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    Explore "esperimenti" with insightful episodes like "UFO nell'800: i "dirigibili" misteriosi", "#10 - Elon Musk, mamma Maye e dodici scimmie morte", "3' grezzi Ep. 613 Acquafaba", "3' grezzi Ep. 464 Da tubo a tubo" and "3' grezzi Ep. 439 Dilemma Morale" from podcasts like ""AI CONFINI - di Massimo Polidoro", "701", "3' Grezzi di Cristina Marras", "3' Grezzi di Cristina Marras" and "3' Grezzi di Cristina Marras"" and more!

    Episodes (25)

    UFO nell'800: i "dirigibili" misteriosi

    UFO nell'800: i "dirigibili" misteriosi
    Misteriosi oggetti volanti furono avvistati per circa 50 anni a partire dal 1880 sia in America, che in Europa e altre parti del mondo. Somigliavano nella forma a strani dirigibili, ma di che cosa si trattava? Esperimenti segreti, antenati dei dischi volanti o… sono possibili altre spiegazioni? È quanto scopriremo oggi insieme a Strane Storie!


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    #10 - Elon Musk, mamma Maye e dodici scimmie morte

    #10 - Elon Musk, mamma Maye e dodici scimmie morte
    Elon Musk e sua madre Maye, modella di settantacinque anni, sono stati immortalati qualche giorno fa dalla statuinitense Leibovitz per un servizio fotografico di famiglia. L'imprenditore è apparso nervoso e poco a suo agio, complici anche le polemiche e gli attacchi che continua a ricevere dagli animalisti per la morte di 12 scimmie utilizzate per alcuni esperimenti.

    Contributi audio:
    - La Stampa

    3' grezzi Ep. 613 Acquafaba

    3' grezzi Ep. 613 Acquafaba
    Grazie a te, tenore francese che hai scoperto l'acquafaba! Corro a sperimentare, e fatemi sapere se sperimentate anche voi!


    TRASCRIZIONE [Eng translation below]

    Amiche e amici ho fatto una scoperta fantastica. Allora, cominciamo col dire che a me piacciono molto i legumi, soprattutto i ceci, anche perché per più di vent'anni sono stata vegetariana, per cui non mangiavo carne e i legumi facevano parte integrante della mia dieta. Però fino a ieri, quando mi capitava di acquistare ceci, o più in generale legumi in scatola, aprivo la scatola e la prima cosa che facevo era lavare i legumi perché pensavo che l'acqua dentro il barattolo fosse una cosa negativa, piena di conservanti e di boh, schifezze varie. E invece ieri ho scoperto l'acquafaba. Cos'è l'acquafaba? È il liquido che viene messo dentro i ceci e dentro i fagioli cannellini per conservarli, oppure se comprate ceci e fagioli secchi e li mettete a bagno, io cerco di farlo, vorrei farlo più spesso, ma richiede una preparazione e una programmazione, soprattutto devi pensarci la notte, poi mettere a bollire per per secoli, quindi compro in scatola. Però se siete brave e bravi e mettete le cose a bagno, anche quell'acqua va bene.
    Quest'acqua si chiama acquafaba, i due nomi, di acqua di fagioli vengono dal latino, ed è una cosa abbastanza recente. È stata individuata negli anni 2000, nel 2015, quando a quanto pare un tenore francese si è reso conto che quest'acquetta dentro il barattolo poteva essere montata a neve proprio come l'albume dell'uovo.
    Ora, io mi chiedo: com'è che a una persona viene in mente di provare per vedere se l'acqua del barattolo dei ceci può essere montata a neve? Non lo so, però son contenta che l'abbia fatto perché a quanto pare si può usare per fare le meringhe e per fare i dolci e ieri l'ho usata in sostituzione dell'olio d'oliva, che pure mi piace tantissimo ma è iper iper calorico e, sì, e questa cosa è una caratteristica di questa acquafaba è che è ipocalorica, ha pochissime calorie, quindi anche però, pensandoci, l'elemento fondamentale delle meringhe sono sì gli albumi dell'uovo, ma il secondo elemento fondamentale lo zucchero, che comunque, no è bello perché ho scoperto una cosa che prima buttavo, anzi pensavo fosse negativa, e invece ho scoperto che è una cosa buona che si può utilizzare per cucinare, per fare i dolci più soffici e insomma, adesso praticamente sto comprando barattoli di fagioli e di ceci, che non mangio o che non posso mangiare continuamente, per avere l'acqua. Forse dovrei comprare, metterli a bagno, così ho un sacco di acqua e posso sperimentare.
    Comunque super felice la mia nuova scoperta l'acquafaba. Vi metto il link alle ricette, provatela e fatemi sapere!


