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    umiltã

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    Episodes (12)

    Hod, la forza della sottomissione

    Hod, la forza della sottomissione
    Hod significa “Splendore” e deriva dalla parola Hoda’ah, e connota uno stato di emissione energetica quando siamo in giusta risonanza con il creato. In questo stato di coerenza ed equilibrio interiore, che potremmo chiamare uno stato di grazia, la nostra macchina, il corpo umano, opera ad un livello di minor consumo energetico, ma al contempo rende al massimo del suo potenziale. Potremmo dire che va con un filo di gas. Mentre quando siamo incoerenti con le leggi che ci governano, e manchiamo di equilibrio, il nostro sistema richiede un consumo elevato di energie, per un minimo di rendimento.

    Lutero è all'inferno a causa del suo orgoglio

    Lutero è all'inferno a causa del suo orgoglio
    TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6916

    LUTERO E' ALL'INFERNO PER IL SUO ORGOGLIO di don Marcello Stanzione
    Nel 1883 Suor Maria Serafina Micheli (1849-1911) (...), fondatrice dell'Istituto delle Suore degli Angeli, si trovava a passare per Eisleben, nella Sassonia, città natale di Lutero.
    Si festeggiava, in quel giorno, il quarto centenario della nascita del grande eretico (10 novembre 1483) che spaccò l'Europa e la Chiesa in due, perciò le strade erano affollate, i balconi imbandierati.
    Tra le numerose autorità presenti si aspettava, da un momento all'altro, anche l'arrivo dell'imperatore Guglielmo I, che avrebbe presieduto alle solenni celebrazioni.
    La futura beata, pur notando il grande trambusto non era interessata a sapere il perché di quell'insolita animazione, l'unico suo desiderio era quello di cercare una chiesa e pregare per poter fare una visita a Gesù Sacramentato.
    Dopo aver camminato per diverso tempo, finalmente, ne trovò una, ma le porte erano chiuse.
    Si inginocchiò ugualmente sui gradini d'accesso, per fare le sue orazioni.
    Essendo di sera, non s'era accorta che non era una chiesa cattolica, ma protestante.

    LA VISIONE DELL'INFERNO
    Mentre pregava le comparve l'angelo custode, che le disse: " Alzati, perché questo è un tempio protestante". Poi le soggiunse: "Ma io voglio farti vedere il luogo dove Martin Lutero è condannato e la pena che subisce in castigo del suo orgoglio".
    Dopo queste parole vide un'orribile voragine di fuoco, in cui venivano crudelmente tormentate un incalcolabile numero di anime.
    Nel fondo di questa voragine v'era un uomo, Martin Lutero, che si distingueva dagli altri: era circondato da demoni che lo costringevano a stare in ginocchio e tutti, muniti di martelli, si sforzavano, ma invano, di conficcargli nella testa un grosso chiodo.
    La suora pensava: se il popolo in festa vedesse questa scena drammatica, certamente non tributerebbe onori, ricordi, commemorazioni e festeggiamenti per un tale personaggio.
    In seguito, quando le si presentava l'occasione ricordava alle sue consorelle di vivere nell'umiltà e nel nascondimento. Era convinta che Martin Lutero fosse punito nell'Inferno soprattutto per il primo peccato capitale, la superbia. L'orgoglio lo fece cadere nel peccato capitale, lo condusse all'aperta ribellione contro la Chiesa Cattolica Romana.
    La sua condotta, il suo atteggiamento nei riguardi della Chiesa e la sua predicazione furono determinanti per traviare e portare tante anime superficiali ed incaute all'eterna rovina.

