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    valeria solesin

    Explore " valeria solesin" with insightful episodes like "Vietato indagare su Bataclan e Mossad: Rosario Marcianò condannato", "Imbrattacarte e negazionisti allo sbaraglio", "La Giustizia come arma", "Propaganda e disinformazione: tutto grasso che cola" and "Paolo Attivissimo, chi è il mentecatto?" from podcasts like "":: Straker - Tanker Enemy ::", ":: Straker - Tanker Enemy ::", ":: Straker - Tanker Enemy ::", ":: Straker - Tanker Enemy ::" and ":: Straker - Tanker Enemy ::"" and more!

    Episodes (5)

    Vietato indagare su Bataclan e Mossad: Rosario Marcianò condannato

    Vietato indagare su Bataclan e Mossad: Rosario Marcianò condannato
    Vi comunico che, a seguito di sentenza definitiva in Corte di Cassazione - Procedimento "Solesin" - dopo che è stato stato rigettato il ricorso per "violazione del Codice di procedura penale" (interrogatorio di garanzia avvenuto in assenza del difensore), ho ricevuto, nella giornata del 19 aprile 2023 ed ancora in assenza delle motivazioni della sentenza, la notifica del mandato di carcerazione. L'esecuzione della condanna a 12 mesi di reclusione, inflitta in primo grado (diffamazione di persona scomparsa) e confermata in Corte d'Appello, rimane sospesa per 30 giorni, durante i quali ho la facoltà di presentare domanda per le "misure alternative" alla detenzione; resta comunque a discrezione del Giudice di sorveglianza decidere se accogliere o meno la richiesta, il che significa che potrei dover scontare la pena in carcere. In ogni caso, anche se dovessero essere concessi i benefici di legge con la "detenzione domiciliare", dovrò osservare le prescrizioni del Giudice.
    Ciò significa che, a breve, non mi leggerete più: non mi sarà consentito l'accesso ad Internet né ai Social. Non mi sarà possibile intrattenere conversazioni private, per iscritto o telefoniche, né ricevere visite. Il canale canale Telegram ed il blog tankerenemy.com saranno ancora gestiti dagli usuali amministratori, che hanno sino ad ora svolto un lavoro encomiabile. Li ringrazio per la loro fattiva collaborazione.

    E' più che mai necessario, in questo momento, un sostegno economico, indispensabile per far fronte alle spese per la richiesta delle "misure alternative" e per pagare le parcelle relative agli altri procedimenti penali attualmente in corso. Donazione con IBAN: IT91S36772223000EM001811077 - Swift (BIC): HYEEIT22XXX - Banca Hype. Maggiori dettagli qui.

    Il video qui sotto risale al 2015. Con esso esortavo gli inquirenti ad indagare su alcune contraddizioni relative ai fatti del Bataclan.



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    Imbrattacarte e negazionisti allo sbaraglio

    Imbrattacarte e negazionisti allo sbaraglio
    "Conosci il tuo nemico", recita quel famoso detto ed è vero: per difenderti, devi conoscere il tuo avversario ed anticipare le sue mosse. E' di oggi la pubblicazione di un brogliaccio sulla pagina di un famoso "giornalista" organico al sistema. La velina è stata poi rilanciata dai soliti pennivendoli locali (di Sanremo) e nazionali, in merito alle "condanne" sulle quali vi ho già informato nei giorni e nelle settimane scorse.