    TRANSLATION

    Friends, I made a fantastic discovery. So, let's start by saying that I really like legumes, especially chickpeas, partly because for more than 20 years I was a vegetarian, so I didn't eat meat and legumes were an integral part of my diet. But until yesterday, when I happened to buy chickpeas, or more generally canned legumes, I would open the can and the first thing I would do was wash the legumes because I thought the water inside the can was a bad thing, full of preservatives and boh, various junk. Instead, I discovered aquafaba yesterday. What is aquafaba? It's the liquid that is put inside the chickpeas and inside the cannellini beans to preserve them, or if you buy dried chickpeas and beans and soak them, I try to do that, I would like to do it more often, but it requires preparation and planning, especially you have to think about it at night, later put to boil for ages, so I buy canned. However, if you are good and you soak things, that water is good too.
    This water is called aquafaba, the two names, bean and water come from Latin, and it is a fairly recent thing. It was identified in the 2000s , in 2015, when apparently a French tenor realised that this water inside the jar could be whipped to stiff peaks just like egg whites.
    Now, I womder: how is it that a person comes up with the idea of trying to see if the water in the chickpea jar can be whipped to stiff peaks? I don't know, but I'm glad he did because apparently you can use it to make meringues and to make cakes and yesterday I used it as a substitute for olive oil, which I actually like very much but it's hyper hyper caloric and, yes, and this thing is a characteristic of this aqua faba is that it's low-calorie, it has very few calories, so also though, thinking about it, the basic element of meringues is yes the egg whites, but the second basic element is sugar, which by the way, anyway it's nice because I discovered something that I used to throw away, in fact I thought it was bad, and instead I discovered that it's a good thing that you can use for cooking, to make the fluffiest cakes and in short, now I'm basically buying cans of beans and chickpeas, which I don't eat or can't eat all the time, to have the water. Maybe I should buy, soak them, so I have plenty of water and can experiment.
    Anyway super happy my new discovery the aquafaba. I will put the link to the recipes, try it and let me know!




    LINK Qualche ricetta con l'acquafaba https://www.lacucinaitaliana.it/tutorial/i-consigli/come-utilizzare-aquafaba-ceci-ricette/

    3' grezzi Ep. 464 Da tubo a tubo

    3' grezzi Ep. 464 Da tubo a tubo
    Piante che non solo parlano ma gridano per farsi sentire. Cosa avranno mai da dirsi? Dalle pagine di un racconto allo sceneggiato TV in bianco e nero di quando ero bambina fino all'articolo pubblicato in questi giorni dal The Guardian. Tutti i link e i riferiimenti del caso li trovate in fondo alla pagina (vi metto anche il link alla sigla dello sceneggiato con una fantastica musica psichedelica).

    TRASCRIZIONE [ENG translation below]

    Ogni tanto mi tornano in mente immagini della mia infanzia, penso che questo succeda a tutti. Spesso mi capita di ricordare pezzetti di sceneggiati che guardavo alla televisione in bianco e nero, sceneggiati che venivano trasmessi in prima serata, all'epoca, quando c'erano pochissime opportunità di vedere qualcosa alla televisione, e mia mamma mi permetteva di stare alzata fino a tardi a guardarli con lei, soprattutto quando mio papà faceva il turno di notte.

