Logo

    suprema

    Explore "suprema" with insightful episodes like "Episode 349: CAT_ Endometriose: quais os impactos sobre a vida das mulheres?", "Episode 349: CAT_ Endometriose: quais os impactos sobre a vida das mulheres?", "Se amplió el paro nacional del Poder Judicial Federal hasta fin de mes", "La falta de condiciones para un diálogo entre el Norma Piña y el Senado de la República" and "La SCJN rechaza transferencia de Guardia Nacional a Sedena debe sujetarse a un mando civil" from podcasts like ""Centro de Apoio ao Tabagista's Podcast", "Centro de Apoio ao Tabagista's Podcast", "A Ras de Tierra, con Ricardo Raphael", "A Ras de Tierra, con Ricardo Raphael" and "A Ras de Tierra, con Ricardo Raphael"" and more!

    Episodes (67)

    Episode 349: CAT_ Endometriose: quais os impactos sobre a vida das mulheres?

    Episode 349: CAT_ Endometriose: quais os impactos sobre a vida das mulheres?

    CAT_ Endometriose: quais os impactos sobre a vida das mulheres?
    //////////////////////////////////////////

    Pelo Centro de Apoio ao Tabagista - CAT, ONG carioca que tem como propósito maior contribuir para a redução dos impactos ambientais, econômicos, sanitários e sociais do nicotinismo há décadas, mas que milita pelas mais vastas áreas da saúde pública, entrevistaremos Cláudio Crispi Jr., um dos médicos ginecologistas do estado do Rio de Janeiro com maior representatividade num dos principais problemas femininos na área: endometriose. 

    Programa Viva Voz Saúde, Rádio Nossa Senhora de Copacabana, sábado, de 13:15 às 15h.

    O nosso convidado é ginecologista e endoscopista ginecológico, com residência médica pela Universidade do Estado do Rio de Janeiro, é especialista em ginecologia pela Federação Brasileira das Associações de Ginecologia e Obstetrícia – Febrasgo. Atualmente, é o coordenador geral da pós-graduação de endoscopia ginecológica da Faculdade de Ciências Médicas e da Saúde de Juiz de Fora - Suprema, em parceria com o Instituto Crispi de Cirurgias Minimamente Invasivas.

    Na parte técnica do estúdio, o sempre diligente Geraldo Rodrigues.

    Episode 349: CAT_ Endometriose: quais os impactos sobre a vida das mulheres?

    Episode 349: CAT_ Endometriose: quais os impactos sobre a vida das mulheres?

    CAT_ Endometriose: quais os impactos sobre a vida das mulheres?
    //////////////////////////////////////////

    Pelo Centro de Apoio ao Tabagista - CAT, ONG carioca que tem como propósito maior contribuir para a redução dos impactos ambientais, econômicos, sanitários e sociais do nicotinismo há décadas, mas que milita pelas mais vastas áreas da saúde pública, entrevistaremos Cláudio Crispi Jr., um dos médicos ginecologistas do estado do Rio de Janeiro com maior representatividade num dos principais problemas femininos na área: endometriose. 

    Programa Viva Voz Saúde, Rádio Nossa Senhora de Copacabana, sábado, de 13:15 às 15h.

    O nosso convidado é ginecologista e endoscopista ginecológico, com residência médica pela Universidade do Estado do Rio de Janeiro, é especialista em ginecologia pela Federação Brasileira das Associações de Ginecologia e Obstetrícia – Febrasgo. Atualmente, é o coordenador geral da pós-graduação de endoscopia ginecológica da Faculdade de Ciências Médicas e da Saúde de Juiz de Fora - Suprema, em parceria com o Instituto Crispi de Cirurgias Minimamente Invasivas.

    Na parte técnica do estúdio, o sempre diligente Geraldo Rodrigues.

