci siamo capiti, quindi i biscotti veramente e che costano poco, da 2€ 3€ il pacco, non sto parlando di chissà che.

    Ecco ogni tanto li trovi, allora faccio la scorta, poi c'è anche un'altra marca, sempre di biscotti che costano poco, che hanno questa linea che ogni tanto ci sono alla carota e all'arancia oppure al limone, quando li trovo allora faccio incetta.

    Ecco, non capisco perché ci si intestardisca a fare i biscotti tutti alla nocciola, al cioccolato, al cacao, al miele, al latte, ma sempre gli stessi. Perché non fate i biscotti alle castagne? Ecco, non ho mai visto i biscotti alle castagne, che non mi piacciono nemmeno, le trovo molto così, ti legano la bocca, comunque dico alle fate i biscotti alle castagne, fate i biscotti al mandarino, fate i biscotti, che ne so, alla pesca, ecco perché non ci sono biscotti al gusto di pesca o al gusto di fragola? Non lo so.

    La lancio lì: se c'è qualcuno in ascolto che si occupa della della creazione di nuovi gusti dei biscotti, cerchiamo di uscire dalla nocciola, dal cioccolato e dal miele. Fatemi questo favore.



    TRANSLATION

    I don't know what causes me to like one flavor over another, to like coffee without sugar, and to like sour and bitter flavors.

    This is also reflected when I go to the supermarket to choose, say, cookies. I don't eat a lot of sweets, that's another characteristic, I'm not crazy about sweets, I prefer salty things, spicy things, however, I do eat sweets from time to time too.

    My problem is that for some reason, I don't know whether in the mists of time, or more recently, some inspired advertiser decided that all the cookies for sale in the supermarket have the same flavors which are 4 or 5.

    So there are milk cookies, there are chocolate cookies, there are hazelnut cookies, what else is there then? Honey, every now and then you find something apple, fig, hazelnut and all the hard nuts, and very, very rarely you find citrus cookies.

    I like citrus very much, I like the sour flavors and there is a brand of cookies, no-brand cookies, the ones that is the brand of the supermarket, that I occasionally find, these very normal cookies, I'm talking about dry cookies, the very ones that you dip in the latte, even though I don't drink latte, anyway you know what I mean, so cookies that cost very little, from 2€ to 3€ the pack, I'm not talking about top market.

    When sometimes I find them, then I stock up, then there is also another brand, again of cheap cookies, that have this line flavoured carrot and orange or lemon, when I find them, then I hoard.

    That's it, I don't understand why we insist on making cookies all hazelnut, chocolate, cocoa, honey, milk flavoured, but always the same. Why don't you make chestnut cookies? That's it, I've never seen chestnut cookies, which I don't even like, I find them very so, they bind your mouth, anyway I say why not make chestnut cookies, make tangerine cookies, make cookies, what do I know, peach cookies, why there are no peach-flavored or strawberry-flavored cookies ? I don't know.

    I'll throw it out there: if there is anyone listening who is involved in the creation of new cookie flavors, let's try to get out of hazelnut, chocolate and honey. Do me this favor.

    3' grezzi Ep. 462 Chi prende il caffè senza zucchero?

    3' grezzi Ep. 462 Chi prende il caffè senza zucchero?
    Riesco a gustare il mio caffè solo se è senza zucchero. Probabilmente se fossi vissuta 4 milioni di anni fa sarei subito morta avvelenata dalle bacche amare di qualche pianta acquatica, visto che all'epoca credo che fossimo ancora esseri acquatici. In ogni caso, se avete delle curiosità sul modo in cui noi umani percepiamo il sapore amaro, procuratevi una tazzina di caffè (preferibilmetne amaro) e buttatevi all'ascolto della puntata di oggi. E visto che ci siete, perché non lasciate anche un commento da qualche parte?

    TRASCRIZIONE [ENG translation below]

    Non lo so se il gusto per il dolce e per l'amaro sia una cosa ereditaria, ma nel caso io credo di avere ereditato da mia mamma che prende il caffè senza zucchero, mentre mio papà ci metteva tre cucchiaini in una tazzina piccola di caffè. Io ho da che ricordo il caffè l'ho sempre preso senza zucchero e non mi piacciono le bevande dolci e mi piacciono invece le bevande e anche i cibi amari.

    È una cosa strana perché geneticamente noi nasciamo con una repulsione nei confronti dell'amaro. Ci sono dei video che fanno vedere gli ultrasuoni, quelli a 3D, quando il feto entra in contatto, nella pancia della mamma, con una sostanza amara, fa una brutta faccia e significa che al feto quella cosa amara non piace. E i bambini, neonati appena nati, sono comunque attratti dalle cose, dalle cose dolci.

    Il sapore amaro è una cosa strana, perché è una cosa che ci viene molto, molto, molto indietro dai nostri antenati di milioni di anni fa. Addirittura pare che il senso, il sentire, l'amaro, si sia sviluppato quando eravamo ancora dei pesci, 4 milioni di anni fa, i nostri antenati acquatici e lo abbiamo sviluppato e poi si è mantenuto, e tra tutti i sensi del gusto che ci aiutano a individuare i vari sapori dolce, amaro, salato, umami e gli altri che non mi ricordo, quelli che ci aiutano a sentire l'amaro sono molto, molto, molto, molto, molto più numerosi degli altri. Non solo, ma basta pochissima presenza di amaro, molto, molto meno rispetto al dolce, al salato eccetera perché noi ce ne accorgiamo subito, perché?