    Uno di questi sceneggiati che mi è tornato in mente oggi è La Traccia Verde, mandato in onda, credo boh verso gli anni '70, io comunque ero bambina, e me lo ricordo ancora perché, mi ricordo questo bianco e nero molto, molto bello, raccontava la storia di uno scienziato che stava facendo delle ricerche sulle piante e che aveva trovato un modo per far parlare le piante, più o meno, collegava degli elettrodi alle foglie delle piante e dipendentemente da quello che succedeva nella stanza, le piante reagivano, e in questo modo era riuscito a individuare un assassino che aveva ammazzato qualcuno nel laboratorio dove c'erano le piante.

    Ora, all'epoca questo sceneggiato della RAI, che credo fosse tratto da un racconto ma adesso non so non ho controllato, però veniva presentato come fantascienza, perchè si parlava di un futuro pazzesco, lontano, incredibile, in cui gli esseri umani avrebbero potuto comunicare direttamente con le piante.

    Stamattina nel mio inbox ho trovato un articolo pubblicato dal The Guardian dove raccontano esattamente questo, come in un laboratorio da qualche parte, dopo molti studi, si sia stabilito come le piante emettono dei suoni molto, molto forti, paragonabili a quelli della voce umana, solo che noi non riusciamo a sentirli perché hanno una frequenza molto diversa da quella percepita dal nostro orecchio, sono degli ultrasuoni. Questi ultrasuoni vengono solitamente una volta più o meno ogni ora, però, quando le piante stanno male, perché manca l'acqua, perché c'è troppo sole, perché ci sono problemi coi fertilizzanti, che ne so, li emettono molto più di frequente. Allora si ipotizza che questi suoni emessi dalle piante servano per comunicare tra di loro, non si sa bene come e perché.

    La cosa che mi ha fatto ridere, però, è che alla fine di questo articolo sul The Guardian, poi vi metto il link, chiunque scriva dice, eh vabbè, sì, è vero che emettono suoni, anche i tubi che trasportano l'acqua emettono suoni quando ci passa l'acqua, ma non è detto che questi suoni vengano utilizzati per comunicare da tubo a tubo.

    Mi sembrava una cosa, un modo divertente per terminare l'articolo. Non lo so, comunque occhio alle piante e innaffiatele.

    TRANSLATION

    Every now and then images from my childhood come back to me, I think this happens to everyone. I often recall bits and pieces of TV series that I used to watch on black-and-white television, TV series that were broadcast in prime time, back in the day, when there were very few opportunities to watch anything on television, and my mom would let me stay up late watching them with her, especially when my dad was working the night shift.

    One of these scripts that came back to my mind today is La traccia verde [the green track], aired, I think IDK in the '70s, I was a child anyway, and I still remember it because, I remember this very, very beautiful black and white, it told the story of a scientist who was doing research on plants and he had found a way to make plants talk, more or less, he would connect electrodes to the leaves of the plants and depending on what was going on in the room, the plants would react, and in this way he had managed to locate a murderer who had killed somebody in the lab where there were the plants.

    Now, at the time this TV series, which I think was based on a short story but now I don't know I haven't checked, anyway it was presented as science fiction, because it talked about a crazy, distant, unbelievable future where humans would be able to communicate directly with plants.

    This morning in my inbox I found an article published by The Guardian where they tell exactly this, how in a laboratory somewhere, after many studies, it was determined how plants produce very, very loud sounds, comparable to the human voice, only we can't hear them because they have a very different frequency from what our ear perceives, they are ultrasound. These ultrasounds usually come once about every hour, however, when the plants are sick, because there is a lack of water, because there is too much sun, because there are problems with the fertilisers, they emit them much more frequently. Then it is hypothesised that these sounds made by the plants are used to communicate with each other, although no one is sure how or why.