    La tendenza della settimana - La sentenza della Corte Suprema sull'aborto, perchè è una decisione generazionale (di Alessandra Magliaro)

    La tendenza della settimana - La sentenza della Corte Suprema sull'aborto, perchè è una decisione generazionale (di Alessandra Magliaro)
    Il giudice che ha scritto per la maggioranza degli otto giudici che così hanno ribaltato il diritto costituzionale all'aborto che dal 1973 era protetto, Samuel Alito, aveva delineato una strategia metodica decenni fa con l'obiettivo specifico e ultraconservatore di cambiare lo stato di diritto. Così 50 anni dopo, giovani generazioni hanno meno diritti delle loro madri.

    Confirman primer caso de Ómicron en San Francisco

    Confirman primer caso de Ómicron en San Francisco
    • Endurecen requisitos para viajeros por nueva variante.
    • Espiral de violencia conmociona a la comunidad.
    • El Sheriff de Los Ángeles planea ayudar a los indigentes.
    • Universidades de California extienden solicitudes de admisión.
    • Conmemoran día mundial de la lucha contra el sida.
    • Se hace un llamado a la importancia de la donación de órganos.
    • Programa ofrece dinero por cambiar el vehículo viejo.
    • Trabajadores agrícolas podrán tener aumento salarial en el 2022.
    • Derecho al aborto en la corte suprema de la nación.

    Abismo de Jaar Ft Erick-kun| Legalizaron la Marihuana? #420 #weed

    Abismo de Jaar Ft Erick-kun| Legalizaron la Marihuana? #420 #weed
    En este episodio hablamos sobre un hecho histórico que recién aconteció en México. La Suprema Corte de México ha declarado inconstitucionales algunos artículos que impiden el consumo, la adquisición de semillas y la plantación y distribución de la marihuana. Ocho ministros, mayoría calificada, han votado a favor del proyecto y tres en contra. Ya esos artículos prohibitivos habían sido declarados inconstitucionales en su día, por lo que el Congreso tenía la obligación de eliminarlos o modificarlos, pero no lo ha hecho, a pesar de haber contado con tres prórrogas para ello. Por esa razón se ha recurrido a una declaratoria general de inconstitucionalidad, una figura que solo se ha utilizado en una ocasión anterior. El presidente de la Suprema Corte ha calificado de “día histórico para las libertades la consolidación del libre desarrollo de la personalidad en el uso recreativo del cannabis”.

    La donna che cambiera' l'America...in meglio!

    La donna che cambiera' l'America...in meglio!
    TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6333

    LA DONNA CHE CAMBIERA' L'AMERICA... IN MEGLIO! di Leone Grotti
    La nomina di Amy Coney Barrett a nuovo giudice della Corte Suprema è stata confermata ieri dal Senato con 52 voti a favore contro 48. Giudice della Corte d'appello del settimo circuito di Chicago, professore di diritto all'Università di Notre Dame, Indiana, e pupilla di Antonin Scalia, tra gli interpreti più conservatori della Costituzione statunitense, Barrett dopo aver giurato ieri sera alla Casa Bianca prenderà il posto dell'icona liberal Ruth Bader Ginsburg, deceduta per un cancro a 87 anni il 18 settembre.
    È la prima volta che un candidato alla Corte Suprema non riceve neanche un voto dall'opposizione e questo dato riflette la profonda divisione della società americana. I democratici hanno fortemente criticato Donald Trump - per lui, commenta il Guardian, questa è senza dubbio una «vittoria politica a pochi giorni dal voto» - per non aver atteso l'esito delle elezioni presidenziali, che si terranno il 3 novembre, prima di procedere alla nomina. La senatrice Elizabeth Warren ha definito il voto addirittura «illegittimo», senza citare il fatto che Barack Obama nel 2016 tentò di fare la stessa cosa: sostituire Scalia, morto nel febbraio di quell'anno, con un giudice progressista. L'operazione non riuscì non per quelle ragioni di opportunità che sollevano ora i democratici contro Trump, ma perché non aveva la maggioranza al Senato.