    Perché i nostri antenati, quando ancora stavamo nelle giungle e nelle foreste, era importante sapere se una pianta era amara o meno perché spesso le cose amare erano cattive, erano velenose, erano rancide e comunque ci facevano male al pancino, quindi ci avvertiva questo senso: attenta questa cosa amara, non mangiarla.

    Oggi le cose non stanno più così. Oggi un sacco di gente, e mi includo tra questa gente, ama le cose amare. Perché? Come succede? Diciamo che rispetto a quando i nostri antenati abitavano nella foresta, oggi non dobbiamo più prendere delle decisioni di vita o di morte per sapere se una cosa ci ammazzerà se la mangiamo perché, si spera, le cose che mangiamo le compriamo in negozio o comunque non sono cose velenose che ci fanno morire.

    E poi c'è proprio una cosa genetica che alcune persone sono più propense di altre ad amare i cibi amari. Ecco, io mi catalogo tra queste persone, a me piacciono le cose amare, non metto zucchero nel caffè, non metto zucchero nel tè, non metto zucchero nelle bevande, non mi piacciono le bevande dolci. Aggiungo però che vado matta per le meringhe e per la torta australiana che si chiama Pavlova.

    TRANSLATION
    I don't know if the taste for sweet and bitter is an inherited thing, but in the case I think I inherited it from my mom who takes coffee without sugar, while my dad used to put three teaspoons in a small cup of coffee.
    For as long as I can remember, I have always taken coffee without sugar and I don't like sweet drinks, and I like drinks food that are bitter instead.
    This is a strange thing because genetically we are born with a revulsion toward bitterness. There are videos that show ultrasounds, the 3D ones, when the fetus comes in contact, in the mother's belly, with a bitter substance, it makes a bad face and it means that the fetus does not like that bitter thing. And babies, newborn babies, are attracted to sweet things.
    Bitter taste is a strange thing, because it is something that comes to us very, very, very far back from our ancestors millions of years ago. Even it seems that the sense, the taste for bitterness, developed when we were still fish, 4 million years ago, with our aquatic ancestors, and we developed it and then it has been maintained, and among all the taste senses that help us to detect the various flavors sweet, bitter, salty, umami and the others that I can't remember, the ones that help us to feel bitterness are much, much, much, much more numerous than the others. Not only that, but it only takes very little presence of bitterness, much, much less than sweet, salty and so on for us to notice it immediately , why?
    Because for our ancestors, when we were still in jungles and forests, it was important to know whether a plant was bitter or not because often bitter things were bad, they were poisonous, they were rancid and anyway they hurt our tummies, so it warned us this sense: watch out for this bitter thing, don't eat it.
    Today this is no longer the case. Today a lot of people, and I include myself among these people, like bitter things. Why? How did it happen? Let's say that compared to when our ancestors lived in the forest, today we no longer have to make life-or-death decisions about whether something will kill us if we eat it because, hopefully, the things we eat we buy in the store or at least are not poisonous things that will cause us to die.
    And then there is just a genetic thing that some people are more likely than others to like bitter foods. Here, I catalog myself among these people, I like bitter things, I don't put sugar in coffee, I don't put sugar in tea, I don't put sugar in drinks, I don't like sweet drinks. I will add, however, that I am crazy for meringues and for the Australian cake called Pavlova.

    Episode 30: Intervista Elettrizzante a Rita dell'Orto Blues ElettroColtura

    Episode 30: Intervista Elettrizzante a Rita dell'Orto Blues ElettroColtura

    intervista con Chiara Delogu, Giornalista, Rita Girelli dell'Orto Blues
    Rita ha rivoluzionato l'orto con l'elettrocoltura, ma anche la piadineria !
    Antenne, Spirali, Anelli di Lakhovsky, Piramidi e Genese sono di casa...
    Risultati : 
    grandissimi sapori, crescita, qualità ed aromi
    drastica riduzione dei trattamenti.... e fertilizzazioni...
    crescite rapide
    Simpatia, Musica a 432 Hz.. e grande umorismo con Rita e Tania... che potete seguire qui 
    https://www.facebook.com/ortoblues
    BUONA ELETTROCOLTURA...  https://elettro-coltura.com/

    Diego Regina Podcast : in viaggio con Paolo Rendina

    Diego Regina Podcast : in viaggio con Paolo Rendina
    In questa puntata speciale un sentito grazie all'amico Diego Regina per questa piacevolissima chiacchierata sul VIAGGIO !

    Diego, professionista abilissimo e piacevolissimo interlocutore, ci domanda :

    " Il Viaggio di lavoro, cos'è? cosa significa per il business, per la nostra cultura, per la nostra conoscenza, per la nostra carriera. "

    Diego Regina il Podcast :
    https://www.spreaker.com/show/diego-regina-il-podcast

    Elogio al mindset, alla ricerca, alla sperimentazione.
    Tutto il resto è marketing e comunicazione.
    Ti dico come lavoro io.
    Gli off topic saranno gustosi.
    L'amore per la cultura salverà il mondo.

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    LOISON - Il 'dolce' sapore della tradizione

    LOISON - Il 'dolce' sapore della tradizione
    Da un piccolo forno del 1938 a un marchio di alta pasticceria di livello mondiale, oggi. Una dolce storia di sapori della tradizione che supera i 100 anni, quella di Loison.

    Conosciamo Dario: volto della terza generazione famigliare che, con la sua lungimiranza, ha permesso la svolta internazionale del marchio veneto. Come? Grazie ad un connubio di tradizione e modernità.

    Tutto è gestito internamente, dalla produzione agli ordini online. Il cliente matura un senso di appartenenza, una fidelizzazione salda e autentica. Questa è l’innovazione… che non rinuncia all’artigianalità.


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