    The thing that made me laugh, though, is that at the end of this article in The Guardian, I'll write the link in the notes, whoever writes it says: anyway, yes, it's true that plants make sounds, but also the pipes that carry water make sounds when water passes through them, but it's not necessarily that these sounds are used to communicate from pipe to pipe.
    It seemed like a thing, a fun way to end the article. Who knows, anyway, look after your plants and water them.


    LINKS
    Il mitico sceneggiato in bianco e nero La traccia verde
    I titoli di testa dello sceneggiato con una fantastica musica psichedelica
    L'articolo sul The Guardian

    3' grezzi Ep. 439 Dilemma Morale

    3' grezzi Ep. 439 Dilemma Morale
    A quanto pare la lingua che parliamo influenza le decisioni morali che prendiamo. Provate anche voi e fatemi sapere. I LINK agli studi citati li trovate a fondo pagina, dopo la traduzione in inglese.

    TRASCRIZIONE [ENG translation below]
    A quanto pare, quando parliamo un'altra lingua, non solo cambiamo il tono di voce, la cadenza con cui parliamo, ma abbiamo anche un diverso approccio quando dobbiamo prendere delle decisioni morali.

    Il fatto che la mia voce cambi dipendentemente dalla lingua che parlo lo so già, perché ascoltando le registrazioni la mia voce è molto diversa se parlo in italiano o in inglese o in tedesco. Però questa cosa delle decisioni morali interessante, l'ho trovata in diversi studi, ormai è da decenni che questa questione viene studiata e come, come funzionano gli esperimenti? Si prendono delle persone che hanno una madrelingua e che però parlano una lingua diversa, molto bene naturalmente, e poi si fanno dei quesiti morali tipo: sei sopra un ponte, vedi che il treno arriva a tutta velocità, tu puoi salvare dieci [erano 5] persone che sono dentro al treno, però devi buttare questa persona BUM! sopra i binari, quindi mi ammazzi una per salvarne cinque. E a quanto pare se il quesito viene posto nella lingua madre c'è più, come dire c'è più difficoltà a buttare sotto il treno una persona per salvarne cinque. E invece quando si fa il ragionamento in una lingua che si è acquisita da adulti, c'è più propensione verso una decisione più utilitaristica.

    Ora io non so veramente come vengono fatti questi esperimenti perché secondo me entrano in campo tanti altri fattori, non solo il fatto che la lingua si sia imparata da adulti piuttosto che alla nascita, ma anche in che ambiente si imparata la lingua, da che ambiente si proviene eccetera.
    È una cosa reale però, e me ne rendo conto anch'io, me ne sono sempre resa conto, che quando si è più o meno bilingui, anche se non dalla nascita, io sono più o meno bilingue ma non dalla nascita, però mi rendo conto che uso ad esempio l'inglese in alcune situazioni. Me l'aveva fatto notare mio figlio quando era bambino, dice mamma, quando ti arrabbi parli sempre in inglese. E in effetti è ancora così quando mi arrabbio con mio figlio, vabb non succede spesso, però quando sono un po' agitata, un po' arrabbiata, automaticamente BUM mi vengono fuori le frasi in inglese. E quando mi sforzo di parlare in italiano traduco le frasi che ho in mente in inglese, in italiano, naturalmente non funziona così, perché le frasi tradotte, soprattutto quando sono frasi che esprimono forti emozioni, come quando siamo molto contenti o molto arrabbiati, non vengono mai tradotte letteralmente.

    Quindi fateci caso, anche perché chi mi ascolta sicuramente bilingue perché parla il sardo, l'italiano e altre lingue regionali, fateci caso al vostro processo decisionale parlando in una o nell'altra lingua.

    TRANSLATION
    Apparently, when we speak another language, we not only change the tone of voice, the cadence with which we speak, but we also have a different approach when it comes to making moral decisions.

    I already know that my voice changes depending on the language I speak, because listening to the recordings, my voice is very different if I speak Italian or English or German. But this thing about moral decisions is interesting, I found it in several studies, this question has been studied for decades now and let's see, how do experiments work?