    L'ELEZIONE È PERFETTAMENTE LEGALE...
    L'attuale leader della maggioranza repubblicana al Senato, Mitch McConnell, ha invece giustificato così la scelta di procedere subito alla nomina di un nuovo giudice: «Abbiamo vinto le elezioni. Ciò che questa amministrazione e il Senato hanno fatto è esercitare il potere che il popolo americano ci ha dato attraverso il voto. E questo è perfettamente in linea con le regole del Senato e della Costituzione americana». Come sottolineato anche dall'Associated Press, il processo di elezione è stato perfettamente legale.
    A scatenare la rabbia dei democratici non è in realtà l'opportunità dell'elezione di un giudice a pochi giorni dal voto presidenziale, quanto il significato della nomina di Barrett, che potrebbe spostare l'orientamento della Corte Suprema in senso conservatore. Trump ha infatti nominato tre giudici in quattro anni e ora la Corte più potente degli Stati Uniti ha una maggioranza conservatrice di 6 magistrati a 3.
    Il New York Times, come da mesi a questa parte, lancia l'allarme: la nomina di Barrett potrebbe «cambiare la vita americana» su temi che riguardano «il diritto all'aborto, i diritti degli omosessuali, i regolamenti per le aziende e l'ambiente». A sostegno di questa tesi vengono rispolverate dichiarazioni vecchie di 15 anni di Barrett contro la sentenza Roe v Wade che legalizzò l'aborto nel 1973 o altre più recenti contro l'Obamacare. Ma come ha risposto la madre di sette figli al fuoco di fila di domande dei membri della Commissione giustizia del Senato, «io non seguo la legge di Amy. Applicherò la Costituzione senza paura e senza favoritismi».

    ... MA NON LE PERDONANO DI ESSERE CATTOLICA
    I progressisti temono Barrett perché, nonostante il curriculum prestigioso e inattaccabile, ha solo 48 anni e perché è «cattolica e palesemente pro life». Ma come dichiarato in un'intervista a Tempi da Paolo Carozza, professore alla Law School dell'Università di Notre Dame, Indiana, dove è direttore del Kellogg Institute for International Studies, amico e collega di Barrett da oltre vent'anni, «la Corte suprema non vive di questioni di principio, nessuno può sapere come Barrett voterà sull'aborto piuttosto che sui finanziamenti ai partiti. I giudici sono indipendenti, non possono intestarsi una campagna politica in toga. Solo per fare due esempi recenti: a giugno la progressista Elena Kagan ha votato con i conservatori per esentare i datori di lavoro con obiezioni religiose dal "mandato di contraccezione" voluto da Obama. Lo stesso mese Neil Gorsuch, di nomina trumpiana, ha guidato la squadra liberal e scritto la sentenza che certifica che gay e transgender non possono essere licenziati a causa dell'orientamento o dell'identità sessuale. Quello che non si perdona a Barrett è il suo essere cattolica di stampo tradizionale, fedele al magistero della Chiesa. Inoltre, si è formata in istituzioni che non sono state rappresentate alla Corte suprema da decenni e in generale poco considerate dalle élite culturali del paese. In qualche modo rappresenta un'America messa da parte, ignorata quando non cancellata dalle élite».