    VIVERE NELL'UMILTÀ
    Se vogliamo evitare l'Inferno viviamo nell'umiltà. Accettiamo di non essere considerati, valutati e stimati da quelli che ci conoscono.
    Non lamentiamoci, quando veniamo trascurati o siamo posposti ad altri che pensiamo siano meno degni di noi.
    Non critichiamo mai, per nessun motivo, l'operato di coloro che ci circondano.
    Se giudicheremo gli altri, non siamo neppure cristiani.
    Se giudichiamo gli altri, non siamo neppure noi stessi.
    Confidiamo sempre nella grazia di Dio e non in noi stessi.
    Non preoccupiamoci eccessivamente della nostra fragilità, ma del nostro orgoglio e presunzione.
    Diciamo spesso col salmista: "Signore, non si inorgoglisce il mio cuore e non si leva con superbia il mio sguardo; non vado in cerca di cose grandi, superiori alle mie forze" (Salm. 130). Offriamo a Dio il nostro "nulla": le incapacità, le difficoltà, gli scoraggiamenti, le delusioni, le incomprensioni, le tentazioni, le cadute e le amarezze di ogni giorno. Riconosciamoci peccatori, bisognosi della sua misericordia. Gesù, proprio perché siamo peccatori ci chiede solo di aprire il nostro cuore e di lasciarsi amare da Lui. E' questa l'esperienza di San paolo: "La mia potenza, infatti, si manifesta pienamente nella debolezza. Mi vanterò, quindi, ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo" (2 Cor. 12,9).
    Non ostacoliamo l'amore di Dio nei nostri riguardi col peccato o con l'indifferenza. Diamogli sempre più spazio nella nostra vita, a vivere in piena comunione con Lui nel tempo e nell'eternità.

    #49 - "How to" fregarsi da soli. Seconda puntata: l'effetto Dunning-Kruger

    #49 - "How to" fregarsi da soli. Seconda puntata: l'effetto Dunning-Kruger
    Quante volte non ci sentiamo abbastanza esperti per parlare? E quante volte ci stupiamo se qualche incompetente alza la voce disquisendo di materie difficilissime senza conoscerne le basi? Ecco, tutto questo è l'effetto Dunning-Krueger: un'altra scorciatoia per evitare di affrontare le sfide più ardue.

    Sono Daniele Ciacci.
    Mi trovate su: www.danieleciacci.com
    Instagram: https://www.instagram.com/daninthewhale/?hl=it
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    --- RIFERIMENTI ---

    T.S. Eliot - I quattro quartetti: https://amzn.to/2WcoY46

    --- CREDITS ---
    * Soundtrack: Amanch - http://bit.ly/2Qen7Yv
    * Voce Sigla: Lorena Ranieri - http://bit.ly/39OUhpz
    * Logo: Matteo Pozzi - http://bit.ly/2wPHcO5

    5 - Natale con i tuoi

    5 - Natale con i tuoi
    Un Natale speciale, intimo, nella semplicità dello stare insieme in famiglia. La stessa semplicità della famiglia di Gesù, che attraversa il Tempo restando dentro la Legge, eppure portando tante novità.
    Lasciamoci muovere dallo Spirito anche noi, e la vita tornerà a... farci sorridere!

    @barabbapodcast @mabariosca @betsy_tazzie

    Ascolta l'episodio di Chewing Gum - Domenica 27 Dicembre 2020 (SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE) - Accogliamo la Vita!
    https://www.spreaker.com/user/12377929/domenica-27-dicembre-2020_3

    Questo Podcast fa parte di Bar Abba: www.bar-abba.it

    Mettersi all'ultimo posto (Lc 14,7-11) SABATO 31 OTTOBRE

    Mettersi all'ultimo posto (Lc 14,7-11) SABATO 31 OTTOBRE
    + Dal Vangelo secondo Luca

    Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo.
    Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cédigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».

    Essere umili nella vita rende grandi persone

    Essere umili nella vita rende grandi persone
    Essere umili nella vita non significa sentirsi inferiori e lasciarsi calpestare.

    Al contrario, vuol dire aprirsi nei confronti del mondo e trovare la bellezza in ogni cosa e in ogni incontro. Tutto e tutti hanno qualcosa da offrirti e insegnarti.

    ► Leggi qui l'articolo di approfondimento: http://www.sebastianodato.it/crescita-personale/essere-umili-nella-vita/

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