    You take people who are native speaker and also speak a different language, fluently of course, and then you ask moral questions such as: you are on a bridge, you see that the train is coming at full speed, you can save ten [actually 5 ] people who are inside the train, but you have to throw this person BOOM! over the tracks, so you kill me one to save five. And apparently if the question is asked in the mother tongue there is more, how can I say, there is more difficulty in throwing one person under the train to save five. On the other hand, when reasoning is done in a language that one acquired as an adult, there is more propensity towards a more utilitarian decision.

    Now, I don't really know how these experiments are done because in my opinion many other factors come into play, not only the fact that the language is learned as adults rather than at birth, but also in which environment the language was learned, from which environment you come etc.

    It's a real thing though, and I realise it on myself, I've always realised it, that when you're more or less bilingual, even if not from birth, I'm more or less bilingual but not from birth, I realise that I use for example English in some situations. My son had pointed this out to me when he was a child, he said mum, when you get angry you always speak in English. And in fact it's still like this, when I get angry with my son, oh well, it doesn't happen often, but when I'm a little upset, a little angry, automatically BOOM, I switch into English. And when I try to speak in Italian, I do so but I translate the sentences that I have in mind in English, into Italian, of course it doesn't work like this, because the translated sentences, especially when they are sentences that express strong emotions, such as when we are very happy or very angry, never translate literally.

    So pay attention to it, also because you listeners are certainly bilingual because you speak Sardinian, Italian and other regional languages, pay attention to your decision-making process when speaking in one or the other language.



    LINK
    Alcuni studi che parlano delle decisioni morali prese in lingue diverse dalla madrelingua https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0094842
    https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fpsyg.2020.549083/full

    20. La mancante sfumatura di blu: esperienza e immaginazione

    20. La mancante sfumatura di blu: esperienza e immaginazione
    In questa stanza prenderemo spunto da un esperimento mentale del filosofo scozzese David Hume. Ci si chiede se un uomo che ha perduto la vista, ma ha conosciuto "tutte le sfumature del colore blu tranne una", possa immaginare quella sfumatura, pur non avendone l'impressione; pur non avendone fatto esperienza diretta.

    ------------------------
    Music:
    "Music by Cindy Locher, https://www.TheRelaxationWorks.com" (Quiet Soul)
    ------------------------
    Fonti e approfondimenti:
    Video su David Hume:
    https://www.youtube.com/watch?v=-JSWji72v7Y
    Libro sugli esperimenti mentali:
    - Martin Cohen, Lo scarabeo di Wittgenstein e altri classici esperimenti mentali
    https://tinyurl.com/2p95rvmz

    Funziona davvero la rabdomanzia?

    Funziona davvero la rabdomanzia?
    Davvero è possibile trovare acqua grazie a una bacchetta da rabdomante? Come funziona veramente questo fenomeno? Quali sono i risultati degli esperimenti condotti nell'ultimo secolo sulla rabdomanzia? Ne parliamo oggi...

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    Caro benzina, McDonald’s e pietre giapponesi

    Caro benzina, McDonald’s e pietre giapponesi
    L’India attacca il Pakistan… ah, no
    Ora ci si mette anche il Giappone… con i sassi
    Ora anche il McDonald’s emigra dalla Russia
    La storia di 22 bambini inuit strappati alle loro famiglie
    Caro benzina, cosa stiamo pagando?
    New economy: barattare la propria figlia per cibo

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    Seconda puntata: cosa puoi perdere, rimanendo chi sei?

    Seconda puntata: cosa puoi perdere, rimanendo chi sei?
    Le stanze di Sofia. Una puntata, una stanza, uno spunto filosofico sul quale riflettere. In questa puntata, riprendiamo lo spunto della margherita: "Quanti petali si possono togliere da un fiore, affinché rimanga ancora un fiore?" per analizzarlo meglio e scoprirne i possibili collegamenti. In seguito, verrà proposto un altro spunto.