    Nota di BastaBugie: Ermes Dovico nell'articolo seguente dal titolo "Barrett alla Corte Suprema, sì definitivo del Senato" racconta come e perché il Senato americano ha confermato la nomina fatta da Donald Trump. Quindi Amy Coney Barrett siederà alla Corte Suprema, dove la giudice cattolica e madre di sette figli (due adottati) prenderà il posto della liberal Ruth Bader Ginsburg.
    Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 27-10-2020:
    Nella serata di lunedì 26 ottobre, mentre in Italia era già passata la mezzanotte, è arrivata la tanto attesa conferma: Amy Coney Barrett siederà alla Corte Suprema, dove prende il posto rimasto vacante a seguito della morte della liberal Ruth Bader Ginsburg.
    Il Senato americano ha quindi confermato, con un voto di 52-48, la giudice nominata da Donald Trump. A nulla sono valse, dunque, le resistenze e i tentativi di boicottaggio del voto messi in atto dal Partito Democratico, che ha cercato in ogni modo di ostacolare l'insediamento della giudice cattolica e madre di sette figli, di cui due adottati ad Haiti, formatasi alla Notre Dame Law School, in cui è stata per anni docente, ed erede (nonché per un anno impiegata nel suo studio) di Antonin Scalia, al quale l'accomuna giuridicamente la dottrina dell'originalismo, cioè l'interpretazione della Costituzione nel suo senso originale.
    Alla fine anche la 'dissidente' Repubblicana Lisa Murkowski, nota per le sue posizioni abortiste, ha votato per la conferma della Barrett, essendo rimasta convinta delle sue eccellenti qualità professionali. L'unica defezione, attesa, nel Gop è stata quella di Susan Collins, che ha votato contro la conferma.
    Diversi gruppi pro vita statunitensi hanno già espresso la loro gioia per il sì definitivo del Senato alla Barrett. «La conferma del giudice Barrett segna un punto di svolta nella lotta per proteggere i bambini non nati e le madri», ha detto Marjorie Dannenfelser, presidente della Susan B. Anthony List. «Il popolo americano - ha aggiunto la Dannenfelser - può ora vedere un barlume di luce alla fine di un tunnel buio, quando la Corte Suprema può finalmente restituire al popolo la possibilità di emanare leggi che riflettono i loro valori e che salvino vite».
    Il riferimento è, in primis, alla famigerata sentenza Roe vs Wade che nel 1973, parlando di diritto alla privacy e stravolgendo il senso della Costituzione, ha imposto la legalizzazione dell'aborto in tutti e 50 gli Stati federati, fino allora liberi di disciplinare la materia. Al riguardo di quella decisione, Amy Barrett ha detto più volte che non si tratta di un «super precedente», in quanto non gode del consenso - né a livello giuridico né di opinione pubblica - necessario per considerarlo tale. Tradotto - anche se il tutto va verificato alla prova dei fatti e nel caso se ne presenti l'occasione - significa che la Roe vs Wade può essere ribaltata.
    La conferma della Barrett cambia gli equilibri nella Corte Suprema, dove i giudici di area conservatrice (John Roberts, Clarence Thomas, Samuel Alito, Neil Gorsuch, Brett Kavanaugh e appunto Amy Coney Barrett, gli ultimi tre nominati da Trump) godono adesso di una maggioranza, almeno sulla carta, di 6-3. Scriviamo "sulla carta" perché Roberts ha votato più volte con i liberal, come per esempio nella decisione pro Lgbt di giugno 2020 (in merito ai licenziamenti); e con lui, in quell'occasione, ha votato anche Gorsuch. Lo stesso Kavanaugh ha deluso in più circostanze le aspettative dei pro life, o votando con i liberal o votando nel verso giusto ma adducendo ragioni meramente formali. Inoltre, rimane il timore, nel caso di vittoria di Joe Biden alle presidenziali, che i Dem possano forzare la mano accrescendo - rispetto ai tradizionali nove - il numero dei giudici della Corte Suprema ("pack the court" è l'espressione che si usa negli Stati Uniti), in modo da nominare membri favorevoli alla loro linea politica e spostare di conseguenza gli equilibri. Sul tema, Biden ha eluso una risposta diretta e detto di voler creare «una commissione bipartisan di studiosi» per «riformare» la giustizia federale.
    Quel che è certo, comunque, è che intanto la Barrett, per la sua formazione e le sue dichiarazioni pubbliche, rafforza le speranze di vedere difesi il diritto alla vita dal concepimento e la libertà religiosa.
    Va notato il fatto che, nonostante la feroce campagna dei Democratici e dell'intera industria abortista contro di lei, il consenso popolare verso la Barrett, dal momento della nomina da parte di Trump, è andato crescendo nei giorni delle sue audizioni al Senato, dove la donna ha risposto anche alle domande più assurde dando prova di grande intelligenza e professionalità. Uno dei più recenti sondaggi, svolto da Morning Consult/Politico sui votanti di ogni area politica, ha trovato favorevoli alla conferma della giudice il 51% degli americani, contro il 28% di contrari.