    Si tratta, in questo caso, di due "procedimenti" a mio carico che, per semplicità, definisco "Bencivelli" e "Solesin". Nel primo caso, abbiamo una "condanna" di secondo grado che è suscettibile di "nullità assoluta", in quanto non sono stato informato circa la data dell'udienza di Appello e poi si sono pure dimenticati di informarmi dell'avvenuta "sentenza" che, passati i termini per il ricorso, sarebbe divenuta definitiva. Sennonché, insospettito dal silenzio della cancelleria della Corte di Appello (che non rispondeva alle mie PEC nelle quali chiedevo che destino avesse avuto l'udienza rinviata a data da destinarsi per via dell'emergenza Covid), mi sono premurato di incaricare un legale di fiducia, visto che quello di ufficio era latitante. Così sono venuto a conoscenza del fatto che l'udienza di appello si era svolta il 17 settembre 2020 e che la "sentenza" era stata depositata con le motivazioni pochi giorni dopo. Tuttavia ormai era tardi per ricorrere in Cassazione! Si comprendeva a quel punto lo strano silenzio dei gazzettieri nonché della "parte lesa". Era evidente che non pubblicare alcunché sul "verdetto" in appello era funzionale alle mancate notifiche, giusto per impedirmi di ricorrere e per far sì che la "condanna" divenisse definitiva. Ora, però, non è finita, visto che è stata chiesta la rescissione del giudicato (annullamento della sentenza) per vizio di notifica.

    La situazione è simile per quel che riguarda il procedimento "Solesin", poiché anche in quel caso si è verificata una grave violazione del Codice di procedura penale, in quanto l'interrogatorio per opera del Pubblico Ministero si è svolto in assenza del legale che avrebbe dovuto sostituire quello di ufficio e che non fu nemmeno avvisato. Infatti l'incontro ebbe comunque luogo, ma in assenza del difensore. Anche in questa circostanza, nel ricorso in appello già consegnato, si chiederà nuovamente l'annullamento del rinvio a giudizio e, di conseguenza, anche della "sentenza".

    Inoltre, come se non bastasse, il Giudice di primo grado (nel processo Bencivelli vs Marcianò) non ha applicato correttamente l'articolo di legge [1], comminando una multa e, nel contempo, la reclusione. Il che rende la sentenza inapplicabile. Errore al quale non è stato posto rimedio nemmeno dai Giudici della Corte di Appello.

    [1] Art. 595 c.p.: "Chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo precedente, comunicando con più persone, offende l'altrui reputazione, è punito [c.p. 598] con la reclusione fino a un anno oppure con la multa fino a euro 1.032".

    Questi aspetti sono ben conosciuti dai pennivendoli e negazionisti di turno, perché ne ho dato ampia delucidazione, ma, chissà perché, nei loro scartafacci a contenuto fortemente diffamatorio, queste informazioni sono omesse. Intanto ricevo insulti e minacce in quantità. Passi. "Il giudizio di uno stolto è un titolo da re". (W. Blake)

    Se intendete sostenermi nelle spese processuali, ve ne sarò grato. Donazione con IBAN: IT09B0503401753000000052068 - Swift (BIC): BAPPIT21A88. Maggiori dettagli qui.


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    La Giustizia come arma

    La Giustizia come arma
    Un anno di dittatura pseudo-sanitaria, basata su numeri completamente falsi. Fui tra i primi a denunciare la farsa del Coronavirus e ne pagai le conseguenze. Benché anche altri avessero espresso, ancorché con modi duri, la loro opinione sulle illegali restrizioni volute dall'ennesimo Governo fantoccio, fui l'unico a pagare: fui accusato di "istigazione a delinquere" e mi fu applicata la legge antiterrorismo, con lo spettro della sorveglianza speciale. Qualcuno (non è dato sapere chi) ha anche fatto cancellare gli account Paypal e le carte ad essi associate. Non solo il mio, ma anche quello di mio fratello, che non è indagato. Nel frattempo altri procedimenti penali sono andati avanti ed altri ancora sono stati istituiti, con il chiaro obbiettivo di mettermi a tacere, una volta e per sempre. In questi frangenti, nessun esponente della cosiddetta "informazione alternativa" ha posto all'attenzione dei "followers" questi fatti. Nessuno. L'operazione di isolamento ha quindi registrato l'evidente collaborazione di personaggi come Massimo Mazzucco, Claudio Messora, Diego Fusaro, Marcello Pamio e tanti altri.