    Per approfondire consiglio i libri:
    - Greenlights, Matthew McConaughey
    https://www.amazon.it/dp/B0924M6ZR7/ref=dp-kindle-redirect?_encoding=UTF8&btkr=1

    - Marco Aurelio, Pensieri.

    Esperimenti Filosofici citati:
    - Cervelli in una vasca, Hilary Putnam (prende anche da Dennett)
    - La macchina dell'esperienza (o del piacere), Robert Nozick

    Puntata pilota, le stanze di sofia: esiste Babbo Natale?

    Puntata pilota, le stanze di sofia: esiste Babbo Natale?
    Puntata pilota, o prima vera puntata del podcast. Troveremo due spunti di riflessione in questa stanza di Sofia: due domande sulle quali poterci interrogare. La prima è "Esiste Babbo Natale?"; la seconda: "Quanti petali posso togliere a un fiore, affinché continui a essere un fiore?".

    #Filosofia #domande filosofiche #stanze di sofia #esperimenti mentali #natale #fiore

    Ingresso del palazzo di Sofia: presentazione.

    Ingresso del palazzo di Sofia: presentazione.
    Una breve puntata per accennare a cosa siano queste stanze di Sofia; cosa sia questo podcast. Un primo saluto agli ospiti: mettetevi comodi. Dalla prossima puntata, in ogni podcast, quindi ogni stanza, ci sarà uno spunto filosofico sul quale riflettere, pensare, giocare. Se volete, cominciate a guardarvi intorno. Ci sarà tempo per esplorare, e ognuno potrà farlo come preferisce, aggiungendovi del suo.

    E17 - E luce fu!

    E17 - E luce fu!
    Premiamo un bottone e la luce si accende. Ma quanti anni e quanti esperimenti falliti ci sono voluti perché l'essere umano avesse tutte queste comodità? (Spoiler: parecchi)
    Vi mettiamo alla prova:
    - chi ha inventato la corrente elettrica?
    - e la lampada a incandescenza?
    Dietro ai nomi più famosi della storia dell'energia elettrica si nascondono aneddoti curiosissimi: Edison combinò anche qualche guaio (ce li racconta tutti Franco Neri) e Tesla potrebbe celarsi dietro un'invenzione che attribuiamo ad altri...

    Elohim: gli dèi venuti dallo spazio?

    Elohim: gli dèi venuti dallo spazio?
    I vari dèi, venerati dai popoli antichi del nostro pianeta con nomi differenti, Elohim per gli ebrei, Annunaki per i sumeri, Deva per gli indù..., potrebbero essere in realtà visitatori venuti dallo spazio? E la razza umana il frutto di esperimenti genetici? Un tema di cui oggi torniamo a parlare...

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    La scelta dei primati (Cinquantaquattresima Puntata)

    La scelta dei primati (Cinquantaquattresima Puntata)
    Il nostro legame con i primati è molto forte: spesso da un punto di vista cognitivo sfruttiamo dei meccanismi decisionali basati su lignaggi dettati dall’evoluzione.
    Nella puntata di oggi ci soffermiamo su osservazioni ed esperimenti che raccontano le connessioni tra uomo e primati, in particolare durante il processo decisionale. Capire come decide un primate può aiutarci a comprendere qualcosa in più sull’uomo?

    La nostra ospite, che ci aiuterà a rispondere a questa e tante altre domande, è la dottoressa Francesca De Petrillo (Institute for Advanced Study di Tolosa e affiliata dell’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del CNR). Grazie al suo racconto e alla sua esperienza proveremo a decifrare anche il “pensiero economico” dei primati, cercando anche di stabilire quali sono le principali differenze tra le varie specie.

    Per approfondire le tematiche trovate qui alcuni recenti studi della nostra ospite: (https://royalsocietypublishing.org/doi/abs/10.1098/rstb.2019.0671; https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0376635719305534; https://royalsocietypublishing.org/doi/abs/10.1098/rstb.2019.0662).

