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    21marzo

    Explore "21marzo" with insightful episodes like "Rete dei numeri pari, uniti contro la disuguaglianza sociale", "«Cultura, non biologia»: il razzismo spiegato da un neuroscienziato", "Non esistono lingue migliori di altre: sei lezioni sul razzismo", "Sveva Croci: Giornata mondiale della Sindrome di Down" and "Diritti VIVI. Il limite temporale" from podcasts like ""Diritti al Cuore", "CdT podcast", "CentoParole", "CdTalk - L'ospite" and "Diritti alla verità. Il podcast di VIVI"" and more!

    Episodes (6)

    «Cultura, non biologia»: il razzismo spiegato da un neuroscienziato

    «Cultura, non biologia»: il razzismo spiegato da un neuroscienziato
    Come funziona il cervello? E come nasce, nelle menti, il razzismo? Sono queste le domande al centro del simposio in programma il 20 marzo nell'Aula Magna dell'USI di Lugano, un convegno organizzato dall'associazione BrainCircle e intitolato «Noi vs loro: il cervello razzista». L'evento è stato organizzato a ridosso del 21 marzo: data in cui ogni anno si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale.
    Tra i prestigiosi relatori presenti, ci sarà anche il celebre neuroscienziato Giacomo Rizzolatti, scopritore dei neuroni specchio. Federica Serrao e Giacomo Butti lo hanno intervistato: dalla scoperta, anni fa, dei neuroni legati all'empatia fino alle discriminazioni (biologiche o culturali?).
    Come può un neuroscienziato affrontare il tema del razzismo? «Le aree del cervello funzionano allo stesso modo per tutti: parlare di razzismo da un punto di vista biologico è una stupidaggine».

    Non esistono lingue migliori di altre: sei lezioni sul razzismo

    Non esistono lingue migliori di altre: sei lezioni sul razzismo
    l 21 marzo di ogni anno si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale. La data non è casuale: è stata scelta, infatti, per ricordare il massacro di Sharpeville, nel Sudafrica dell'apartheid, avvenuto il 21 marzo 1960. Quel giorno, la polizia dei bianchi aprì il fuoco su un gruppo di dimostranti di colore, uccidendone 69 e ferendone 180. Proprio in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale, a Lugano, lunedì 20 marzo a partire dalle 14, nell'aula magna dell'Università della Svizzera Italiana, è in programma un convengo organizzato dall'associazione BrainCircle sul tema: «Come nasce il razzismo nel cervello». Tra i relatori ci sarà anche Andrea Moro, linguista e scrittore, allievo di Noam Chomsky e autore, tra gli altri, del libro che ci racconta il nostro Dario Campione: «La razza e la lingua. Sei lezioni sul razzismo» (La Nave di Teseo).

    Diritti VIVI. Il limite temporale

    Diritti VIVI. Il limite temporale
    Sono 163 le vittime innocenti uccise prima del 1° gennaio 1961, ricordate all’interno del lungo elenco delle vittime innocenti di Libera. Lo Stato italiano però non riconosce loro lo status di “vittima di criminalità organizzata di stampo mafioso”, ai loro familiari non vengono riconosciuti diritti o - come vengono chiamati a livello legislativo - benefici. In questa seconda puntata approfondiremo l'argomento con: Marcello Ravveduto, docente di Digital Public History alle Università di Salerno, di Modena e di Reggio Emilia; Daniela Marcone, responsabile dell'area Memoria di Libera; Enza Rando, responsabile dell'area legale di Libera; Italo Giannola, figlio di Antonino Giannola; Antonella Azoti, figlia di Nicolò Azoti.

    Il secondo episodio di Diritti alla verità, di Sofia Nardacchione e Angelo Miotto.

    21 marzo. Fare memoria è un impegno

    21 marzo. Fare memoria è un impegno
    Il 21 marzo è la Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Una giornata nata subito dopo le stragi del 1992 e arrivata fino ad oggi, con un elenco di vittime innocenti che si allunga di anno in anno.

    La storia della giornata la raccontano i protagonisti: Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera; Daniela Marcone, responsabile del settore Memoria di Libera; Alessandro Antiochia e Matilde Montinaro, familiari di vittime innocenti di mafia; insieme a tutti quei ragazzi e quelle ragazze che portano avanti sui territori la memoria e l'impegno.

    Il primo episodio di Diritti alla verità, di Sofia Nardacchione e Angelo Miotto.