    Intanto, il 17 settembre 2020 è stata emessa, dalla Corte di Appello di Genova, una condanna ad 8 mesi di reclusione senza condizionale (per aver criticato un articolo di giornale - LINK), al termine di un'udienza lampo durata solo 10 minuti! Il tutto in assenza di notifica al domicilio dichiarato e quindi giudicando contumace l'imputato che, in tutta evidenza, in violazione degli artt. 178, c. 1, lett. c e 179, c. 1 C.P.P.., non era stato messo a conoscenza del processo né del deposito della sentenza. Il verdetto sarebbe quindi da cassare, in quanto rientra nei casi di "nullità assoluta" previsti dalla legge. Per questo motivo è stata proposta istanza di rescissione del giudicato (ex art. 629 bis C.P.P.) e si attendono le decisioni del Magistrato competente, ma potrebbero passare settimane o mesi.

    Il 18 gennaio scorso, invece, ha avuto luogo il procedimento "Solesin vs Marcianò" (LINK). Anche in questo caso il processo non si sarebbe potuto celebrare, poiché, durante la fase delle indagini, era stato violato l'articolo 415bis del C.P.P. Nonostante ciò, si è andati avanti ugualmente ed il sottoscritto è stato condannato a 12 mesi di reclusione, poiché, secondo l'accusa, dubitando della morte della studentessa della Sorbona, in conseguenza di un mai verificatosi attentato al Bataclan, si sarebbe diffamato un deceduto. Una volta depositate le motivazioni della sentenza, ricorreremo in appello, chiedendo l'annullamento del processo per evidente violazione del codice di procedura penale.

    Il 15 febbraio 2021 avrà luogo l'udienza nella quale saranno discusse le argomentazioni di opposizione all'avviso orale del Questore di Imperia, in merito alle restrizioni decise a mio carico sulla base della legge antiterrorismo. Anche in questo caso, dubito fortemente che si giungerà ad una decisione a mio favore.

    Oramai è chiaro che siamo di fronte ad una persecuzione giudiziaria che non ha eguali in tutto il mondo. A questo punto una voce libera da condizionamenti sarà, giocoforza costretta a tacere? Probabilmente sì. Hanno vinto? Lo vedremo.

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    Propaganda e disinformazione: tutto grasso che cola

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    Martedì 30 luglio 2019 mi pervenne una mail, confezionata usando uno di quei server che permettono di inviare missive con indirizzo falso. L'email, inviata alle 6:30 e con intestazione "Situazione delicata!!!", contiene un testo nel quale l'interlocutore si spaccia, firmandosi con il nome e cognome, per il legale d'ufficio che ha seguito l'iter processuale presso la Corte d'appello di Genova. Corte che, tra l'altro, ha fatto sue le istanze del mio ricorso, in merito al processo Nigrelli vs Marcianò. Per i dettagli vi rimando (in calce) ad un post pubblicato nei giorni scorsi su Facebook.

    Il testo ricevuto era il seguente:

    "[...] Devo chiederti un favore via e-mail, perché non sono disponibile sul mio telefono.

    A presto
    "

    Notate bene che l'interlocutore, che si spaccia per il mio legale, precisa che non è disponibile per telefono, onde evitare che il sottoscritto chiami il difensore sul cellulare!

    Non è la prima volta che mi si inviano mail fake... ci sono abituato, ma in questo caso l'aspetto davvero interessante è che l'unica persona a conoscenza dell'identità del legale in questione è il giornalista del Secolo XIX Marco Grasso, autore di un articolo diffamatorio e calunniante nei miei confronti, il quale, guarda caso, tanto insistette (inutilmente) al fine di ottenere informazioni sul processo Nigrelli e cercò pure di ottenerle scrivendo direttamente all'avvocato in questione. Ovviamente rimase a bocca asciutta, grazie alla legge sulla privacy. Tra le mille nefandezze il "giornalista" asserisce che il sottoscritto sarebbe stato condannato in un processo istruito in merito al caso Solesin. Affermazione assolutamente destituita di fondamento e per cui il sottoscritto ha chiesto invano una rettifica ed uno spazio di replica mai ottenute.