    Nel corso della puntata raccontiamo anche uno studio uscito su Nature Communications che mescola la storia e la tecnologia. Tramite una ricostruzione in realtà virtuale, un gruppo di ricercatori è riuscito a studiare e leggere dei documenti “crittografati” tramite il metodo del letterlocking. Qui trovate lo studio: https://www.nature.com/articles/s41467-021-21326-w.

    Per scoprire questa particolare forma di “password 1.0” trovate qui un video: https://www.youtube.com/watch?v=dzPE1MCgXxo

    Grafica: Sara Michielin
    In studio: Gianluigi Marsibilio

    Dirigenti di Planned Parenthood confessano la vendita di tessuti di bambini abortiti

    Dirigenti di Planned Parenthood confessano la vendita di tessuti di bambini abortiti
    TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6174

    DIRIGENTI DI PLANNED PARENTHOOD CONFESSANO LA VENDITA DI TESSUTI DI BAMBINI ABORTITI
    L'organizzazione statunitense Center for Medical Progress (CMP) ha diffuso il 26 maggio in video delle dichiarazioni in base alle quali alcune funzionarie della rete di cliniche abortive Planned Parenthood confessano di aver partecipato alla vendita illegale di parti dei corpi di bambini abortiti.
    Nella testimonianza, risalente al 26 maggio, il CMP sottolinea che le dichiarazioni delle funzionarie "contraddicono le affermazioni precedenti di Planned Parenthood in base alle quali la rete non ha mai partecipato alla vendita di parte dei corpi dei bambini abortiti e li ha semplicemente donati ricevendo un rimborso per le spese".
    Lo scandalo del traffico di organi e tessuti infantili, ottenuti dopo aborti perpetrati in strutture appartenenti alla rete di cliniche, è venuto alla luce nel 2015, quando il CMP ha diffuso i primi video in cui delle funzionarie dell'organizzazione ammettevano questo commercio.
    La rete ha tuttavia negato enfaticamente il crimine, arrivando a processare a livello giudiziario chi diffondeva i video-denuncia. Gli Stati Uniti proibiscono la commercializzazione di tessuti e organi di bambini abortiti. La legislazione ne permette solo la donazione a scopi di ricerca, con il rispettivo rimborso dei costi di trasporto e processamento.
    Le dichiarazioni delle funzionarie, però, fanno emergere la pratica della vendita propriamente detta: le parti del corpo dei bambini abortiti venivano vendute al laboratorio StemExpress, che effettua ricerche sulle cellule staminali, e il laboratorio pagava solo quando le parti ottenute erano ritenute "utili" per le sue ricerche.
    Tra le dichiarazioni che appaiono nel video ci sono quelle di Tram Nguyen, direttrice regionale senior di Planned Parenthood, e delle dottoresse Dorothy Furgerson, direttrice di una delle cliniche della rete, e Deborah Nucatola, ex direttrice senior per i Servizi Medici della rete in ambito nazionale.
    Altri documenti divulgati verificano che le funzionarie della sede nazionale della rete erano a conoscenza della pratica illegale. Al riguardo, il CMP ha dichiarato: "I documenti mostrano che alcuni centri di Planned Parenthood ricevevano più di 10.000 dollari in appena un mese.
    È arrivato il momento di conseguenze federali per Planned Parenthood. Ha mentito alla popolazione e al Congresso, ma non c'è più alcun dubbio ragionevole sul fatto che abbia venduto parti del corpo di feti, commercializzando bambini vivi nell'utero materno e trattando le donne incinte come oggetto di commercio.
    Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti deve applicare le leggi contro il traffico fetale con la massima priorità". Il coinvolgimento dell'organizzazione Planned Parenthood in scandali morali e finanziari non è una novità.
    Di recente, la rete è stata accusata di aver ottenuto in modo fraudolento 80 milioni di dollari da un programma governativo degli USA destinato ad aiutare le piccole imprese a seguito della crisi provocata dalla pandemia di Covid-19.