    Titolo originale: Amy Coney Barrett è un nuovo giudice della Corte Suprema americana
    Fonte: Tempi, 27 ottobre 2020
    Pubblicato su BastaBugie n. 688

    Trump blinda i principi non negoziabili con la nomina di Amy Barrett alla corte suprema

    Trump blinda i principi non negoziabili con la nomina di Amy Barrett alla corte suprema
    TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6314

    TRUMP BLINDA I PRINCIPI NON NEGOZIABILI CON LA NOMINA DI AMY BARRETT ALLA CORTE SUPREMA di Luca Marcolivio
    La presenza di giudici cattolici alla Corte Suprema degli Stati Uniti non è una novità: ve ne sono infatti, attualmente, ben cinque su otto. Non è certo una novità nemmeno la presenza femminile nella stessa Corte. Con la recente nomina di Amy Barrett, tuttavia, il presidente Donald Trump ha compiuto una scelta di campo, una delle più discusse nella storia della Corte Suprema, optando per una personalità che non passa inosservata. All'età di 48 anni, la Barrett diventa innanzitutto il più giovane giudice mai nominato alla Corte Suprema. È inoltre una pro life e pro family convinta e, in tal senso, la sua vita privata ne dà testimonianza: sette figli di cui cinque naturali e due adottati. Uno dei bambini è affetto da sindrome di Down.
    La sua nomina ha suscitato forti malumori tra i democratici per due ragioni. La prima è di carattere istituzionale: avendo sostituito nel giro di poco più di una settimana, Ruth Bader Ginsburg (deceduta lo scorso 18 settembre, all'età di 87 anni), Trump, oltre a rafforzare la maggioranza conservatrice all'interno della Corte, potrebbe avere "le spalle coperte" in caso di eventuali schede elettorali contestate durante le elezioni del 3 novembre prossimo. Il motivo più rilevante, per cui la nomina di Amy Barrett fa discutere, è tuttavia nel suo profilo e nelle sue idee. In due occasioni, in qualità di giudice federale, la Barrett ha avuto di fronte come controparte nientemeno che Planned Parenthood: nel 2018 intervenne in un contenzioso tra il colosso abortista e lo stato dell'Indiana, che difendeva il diritto sancito per legge alla sepoltura o cremazione dei bambini abortiti; nel 2019, sempre con riferimento a una legge dell'Indiana, la Barrett votò per l'obbligo di informare i genitori, nel caso in cui a richiedere di abortire fosse una minore.