    L'episodio dell'email falsa dimostra, senza ombra di dubbio, che le "fonti" ritenute attendibili dal Marco Grasso sono proprio gli stalkers di Stato come Task Force Butler (Federico De Massis) e soci. Altrimenti chi poteva studiare una trappola del genere senza conoscere il nominativo del legale? Grasso era l'unico che poteva passarlo "all'altra parte"!. In questo episodio si ravvisano quantomeno violazione della legge e violazione del codice deontologico professionale e cioè "Sostituzione di persona" e "Violazione del segreto professionale". Poi si autodefiniscono "giornalisti" e "criminologi" quando, semmai, sarebbero da definire "criminali"...



    PROCESSO DI APPELLO (NIGRELLI-WASP CONTRO ROSARIO MARCIANO')

    I Giudici della Corte di Appello di Genova hanno sostanzialmente accolto in toto le eccezioni del ricorso (redatto e presentato presso la cancelleria penale del Tribunale di Imperia da chi scrive nel mese di marzo 2018). I togati hanno fatta propria l'eccezione dell'appellante in merito all'esimente della provocazione, anche in considerazione che l'aver definito "dozzinale" il Nigrelli era ben poca cosa rispetto alle reiterate e gravissime offese ricevute sino dal 2007 per opera della cosiddetta "parte lesa". Inoltre i Magistrati hanno stigmatizzato il comportamento del Giudice di Imperia, il quale ha completamente ignorato la dettagliata perizia di parte che confermava il coinvolgimento della famiglia Nigrelli nelle azioni persecutorie ai danni dei fratelli Marcianò. Ancora la Corte ha osservato, accogliendo le doglianze dell'appellante, che il reato invero è prescritto, in contrasto con quanto aveva contestato il Giudice di primo grado. Per le motivazioni dobbiamo aspettare i classici 60 giorni. In ogni caso, dopo quasi dieci anni di tribolazioni, ci si può ritenere soddisfatti. Ottimo il lavoro del legale difensore.

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    Paolo Attivissimo, chi è il mentecatto?

    Paolo Attivissimo, chi è il mentecatto?


    Quel mentecatto di Paolo Attivissimo (mi permetto di definirlo tale, visto che lui, riferendosi a me, ha usato questo termine), oltre che essere un infame è pure un cazzaro, visto che fa asserzioni senza fondamento. Infatti, nel caso del false flag parigino e del finto decesso di Valeria Solesin, egli riferisce di fatti processuali e condanne INESISTENTI. Infatti, allorquando il Giudice Carlo Nordio della Procura di Venezia, mi chiese, per bocca dell'avvocato d'ufficio assegnatomi, di abiurare, pubblicai, in risposta, la foto della Solesin viva. Lo scatto venne immediatamente rimosso (come il post più recente sul crollo del ponte Morandi) e venni bloccato da Facebook per un mese.



    Subito dopo la Polizia postale di Imperia mi chiamò al cellulare, per anticiparmi la data dell'interrogatorio di garanzia. Dissi loro che se il Giudice intendeva rinviarmi a giudizio poteva farlo benissimo, ma poi avrebbe dovuto spiegarmi come facesse la sosia della Solesin a comparire in una foto dell'esercitazione antiterrorismo in quel di Parigi proprio due ore prima dei fatti del Bataclan. Stessa cosa mi premette chiarire al legale d'ufficio, il quale evaporò. Da allora evaporarono tutti e di loro non seppi più nulla! Intanto si fa di tutto per far sparire la foto compromettente della Solesin viva e vegeta dalla Rete! I video su YouTube mi sono stati rimossi e le foto su Facebook segnalate come spam. Questa è l'Italia, ragazzi. Ah... Attivissimo, se hai qualcosa da dirmi, conosci i miei riferimenti di contatto. Ciao, cazzaro! E salutami quel grassone di Task Force Butler!

    Renzo Piano: "Escludo categoricamente l’idea della fatalità... I ponti non crollano. Un ponte crolla solo per un bombardamento in guerra o per un attentato".





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