    CHI È AMY VIVIAN CONEY?
    Nata a New Orleans il 28 gennaio 1972, Amy Vivian Coney, ha due lauree conseguite entrambe con il massimo dei voti: la prima in letteratura inglese al Rhodes College, la seconda in legge alla prestigiosa Notre Dame Law School, dove è stata premiata con una borsa di studio, come miglior allieva della sua classe. I brillanti risultati le hanno spianato la strada nella carriera forense e accademica. Amy Barrett ha lavorato alla Corte d'Appello per il Distretto di Columbia e ha insegnato alla George Washington University e alla Notre Dame Law School. Nel 2017, il presidente Trump l'ha nominata giudice federale alla Corte d'Appello degli USA per il VII Distretto, comprendente i tribunali degli stati dell'Illinois, dell'Indiana e del Wisconsin.
    Sposata con l'avvocato Jesse Barrett, la nuova giudice della Corte Suprema ha adottato assieme al marito due bambini haitiani, uno dei quali rimasto orfano dopo il terremoto del 2010. Non potendo per questo essere tacciata di razzismo, sui social qualcuno si è inventato l'accusa di "colonialismo" contro i coniugi Barrett. La verità è che una donna di successo in grado di gestire anche una famiglia così numerosa, è destinata a suscitare invidie e malignità. «Pur essendo un giudice, a casa sono nota più come genitore di stanza, autista e organizzatrice di compleanni», ha dichiarato scherzosamente Barrett alla Casa Bianca, nel suo discorso di accettazione della nomina. «I nostri figli sono la mia gioia più grande, sebbene mi privino di una considerevole quantità di sonno». Riguardo alla pena di morte, Barrett ha più volte firmato ordini di esecuzione, tuttavia, in più occasioni ha affermato il diritto del giudice a ricusare tali cause e ad esercitare l'obiezione di coscienza.
    Amy Barrett ha sempre indicato il suo "mentore" in Antonin Scalia (1936-2016), anch'egli giudice della Corte Suprema (1986-2016) e pro life convinto, presso il cui ufficio fu impiegata tra il 1998 e il 1999. «La sua filosofia giuridica è anche la mia - ha detto Barrett riguardo a Scalia -. Un giudice deve applicare la legge così com'è scritta. I giudici non sono uomini politici e devono essere rigorosi nel mettere da parte le proprie eventuali opinioni politiche". Una dottrina denominata "originalismo" che contrasta con la prassi di molti magistrati progressisti, tendenti a legiferare attraverso le sentenze, specie riguardo ai temi eticamente sensibili.

    SU TUTTE LE FURIE I MILITANTI LGBT
    La nomina di Amy Barrett ha mandato su tutte le furie i militanti lgbt. La nuova giudice della Corte Suprema si è infatti espressa contro la sentenza Obergefell vs. Hodges del 2015, che sancisce il matrimonio egualitario e contro il libero accesso dei transgender alle toilette pubbliche riservate a un sesso biologico diverso. In occasione del Sinodo sulla famiglia del 2015, Barrett fu tra le donne co-firmatarie di una lettera rivolta ai padri sinodali, in cui si sostenevano il «valore della vita umana dal concepimento alla morte naturale», la «complementarità di uomini e donne», l'«apertura alla vita e il dono della maternità»; e il «matrimonio e la famiglia fondati sull'impegno indissolubile di un uomo e una donna». Barrett, che fa parte del gruppo ecumenico People Praise (legato al Movimento Carismatico), è stata frettolosamente etichettata dai liberal come una "fondamentalista" cattolica ultraconservatrice. La senatrice democratica Dianne Feinsten, durante un'audizione, le disse: «Il dogma vive rumorosamente dentro di te e questo è preoccupante». In realtà, Barrett ha sempre rivendicato un approccio "laico" alla professione giuridica. «Non è mai appropriato che un giudice imponga le convinzioni personali sulla legge, sia che derivino dalla fede o da qualsiasi altra cosa», si difese Barrett durante quella stessa audizione. Rimane il fatto che la nuova giudice della Corte Suprema ha sempre interpretato la legge a favore della vita, senza mai tradire i suoi principi.
    Se la recente nomina da parte di Donald Trump sarà ratificata dal Senato nelle prossime settimane, la nuova Corte Suprema si caratterizzerà per un orientamento conservatore e pro life mai avuto nel recente passato. Vista anche l'età relativamente giovane di tutti i membri di nomina repubblicana, il massimo tribunale americano si prospetta, negli anni a venire, come un baluardo contro tutte le aggressioni ai principi non-negoziabili. Anche se a novembre, quindi, il nuovo presidente dovesse diventare Joe Biden, anche se un domani entrambi i rami del Congresso diventassero a maggioranza democratica, per il diritto alla vita e per la famiglia naturale, il lume della speranza rimarrebbe più acceso che mai.

    Nota di BastaBugie: per approfondire l'argomento e leggere il seguente articolo puoi cliccare sul link

    LA DECISIONE DI TRUMP CHE CAMBIERA' IL MONDO
    Con la cattolica Amy Coney Barrett alla Corte Suprema l'aborto ha le ore contate (VIDEO: Trump nomina Amy Coney Barrett)
    di Ermes Dovico
    http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6307

    Titolo originale: Corte Suprema: con la nomina di Amy Barrett Trump blinda i principi non negoziabili
    Fonte: Provita & Famiglia, 29/09/2020
    Pubblicato su BastaBugie n. 685

    #239 - "...hablando de la ESPERANZA..." como la que tienen los Dreamers | ☀ Radio

    #239 - "...hablando de la ESPERANZA..." como la que tienen los Dreamers  | ☀ Radio
    Nuestro país, y nuestro mundo ha vivido momentos complicados desde que iniciamos este 2020, sin embargo este fin de semana logramos sentir un refresco de alegría y esperanza, y esto fue posible al ser testigos del éxito de un grupo numeroso e importante en nuestro país. Hablo de los DREAMERS, en donde al rededor de 700,000 jóvenes recibieron la noticia de La Corte Suprema dictara su falló a favor del programa DACA que les permite lo in-permitible; les permite trabajar y estudiar a quienes estaban por perder ese privilegio en un país que aman y quieren... eso es ESPERANZA.

    #EsperanzaParaLosDreamers #WeSupportDreamers #Esperanza

    Poemas de Kabir

    Poemas de Kabir
    VI

    La luna brilla en mi interior; pero mis ojos ciegos no pueden verla.
    La luna está en mí, lo mismo que el sol. Sin que lo toquen, el tambor de la eternidad
    resuena en mi interior; pero mis oídos sordos no pueden oírlo.
    Así, en tanto que el hombre reclame el Yo y lo Mío, sus obras serán como cero. Cuando
    todo amor del yo y de lo mío haya muerto, entonces es cuando se consumará la obra del
    Señor.
    Que el trabajo no tenga otro afán que el conocimiento.
    Alcanzado el conocimiento, déjese el afán. El afán de la flor es el fruto; cuando el fruto
    madura, la flor se marchita.
    El ciervo contiene el almizcle, aunque no lo busca en sí mismo sino husmeándolo en la
    hierba.

    VII

    Cuando se revela a sí mismo, Brahma descubre lo invisible.
    Como el grano está en la planta; como la sombra en el árbol; como el espacio en el cielo;
    como infinidad de formas están en el espacio, así, desde el más allá del Infinito, el Infinito
    viene, y el infinito se prolonga en lo finito.
    la caricatura está en Brahma y Brahma está en la caricatura; son para siempre distintos;
    aunque estén para siempre unidos.

    El mismo es el árbol, el grano y el germen. El mismo es la flor, el fruto y la sombra. El es
    el sol, la luz y todo lo que se ilumina. Es Brahma, la criatura y la ilusión.
    Es la forma múltiple, el espacio infinito. Es el aliento, la palabra, la idea.
    Es lo limitado y lo ilimitado, y más allá de lo limitado y de lo ilimitado, es el Ser puro.
    Es el espíritu inmanente en Brahma y en la criatura.
    El Alma suprema se ve en el interior del alma.
    El punto último se ve en el Alma suprema. Y en ese punto aún se reflejan las creaciones.
    Kabir es bendito porque goza de esta visión suprema.

    Vox: Kike Posada kikeboom@gmail.com

    Sigue a Aldea Global TV:

    Redes Sociales https://linktr.ee/tvaldeaglobal

    Grupo en WhatsApp de Aldea Global TV https://chat.whatsapp.com/Hl21PDCg8UdD4QdB4u1Jz6

    Donaciones a Aldea Global TV http://Paypal.me/tvaldeaglobal

    Házte Miembro de Aldea Global TV! http://bit.ly/membresiaAGTV

    #Kabir #Tagore #Brahma #KikePosada

    Conviértete en un seguidor de este podcast: https://www.spreaker.com/podcast/aldea-global-con-kike-posada--3143046/support.